venerdì, ottobre 03, 2008

Crimea (Крим) 10: Bachčysaraj (Бахчисарай), Çufut Qale (Чуфут-Кале) e tartari

Domenica 7 settembre

Lasciatoci alle spalle il monastero ortodosso delle grotte di Uspensky e la ragazza del gruppo dei nostri giovani compagni di viaggio tedeschi che ci ha abbandonati riprendiamo il nostro cammino verso Çufut Qale (Чуфут-Кале).
Çufut Qale significa "fortezza ebraica" nella lingua dei Tartari di Crimea. Fu infatti per molti anni il centro principale dei Karaim di Crimea.

Scorgiamo in lontananza la Kenassa di Çufut Qale.

La prima parte del cammino è all'ombra

ma purtroppo il bosco si va diradando.

Mi chiedo come i fanciulli abbiano raggiunto quella spelonca.

Le spelonche ormai ci circondano.

Ne scegliamo una per una sosta. Le caverne sono le abitazioni dei vecchi abitanti di Çufut Qale. Sono state abitate fino alla metà del XIX sec d.C.

I soffitti non paiono molto stabili...

...e le cucine sono arredate con stile minimalista.

Riprendiamo il cammino.



Raggiungiamo la Kenassa Çufut Qale dove facciamo un'altra breve pausa.

Ci reincamminiamo.

Scorgiamo un'altra costruzione.

Che cosa ci sarà all'interno?

C'è Dzhanike-Khanym, figlia di Tokhtamysh della famiglia di Genghis-khan: è il suo Mausoleo.

Raggiungiamo infine la sommità del nostro cammino.

Ci godiamo un po' i panorami



e visitiamo l'ultimo tratto di grotte.

Nell'ultima troviamo un flautista.

Questo tipo di vedute mi hanno sempre affascinato molto.



Siamo ora sulla strada del ritorno.





Ci fermiamo a guardare dei mercatini. Compro un cappello tartaro, che poi scoprirò essere stato fabbricato in Cina, ed uno di questi frutti che non avevo mai visto prima.
Il cappello sinotartaro funziona come protezione. In fondo i tartari furono anche i dominatori della Cina no?
Invece il frutto lo compro in quanto una delle nostre compagne di viaggio sostiene si tratti di melarance. Mi riprometto di assaggiarla in albergo.
Per saperne di più chiedo alla nostra guida Crimea ulteriori dettagli sul frutto. La signora mi dice che il frutto è velenosissimo e lo si usa in un qualche processo relativo alla produzione della vodka.
Mi dice: si lavi molto bene le mani prima di mangiare.
La cara signora non sa che mi ha salvato la vita.

Finalmente siamo di nuovo al punto di partenza pronti per il sudato pranzo.

La signora ci porta in un ristorante tartaro che offre delle graziose palafitte dotate di tappeti, cuscini e tavoli bassi per degustare i cibi alla maniera tradizionale.
Alla mia sinistra siede l'autrice del tentato avvelenamento.

Io, tanto per non perdere l'abitudine e per consolarmi dallo scampato pericolo, prendo un bel brodo di castrato.

17 commenti:

Donna Cannone ha detto...

che viaggio! dunque tu sei questo giovine con baffi?
sopravvissuto alle melarance!

dioniso ha detto...

Ciao Donna Cannone!

coi baffi sicuramente. Giovine un po' di meno. Grazie per il complimento comunque.
Sì, invece dell'amore delle tre melarance stavo per ritrovarmi interprete inconsapevole dell'Avvelenato dalla pseudomelarancia!

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ma alla tizia che ti ha dato l' informazione un bel calcio negli stinchi?
Quelli che parlano a vanvera sono insopportabili...
Potevi veramente rimanere offeso...

dioniso ha detto...

Ma no, gianlu, sono un pacifista ;-)

Preferisco ringraziare la mia salvatrice piuttosto che punire la mia tentata avvelenatrice.
All giovin signora ho solo detto il giorno dopo: sai che la guida di ieri mi ha detto che non sono melarance? Pare che siano molto velenose.

Volevo evitare anche un suo di avvelenamento, visto che i frutti crescevano rigogliosi anche nei dintorni dell'ostello di sua residenza.

fabio r. ha detto...

gengis khan eh? Wow! bellissimi scenari e bello anche il cielo, sembra quasi un pezzo di mediterraneo..

dioniso ha detto...

Ciao Fabio!

Effettivamente durante l'estate il clima crimeo è abbastanza vicino a quello dell'Italia centrale.

Durante l'inverno invece il clima può diventare molto rigido. Nonostante la Crimea sia una penisola, l'assenza di barriere naturali la rendono particolarmente vulnerabile ai gelidi venti invernali provevienti dalla Siberia. Pare che si possano raggiungere anche punte di -30°.

Unknown ha detto...

Mi permetti un
Olimortè!!?!?!

dioniso ha detto...

Sì, il clima è un po' estremo.

Anni fa ho avuto occasione di conoscere delle persone che vivevano o avevano vissuto in Siberia.
Pensa che mi dicevano che lì passano da temperature sopra i 30° in estate a temperature sotto i -40° in inverno.

dioniso ha detto...

Nel frattempo, parlando di temperature, mi è tornata la febbre: 38,7°.

Va a finire che pure stavolta mi salterà i3 viaggio in America.

Per una strana coincidenza, mi sono ammalato 2 volte negli ultimi 2 anni ed entrambi le volte in corrispondenza con viaggi americani....
Sarà un segno`?

fabio r. ha detto...

oserei di più: ma ti portasse sfiga l'america a te??

dioniso ha detto...

ummmm, non avevo pensato a questa interpretazione....
Potrebbe essere una reazione psicosomatica del mio corpo....

Unknown ha detto...

di nuovo nella parte est?
Sei avvertito, se scopro che vieni in california e non passi a trovarci, ti tolgo il saluto mediatico...;-)
Tra l'altro ultimamente abbiamo rischiato un appuntamento al buio a 4 (veramente a 4,5...)con la crucca ed è stato molto divertente!

dioniso ha detto...

Sì, di nuovo nella parte est purtroppo!
La California purtroppo dovrà aspettare...

In che senso appuntamento al buio a 4?
Suona un po' inquietante... ;-)

Unknown ha detto...

Si in un locale di scambisti...ed è stato divertente....;-))
Scherzi a parte io e la krucca abbiamo incontrato valeriascrive e strazioman approfittando del fatto che fossero da queste parti. Alla simpatica riunione era presente anche occhiblu, in questo senso eravamo 4,5...

dioniso ha detto...

Ach so!
Ti sei incontrato con la mia compaesana quindi...