lunedì, maggio 23, 2022

Quei 222,1 miliardi del Fondo per la ripresa e quei 49 milioni rubati

 

1.   Il tuo paese è in grande difficoltà a causa della pandemia e l’Unione Europea, anche a seguito di una richiesta del tuo paese, fa un passo inedito e impensabile fino a qualche mese prima:

a.       Sospende la maggior parte dei vincoli finanziari del Patto di stabilità e

b.       Approva il Next Generation EU (o Fondo per la ripresa) un fondo dal valore di 750 miliardi di euro per sostenere gli Stati più colpiti dalla pandemia

c.       Di questi 222,1 miliardi di euro andranno al tuo paese

2.       Ovviamente, affinché i fondi vengano elargiti  l’Unione Europea impone alcune clausole, tra le quali “un piano per definire un pacchetto coerente di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026”.

3.       Il governo del tuo paese accetta ben volentieri le richieste.

4.       Tu (forse anche per motivi di convenienza ed elettorali) chiedi di entrare in un governo che ha tra i principali obiettivi quello di definire il suddetto piano.

5.       Quando a distanza di due anni l’Unione Europea pone qualche domanda su quel piano tu strilli: “l’Unione Europea vuole massacrare i lavoratori, le imprese e i risparmiatori italiani!!”, ovviamente per ragioni propagandistiche. Fingendo di dimenticarti di quei 222,1 miliardi di euro e anche di quei 49 milioni di euro che il tuo partito ha rubato ai contribuenti del tuo paese.


domenica, maggio 15, 2022

Padre Martini, i numeri e l'estetica musicale

Già padre Martini, il francescano al cui severo esame di contrappunto si sottopose un non ancora quindicenne Wolfgang Amadeus Mozart, si poneva domande su questioni di estetica musicale che ho sempre trovato molto interessanti.
Nel piacere suscitato dall’ascolto di un brano musicale qual è il ruolo delle sensazioni istintive e quale quello dell’intelletto?
E propone anche delle risposte.

Nella prefazione al suo monumentale progetto – una prima opera completa sulla storia della musica – padre Martini scrive:
“È un’impresa difficile, perché bisognerebbe conoscere la lingua dei popoli di cui mi voglio occupare, la loro poetica, la loro metrica, la loro storia. E, naturalmente, avere anche nozioni scientifiche, di fisica soprattutto. E chissà quali erano i loro strumenti. Però ho letto tutto quello che era possibile leggere.

Anzitutto bisogna dire che esistono tre specie di musica:

  • la prima, quella che move ed alletta col mezzo dei nostri sensi;
  • la seconda, quella che alletta e move l’intelletto;
  • la terza, quella che è l’uno dell’altro, cioè intelletto e sensi move e alletta.
Un esempio della prima? Il canto degli uccelli.
Un esempio della seconda? Una fuga, un contrappunto. Dove sono i numeri, le proporzioni, le regole dell’armonia ad avere la meglio. Questa è la musica che piace agli eruditi.
La terza specie quella che move ed alletta sia l’intelletto sia i sensi è la più degna, perché move l’orecchio con la dolce soavità naturale delle voci. Le voci degli strumenti e le voci umane."