tag:blogger.com,1999:blog-320264752024-03-13T04:51:17.359+01:00BlogghettoUn diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.comBlogger1758125tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-56029028225410876032024-03-01T14:42:00.004+01:002024-03-02T13:47:11.157+01:00Occhio per occhioMi ricordo dello stupore quando per la prima volta sentii definire la legge del taglione come un progresso nella storia del diritto. Eppure è semplice comprenderne il motivo: quel principio regolamentava situazioni in cui il potente poteva rivalersi dieci, cento, mille volte tanto rispetto all’offesa subita.<div> <br />A volte mi chiedo se questo semplice principio arcaico non possa ancora essere un punto di riferimento in conflitti odierni, nonostante le complessità geo-storico-politiche.<br />L'"occhio per occhio, dente per dente" <span style="white-space-collapse: preserve;">non definiva solo un diritto della parte offesa, ma anche un limite a quel diritto: rivalersi sì, ma in modo commisurato all'offesa subita</span>.<br /></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-11423546689972772832024-02-24T00:54:00.000+01:002024-02-24T00:54:55.236+01:00 Le basi della meditazione 2 - Il ruolo della paura e del desiderio<a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/12/Uomini-e-Profeti-del-03122023-dc3a5f32-5a3a-49a9-971f-e560955e6919.html">Uomini e Profeti | E2 | Meditare sulle emozioni | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a><br /><div><b><br /></b></div><div><b>Il ruolo della paura</b><br />Abbiamo concluso l’incontro precedente presentando l’impedimento diffuso del malanimo. del disagio di percepire un perpetuo disagio esistenziale. Tale disagio è molto collegato alla paura. Senza che ci rendiamo conto siamo culturalmente trascinati nella marea del lamento. È molto difficile che una persona dica che tutto va bene. <br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYSin_WIKLCcwjdYbu24QlFh12H2yxixO9MiWdrOQqqOwL28xnr5P5-gapv6tiUuuT1-qdYkwqaDzEYm04Bs2vrGzm8yfsgM0PzRJ1AQe0hz6mDNUjLjxHKtCbyJi5xzXJgvkuxaXnQNVyWOiDD55Prw3kNhGnl6npM-KhLb4_Hp59xFqEC7kn/s1920/Uominieprofeti.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1920" height="107" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYSin_WIKLCcwjdYbu24QlFh12H2yxixO9MiWdrOQqqOwL28xnr5P5-gapv6tiUuuT1-qdYkwqaDzEYm04Bs2vrGzm8yfsgM0PzRJ1AQe0hz6mDNUjLjxHKtCbyJi5xzXJgvkuxaXnQNVyWOiDD55Prw3kNhGnl6npM-KhLb4_Hp59xFqEC7kn/s320/Uominieprofeti.jpg" width="320" /><br /></a></div>È vero che siamo assistendo a grandi crisi e a grandi problemi politici, ma è anche vero che i problemi a cui partecipiamo sono spesso sottolineati dalla mente che incornicia il negativo e svaluta il positivo, come dice <a href="https://www.mondadori.it/autori/corrado-pensa/#:~:text=Socio%20fondatore%20e%20insegnante%20guida,autorevoli%20insegnanti%20di%20meditazione%20buddhista.">Corrado Pensa</a>. Siamo abituati a vedere le cose che non vanno. <u>Ma se noi coltiviamo l’abitudine al negativo, allora sorge la paura</u>. Perché è come se noi, con la nostra stessa proliferazione mentale, con le nostre stesse parole, con i nostri stessi atteggiamenti del volto, vivessimo una perpetua difficoltà.</div><div><u>La paura ne diventa una conseguenza. Essa è data molto dalla ricerca della perfezione, dalla speranza che la vita soddisfi i nostri desideri, le nostre aspettative. Questo genera il malanimo. Ma la vita è, punto. Non possiamo pretendere che la vita ci garantisca la felicità</u>.<br /><br /><div><u>Se ci muoviamo nel nostro quotidiano sperando continuamente che le cose accadano per soddisfare la nostra felicità, ecco che incontreremo sempre e solo pensieri negativi e la paura la farà da padrone. La felicità non viene vista come qualcosa che possa essere sperimentata qui e ora, ma viene vissuta come una condizione che sarà possibile allorquando tutti i miei desideri siano nel tassello giusto. Cioè siamo quotidianamente addestrati all’attesa di tempi migliori</u>.<br />Mi viene in mente un mio amico che aveva sempre il malumore addosso. Se gli chiedevi la ragione ti diceva: non vedo l’ora di andare in pensione. Ma quando è andato in pensione è stato profondamente infelice. Perché aveva addestrato la pratica dell’infelicità e dell’ingratit<span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222; font-size: small;">udine. </span></div><br /><b>Il ruolo del desiderio</b><br /><br />Il desiderio di ciò che non abbiamo non ci fa apprezzare il momento presente. Ci rende ciechi nei confronti della quantità di benessere e di privilegio che viviamo quotidianamente. Se lo desideriamo possiamo essere felici adesso, in questo momento. Perché occorre tornare a vedere quello che nel concreto possiedi. Siamo costantemente bombardati da notizie su tragedie e disastri che generano una sensazione di paura costante. una paura che acceca e non fa capire dove si è. Bisogna imparare a fermarmi in un certo momento e a capire innanzitutto se quella paura è concreta ed a capire poi se esista una modalità per accoglierla. <br />L’obiettivo non è debellarla. L’obiettivo è imparare ad accogliere e riconoscere le nostre emozioni per renderele partecipi di un processo che porti a una liberazione interiore, a una guarigione interiore. Non significa essere felici per forza nel modo in cui ci dicono dovremmo essere felici. Significa conoscerci. <br /><br /><b>Risposta</b><br />Secondo il Buddha la sete inestinguibile. Il desiderio inteso come spinta costante al di più. È un tipo di sofferenza su cui il buddhismo ci addestra molto a lavorare innanzitutto riconoscendola. <br />Innanzitutto la paura è un’emozione sana perché è parte di un istinto di sopravvivenza. Senza paura faremmo cose troppo pericolose. e serve anche il coraggio di vedere la paura. Perché spesso abbiamo paura della paura, come ci insegnano i maestri.<br /><br />Innanzitutto dobbiamo riconoscerla, fermarci a sentirla, a vederla ed ascoltarla. e a volte ci accorgeremo che è solo un’abitudine che produce scenari che sono irreali. Come nell’esempio del pittore che era riuscito a dipingere così bene una tigre che poi si spaventava a guardarla. <br />Grazie alla mente coltivata dovremmo riuscire a riconoscere come nutriamo la paura nella nostra vita quotidiana. La paura spesso ci propone scenari immaginari ma possibili. Come gestirli? In che cosa dobbiamo avere fiducia?<br />Intanto non dovremmo alimentarla. Facciamo l’esempio del figlio che gira in motorino e la paura è che possa avere un incidente. Grazie alla mente più coltivata ci accorgiamo che quella paura possibile sta invadendo però tutto il nostro cuore. la vediamo, la riconosciamo. Quella paura ci fa incontrare la sofferenza e la precarietà della vita. Tutte le condizioni sono permanenti. se io parto da una prospettiva che tutto deve soddisfare i miei desideri allora allora l’imprevisto non è previsto e cresce la paura. <br />Ma se mi fai familiarizzo con la natura cangiante attraverso la pratica quotidiana che la mente educata, mi familiarizzo. accetto questa questa paura. ma se non l’alimento e mi limito a incontrarla, conoscerla, in realtà sto coltivando risorse interiori che nel momento che dovesse succedere qualcosa di doloroso sicuramente mi verranno in aiuto. Perché arrivare nei momenti difficili della propria vita che tutti noi prima o poi affrontiamo.</div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-10927513044032795942024-02-24T00:36:00.006+01:002024-02-24T00:36:58.663+01:00L’unicità di Berlino L’impressione forte che pervade girovagando per le vie di Berlino è la sua formidabile unicità. Unicità nell’essere stata il palcoscenico di fatti storici tra i più significativi del ‘900. Unicità nella sua stratificazione fatta di polarizzazioni verso opposti estremi politici; fatta di scontri, incendi, deportazioni e uccisioni.<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLBNHikYewJyep9sK4rRzgpI08rBEludAeMej9epnDR0Fq6_ppCAJ3vRf-8Ne3yJi-ITD-kOh48l6tyV7_ayuaNJYE55TBpGID99WeMhix8UVgCw94cUO0BaD7xS-6T7Ou_OXsc_q4rVwYveRCTcUVTh8HVIqq9KBmsmTQJXVrZgxPQfMNJ86m/s2048/MarxEngels.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLBNHikYewJyep9sK4rRzgpI08rBEludAeMej9epnDR0Fq6_ppCAJ3vRf-8Ne3yJi-ITD-kOh48l6tyV7_ayuaNJYE55TBpGID99WeMhix8UVgCw94cUO0BaD7xS-6T7Ou_OXsc_q4rVwYveRCTcUVTh8HVIqq9KBmsmTQJXVrZgxPQfMNJ86m/w150-h200/MarxEngels.jpg" width="150" /></a></div>Fatta di assedi, bunker e bombardamenti; di distruzioni e ricostruzioni; fatta di abbattimenti e riunificazioni; di punk, underground, movimenti culturali e di protesta. <br />Unicità che si respira ad ogni passo che si batte per le strade di Berlino. <br />In nessun’altra città europea è passata tanta storia del novecento. E in nessun’altra città tedesca vedrete scorci simili a quelli di Berlino.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<table>
<tbody><tr>
<th><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh-JVBNCFrO6DZ_aSyNE0xa3_Yi0Taqfw3Zv0LdAJXLYeaEFZHM_Dk2KDTwddJd6zSBprm9SVqPJY1AmUzXAmpmaFWEanlR9FaOnp2XxoqgLCmkFAFjfOwqpXvIkYq6yyjrEtCXRgrZhyQwC7b52THFrHTPclFjbq_iJ5nWe5BqgnZEDfiGAMN/s2048/BerlinoDom.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh-JVBNCFrO6DZ_aSyNE0xa3_Yi0Taqfw3Zv0LdAJXLYeaEFZHM_Dk2KDTwddJd6zSBprm9SVqPJY1AmUzXAmpmaFWEanlR9FaOnp2XxoqgLCmkFAFjfOwqpXvIkYq6yyjrEtCXRgrZhyQwC7b52THFrHTPclFjbq_iJ5nWe5BqgnZEDfiGAMN/w200-h150/BerlinoDom.jpg" width="200" /></a></th>
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</tr>
</tbody></table>
</div><br />dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-16960082055752699562024-02-08T23:03:00.003+01:002024-02-11T16:25:42.730+01:00 Le basi della meditazione 1 - Gestire il malanimo coltivando il buon animo"Osserviamo che molti, a meno che non si trovino in condizioni particolarmente favorevoli, considerano normale vivere trascinando con sé il proprio senso di perpetua insoddisfazione. Invece è <u>importantissimo coltivare il buon animo, che, innanzitutto, giova sia al proprio sia all’altrui benessere ed è inoltre condizione fondamentale per accogliere il qui e ora</u>. <br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYSin_WIKLCcwjdYbu24QlFh12H2yxixO9MiWdrOQqqOwL28xnr5P5-gapv6tiUuuT1-qdYkwqaDzEYm04Bs2vrGzm8yfsgM0PzRJ1AQe0hz6mDNUjLjxHKtCbyJi5xzXJgvkuxaXnQNVyWOiDD55Prw3kNhGnl6npM-KhLb4_Hp59xFqEC7kn/s1920/Uominieprofeti.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1920" height="107" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYSin_WIKLCcwjdYbu24QlFh12H2yxixO9MiWdrOQqqOwL28xnr5P5-gapv6tiUuuT1-qdYkwqaDzEYm04Bs2vrGzm8yfsgM0PzRJ1AQe0hz6mDNUjLjxHKtCbyJi5xzXJgvkuxaXnQNVyWOiDD55Prw3kNhGnl6npM-KhLb4_Hp59xFqEC7kn/s320/Uominieprofeti.jpg" width="320" /><br /></a></div>Malanimo non significa necessariamente pensare male ma è la costante di percepirsi insoddisfatti che è tipico della mente non coltivata. Perché se noi, come occidentali, ci fermassimo un attimo a riflettere. Se a mezzogiorno pensassimo alle fortune che abbiamo avuto dal momento in cui la sveglia è suonata fino a quel momento. Di quanti privilegi godiamo come se fossero dovuti. Noi in quel momento sentiremmo il cuore traboccare di gratitudine e sentiremmo anche crescere in noi il desiderio di condividere tanta fortuna. Quindi, <u>imparare a gestire il malanimo, l’insoddisfazione, è una via reggia per incontrare la possibilità di una vita più serena, di una vita più felice. una vita in cui la gratitudine sia centrale</u>."<br /><br /><a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/11/Uomini-e-Profeti-del-26112023-95f5de88-6f43-41cc-b377-efd87bb4d32d.html">Uomini e Profeti | E1 | Le basi della meditazione e gli ostacoli per entrare nella pratica | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a><div><br /></div><div><b>Lettura - dal libro “<a href="https://www.amazon.it/Dare-cuore-ci%C3%B2-conta-consapevolezza-ebook/dp/B07VDV1MDY">Dare il cuore a ciò che conta</a>” di <a href="https://www.mondadori.it/autori/corrado-pensa/#:~:text=Socio%20fondatore%20e%20insegnante%20guida,autorevoli%20insegnanti%20di%20meditazione%20buddhista.">Corrado Pensa</a> e <a href="https://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_neva-papachristou.php#:~:text=Neva%20Papachristou%20%C3%A8%20insegnante%20guida,Insight%20Meditation%20Society%20di%20Barre.">Neva Papachristou</a></b></div><br /><b>Gli impedimenti a dimorare nel momento presente <br /></b><br />"Un notevole ostacolo alla continuità nella pratica meditativa, e quindi a dimorare nel momento presente, è la fretta. La fretta intesa sia come spinta che ci porta a fare velocemente una cosa dopo l’altra, sia come di vedere subito risultati concreti. L’impedimento della fretta è insidioso perché è culturalmente e socialmente condiviso. Un altro impedimento a darsi con regolarità e fiducia al momento presente è rappresentato dall’abitudine a programmare e a considerare l’evoluzione della vita come una successione di tappe e progressi prestabiliti. A tale proposito leggiamo le parole di <b>Larry Rosberg. </b><br /><br />“La mente fa continuamente calcoli, vogliamo andare da B. Oppure, se siamo davvero ambiziosi, da A a Z. La nostra pratica riguarda l’andare da A ad A. Sperimentare la gamma di ciò che accade richiede un approccio esteso al momento presente. Noi tendiamo a considerare il momento presente un mezzo per ottenere infine. Se nel momento A compio una determinata azione sarò felice nel momento B. Nella nostra pratica invece ogni momento è un mezzo e un fine e lo scopo del momento A è appunto il momento A. <br /><br />L’insegnamento del Budda riguarda il risveglio o la liberazione e questo sembrerebbe un obiettivo. Ma il solo modo per raggiungere è essere totalmente dove siamo in questo momento”. <br /><br />Ci sembra che la prospettiva offerta da Rosemberg sia completamente diversa da quella abituale, che ci spinge a vivere il presente come momento da usare per esaudire i nostri desideri e non già come un’occasione per risvegliarci alla realtà. <br /><br />Un <u>ulteriore impedimento molto diffuso a stare nel qui e ora è costituito dalla fortissima abitudine a mettere radici non già nel momento presente, ma piuttosto nel momento pensato. Incontriamo l’attimo usando la griglia delle nostre idee precostituite, dei nostri progetti, delle nostre aspettative o paure, e così facendo, sovrapponiamo il nostro pensiero della realtà alla realtà stessa</u>. <br /><br />La pratica della consapevolezza nutre la fiducia nella possibilità di accogliere e conoscere con sincerità. Infatti, come potremmo stare nel momento presente senza essere sinceri con noi stessi? Vale a dire che se ci scopriamo abitati dalla rabbia dobbiamo essere sinceri e riconoscere che qui e ora c’è la rabbia. Sincerità e umiltà ci permettono di essere a autenticamente presenti a quello che c’è anche se non è quello che vorremmo ci fosse che ci fosse. <u>Un pesante ostacolo a vivere nel qui e ora è infine rappresentato da una vita vita non improntata a valori etici tutto questo genere di vita rafforza di disordine e la confusione e ci rende meno sensibili alla realtà nella quale viviamo. Queste insensibilità sfociano in vere e proprie separazioni tra i nostri desideri totalmente autocentrati e tutto il resto esiste solo se considerato utile ai nostri fini</u>."dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-52040651338012371792024-01-27T17:40:00.004+01:002024-01-27T17:40:36.051+01:00Bufale secondo gli insegnamenti di Socrate: miti fondanti ed erospoietici? “<span style="white-space-collapse: preserve;">Si può davvero credere a un fatto sapendo che non è vero?</span> Si può accettare in modo acritico un’affermazione che spacci per veri fatti mai accaduti?<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSzh29zc1Nl6Ip3_ybiLm4f1M19cABr-lxSYu6QmuhWwW-mD_39yuHCyr6_pgRjGQaoUkq3hNmlGn6Wrm90gkELX-QJ-I7pYWL6CvVg7ZPGiY7N9vvgfBXoJR6spDmBi4bnZFUe-jdTK-CyrTcdeVokxzf5gJP-TajT1pL7y4X7hYy488MExb5/s184/ParoleFilosofia.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="184" data-original-width="184" height="184" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSzh29zc1Nl6Ip3_ybiLm4f1M19cABr-lxSYu6QmuhWwW-mD_39yuHCyr6_pgRjGQaoUkq3hNmlGn6Wrm90gkELX-QJ-I7pYWL6CvVg7ZPGiY7N9vvgfBXoJR6spDmBi4bnZFUe-jdTK-CyrTcdeVokxzf5gJP-TajT1pL7y4X7hYy488MExb5/s1600/ParoleFilosofia.webp" width="184" /></a></div>In un caldo pomeriggio estivo dell’Atene del V secolo a.C. Socrate e Fedro passeggiano per le strade dell’acropoli. Discutono di un episodio leggendario: il rapimento della fanciulla Orizia da Boreo, dio del vento. <br />Con grande sorpresa di Fedro Socrate rivela che, come per molti ateniesi, anche per lui quel mito è vero. <br />Ma come è possibile! <u>Il padre della confutazione razionale attribuisce valore di verità a una ricostruzione allegorica e fantasiosa!?</u><br />Ma per Socrate sono veri anche tutti gli altri miti inventati dai poeti. Quelli che raccontano di centauri, chimere e ciclopi. <br />Lo stupore di Fedro aumenta quando <u>Socrate se la prende con i falsi sapienti che, incapaci di cogliere la verità dentro la finzione, cercano di sfatare quelle creazioni della fantasia</u>. Secondo Socrate esprimono una razionalità falsa. <br />Il filosofo ci sta forse dicendo che <u>esiste un’altra verità?</u> Socrate arriva persino ad affermare di avere, lui stesso, la stessa natura delle creature poetiche. <br />Che cos’è questa verità altra che egli stesso incarnerebbe?<br /><br /><u>Può servirci questa interpretazione di Socrate per capire <b>perché molte persone prendono per vere narrazioni che anche il loro raziocinio dovrebbe poter smontare?</b></u><div><u><b></b></u><b><u><br /></u></b><u>Il dialogo tra Fedro e Socrate offre </u><u>una soluzione</u><u>: <b>Eros e amore</b></u>.<br />Si capisce che <u>Eros è la materia di cui sono fatti i miti</u>. <u><b>Sono veri perché sono erotici non perché descrivono una realtà oggettiva</b></u>. <u>Sono veri perché <b>alimentano il dispiegarsi di relazioni coinvolgenti e capaci di sottrarre chi crede alla peggiore delle condizioni: la solitudine</b></u>. Una solitudine spesso mascherata da rapporti strumentali e superficiali. Questa verità erotica non descrive nulla fedelmente ma disvela. Toglie quel velo che ci isola gli uni dagli altri.</div><div> <br />E la solitudine, spesso nascosta da una fitta rete di relazioni superficiali, è la condizione in cui siamo immersi noi oggi. E di cui soffrono in misura significativa anche molti seguaci di Donald Trump.<br /><u>Le grottesche notizie false, proprio grazie alla carica socializzante soprattutto sulle reti sociali, <b>hanno sedotto anche chi sospetta che siano bufale</b></u>. E lo hanno fatto proprio perché <u>offrono una risposta efficace a un dato fondamentale. E cioè una <b>carenza erotico-politica che è disperata e diffusa</b></u>. <br />Quindi <u>bisognerebbe partire dalle cause profonde di questo vuoto per poter <b>contrastare le bufale e togliere terreno all’odio che generano</b></u><b>.</b><br />Se, invece, ci limitiamo solo a opporre la falsità dei dati il rischio è di fare la fine dei falsi sapienti di cui parla Socrate. Che perdono tempo a raddrizzare i miti. Atteggiamento che secondo Socrate pone fuori dalla Polis.”<br /><br />Parafrasi di <a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2024/01/Le-parole-della-filosofia-del-13012024-c87fdb8d-0075-4fc9-bb73-1a4457d32acf.html">Le parole della filosofia | S2024 | Verità | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a> di <a href="https://elastica.eu/speakers/pietro-del-solda/">Pietro Del Soldà</a>.</div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-57111033036366818082024-01-15T15:28:00.001+01:002024-01-15T15:28:08.670+01:00Recensione de "Il mistero della discesa infinita" sul sito di divulgazione matematica Maddmaths! Il <a href="https://maddmaths.simai.eu/">sito di divulgazione matematica Maddmaths!</a> ha pubblicato una recensione de "<a href="https://www.amazon.it/mistero-della-discesa-infinita/dp/B0BC2FWB1B/">Il mistero della discesa infinita</a>": <a href="https://maddmaths.simai.eu/divulgazione/letture-matematiche/letture-discesa-infinita-ubaldini/">Letture Matematiche: Il mistero della discesa infinita, Flavio Ubaldini - Maddmaths! (simai.eu)</a><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggq9EaGi5RwRGzCltG7ZC2TMdWGQO24T4yZjlqDTWxRlV1U0GDWzHYyhoKh2wmA6iSZL0bWSM7OtCkNLskx4e2VKWgoNf_kcbkPOap1aD-k0yH9nqtAzFWTixXs0dCqF1EYIR3z9JR6L0QfQmbXBBw8gFsBu-EporcwLSHPQyt0Ivb8_SQNqMXxUYBMQ/s2480/MisteroDiscesaInfinitaCopertina.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1654" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggq9EaGi5RwRGzCltG7ZC2TMdWGQO24T4yZjlqDTWxRlV1U0GDWzHYyhoKh2wmA6iSZL0bWSM7OtCkNLskx4e2VKWgoNf_kcbkPOap1aD-k0yH9nqtAzFWTixXs0dCqF1EYIR3z9JR6L0QfQmbXBBw8gFsBu-EporcwLSHPQyt0Ivb8_SQNqMXxUYBMQ/w132-h199/MisteroDiscesaInfinitaCopertina.jpg" width="132" /></a></div><div><b>La riporto anche qui.</b></div></div><div><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;"><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Brevi consigli per letture matematiche. “Il mistero della discesa infinita – Zenone e gli atomi della discordia” di <b style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Flavio Ubaldini</b>,</em><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;"> consigliato da<span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;"> Marco Menale</span>.</em></p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Achille_e_la_tartaruga" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">paradosso di Achille e la tartaruga</a> è uno dei più noti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Paradossi_di_Zenone" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">paradossi</a> proposti da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Zenone_di_Elea" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Zenone di Elea</a>, filosofo della Magna Grecia del V secolo a.C., discepolo di un altro filosofo eleata, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Parmenide" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Parmenide</a>. Achille, pur essendo partito dopo la tartaruga, riuscirà a raggiungerla? Intorno a questa domanda, e il più profondo tentativo di dimostrare l’illusione del movimento, si sviluppa il romanzo di Flavio Ubaldini “ll mistero della discesa infinita – Zenone e gli atomi della discordia”, edito da <a href="https://scienzaexpress.it/catalogo/il-mistero-della-discesa-infinita/" rel="noopener" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;" target="_blank">Scienza Express</a>.</p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Flavio Ubaldini è un matematico e divulgatore italiano. Noto sul web come Dioniso Dionisi, cura il blog <a href="https://pitagoraedintorni.blogspot.com/" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Pitagora e dintorni</a>. È autore di “il mistero del suono senza numero” e “Il volo delle chimere”. Tra i suoi interessi c’è anche la <a href="https://dionisoo.blogspot.com/search?q=Esperienze+musicali" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">musica</a>.</p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">“Il mistero della discesa infinita” è ambientato a Elea (l’attuale Ascea, in provincia di Salerno) e ruota intorno alle vicende della vita di Zenone. Il racconto si apre con il giovane filosofo in procinto di sostenere l’esame di accesso alla scuola del maestro Parmenide. Dopo questa tappa, Zenone resta affascinato dalla filosofia e della teoria del maestro sull’<em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">essere statico e immutabile</em>. Così comincia a ricercare una possibile soluzione <em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">logica</em> al noto paradosso di Achille e la tartaruga.</p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Nella prima parte del romanzo uno dei protagonisti è il nonno di Zenone. Non solo invita il nipote a proseguire gli studi di Parmenide, ma gli rivela un segreto che cambierà la sua vita, circa un <em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">prezioso oggetto</em>. Da questo momento le vicende rendono il racconto un piccolo giallo, dove la filosofia fa da ambientazione. Entrano in scena altri noti filosofi, tra cui <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Leucippo" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Leucippo</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Socrate" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Socrate</a> e <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Democrito" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Democrito</a>. Così, nelle trame di questo mistero, Flavio Ubaldini ritorna su alcune delle principali dottrine filosofiche.</p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">L’altro personaggio rilevante di questo romanzo-giallo, soprattutto per la seconda parte del libro, è Apollonia. Amica di Zenone fin dalla gioventù, è costretta a lasciare Elea sia per necessità familiari, sia perché nella scuola di Parmenide è vietato l’accesso alle donne. Per questo motivo studia e si forma nella <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_pitagorica" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #003d5c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Scuola Pitagorica di Crotone</a>, una delle poche aperta anche alle donne. Il tema di genere, diremmo oggi, torna più volte nel libro. Inoltre, con Apollonia, e la sua formazione, si parla anche di questioni matematiche, come l’irrazionalità di <span class="MathJax_Preview" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #888888; display: contents; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;"></span><span class="MathJax" id="MathJax-Element-1-Frame" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; display: inline; float: none; line-height: normal; margin: 0px; max-height: none; max-width: none; min-height: 0px; min-width: 0px; outline: 0px; overflow-wrap: normal; padding: 0px; text-align: left; text-size-adjust: 100%; text-wrap: nowrap; vertical-align: baseline; word-spacing: normal;" tabindex="0"><nobr style="border: 0px; box-sizing: border-box; line-height: normal; margin: 0px; max-height: none; max-width: none; min-height: 0px; min-width: 0px; padding: 0px; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span class="math" id="MathJax-Span-1" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 1.673em;"><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; font-size: 17.36px; height: 0px; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 1.328em;"><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; clip: rect(1.328em, 1001.33em, 2.71em, -999.997em); left: 0em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; text-size-adjust: 100%; top: -2.359em; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span class="mrow" id="MathJax-Span-2" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span class="msqrt" id="MathJax-Span-3" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; height: 0px; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 1.328em;"><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; clip: rect(3.113em, 1000.46em, 4.15em, -999.997em); left: 0.809em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; text-size-adjust: 100%; top: -3.972em; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span class="mrow" id="MathJax-Span-4" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span class="mn" id="MathJax-Span-5" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline; font-family: MathJax_Main; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;">2</span></span><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; height: 3.978em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 0px;"></span></span><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; clip: rect(3.517em, 1000.52em, 3.92em, -999.997em); left: 0.809em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; text-size-adjust: 100%; top: -4.49em; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; font-family: MathJax_Main; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;">–</span><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; height: 3.978em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 0px;"></span></span><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; clip: rect(2.998em, 1000.87em, 4.323em, -999.997em); left: 0em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; text-size-adjust: 100%; top: -4.029em; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;"><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; font-family: MathJax_Main; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px;">√</span><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; height: 3.978em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 0px;"></span></span></span></span></span><span style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; height: 2.365em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: 0px; width: 0px;"></span></span></span><span style="background: transparent; border-bottom-style: initial; border-color: initial; border-image: initial; border-left-style: solid; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px; box-sizing: content-box; display: inline-block; height: 1.361em; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; position: static; text-size-adjust: 100%; transition: none 0s ease 0s; vertical-align: -0.282em; width: 0px;"></span></span></nobr></span>. E la matematica diventa un chiave di lettura per la risoluzione o presunta risoluzione del paradosso.</p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">Le vicende si sviluppano tra trame e intrighi. Con divinità e una certa dose di fantasia, il finale è rocambolesco, con un salto nel tempo di oltre duemila anni.</p><p style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgb(85, 85, 85) !important; font-family: "Open Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 15px !important; outline: 0px; padding: 0px 0px 1em; text-align: justify; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">In definitiva, il libro può essere un’occasione di riscoperta di tematiche di filosofia e matematica, che in molti affrontano solo nei primi anni del liceo, ed è adatto anche per i <em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-size-adjust: 100%; vertical-align: baseline;">più giovani</em>, sia per il genere giallo, che per la leggerezza con cui sono affrontati gli argomenti</p></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-65650048734393895122024-01-14T14:32:00.000+01:002024-01-14T14:32:38.159+01:00Paola Cortellesi e il monologo alla Luiss<div>Nelle ultime settimane ho notato un certo accanimento contro Paola Cortellesi. E mi viene da chiedermi se a scatenarlo non sia anche l’invidia verso il suo successo.</div>Personalmente ne sono contento e credo che lo meriti.<div><br /></div><div>Condivido alcune riflessioni scritte in un gruppo dove un contatto sollecitava una discussione sula "<a href="https://www.facebook.com/share/p/se9zw5UdX9ecSntR/">Lettera aperta a Paola Cortellesi (di Mauro Bertamè)</a>"<div> <div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilU-UB2DEzLuSx6bgtRgZqGoEenxtCvGZQv7lojS4GIvX21ZtcunmF0a3CPGAte6CRY-b-9MPXA3113ALWVSYRjxP2TXwVoLdYNRIQjIG39rnEJiWXKl0zz82EkFkD7262isWaqv3UjascqLuwID5DWWZVXCkYYly8_iU8KkAm0Z30q5tS-7Lv/s730/PaolaCortellesiMonologoLuiss.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="730" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilU-UB2DEzLuSx6bgtRgZqGoEenxtCvGZQv7lojS4GIvX21ZtcunmF0a3CPGAte6CRY-b-9MPXA3113ALWVSYRjxP2TXwVoLdYNRIQjIG39rnEJiWXKl0zz82EkFkD7262isWaqv3UjascqLuwID5DWWZVXCkYYly8_iU8KkAm0Z30q5tS-7Lv/s320/PaolaCortellesiMonologoLuiss.jpg" width="320" /></a></div><div>Ecco le prime considerazioni che mi vengono in mente. </div><div>1. Prima di giudicare il monologo tenuto dalla Cortellesi alla Luiss bisognerebbe ascoltarlo o leggerlo per intero. L’ho cercato in rete ma non l’ho trovato. Se qualcuno lo trovasse potrebbe essere utile condividerlo.</div><div>2. Ritengo difficile giudicarlo leggendo solo brani decontestualizzati o commenti scritti da altri, di cui non sappiamo neppure se lo abbiano ascoltato o meno.</div><div>3. nello specifico, dalla <a href="https://www.facebook.com/share/p/se9zw5UdX9ecSntR/">lettera di Mauro Bertamé</a>, (che non so chi sia), a prima impressione, mi pare emergere un certo livello di rancore e un’incapacità di cogliere un messaggio, probabilmente veicolato con un linguaggio iperbolico e ironico, interpretandolo alla lettera. </div><div>Quest’ultima, ovviamente, è solo un’impressione. Considerando che non ho avuto modo di leggere l’intervento della Cortellesi per intero.</div><div><br /></div><div>Un’altra considerazione è che probabilmente quell’intervento va interpretato come una provocazione nel contesto di quel linguaggio. Non non credo voglia essere un saggio sul maschilismo delle favole su cui andare a fare le pulci per precisione e correttezza.</div><div><br /></div><div>Questa storia dell’invidia verso il successo altrui mi ricorda quando molti intellettuali italiani degli anni 80 si affannarono a scrivere stroncature su Il nome della rosa di Umberto Eco. Un capolavoro della letteratura del ‘900 che aveva la colpa di aver avuto anche un successo popolare.<br /><br /></div></div></div></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-17100029631549095702024-01-05T14:07:00.004+01:002024-01-05T14:07:26.787+01:00I pochi privilegiati la cui nave della vita riesce a evitare uragani e tempeste Aureliano si era fatta l’idea che Tiberio appartenesse a quella categoria di pochi privilegiati la cui nave della vita riusciva a evitare quasi costantemente uragani e tempeste, navigando inconsapevolmente di bonaccia in bonaccia. Quella categoria gli sembrava caratterizzata da doni ricevuti attraverso imprevedibili casualità genetiche, con risultante positività naturale di pensiero, e da un susseguirsi di semialeatorietà favorevoli, conseguenze più o meno indirette della precedente caratteristica.dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-9492214295519390382024-01-05T11:10:00.002+01:002024-01-05T11:12:16.427+01:00Io ti amo 2024 - brano per quattro voci come esercizio per un corso di contrappunto<p>Condivido un brano per quattro voci che ho scritto come esercizio per un corso di contrappunto. Il testo è una versione ridotta dei versi di "<a href="https://www.stefanobenni.it/io-ti-amo/">Io ti amo</a>" di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Benni">Stefano Benni</a>. Come qualcuno noterà ho inserito qualche citazione illustre.<br />Lo si può ascoltare cliccando play.<br />Si accettano critiche e consigli.
<iframe allow="autoplay" allowfullscreen="" height="800" src="https://www.noteflight.com/embed/b27aa3b62e5645dbdc0f440ff4f8f9046ac460bd?scale=1&displayMode=paginated" width="525"></iframe></p>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-35713200082207038272023-12-03T15:54:00.003+01:002023-12-03T15:54:36.162+01:00Intelligenza come capacità di conformarsi all’esoscheletro di un’impresa“La postmodernità chiama intelligenza la capacità di disintegrarsi quanto basta per potersi conformare all’esoscheletro di un’impresa.<br />Indipendentemente dall’affinità o dall’interesse verso ciò che l’impresa produce. Rinunciare alle nostre caratteristiche e peculiarità che avevamo all’inizio della nostra vita per adattarci agli obiettivi pianificati da quell’azienda seguendo i quali dovremmo raggiungere l’idea illusoria del successo. Lasciare da parte se stessi per adeguarsi a un falso se. <br />L’esoscheletro non è solo una struttura esterna ma anche un’entità mobile. Un gesto che non compiamo noi spontaneamente ma viene costruito e diretto al di fuori di noi.<br />Quando ciò accade il costo da pagare è altissimo, al netto dei grandi successi economici o professionali che si possono raggiungere. <br />I successi, se non raggiunti come me stesso, non mi daranno molto in cambio. Aldilà di ciò che possano pensare gli altri che mi guardano dall’esterno; che possono ammirare il successo raggiunto.”<div><a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/10/Zarathustra-del-22102023-349e253b-3c4b-49a4-97ef-8304cff0e08b.html?fbclid=IwAR36H7U7a0XWDNCUaO8FHwjs2shXiwdSiDE5lksJmr1w0mhyYlGEoWfQdsQ">Zarathustra | S2023 | Qual è il vero successo? | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-50491226069003510462023-11-20T20:03:00.003+01:002023-11-20T20:03:19.030+01:00Peer Gynt Suite I – IV movimento – prova tromboni<p>Durante la prova di ieri il nostro clarinettista si è divertito molto a vedermi <span style="white-space-collapse: preserve;">suonare</span>. Forse perché ero l’unico a dimenarmi nella sezione. Tanto che, preso una sedia, e piazzatomisi davanti, ha girato questo video. </p><p><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/phptv6Roc0s?si=9bbSLOZgCWJcuIgI" title="YouTube video player" width="560"></iframe></p>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-56118048458850951012023-11-18T08:29:00.002+01:002023-11-18T08:29:47.399+01:00La legge che vieta la carne coltivata“Approvare la legge che vieta la carne coltivata, che però è già vietata in tutta la UE, e che quando sarà consentita saremo costretti a consentire, e nel frattempo correre il rischio di una multa per violazione delle norme europee. Storia irresistibile di una supercazzola”<div><br />Uno si chiede: ma perché lo fanno? Ovviamente per avere un nuovo nemico immaginario da combattere.<br /><br /></div><div><a href="https://www.huffingtonpost.it/politica/2023/11/14/news/carne_coltivata-14132275/">Il governo Meloni spiegato a una bistecca - HuffPost Italia (huffingtonpost.it)</a></div><div><br />“Per riassumerla con quanto detto dalla senatrice a vita Elena Cattaneo lo scorso luglio nell’aula del Senato: “Si tratta di vietare le applicazioni di quello che stiamo ancora studiando. Ma, se stiamo studiando, significa che non sappiamo; non sappiamo l'impatto, non sappiamo la percezione del pubblico, le ricadute, la qualità. Se non so, come faccio a decidere che non li voglio? Qual è la qualità legislativa di una simile decisione?”.</div><div><br />Argomenti di logica che non sono bastato a dissuadere il governo dallo sposare la battaglia di Coldiretti&co, considerato un bacino elettorale imprescindibile dai meloniani.”</div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-78930503271959542192023-11-18T08:27:00.003+01:002023-11-18T08:27:39.430+01:00Cittadinanza italiana a Indi Gregory“Portare in Italia la bambina inglese con una malattia incurabile e tenerla ancora un po’ in vita, contrariamente al parere dei medici”.<div> <br />Questa è la ragione per cui il Consiglio dei ministri ha dato la cittadinanza italiana a Indi Gregory.<br />Non mi pare però che si facciano molti sforzi per prevenire la morte di altri bambini anche privi di malattie incurabili.</div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-31598635847379485992023-11-18T08:24:00.002+01:002023-11-18T08:24:32.800+01:00Forse il governo modificherà la norma sul “rientro dei cervelli”Il governo propone una forte riduzione degli sgravi fiscali per i lavoratori espatriati che vorrebbero tornare in Italia.<br />Le nascite diminuiscono, si vuole ridurre l’immigrazione, non si dà la cittadinanza a chi è nato in Italia. Conseguentemente la popolazione decresce sempre più rapidamente e i giovani che lavorano sono sempre meno e i vecchi a cui pagare pagare le pensioni sempre di più. <br />In tutto questo il governo che fa? Indebolisce una misura che farebbe rientrare forza lavoro in Italia. <br /><br />Complimenti! È la ricetta perfetta per l’affondamento definitivo.<div><br /><a href="https://www.ilpost.it/2023/10/23/governo-regole-rientro-dei-cervelli/?amp=1&fbclid=IwAR36wu9yuzc2ACCt004D1cnwp5FBwOnWIjp-7GcxaDynB-_UdRPn8jLTosU">Forse il governo modificherà la norma sul "rientro dei cervelli" - Il Post</a></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-35885413814270956192023-11-07T10:16:00.001+01:002023-11-18T08:18:08.695+01:00La RAI del 2023<p>Tempo fa dicevo a un amico che all'inizio speravo che le responsabilità di governo li rendendessero più virtuosi, ma poi hanno cominciato a mostrare un altro aspetto: quello di cialtroni (vedi varie vicende giudiziarie e non) e, soprattutto, incapaci di governare.<br />Sprecano energie preziose su questioni divisive come i diritti, cercando di toglierne, e l’accaparramento di poltrone, come in Rai. <br /><span style="white-space-collapse: preserve;">L'amico mi rispose che in RAI avevano fatto tutti più o meno la stessa cosa.</span><br /> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjwpuQfw0IhGhGtt_yS3jpvMBTvV9Wib2fkewN8IWf8tJAtQCPT9Sn2hyphenhyphenKIIIXTvX3P2041vD0r18MpRMpiShrqq7rh3cqXhZgUNqhZ0LpOVOByKvCU4p6KhFpC_DUH-gvGWP92O2uFKMxXui8KhwUe5Cjdl4i1bAaVgr_MkHbhHUmm2nO6xBG/s800/Augias.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjwpuQfw0IhGhGtt_yS3jpvMBTvV9Wib2fkewN8IWf8tJAtQCPT9Sn2hyphenhyphenKIIIXTvX3P2041vD0r18MpRMpiShrqq7rh3cqXhZgUNqhZ0LpOVOByKvCU4p6KhFpC_DUH-gvGWP92O2uFKMxXui8KhwUe5Cjdl4i1bAaVgr_MkHbhHUmm2nO6xBG/s320/Augias.webp" width="320" /></a></div>Credo che l'articolo di Augias “<a href="https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2023/11/06/news/corrado_augias_lascia_la_rai_e_passa_a_la7-419697390">Un governo incompetente vuole riscrivere la storia, ma demolisce la Rai</a>”, di cui condivido qualche brano, spieghi bene quali sono le differenze.<div><br /></div><div>"<span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">Quando Fabiano Fabiani fondò e diresse la
direzione centrale dei programmi culturali (siamo negli anni Settanta) scelse
come collaboratori cattolici e socialisti, comunisti e non credenti. Nonostante
le diversità riuscì a creare un concerto e non una cacofonia perché tutti erano
(eravamo) animati, nella diversità, da un intento comune. Parlo d</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">una direzione d</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">orchestra come di
una grande manifestazione sindacale. Ecco perché parlare di fascismo e non
fascismo non basta, un po</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’ </span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">c’è un po</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’ </span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">non c’è – non è quello il punto. Sono cambiati
i punti di riferimento, cambiati gli obiettivi.</span></div>
<p class="Default" style="line-height: normal; margin-bottom: 16.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span class="Hyperlink0"><span lang="IT"><a href="https://www.repubblica.it/commenti/2023/11/03/news/rai_tv_pubblica_governo_meloni_identita_perduta-419450054/"><span style="background: rgb(254, 255, 255); color: black; font-family: Helvetica, sans-serif; text-decoration-line: none;">Nella Rai del governo a trazione FdI </span></a></span></span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">è chiaro che della
comprensione dei fenomeni poco importa. Affiora dalle dichiarazioni di certi
responsabili uno sgradevole spirito di rivalsa; è come se ci si volesse
rivalere per essere stati defraudati di un diritto troppo a lungo sottratto con
la forza o con la frode. Leggo in certe dichiarazioni la soddisfazione di aver
riguadagnato posizioni dovute e, con queste, la possibilità di raccontare in
altro modo, a costo di rovesciarla, la nostra storia dal 1948 (data di nascita
della Costituzione) ad oggi.</span><span class="Nessuno"><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="Default" style="line-height: normal; margin-bottom: 16.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">Tutto questo è molto diverso dalle varie ondate
di occupanti che ho visto arrivare </span><span class="Hyperlink0"><span lang="IT"><a href="https://www.repubblica.it/politica/2023/11/02/news/rai_ascolti_reazioni_azienda_opposizioni-419457466/"><span style="background: rgb(254, 255, 255); color: black; font-family: Helvetica, sans-serif; text-decoration-line: none;">in Rai </span></a></span></span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">governo dopo governo. Quando sono entrato in
azienda (1° luglio 1960, per concorso)</span><span class="Hyperlink0"><span lang="IT"><a href="https://www.repubblica.it/politica/2023/10/26/news/rai_intervista_zaccaria_fazio_canone-418800373/"><span style="background: rgb(254, 255, 255); color: black; font-family: Helvetica, sans-serif; text-decoration-line: none;"> la Rai </span></a></span></span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">era un feudo democristiano. Ettore Bernabei,
poco dopo, divenne il dominus, la Dc era il suo partito, Amintore Fanfani il
referente. L</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">atmosfera politica
era angusta ma il livello culturale faceva della Rai una delle migliori
televisioni europee. Nel 1975 una famosa legge trasferì il controllo dell</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">azienda dal Governo al Parlamento attraverso la
Commissione parlamentare per l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">indirizzo e la
vigilanza sul prodotto. Il passaggio doveva garantire il pluralismo e in un
certo modo lo garantì; nello stesso tempo però dette l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">avvio ad una forma
scientifica di lottizzazione: Rai1 alla Dc, Rai2 al Psi, Rai3 al Pci.</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="Default" style="line-height: normal; margin-bottom: 16.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">Salto tutti i successivi passaggi, meglio li
condenso in una sola frase: ad ogni cambio di maggioranza ha corrisposto in Rai
l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">arrivo di nuovi fedeli. Tutti accomunati dallo
stesso desiderio: occupare un incarico di un certo prestigio, avere uno
stipendio migliore. Con i nuovi arrivi post 2022 gli obiettivi sono diventati
più numerosi. Al desiderio di guadagnare di più s’è aggiunta, ripeto, la voglia
di raccontare daccapo la storia. Finora ne abbiamo avuto solo qualche accenno
anche perché non è che abbondino, da quella parte, quelli in grado di farlo.
Temo di sapere che di qui a qualche mese questo impulso crescerà di forza, se
le cose resteranno come oggi sono.</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="Default" style="line-height: normal; margin-bottom: 16.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">La verità è che un governo che sul piano
generale s’è dimostrato approssimativo e incompetente ha prodotto il massimo d</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">efficienza nella progressiva distruzione della
Radiotelevisione Italiana, questo mi addolora profondamente. Ho visto negli
ultimi mesi dilettantismo, scelte improvvide, la presunzione che una pedina
valga l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">altra, l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">inconsapevolezza che l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="ES-TRAD" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">efficacia televisiva </span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">è una delicata miscela di professionalità e
congruenza con l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">argomento, la
dimenticanza che l</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">egemonia culturale
non si può imporre piazzando un fedele seguace qua e uno là. Sono materie (non
le sole, del resto) in cui la competenza deve prevalere sulla fedeltà.</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;"><o:p></o:p></span></p>
<div><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">Questo mi ha spinto fuori dalla Rai senza
bisogno che qualcuno mi chiedesse di accomodarmi. È stato un gesto volontario.
Se fossi stato più giovane sarei rimasto cercando, se possibile, di
riequilibrare un po</span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span><span dir="RTL" lang="AR-SA" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: "Arial Unicode MS", serif;"><span dir="RTL"></span><span dir="RTL"></span>’ </span><span lang="ES-TRAD" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">la deriva. Per</span><span lang="IT" style="background: rgb(254, 255, 255); font-family: Helvetica, sans-serif;">ò sono vecchio e vorrei continuare a lavorare, fin quando avrò sufficiente
consenso, con persone amiche in un ambiente cordiale. Resta questa brutta
storia, avevano annunciato di voler demolire la Rai dei comunisti; stanno
semplicemente demolendo la Rai.</span>"</div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-76120736923746523462023-09-20T21:36:00.001+02:002023-09-20T21:47:34.204+02:00In viaggio con Barbero - Democrazia e dittaturaConsiglio a tutti di vedere la putata <a href="https://www.la7.it/in-viaggio-con-barbero/rivedila7/in-viaggio-con-barbero-democrazia-e-dittatura-12-09-2023-502250">In viaggio con Barbero - Democrazia e dittatura (la7.it)</a>.<div>Ascoltando la sua lezione sul concetto di democrazia mi sono reso conto di quante fossero le mie lacune e i miei pregiudizi su quel tema. </div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx0Z-99m5mF2ttrG61ko4fDpTnZME3IoKw_4pGjN8_eVo2udUCTLJC1Ofm099-OR6Tnh2s_iiZoicvP0P6CDhZt6xXuP8hSlz00kU6awfgUu6tRFefhIx5JvgVTCg-Omhnw0pZofBOe08bLssGueirP7HR7_z6sqGyOo5isB0f_aynUNzl7h4A/s602/Barbero-DemocraziaEdittatura.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="329" data-original-width="602" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx0Z-99m5mF2ttrG61ko4fDpTnZME3IoKw_4pGjN8_eVo2udUCTLJC1Ofm099-OR6Tnh2s_iiZoicvP0P6CDhZt6xXuP8hSlz00kU6awfgUu6tRFefhIx5JvgVTCg-Omhnw0pZofBOe08bLssGueirP7HR7_z6sqGyOo5isB0f_aynUNzl7h4A/s320/Barbero-DemocraziaEdittatura.png" width="320" /></a></div>Ecco alcune delle mie lacune o convinzioni sfatate<br /><br /><div>Barbero mi ha fatto capire che forse oggi definiremmo la tanto idolatrata democrazia ateniese come una dittatura della maggioranza. Ben distante dalle nostre democrazie costituzionali che impongono alla maggioranza di muoversi entro certi limiti ben definiti.</div><div>Lo si trova tra il minuto 29 e il minuto 35.</div><div><br /></div><div><br /></div><div>Anche l'amministrazione della giustizia nella democrazia ateniese era gestita dal popolo, attraverso una giuria sorteggiata. Ad esempio per il processo a Socrate 501 cittadini sorteggiati votano a maggioranza per la condanna a morte del filosofo.</div><div><div>Lo si trova tra il minuto 37 e il minuto 39.</div><br />Ho scoperto anche che subito dopo la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_americana">rivoluzione americana</a> gli Stati Uniti d'America <b>non</b> erano una democrazia bensì un'oligarchia. <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/John_Adams">John Adams</a>, padre fondatore e secondo presidente degli Stati Uniti scrive:</div><div>"La democrazia, finché dura, è più sanguinaria di un'aristocrazia o di una monarchia. Ricordatevi che una democrazia non dura mai a lungo. Si corrompe, si esaurisce, si suicida. Non c'è mai stata una democrazia che non si sia suicidata"</div><div>Sostanzialmente gli Stati Uniti diventano una democrazia solo dopo la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_americana">guerra di secessione</a>.</div><div>Lo si trova tra 1h 11m e il minuto 1h 13m.</div></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-9162158788552835852023-09-06T14:38:00.001+02:002023-09-06T18:40:52.731+02:00Ustica e la libertà di stampa<p>Qualche giorno fa qualcuno si chiedeva come mai nessun giornalista francese avesse condotto un'indagine su Ustica. Ora ne è venuto fuori uno: <a href="https://fr.wikipedia.org/wiki/Emmanuel_Ostian">Emmanuel Ostian</a>.<br />Nell'intervista pubblicata da Repubblica, <a href="https://video.repubblica.it/metropolis/metropolis394-ustica-il-giornalista-francese-ecco-perche-macron-non-puo-dire-tutta-la-verita/451958/452921">Ustica, il giornalista francese: "Ecco perché Macron non può dire tutta la verità"</a>, Ostian afferma che non aveva mai sentito parlare della storia dell'incidente aereo. </p><p>Visto che poi <a href="https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=https%3A%2F%2Fwww.altarimini.it%2FNews98723-dig-award-e-bellaria-film-festival-approdano-a-roma-con-il-documentario-ustica-il-missile-francese.php#federation=archive.wikiwix.com&tab=url">il suo documentario è uscito nel 2015</a>, immagino che ne abbia sentito parlare per la prima volta dopo il 2010. Quindi se un giornalista d’indagine di circa quarant’anni non ne aveva mai sentito parlare, significa che nel suo paese ci si era impegnati affinché la notizia cadesse rapidamente nel dimenticatoio. </p><p>Dopo aver scoperto la storia dell'incidente aereo, Ostian comincia a sospettare che la Francia possa essere coinvolta. Il sospetto si rafforza nel momento in cui l’aeronautica francese non rispondere alle domande del giornalista.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOvLZCknXris32OQxjh_fECFSxVYTYmIVW0R2qxMk5G3gDCV52VXRCpI8fTHV2Jm9ns6Gms-YJDwNCz0S0wu93jc-3AzcHf_kHeqsz6BeLSMs-5KKStcKWfhYol0JAQVtJy0idFGhIgdMut0-luHu4XiGn2VyJjO7jXRoAzJpDUToCvHpiirBA/s700/MappaMondialeLibertaStampa.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="501" data-original-width="700" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOvLZCknXris32OQxjh_fECFSxVYTYmIVW0R2qxMk5G3gDCV52VXRCpI8fTHV2Jm9ns6Gms-YJDwNCz0S0wu93jc-3AzcHf_kHeqsz6BeLSMs-5KKStcKWfhYol0JAQVtJy0idFGhIgdMut0-luHu4XiGn2VyJjO7jXRoAzJpDUToCvHpiirBA/s320/MappaMondialeLibertaStampa.png" width="320" /></a></div>Il suo documentario viene comunque trasmesso nella TV francese, ma il fatto interessante è che è stato rapidamente ritirato senza repliche, a differenza di tutti gli altri documentari.<br /><br />Fortunatamente lo si trova ancora su YouTube: <a href="https://www.youtube.com/watch?v=ZZDJALUreaA">CRASH DE L'USTICA : Une Bavure Française?</a><p></p><p>Come non interrogarsi sulla validità dei <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_della_libert%C3%A0_di_stampa#Metodologia">criteri che Reporters Sans Frontières usa</a> per stilare <a href="https://www.piolatorre.it/public/r/migliora-la-libert-di-stampa-in-italia-ma-non-troppo-4000/#:~:text=Un%20balzo%20in%20avanti%20di,senza%20Frontiere%20su%20180%20Paesi.">l'indice della libertà di stampa</a>?</p>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-8104632432183304502023-09-03T16:24:00.004+02:002023-09-03T16:24:30.180+02:00Favino: solo un attore italiano può interpretare un personaggio italiano?<div class="xdj266r x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><a href="https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2023/09/02/news/favino_venezia_polemica_ferrari-413054276/?fbclid=IwAR3gSuCmg5KYS47V5ZF1ke-A52hNV0LNIEix2HuZaLFLZTIEXfQZabvfgAQ">Favino ha ragione</a>. Non tanto sul fatto che debba essere necessariamente un attore italiano a interpretare un personaggio italiano. Quanto sulla critica alla scelta, per me incomprensibile, di attribuire improbabili accenti italo americani ai personaggi italiani in scene ambientate in un contesto italiano.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Mi spiego meglio usando l’esempio citato anche da Favino del film “<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/House_of_Gucci">House of Gucci</a>”. Se far parlare Maurizio Gucci con accento italo americano potrebbe aver senso in una scena ambientata negli USA, che senso ha farlo parlare con lo stesso accento in un dialogo tra italiani ambientato a Milano?</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">E visto che si parla di accenti, provate a sentire come parla Nicolas Cage in versione originale quando interpreta il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mandolino_del_capitano_Corelli_(film)">capitano Antonio Corelli</a>.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Per tornare a Favino e alla questione se debba essere necessariamente un attore italiano a interpretare un personaggio italiano. A mio modesto avviso potrebbe anche essere accettabile che lo faccia un attore americano, a patto che il regista faccia la giusta scelta linguistica e che l’attore studi la dizione in modo tale da rendere credibile l’interpretazione.</div></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-31164108786903559472023-08-08T18:18:00.002+02:002023-08-08T18:23:31.957+02:00Il libero arbitrio è solo un'illusione?Ci sono due scuole di pensiero con conclusioni diametralmente opposte sul libero arbitrio.<div>Secondo una il libero arbitrio sarebbe totale, secondo l'altra il libero arbitrio sarebbe del tutto assente e illusorio.</div><div><br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/David_Chalmers"></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/David_Chalmers"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZmq3LR5GJgmSbEa1e7nUKXEfl4ta1XGS2uMt7fpzCeu7jIE5MsR0g1r6Yfq5CrCYx-CxiHym6p_5LooN_-k3JZ3RFgDXgEtzBjW4t5bG1S7rg7yCCzh602b9m3Z3Gk5jcsFl8QWTI7xHplSyqRNg_oYpuO79Mw-gWdsHuNDv0xmIQ_y-7r3mX/s373/David_Chalmers.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="220" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZmq3LR5GJgmSbEa1e7nUKXEfl4ta1XGS2uMt7fpzCeu7jIE5MsR0g1r6Yfq5CrCYx-CxiHym6p_5LooN_-k3JZ3RFgDXgEtzBjW4t5bG1S7rg7yCCzh602b9m3Z3Gk5jcsFl8QWTI7xHplSyqRNg_oYpuO79Mw-gWdsHuNDv0xmIQ_y-7r3mX/w118-h200/David_Chalmers.jpg" width="118" /></a></div>David Chalmers sostiene che il libero arbitrio è probabilistico e la probabilità è guidata dalle emozioni.</div><div>Piú forti sono le emozioni più il libero aribitrio diminuirebbe. </div><div>Ad esempio, una forte paura o una forte attrazione spingerebbero il nostro libero arbitrio verso una fuga in un caso e verso un avvicinamento nell'altro.</div><div><br /></div><div><a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/07/Radio3-Scienza-del-13072023-fa85c061-93fd-4a47-adc4-d3c3a2b84048.html?ts=914">Radio3 Scienza | S2023 | La fonte della coscienza | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a></div><div><br /></div><div><br /></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-40842079814005142312023-07-25T21:35:00.001+02:002023-07-25T21:35:32.059+02:00È morto uno degli scrittori italiani più venduti all’estero e quasi nessuno lo ha saputo"L’Italia non lo sa, ma ieri ha perso uno dei suoi più grandi scrittori! La Francia … La Germania… lo sanno bene. <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Di_Fulvio">Luca Di Fulvio</a> è stato un poeta della nostra letteratura." <div>Così scriveva il 1 giugno <a href="https://www.instagram.com/p/Cs8asr-qEpa/">Elena Sofia Ricci su Instagram</a>. </div><div>Effettivamente i media italiani hanno ignorato quasi totalmente la notizia. Io l'ho saputo ieri per caso.</div><div><br /></div><div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw9z7uTns-Ng9yMnrF4JLypx2FADzG8r_nWTA03jqq0ySs9Vcfl6WsIxzFN4_ZePgGdtz1hJFtuDr3_DGqjq09vpVNhskUT0Q6aXMSH-yE09Cz2A-LI6gtd1yUbb-FupeRQ28JBeRlhOnJJn4J64b9NcXms-Ug6ebPul3q_ibjdeqndAYATVmw/s1920/LucaDiFulvioFrancia.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw9z7uTns-Ng9yMnrF4JLypx2FADzG8r_nWTA03jqq0ySs9Vcfl6WsIxzFN4_ZePgGdtz1hJFtuDr3_DGqjq09vpVNhskUT0Q6aXMSH-yE09Cz2A-LI6gtd1yUbb-FupeRQ28JBeRlhOnJJn4J64b9NcXms-Ug6ebPul3q_ibjdeqndAYATVmw/s320/LucaDiFulvioFrancia.jpg" width="240" /></a></div>È davvero singolare che la morte di uno degli scrittori italiani più venduti all’estero venga ignorata mentre riceviamo quotidianamente informazioni su vita, morte e miracoli dei personaggi più insulsi.</div><div><br /></div><div>Aggiungo una nota personale. Anch'io sono stato un suo appassionato lettore. E lui, scoprendolo<sup><small>1</small></sup>, <a href="https://dionisoo.blogspot.com/2009/05/un-percorso-storico-tra-numeri-e.html?showComment=1241349840000#c2958852334943656796">venne a commentare il mio blog nel lontano 2009</a>. Ci scrivemmo per qualche mese e, a dicembre 2009, mi invitò a casa sua. Conversammo piacevolmente a lungo. E rimanemmo in contatto per qualche anno.</div></div><div><br /></div><div>Addio Luca. Ci mancherai tu e anche i tuoi libri. </div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a href="https://www.fanpage.it/cultura/e-morto-lo-scrittore-luca-di-fulvio-era-malato-di-sla-restera-sempre-con-noi/">È morto lo scrittore Luca Di Fulvio, era malato di SLA: Resterà sempre con noi (fanpage.it)</a></div><div><a href="https://libreriamo.it/libri/chi-e-luca-di-fulvio-scrittore-italiano-piu-venduto-in-germania/">Chi è Luca di Fulvio, lo scrittore italiano più venduto in Germania (libreriamo.it)</a></div><div><a href="https://www.agi.it/cultura/news/2023-06-04/morto-scrittore-luca-di-fulvio-21676295/">Incredibile e triste storia di Luca Di Fulvio, scrittore amato all'estero e (quasi) ignorato in Italia (agi.it)</a></div><div><a href="https://www.lanostratv.it/2023/06/elena-sofia-ricci-distrutta-da-un-grave-lutto/">Elena Sofia Ricci distrutta da un grave lutto: "Mi mancherai amico speciale" - LaNostraTv</a></div><div><a href="https://www.instagram.com/p/CGZvYCKDTaX/">Luca Di Fulvio è lo scrittore italiano più venduto all’estero. In Germania il suo bestseller “La gang dei sogni” ha venduto più di un… | Instagram</a></div><div><a href="https://www.lefigaro.fr/livres/l-ecrivain-italien-luca-di-fulvio-est-decede-a-l-age-de-66-ans-20230601">L'écrivain italien Luca di Fulvio est décédé à l'âge de 66 ans (lefigaro.fr)</a></div><div><a href="https://www.boersenblatt.net/news/luebbe-trauert-um-luca-di-fulvio-288509">Lübbe trauert um Luca Di Fulvio (boersenblatt.net)</a></div><div><a href="https://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2013/07/27/PR_33_01.html">Di Fulvio, che in Germania vende più di Dan Brown e fa rinascere il feuilleton - Il Piccolo (gelocal.it)</a></div><div><br />1 Probabilmente leggendo <a href="https://dionisoo.blogspot.com/2009/04/dioniso-su-radiotre.html">Dioniso su radiotre</a> - E io risposi qui: <a href="http://dionisoo.blogspot.com/2009/05/risposta-luca-di-fulvio.html">Risposta a Luca Di Fulvio</a></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-3634784450027591262023-07-10T10:30:00.167+02:002023-07-10T11:12:20.874+02:00La scelta di Rut di restare con Noemi e il significato della spiga sospesa - Luigino Bruni a Uomini e Profeti<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsSA0AlEuUFWtFrL2Hx_UnFkZLeayn4KMviWul6xX_c8ihekOmx_UdQqLzXnJoF_XCDJhR0HiUz4NL24wV98ZqvMYm454Ri4O2Dsh-wLcl6ZjdD9rBXW-TeI4Apj_9_K7dR_dfjWe1g6WPRpDGiOtsC86Voj4jscyc_wYAC6ZbouY97-O5OmXh/s320/mietiture.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="320" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsSA0AlEuUFWtFrL2Hx_UnFkZLeayn4KMviWul6xX_c8ihekOmx_UdQqLzXnJoF_XCDJhR0HiUz4NL24wV98ZqvMYm454Ri4O2Dsh-wLcl6ZjdD9rBXW-TeI4Apj_9_K7dR_dfjWe1g6WPRpDGiOtsC86Voj4jscyc_wYAC6ZbouY97-O5OmXh/w200-h150/mietiture.jpg" width="200" /></a></div>Ho ascoltato la puntata della spigolatrice ("<a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/05/Uomini-e-Profeti-del-21052023-4c36ddf8-1eff-4716-a5eb-c07adee1cc61.html?ts=1813">Uomini e Profeti | S2023E1 | La scelta di Rut di restare con Noemi e il significato della spiga sospesa</a>") proprio in un momento in cui siamo circondati da mietiture.</div><div><br /></div><div>L'attività biblica al centro della puntata era ancora in uso nel mio paese quando io ero bambino. Dopo la raccolta delle olive passavano le donne a “raccapezzare“. Cioè a raccogliere le olive che rimanevano dopo l'attività dei braccianti.</div><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2edqwVAp736EV1zyIl_3y0ShH7yyCdybA1TIfOGEVubC0VchUnjTBWnRCB1rNtxDbwW1zKsAl-FdlnvPbTa1OUZOiGp866Ynhs_0RlsNAMlnhxzWY8jhy_San61WaPGKc2JhUcWQp_FfgeqHzLuRkpMScg_AczqBymK0Rk4tG3fGszqj6D4Tw/s308/LaSceltaDiRuthLuiginoBruni.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="164" data-original-width="308" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2edqwVAp736EV1zyIl_3y0ShH7yyCdybA1TIfOGEVubC0VchUnjTBWnRCB1rNtxDbwW1zKsAl-FdlnvPbTa1OUZOiGp866Ynhs_0RlsNAMlnhxzWY8jhy_San61WaPGKc2JhUcWQp_FfgeqHzLuRkpMScg_AczqBymK0Rk4tG3fGszqj6D4Tw/s1600/LaSceltaDiRuthLuiginoBruni.jpg" width="308" /></a></div>"Era il tempo della mietitura dell’orzo a Betlemme. Una mietitura che arrivava dopo una lunga carestia. Rut era donna straniera e vedova diventata povera. In tempo di mietitura poteva sopravvivere spigolando. Cioè, racimolando, dietro i mietitori.<div><br /></div><div>La legge di Mosè prevedeva questo istituto economico di solidarietà, di ridistribuzione della ricchezza. Perché? Come funzionava?</div><div><br /></div><div>I mietitori, gli operai passavano per primi, prendevano le spighe con la mano sinistra e, con la falce sulla destra tagliavano il <a href="https://www.treccani.it/vocabolario/mannello/">mannello</a>. Che è la quantità di spigole contenute in una mano. E lasciavano in terra le spighe falciate. Dietro di loro passavano le donne operaie, che non sono ancora spigolatrici, donne dipendenti da padroni, che raccoglievano le spighe cadute, le legavano e formavano i covoni. </div><div><br /></div><div>Infine, arrivavano le spigolatrici che spigolavano, quanto era rimasto ai bordi dei campi. La loro era una battuta di terzo ordine. E quanto raccoglievano dipendeva dall’azione di chi passava prima.</div><div>Ma attenzione! Non raccogliere le spighe ai margini, non è qualcosa che accade per caso o per distrazione o per inefficienza. Quelle spighe sono lasciate in modo intenzionale.</div><div>Non restano lì per incuria. Nemmeno una spiga cattiva per caso. Quel grano rimane perché doveva restare. Era un residuo cercato perché la legge lo prevedeva per i poveri della comunità. Era, per usare una parola molto amata anche da me, <b>un grano sospeso</b>.</div><div><br /></div><div>Dal Levitico: quando abbacchierai i tuoi ulivi non tornare a ripassare i rami. Ciò che resta sarà per il forestiero, per l’orfano per la vedova. La regola riguardava, quindi, i principali prodotti della campagna. Era un vera propria istituzione sociale di ridistribuzione della ricchezza.</div><div><br /></div><div>La spigolatura della Bibbia è una cosa molto seria. Un’autentica profezia economica. Ed <b>è un’espressione di una grande legge biblica: la terra è di Dio</b>. </div><div>Voi siete tutti i possessori di seconda battuta. La terra, prima di essere proprietà privata è dono. È un dono che viene prima dei vostri sforzi e dei vostri meriti. Se la terra e i suoi frutti sono dono, allora distribuirne una parte non è filantropia, è giustizia. La spigolatura è un istituzione di giustizia economica, non è altruismo. Quelle spighe lasciate ai bordi non sono proprietà privata di qualcuno che viene donata ai poveri. No, sono un pezzo di bene comune che spetta di diritto ai poveri perché la terra è di Dio e noi siamo soltanto utilizzatori provvisori e temporanei.<br /><br /></div><div>Certo, le democrazie moderne e lo sviluppo delle civiltà hanno aumentato la quota di spigolatura che va ai poveri. Ci sono: lo stato sociale, i diritti, le tasse. Molte più risorse rispetto alle spighe lasciate alle spigolatrici. Ma <b>forse abbiamo perso il secondo aspetto della spigolatura</b>. E cioè, che c’è un diritto superiore a quello dei proprietari. Perché <b>un capitalismo che non riconosca la limitazione alla proprietà assoluta di chi possiede un bene, è un capitalismo che consuma e distrugge</b>. È un capitalismo che diventa l’economia di Mazzarò. Il protagonista della novella di Verga che, alla fine della sua vita, dopo essere diventato ricchissimo, si rende conto che sta morendo e che non può tenersi tutta la sua roba. E allora esce con un bastone, va nell’aia e uccide tutti i tacchini e tutte le oche. Dice: roba mia vieni con me!</div><div><br /><a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/05/Uomini-e-Profeti-del-21052023-4c36ddf8-1eff-4716-a5eb-c07adee1cc61.html?ts=1813">Uomini e Profeti | S2023E1 | La scelta di Rut di restare con Noemi e il significato della spiga sospesa | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a></div></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-6171124870736472792023-07-09T16:02:00.001+02:002023-07-09T16:02:27.888+02:00La doppia vita dei nazisti: strage di civili in Italia e tornati in Germania, senza pagare i loro criminiTrovo molto interessante <a href=" https://www.repubblica.it/esteri/2023/07/09/news/nazisti_italia_dopo_seconda_guerra_mondiale-406975964/">l’articolo lungo di Carlo Bonini di oggi</a>.<div>Ne riporto solo alcuni brani.</div><div><br /><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3EBTbgj6dykoDFgwplC0WqfqYxue4KMTzNKzWmcFfyd4AN2hNelQw3l5umma1WZBgODCw68aenOBv9UbeOHeu2amSutx1e1x3X5WN_ynG0d7W3qTdmAPFomhW2NhXGTW_1nohLzHv58rg2HOxGATLogV9LiVkHUjGGMQqVVTwkBIzsyxTq-yv/s903/DoppiaVitaNazisti.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="903" height="169" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3EBTbgj6dykoDFgwplC0WqfqYxue4KMTzNKzWmcFfyd4AN2hNelQw3l5umma1WZBgODCw68aenOBv9UbeOHeu2amSutx1e1x3X5WN_ynG0d7W3qTdmAPFomhW2NhXGTW_1nohLzHv58rg2HOxGATLogV9LiVkHUjGGMQqVVTwkBIzsyxTq-yv/w400-h169/DoppiaVitaNazisti.png" width="400" /></a></div>“Hanno fatto strage di civili in Italia. Poi sono tornati a casa in Germania, senza mai pagare i loro crimini. Ecco le loro storie.”<br /><br />“Li chiamavano "lupi mannari", werwolf, perché dietro l’aspetto presentabile conservavano l’anima delle belve. Non avevano dimenticato l’orrore di cui erano stati protagonisti: lo tenevano dentro, aspettando che tornasse la loro ora. Quando il Terzo Reich è crollato, all’inizio hanno pensato di proseguire la lotta con le armi. Poi è sorta la Guerra Fredda e hanno trovato nuovi nemici e altri modi per riscattare i vecchi camerati: progressivamente non hanno neppure sentito il bisogno di nascondersi e sono tornati a radunarsi tra reduci.<br /><br />La Germania ha faticato ad affrontare l’eredità nazista. Salvo pochissime eccezioni, l’intero Paese aveva seguito Hitler e per questo sono stati adottati criteri di epurazione molto selettivi: soltanto artefici e carnefici dell’Olocausto sono stati considerati criminali da perseguire. Subito si è creata una distinzione, che è tuttora in voga nella destra, tra i gerarchi del Partito e gli uomini delle Waffen SS, equiparando questi ultimi ai "normali" combattenti delle forze armate. Non si è voluto guardare alla realtà, ancora più drammatica: in Italia come negli altri territori occupati erano stati militari di ogni tipo a commettere gli eccidi: Waffen SS, Wehrmacht, Luftwaffe. A ordinare le stragi di civili e a portarle a termine erano stati volontari e coscritti, soldati semplici e ufficiali. Questa responsabilità in qualche modo collettiva ha contribuito alla rimozione individuale della colpa, permettendo ai massacratori di dormire sonni tranquilli per decenni. Li ha aiutati la volontà dei governi occidentali di non infierire sulla Germania federale, tornata a essere un alleato fondamentale nella sfida con il blocco comunista: i fascicoli dei procedimenti aperti in Italia sono stati murati nel famigerato "armadio della vergogna". E la sensibilità giuridica della magistratura ha spinto a punire soltanto le figure apicali, graziando chi aveva obbedito agli ordini, pur eseguendoli con compiaciuta crudeltà. Poi in mezzo secolo i valori etici sono cambiati e anche la giurisprudenza ne ha preso atto. L’innocenza di uomini come il capitano Erich Priebke, uno dei registi delle Fosse Ardeatine, è stata considerata inaccettabile. E agli inizi del millennio la procura militare di La Spezia, guidata da Marco De Paolis, ha realizzato un miracolo investigativo individuando - grazie soprattutto alle ricerche negli archivi di Carlo Gentile - e facendo condannare centinaia di aguzzini sopravvissuti nel silenzio. L’opera di giornalisti determinati come Udo Gumpel ha scosso le coscienze tedesche. Ma bisogna andare oltre. In questo momento infatti ricordare è doppiamente fondamentale. Perché, come i personaggi delle biografie scritte da Francesca Candioli in questo longform, sono tornati sulla scena europea partiti che non rinnegano quel passato di terrore, conservandolo nei loro simboli e nei loro slogan. Sono i nuovi lupi mannari, che aspettano il momento opportuno per gettarsi sul nostro futuro.”<br /><br />Seguono biografie dei lupi mannari : <a href="https://www.repubblica.it/esteri/2023/07/09/news/nazisti_italia_dopo_seconda_guerra_mondiale-406975964/">La doppia vita dei nazisti dopo la Seconda Guerra Mondiale - la Repubblica</a></div></div><div><br /></div><div>Riporto solo qualche brano dalla solo biografia di <b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Reder">Walter Reder</a></b>.</div><div><br />Per due volte, prima nel ’67 e poi nel ’84, l’ex ufficiale scrive una lettera di perdono ai cittadini di Marzabotto. I familiari delle vittime e i superstiti con un referendum decidono in entrambi i casi di respingere il suo appello. Ma in Germania e Austria viene lanciata una campagna di solidarietà, presentandolo come un martire, un capro espiatorio, un sepolto vivo in ostaggio dei comunisti italiani. Nel 1980 anche da noi le cose cominciano a cambiare e il tribunale militare di Bari gli concede la libertà condizionale, riconoscendo "un sincero ravvedimento". Il rilascio definitivo è previsto nel 1985. Ma dopo una serie di trattative che coinvolgono il governo di Vienna e il Vaticano, l’allora premier Bettino Craxi decreta l’estradizione in Austria sei mesi prima della fine della pena.<br /><br />Dopo oltre 30 anni di prigionia nel carcere vista mare di Gaeta, il maggiore delle Ss Walter Reder, che si è reso responsabile di alcuni tra i più sanguinosi massacri in Italia, torna a casa a quasi 70 anni. La stretta di mano con il ministro, che lo accoglie come un eroe, crea un caso internazionale e una crisi di governo. Reder trascorre i suoi ultimi anni di vita in Carinzia, riprende a frequentare i suoi vecchi amici durante i raduni di ex reduci delle SS e, come prima cosa, ritratta il suo pentimento. A pochi mesi dal suo arrivo in Austria, dichiara alla stampa che non deve giustificarsi di nulla e che le richieste di perdono e di scuse che aveva mandato alle vittime italiane erano state solo una mossa del suo avvocato.<br />Sei anni dopo il suo ritorno, muore a Vienna il 26 aprile 1991: al suo funerale partecipa un pubblico molto numeroso, tra cui diverse ex SS e alcuni membri dell’estrema destra. Durante l’occupazione tedesca in Italia, Reder trasforma le operazioni contro i partigiani in una sequela di massacri contro la popolazione: Vinca, Valla e Bardine San Terenzo e poi Monte Sole, quella erroneamente chiamata strage di Marzabotto, l’eccidio più grave realizzato dai nazisti nell’Europa occidentale. In pochi giorni furono massacrate 770 persone in oltre 100 località sparse tra le montagne dell’Appennino Bolognese, e ad uccidere gran parte delle vittime furono proprio gli uomini del battaglione esplorante della 16a divisione Reichsführer Ss guidato da Reder. Nel 1945 il maggiore viene fatto prigioniero in Austria e nel 1948 estradato in Italia. Nel 1951 il processo celebrato a Bologna lo condanna all’ergastolo.</div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-56580079782383299352023-07-07T17:30:00.003+02:002023-07-07T17:37:00.138+02:00Guida veloce in città: vantaggi e svantaggi<p class="MsoNormal"><span lang="IT">Da </span><span lang="en-DE"><a href="https://www.raiplaysound.it/audio/2023/07/Radio3-Scienza-del-07072023-802772a9-764f-4617-a00c-d872afb68ad0.html">Radio3
Scienza | S2023 | Andavo a 30 all'ora… | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound</a></span><span lang="IT"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoPlainText"><span lang="IT">"Il grande inganno della velocità in città e che crediamo di andare a 60, 70, 80 km l’ora perché vediamo quella velocità nel tachimetro. In realtà la nostra velocità media è molto più bassa perché dobbiamo frenare e ripartire in continuazione. Crea condizioni circostanti di pericolo ma non ci fa arrivare prima."<br /></span><a href="https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Chi_governa/Consiglieri_delegati/Simona_Larghetti">Portale - Simona Larghetti (cittametropolitana.bo.it)</a></p><p class="MsoPlainText">Riassunto in una tabellina...</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj6WZSMXstqcu1t10g-dYIW7T6SkuRWnojxpl2G9bEt6JD-Vr8xaKeRuKC7QgtGtIQxGJkSC8EI996KfZEh_DduV6Kl3kqnCCu1JaSB66YhxquYHi4rFvHk3Q8pwGZh2VHuChGNNEyZ9mHdGm3gKxgtddvVj8AmyE15A971Cqs3BNptPauyjD3F7JRjSNk2" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="702" data-original-width="940" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj6WZSMXstqcu1t10g-dYIW7T6SkuRWnojxpl2G9bEt6JD-Vr8xaKeRuKC7QgtGtIQxGJkSC8EI996KfZEh_DduV6Kl3kqnCCu1JaSB66YhxquYHi4rFvHk3Q8pwGZh2VHuChGNNEyZ9mHdGm3gKxgtddvVj8AmyE15A971Cqs3BNptPauyjD3F7JRjSNk2=w640-h478" width="640" /></a></div><div><br /></div><span style="font-size: medium;">Ci sono più vantaggi o svantaggi? Ma allora perché continuiamo a farlo?<br /></span><br /><p></p><p><br /></p>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-42371722259567957482023-06-23T08:40:00.000+02:002023-06-23T08:40:15.363+02:00Il mistero del suono senza numero - "in superficie è una storia semplice e ricca di mistero, in profondità nasconde l’essenza della matematica"<p><a href="https://www.amolamatematica.it/">Daniela Molinari</a>, insegnante di matematica e fisica presso un Liceo Scientifico ha scritto una recensione del <a href="https://www.amazon.it/mistero-del-suono-senza-numero/dp/8896973341">Il mistero del suono senza numero</a>. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNIZpAwUnWSHk9Gb1Ao0EUZobNbVCsJYQBN3JjgT5NzIFpvzQ3VwbySdgsTereu96IiYKAgkKLgX5BMa9eZiym8RJ4Phew1Q_2iNh0vUc1IdABPJPnxBG9WLewPRoVklLMRD_m1IMKwXjbBuFhVEcUp53DvCAtSTnAVKVi_fd4KYgt3sbXJEwQ/s748/Picture1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="422" data-original-width="748" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNIZpAwUnWSHk9Gb1Ao0EUZobNbVCsJYQBN3JjgT5NzIFpvzQ3VwbySdgsTereu96IiYKAgkKLgX5BMa9eZiym8RJ4Phew1Q_2iNh0vUc1IdABPJPnxBG9WLewPRoVklLMRD_m1IMKwXjbBuFhVEcUp53DvCAtSTnAVKVi_fd4KYgt3sbXJEwQ/s320/Picture1.png" width="320" /></a></div>Qui riporto solo un piccolo estratto. Per la recensione completa: <a href="https://www.amolamatematica.it/index.php/libri/item/1350-il-mistero-del-suono-senza-numero">amolamatematica/il-mistero-del-suono-senza-numero</a><br /><br /><i>Il percorso è davvero interessante: in superficie è una storia semplice e ricca di mistero, ma in profondità nasconde l’essenza della matematica: mette in luce le caratteristiche della scuola pitagorica, il percorso della ricerca matematica dalla nascita di un’idea fino alla sua formalizzazione, ed evidenzia come le domande fondamentali si mostrino a volte come banali, ma possano mettere in crisi anche i saperi più antichi. </i><div><br /></div><div><i>Le idee più profonde della matematica e della filosofia pitagorica sono trasmesse al lettore nel corso della storia e, permeando la vicenda, consentono un’assimilazione più efficace dei concetti difficili.</i><br /></div>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-32026475.post-9644140122217401302023-06-15T15:42:00.000+02:002023-06-15T15:42:28.206+02:00M. Gli ultimi giorni dell'Europa: opinioni che cambiano 2.<p> Dopo <a href="http://dionisoo.blogspot.com/2023/04/m-gli-ultimi-giorni-delleuropa-opinioni.html">M. Gli ultimi giorni dell'Europa: opinioni che cambiano?</a>, altre opinioni che cambiano.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyrG3BXIGAh455bH0GR7NtLJR1I55qb1zpq5rLWJlc6Imu43wnna-R6ZtqJTMEzLpmPxFwN_osDQfXSmPqL8cXaLHGVxA6IbPGAFgXAii7IJNqfqamy4uGUZzU2HQprlxF8PRvQQs8B-MiVAejW70OhhLRo4NlvQf_FDj50FRrjzJrS3uvhw/s746/M.GliUltimiGiorniDellEuropa.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="746" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyrG3BXIGAh455bH0GR7NtLJR1I55qb1zpq5rLWJlc6Imu43wnna-R6ZtqJTMEzLpmPxFwN_osDQfXSmPqL8cXaLHGVxA6IbPGAFgXAii7IJNqfqamy4uGUZzU2HQprlxF8PRvQQs8B-MiVAejW70OhhLRo4NlvQf_FDj50FRrjzJrS3uvhw/s320/M.GliUltimiGiorniDellEuropa.jpg" width="230" /></a></div><p class="MsoPlainText"><span lang="en-DE">Naturalmente non esiste più una razza
pura, nemmeno quella ebrea. Ma appunto da felici mescolanze deriva spesso forza
e bellezza di una nazione. Razza: questo è sentimento, non una realtà; il 95% è
sentimento… L’orgoglio nazionale non ha bisogno dei “deliri” di razza… In
Italia l’antisemitismo non esiste.<br /></span><b>Benito Mussolini in un colloquio con lo
scrittore Emil Ludwig (nato Cohn), primavera del 1932</b></p>
<p class="MsoPlainText">L’impressione che il Governo fascista
sia in procinto di inaugurare una politica antisemita… è completamente errata…
Il Governo fascista non ha mai pensato, né pensa di adottare misure politiche,
economiche, morali contrarie agli ebrei in quanto tali… Il Governo fascista si
riserva tuttavia di vigilare sull’attività degli ebrei venuti nel nostro Paese
e di far sì che la parte degli ebrei nella vita complessiva della Nazione non
risulti sproporzionata ai meriti intrinseci dei singoli e all’importanza
numerica della loro comunità. <b>Informazione diplomatica n. 14 (redatta da Benito
Mussolini), 16 febbraio 1938</b></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12pt;">Ma qualche mese dopo...</p><p></p>
<p></p>dionisohttp://www.blogger.com/profile/04005594689948846777noreply@blogger.com0