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lunedì, marzo 16, 2009

Semireplica di domenica scorsa: cannelloni, filetto di maiale e brioscia

Per la scorsa fine settimana abbiamo avuto altri ospiti e ci siamo risollazzati con:

ri-cannelloni di grano saraceno - particolarmente apprezzati dalla piccola di casa -

e ri-filetto di maiale con mele, pepe rosa e pepe verde, accompagnato da un contorno di insalata mista.

La torta con marmellata di rosa canina ce la siamo invece conservata per le colazioni.

Dopo il pranzo domenicale le donne - soprattutto l'ospite - si sono dedicate alla preparazione della brioscia scaglionata in tre fasi di lievitazione: prima di pranzo quella della missitura, rilavorazione, seconda lievitazione.
Poi preparazione della treccia,

disposizione nella teglia,

ulteriore lievitazione,

e infine cottura.

Non era male.

Dopo una breve visita per birra e Bretzel da Vetter è stato invece il mio turno:

sono tornato in casa per la preparazione del cosciotto di agnello.
Stavolta è venuto un po' duro. Altre volte era venuto meglio. Credo ci non aver dosato bene temperatura ed irrorazioni con il brodo.

13 commenti:

  1. ho l'acquolina in bocca! mi puoi dare la ricetta della treccia? adoro fare colazione con i dolci fatti in casa ma per ora mi cimento con ciambelloni e affini, vorrei provare questo dolce con due lievitazioni...

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  2. Ciao Eva kant!

    per la ricetta della treccia dovrò chiedere a Zucchero....
    Ti riaggiornerò.

    La treccia, così come la torta di rose e la mia pizza di Pasqa, deve passare per ben tre e non due lievitazioni. Penso si abbastanza caratteristico per i dolci in cui si usa il lievito di birra...

    Saluti!

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  3. E' un tormento vedere queste cose solo in foto!!

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  4. ciao fabio r. ;-)


    Ciao Sebastiano

    ma tra un po' forse...

    Per Eva Kant da Zucchero:

    1. Raccogliere nella ciotola dell'impastatrice g 200 di farina ricca
    di glutine e g 20 di lievito di birra sbriciolato; il lievito deve
    essere fresco, cioè profumato, friabile asciutto e mai appiccicoso.
    2. Unire alla farina g 120 di latte e avviare l'apparecchio, munito di
    gancio impastatore. La quantità di latte può variare in più o in meno,
    in base alla capacità di assorbimento della farina.
    3. L'impasto ("pastello") sarà pronto quando avrà una consistenza
    elastica e al tatto sarà liscio e vellutato e non appiccicoso. Se si
    procede oltre, la pasta si "brucia", ridiventando attaccaticcia.
    4. Infine lavorare brevemente il "pastello" sulla spianatoia
    infarinata dandogli una forma a palla e porlo in una ciotola. Coprirlo
    con un canovaccio umido e farlo lievitare per circa un'ora a 28°C.
    5. A lievitazione completata il "pastello sarà raddoppiato di volume.
    I tempi di questo processo possono variare secondo la temperatura
    dell'ambiente: più è bassa più la lievitazione è lenta.
    6. Raccogliere nella ciotola dell'impastatrice g 300 di farina, g 120
    di burro morbido, g 60 di zucchero, un pizzico di sale, un po' di
    scorza di limone grattugiata e una bustina di vanillina.
    7. 8. Aggiungere il "pastello" lievitato e 5 tuorli; avviare
    l'impastatrice unendo g 50 di acqua e g 50 di latte circa. Lasciare in
    azione finché l'impasto non sarà liscio, elastico e tenace.
    lasciar lievitare. A questo punto si da all'impasto la forma
    desiderata e si fa lievitare di nuovo.

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  5. grazie, la proverò appena ho un bel pomeriggio libero!

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  6. Si parla di abbuffate e resuscita Gianlu ;-)

    Bentornato!

    Come mai questa lunga assenza dalla blogsfera?

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  7. per rispondere alla tua domanda: piu' che altro mi cimento nella consumazione dei cibi, piu' che nella loro preparazione. :)
    faccio crostate e ciambelloni. li mangiamo a colazione.

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  8. Grazie Crazy time!

    ...crostate e ciambelloni per la colazione. E ti pare poco?

    What about le fregnacce reatine? ;-)

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  9. anche quelle, le mangio volentieri :)

    carissimo gianlu, pure io sono tornata a commentare solo ora...gli altri post restano un mistero per me :) se puo' consolarti. :)

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  10. Ah, le mangi solo eh?! ;-)

    Ma sono così belli i miei postarelli matematici, vero Sebastiano?... perchénon li leggete :°-(
    ... e poi dentro di Matematica ce n'è ben poca. È soprattutto storia...

    Saluti!

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Se vorrai lasciarmi un commento mi farà molto piacere.
Saluti,
Dioniso