Per la scorsa fine settimana abbiamo avuto altri ospiti e ci siamo risollazzati con:
ri-cannelloni di grano saraceno - particolarmente apprezzati dalla piccola di casa -
e ri-filetto di maiale con mele, pepe rosa e pepe verde, accompagnato da un contorno di insalata mista.
La torta con marmellata di rosa canina ce la siamo invece conservata per le colazioni.
Dopo il pranzo domenicale le donne - soprattutto l'ospite - si sono dedicate alla preparazione della brioscia scaglionata in tre fasi di lievitazione: prima di pranzo quella della missitura, rilavorazione, seconda lievitazione.
Poi preparazione della treccia,
disposizione nella teglia,
ulteriore lievitazione,
e infine cottura.
Non era male.
Dopo una breve visita per birra e Bretzel da Vetter è stato invece il mio turno:
sono tornato in casa per la preparazione del cosciotto di agnello.
Stavolta è venuto un po' duro. Altre volte era venuto meglio. Credo ci non aver dosato bene temperatura ed irrorazioni con il brodo.
ho l'acquolina in bocca! mi puoi dare la ricetta della treccia? adoro fare colazione con i dolci fatti in casa ma per ora mi cimento con ciambelloni e affini, vorrei provare questo dolce con due lievitazioni...
RispondiEliminaCiao Eva kant!
RispondiEliminaper la ricetta della treccia dovrò chiedere a Zucchero....
Ti riaggiornerò.
La treccia, così come la torta di rose e la mia pizza di Pasqa, deve passare per ben tre e non due lievitazioni. Penso si abbastanza caratteristico per i dolci in cui si usa il lievito di birra...
Saluti!
VIZIATO!!!!!
RispondiEliminaE' un tormento vedere queste cose solo in foto!!
RispondiEliminaciao fabio r. ;-)
RispondiEliminaCiao Sebastiano
ma tra un po' forse...
Per Eva Kant da Zucchero:
1. Raccogliere nella ciotola dell'impastatrice g 200 di farina ricca
di glutine e g 20 di lievito di birra sbriciolato; il lievito deve
essere fresco, cioè profumato, friabile asciutto e mai appiccicoso.
2. Unire alla farina g 120 di latte e avviare l'apparecchio, munito di
gancio impastatore. La quantità di latte può variare in più o in meno,
in base alla capacità di assorbimento della farina.
3. L'impasto ("pastello") sarà pronto quando avrà una consistenza
elastica e al tatto sarà liscio e vellutato e non appiccicoso. Se si
procede oltre, la pasta si "brucia", ridiventando attaccaticcia.
4. Infine lavorare brevemente il "pastello" sulla spianatoia
infarinata dandogli una forma a palla e porlo in una ciotola. Coprirlo
con un canovaccio umido e farlo lievitare per circa un'ora a 28°C.
5. A lievitazione completata il "pastello sarà raddoppiato di volume.
I tempi di questo processo possono variare secondo la temperatura
dell'ambiente: più è bassa più la lievitazione è lenta.
6. Raccogliere nella ciotola dell'impastatrice g 300 di farina, g 120
di burro morbido, g 60 di zucchero, un pizzico di sale, un po' di
scorza di limone grattugiata e una bustina di vanillina.
7. 8. Aggiungere il "pastello" lievitato e 5 tuorli; avviare
l'impastatrice unendo g 50 di acqua e g 50 di latte circa. Lasciare in
azione finché l'impasto non sarà liscio, elastico e tenace.
lasciar lievitare. A questo punto si da all'impasto la forma
desiderata e si fa lievitare di nuovo.
grazie, la proverò appena ho un bel pomeriggio libero!
RispondiEliminaFacci sapere...
RispondiEliminaSi parla di abbuffate e resuscita Gianlu ;-)
RispondiEliminaBentornato!
Come mai questa lunga assenza dalla blogsfera?
siete bravissimi!
RispondiEliminaper rispondere alla tua domanda: piu' che altro mi cimento nella consumazione dei cibi, piu' che nella loro preparazione. :)
RispondiEliminafaccio crostate e ciambelloni. li mangiamo a colazione.
Grazie Crazy time!
RispondiElimina...crostate e ciambelloni per la colazione. E ti pare poco?
What about le fregnacce reatine? ;-)
anche quelle, le mangio volentieri :)
RispondiEliminacarissimo gianlu, pure io sono tornata a commentare solo ora...gli altri post restano un mistero per me :) se puo' consolarti. :)
Ah, le mangi solo eh?! ;-)
RispondiEliminaMa sono così belli i miei postarelli matematici, vero Sebastiano?... perchénon li leggete :°-(
... e poi dentro di Matematica ce n'è ben poca. È soprattutto storia...
Saluti!