Dopo aver passato una giornata a scaricare e sistemare bagagli e soprattutto cibarie riportate dal patrio suol, ho deciso di completare l'opera mettendo in ammollo l'ottimo baccalà che sugarpapà ci procura gentilmente ogni volta.
E per la prima volta da quando maneggio baccalà ho trovato un'etichetta attaccata al pesce che descriveva la provenienza del prodotto. E da dove poteva provenire il baccalà? Ma dalla Norvegia naturalmente. E in particolare dalla città dello Jugendstil da noi visitata nel 2009: Ålesund.
Il suddetto è stato poi cucinato alla cacciatora.
E per la prima volta da quando maneggio baccalà ho trovato un'etichetta attaccata al pesce che descriveva la provenienza del prodotto. E da dove poteva provenire il baccalà? Ma dalla Norvegia naturalmente. E in particolare dalla città dello Jugendstil da noi visitata nel 2009: Ålesund.
Il suddetto è stato poi cucinato alla cacciatora.
Copio l'interessante discussione con Bruna.
RispondiEliminaBruna Vestri Ho letto la ricetta, mi pare proprio buona. Resta unl mistero perché un piatto di pesce si chiami "alla cacciatora"!
2 hours ago · Edited · Like
Dioniso Dionisi E il sta tutta la bellezza della sintesi marinaro/montanara del piatto. Un alimento che i veneziani introdussero in Italia importandolo dai mari del nord probabilmente attraverso l'intermediazione della lega anseatica. Unico modo, insieme all'aringa affumicata per far conoscere alle tavole di contadini e montanari un alimento che altrimenti non avrebbero mai potuto conoscere vista la lentezza e il costo dei trasporti di terra. Il baccalà e soprattutto lo stoccafisso possono conservarsi anche per anni.
4 minutes ago · Like
ORPO, vengo a trovarti e mi proponi il baccalà?? Buon anno!!!! ;-)
RispondiEliminaVabbè, dai. Un po' di clemenza :-)
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