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lunedì, luglio 01, 2019

Il tempo nella musica e l'esibizione più lenta e più lunga di sempre

Vi lamentate per le più di 15 ore di durata de L'anello del Nibelungo? Allora leggete quanto segue.
Grazie all'ascolto dell'interessante puntata Inventare il tempo - Tempo liquido, flessibile di Lezioni di musica sono venuto a conoscenza di un'altra composizione singolare di John Cage*.

Organ²/ASLSP (As SLow aS Possible): un brano musicale per organo nonché oggetto dell'esibizione musicale più lunga della storia: 639 anni (se giungerà a termine).
L'esecuzione è cominciata nel 2001 nella chiesa di Sankt-Burchard ad Halberstadt per commemorare la prima installazione permanente di un organo, che avvenne nel 1361, ovvero 639 anni prima della data in cui era originalmente previsto l'inizio dell'esecuzione: il 2000.
Il termine dell'esibizione è previsto per il 2640.

Per chi fosse interessato, qui c'è un video sul cambiamento di accordo del 5/10/2013. Il prossimo avverà il 5/9/2020. Chissà, magari ci faccio un pensierino.
Qui c'è il sito del progetto, da cui si ha anche la possibilità di ascoltare l'accordo attuale.


lunedì, ottobre 10, 2011

John Cage a "Lascia o Raddoppia"

John Cage partecipò a Lascia o Raddoppia (per i meno diversamente giovani: il popolarissimo quiz di Mike Bongiorno) alla fine degli anni '50 come esperto di funghi.
Sembrerebbe una delle mie scempiaggini, e invece non lo è. Ne avevo sentito parlare, ma avevo sempre pensato si trattasse di una leggenda metropolitana. Qualche giorno fa l'argomento è saltato fuori in un discussione con Zucchero ed ella prontamente mi ha scovato le prove. Eccole. Poi mi sono anche accorto che su wikipedia si trova la trascrizione di un surreale colloquio tra John Cage e Mike Bongiorno.

A proposito, se leggerete l'articolo fate caso a quali personaggi gravitavano allora intorno alla RAI.

martedì, settembre 27, 2011

John Cage e il silenzio

Si narra che John Cage fosse ossessionato dall'idea di raggiungere il silenzio assoluto durante le sue esecuzioni. Sul fatto di poterlo raggiungere durante i concerti pubblici si era già rassegnato. Allora volle provare a raggiungerlo almeno durante le registrazioni in studio.
Dopo aver fatto licenziare decine di poveri tecnici si accorse che era impossibile ottenere il silenzio assoluto anche lì.
Volle quindi provare un'ultima possibilità. Nel 1951 si fece rinchiudere nella camera anecoica dell'università di Harvard. Stava per attaccare il pezzo quando si rese conto della presenza di un rumore. Fece più attenzione. I suoni erano due: uno acuto e uno grave. Imbestialito Cage chiamò il tecnico di Harvard. Questa fu la risposta dell'uomo:

 - Il suono acuto è dovuto all'attività del suo sistema nervoso e quello grave alla sua circolazione sanguigna. Ci faccia sapere se vuole che li facciamo cessare.

John Cage ebbe bisogno di anni di terapia per poter accettare quella nuova consapevolezza. Alla fine della psicoterapia per vendicarsi con il pubblico decise di scrivere il celeberrimo 4'33'' ed elaborò la sua profonda concezione dell'estetica musicale rivelataci durante l'intervista impossibile di gennaio:

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che tace!"