venerdì, marzo 10, 2023

Recensione de "Il mistero della discesa infinita" sulla rivista di matematica Prisma

Il numero 50 di marzo della rivista Prisma contiene una recensione de "Il mistero della discesa infinita"

Elea, fiorente polis della Magna Grecia nel V secolo a. C. divenne nota in tutto il mondo mediterraneo per la nascita di una scuola presocratica dominata dalla figura del filosofo Parmeride. Proprio a Elea troviamo un giovanissimo Zenone alle prese con uno del più amati passatempi del tempo. La corsa delle tartarughe. Gli occhi scintillanti di intelligenza, l'energia della giovane età, il coraggio: decisamente Zenone non e un ragazzino comune.
E infatti da lì a poco, guidato dalle parole dell'amatissimo nonno, il giovane apprenderà dell'esistenza di un oggetto misterioso che lo spingerà a frequentare proprio la scuola di Parmenide.
La strada è segnata, tutto ha inizio: nelle aule della scuola si appassionerà alla riflessione e alla matematica affrontando questioni filosofiche che gli daranno gloria e che lo porteranno fino alla lontana Atene. Fra tutte, il celeberrimo paradosso che porta il suo nome e che dimostra l'impossibilità della molteplicità e del moto nonostante le apparenze della vita quctidiana.

Il matematico Flavio Ubaldini ricostruisce in modo credibile, con grande dovizia di particolari e una lingua sempre precisa, la realtà del tempo in cui tra viaggi, trame e intrighi Zenone si affanna a decifrare misteri ma, come nei migliori gialli, qualcuno trama alle sue spalle …

È un romanzo direi psichedelico dove si intrecciano matematica, fisica e filosofia

La definizione di "romanzo psichedelico dove si intrecciano matematica, fisica e filosofia" mi è piaciuta molto.

Ecco il resto della recensione.

"È un romanzo direi psichedelico dove si intrecciano matematica, fisica e fisolofia. Leggerlo è stato un viaggio, una piacevolissima immersione nella Grecia classica. Mentre leggevo mi sembrava di sentiresi il profumo del vento caldo e la salsedine della nostra costa insinuarsi tra le colonne dei peristili, o il calore del marmo impregnato di sole estivo... Insomma mi è piaciuto molto!
La metamatica non è il mio campo ma i romanzi di Flavio Ubaldini mi hanno fatto capire quanto matematica, fisica, musica e filosofia sono materie affini.
Consigliatissimo !"

sabato, febbraio 11, 2023

Pensierini su Sanremo

Nella prima parte della mia vita adulta snobbavo Sanremo. Poi ho cominciato a guardarlo con un atteggiamento diverso. Adesso me lo godo per quello che è cercando di limitar i pregiudizi. E a volte ho scoperto canzoni che sono diventate parte del mio bagaglio musicale.
Mi pare anche che negli ultimi anni la qualità media sia cresciuta. Però, a differenza delle ultime 2 o 3 edizioni, quest’anno nessuna canzone mi ha catturato al primo ascolto.
Poi, oltre all’aspetto musicale, c’è anche quello dello spettacolo in generale. Ad esempio, nella mia ignoranza, non conoscevo Chiara Francini. Sono rimasto davvero ammirato dalle sue qualità, e in particolare da questo monologo.
Invece, una cosa che non sopporto molto è l’Auto-Tune. Pare che lo usino come strumento "per creare effetti di distorsione". Ma, a mio avviso, un software che corregge l’intonazione e le imperfezioni non dovrebbe essere ammesso in quel contesto. È un po' come dare la possibilità di gareggiare senza ostacoli in una corsa a ostacoli.

venerdì, gennaio 27, 2023

L'Italia è uno dei paesi più sicuri d’Europa

Mattia Feltri non è il mio giornalista preferito, ma queste sue brevi riflessioni andrebbero lette attentamente. Evidenziano una delle nostre caratteristiche nazionali: spalare fango sul proprio paese indipendentemente da ciò che mostrano le statistiche.
“Ieri mattina, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il primo presidente della cassazione, Pietro Curzio, ha dichiarato l’Italia uno dei paesi più sicuri d’Europa e, a maggior ragione, del mondo. …
In una trentina di anni siamo passati da quasi 2000 omicidi l’anno a 300. E stavolta soltanto Svizzera e Norvegia hanno un tasso di omicidi più basso del nostro. Questione di zero virgola. E mi sembra il momento giusto per un quiz. Sapete qual è la più sicura delle 12 grandi città italiane, quelle con più di 250.000 abitanti?…
Palermo! Da anni!
A Roma, che dopo Madrid è la capitale più sicura d’Europa, ce ne sono 0,6 ogni 100.000 abitanti, a Palermo 0,2. E intanto continuano anche a calare furti e rapine e mi piacerebbe se, quando troviamo del tempo libero, dopo esserci scandalizzati del mutismo dei vicini di casa di Messina denaro, uno di noi spianasse un microfono davanti a un palermitano e a bruciapelo gli chiedesse:
scusi ma perché voi avete meno omicidi di Firenze e Bologna?! Perché non sparate?! Perché ci rovinate tutta la nostra mitologia?!
… Ho cercato la frase di Curzio e ho fatto una fatica boia a rintracciarla. La notizia buona sommersa dalle notizie cattive per evitare che le notizie cattive siano sommerse dalla buona.

domenica, gennaio 15, 2023

Ennio Morricone e i puristi

In questo libro emerge quanto Ennio Morricone abbia sofferto lo stigma dei puristi che lo accusavano di essersi svenduto alla musica da film. Ma è comodo fare i puristi quando si hanno famiglie che pagano l’affitto.

“Nel ’57 avevo scritto il mio Primo concerto per orchestra che avevo dedicato al mio insegnante di conservatorio Petrassi, un lavoro che mi aveva impegnato moltissimo. La prima avvenne al teatro La Fenice di Venezia e fu molto importante. Ma in totale ci guadagnai qualcosa come 60.000 lire di diritti d’autore in un anno. Nel ’56, inoltre, mi ero sposato con Maria e avevamo avuto il nostro primogenito, Marco. Non potevo andare avanti così, perché non avevo una lira. Allora come oggi, vivere con la professione musicale, soprattutto come inizialmente avevo in mente io, cioè scrivendo esclusivamente musica che non provenisse direttamente dalla tradizione popolare, ma perseguisse invece la tradizione dei grandi compositori contemporanei che conoscevo e stimavo, una musica che esprimesse se stessa e che non si legasse alle immagini o alle esigenze contingenti, ma al solo bisogno creativo del compositore… insomma, come la vogliamo chiamare? Musica d’arte, oppure musica «assoluta», come ho iniziato a definirla io negli anni a venire… be’, vivere scrivendo una musica di questo tipo non era e non è cosa semplice.”

lunedì, gennaio 09, 2023

Rimozione, a me totalmente incomprensibile, del mio canale da YouTube

Stamane ho ricevuto un’email da no-reply@youtube.com con il seguente contenuto: “Nell'esaminare i tuoi contenuti, abbiamo rilevato violazioni gravi o ripetute delle Norme della community. Pertanto, abbiamo rimosso il tuo canale da YouTube.”
Dato che non riuscivo nemmeno lontanamente a immaginare quale del mio limitatissimo contenuto potesse violare le norme, ho compilato il modulo per il ricorso.
Dopo 5 minuti è arrivata la risposta in una seconda email: “A seguito di un'attenta verifica del tuo canale, abbiamo confermato che viola le norme sull'incitamento all'odio.”
Chi mi conosce sa che “l'incitamento all'odio” è quanto di più distante possa esserci dal mio stile.
Quindi rimangono due possibilità:
1. Qualcun altro ha caricato del contenuto appropriandosi del mio canale.
2. È stato commesso un errore di valutazione.

Dato che la seconda email non ammette possibilità di replica e non mi consente neppure di capire quale sia il contenuto incriminato, ho seguito la strada della richiesta alla "community". Ma credo di aver commesso un'imprudenza fornendo, su richiesta di un membero della "community", l'ID del mio canale Youtube e il numero di caso assegnato alla mia richiesta al supporto di Youtube. 

Si accettano consigli.