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sabato, febbraio 03, 2018

Three Billboards Outside Ebbing, Missouri - film

Ieri abbiamo visto “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”. Mi è piaciuto molto. Vista la tarda ora e la notte precedente non totalmente tranquilla temevo di addormentarmi. Invece il film e mi ha tenuto sveglissimo.
Ci vuole una capacità narrativa davvero straordinaria per trattare temi così difficili con tale leggerezza, ironia e profondità.

lunedì, febbraio 20, 2017

Suburra

Ieri abbiamo visto Suburra. Se ne può fare a meno nonostante la presenza di attori molto bravi.

Io avevo letto il libro. Beh, uno rimane sempre deluso dal film quando ha letto il libro, direte. Ma in questo caso credo che regista e sceneggiatori, incluso l'autore del libro, ci si siano messi d'impegno per trasformare il bel libro di de Cataldo in un film brutto. Hanno eliminato la metà buona (in tutti i sensi) della storia e hanno raccontato la metà cattiva cambiando aspetti che hanno peggiorato anche quel residuo di storia. Ne è venuta fuori un'accozzaglia di personaggi appiattiti e irrecuperabilmente cattivi e scene esageratamente e irrealisticamente violente mentre si è perso l'aspetto più interessante dei contrasti, delle tensioni e della complessità dei personaggi.

Ho letto diverse recensioni piene di entusiasmo. Inclusa una di Marco Travaglio. Tra quelle che ho visto, quella che più si avvicina alla mia opinione è questa: Suburra è un luna park moralistico e senza ironia.

mercoledì, ottobre 12, 2016

C'era una volta in America e La Recherche di Proust

- Che hai fatto in tutti questi anni Noodles?
- Sono andato a letto presto...
È un celebre dialogo, di quel capolavoro che è C'era una volta in America, che avviene tra Noodles e Fat Moe quando questi si rivedono dopo 35 anni.
Quel dialogo mi è venuto subito in mente quando ho sentito disquisire sulla traduzione migliore dell'incipit di Alla ricerca del tempo perduto: "Longtemps, je me suis couché de bonne heure".

"A lungo, mi sono coricato di buonora", come tradusse Giovanni Raboni oppure “Per molto tempo, mi son coricato presto la sera”, come aveva già tradotto Natalia Ginzburg?

sabato, gennaio 30, 2016

Leopardi: Non essere cattivo

Negli ultimi due giorni ho visto due film molto diversi tra loro. Il primo è stato "Non essere cattivo", gentilmente prestatomi dall'amico Luciano. E dopo averlo visto gliel'ho commentato così: "Bello! Sto ancora a piagne."
E, dopo aver visto Il giovane favoloso, mi è venuta da fare questa considerazione.
"Non essere cattivo" mi ha fatto risuonare molte corde emotive. Ieri invece ho visto al cinema il film di Martone su Leopardi. Bella la fotografia, interessante la storia e la ricostruzione. Però, nonostante si parlasse di un poeta con una mente e una sensibilità eccelse imprigionate in un corpo deforme - situazione che non può ingenerar altro che insopportabili dolori fisici e spirituali - il film non mi ha suscitato emozioni così forti.

mercoledì, aprile 01, 2015

The Hoods o C'era una volta in America

La lettura di The Hoods sta dando una nuova vita e aggiungendo nuovi dettagli a una delle storie cinematografiche che ho più amato: quella di C'era una volta in America. Il libro, a differenza del film che ha ispirato, viene narrato in ordine cronologico. Si apre con una scena in cui Noodles è seduto sui banchi di scuola. Seguita da una scena in cui il direttore della scuola cerca di convincere l'adolescente, fornendogli le opportunità, a continuare gli studi. Ma, nonostante l'intelligenza e l'umanità del direttore, Noodles respinge la proposta recitando bene la sua parte di duro e reprimendo invece le spinte provenienti dalla sua passione. Eh sì, Noodles ha una passione che non affiora per niente nel film di Sergio Leone: quella per i libri. Ebbene sì! Il ragazzino cresciuto nei bassifondi della Lower East Side sviluppa un interesse morboso per la lettura, tra le varie peripezie causate dall'assenza di luce per mancanza di gas e per la mancanza di soldi. Passione che alla fine lo porterà a scrivere la sua storia di malavitoso.
Ma sono circa alla metà del libro e sto lentamente pre- e post-gustando tutte le nuove e le ri-scoperte.

Correlato a Il conte di Montecristo e C'era una volta in America

venerdì, novembre 28, 2014

Cinema! Italia! - Miele di Valeria Golino

Si deve essere proprio bravi per riuscire a costruire così bene una storia intorno a un tema così complicato e delicato. Ed è difficile credere che Miele sia un'opera prima. La Golino riesce ad affrontare quel tema senza sconti ma lo fa con la giusta alchimia di attese; di domande che trovano o evocano risposte al momento giusto; di relazioni - superficiali e insignificanti alcune spigolose e profonde altre - che delineano una personalità complessa e affascinante; e senza perdersi mai in disquisizioni ideologiche.
Ma nella storia c'è anche leggerezza. Molto difficile da inserire ma anche necessaria quando si trattano questi temi.
Da qui in poi si rivelano pezzi di trama
Molto ben costruito e descritto il bel rapporto (forse l'unico reale e intenso) che si crea tra Irene/Miele e l'ingegnere. Il finale non è per niente scontato, ma, nonostante la drammaticità riesce nell'impresa di lasciarci con la leggerezza di un sorriso e di un foglio di carta che si libra in volo sotto le volte della cupola della Moschea Blu.

Da non perdere (ma controllate prima qual è il tema).

Mi è anche venuta voglia di leggere il romanzo "Vi perdono" di Angela Del Fabbro (Mauro Covacich) a cui il film è ispirato.

giovedì, novembre 27, 2014

In grazia di Dio


È di nuovo tempo di cinema! italia!. Un appuntamento imperdibile per noi emigranti delle Doichlande.

Ieri è stata la volta di "In Grazia di Dio". Mi è piaciuto. Lo metterei al secondo posto tra i film di Edoardo Winspeare dopo Sangue vivo. E gli attori non professionisti recitano molto bene.
Stasera proiettavano L'intrepido ma l'abbiamo dovuto saltare.
Domani vedremo Miele.

lunedì, febbraio 17, 2014

Il conte di Montecristo e C'era una volta in America

Mi sto accorgendo che c'è un certo parallelo tra "Il conte di Montecristo" e "C'era una volta in America". Qualcuno è in grado di confermare o smentire?