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martedì, ottobre 08, 2013

Vampiri

È notte e per le strade deserte del mio paese incontro mia cugina.

- Mi sono comprata un vampiro mi dice. - Vuoi vederlo? È una ficata.

La seguo attraverso la strada che porta al cimitero pensando che si tratti dell’acquisto di un pipistrello. Ci fermiamo in un casale di campagna. Lì lei apre una porta da cui esce una figura umana. Cerco di allontanarmi ma quella mi segue. Alla fine le sferro un calcio. E sento Zucchero lamentarsi. Fu il preludio di una notte insonne.

domenica, febbraio 01, 2009

La Gang Dei Sogni - Luca Di Fulvio

Forse questo romanzo non susciterà profonde riflessioni. Forse non ci farà interrogare su grandi temi esistenziali. Però posso dire che mi ha trasmesso molte forti emozioni. Amore, dolore, violenza, tenerezza, leggerezza, e gioia. Ho proprio amato questo libro. Un amore di pancia.
Non c'è stata una singola riga che mi abbia annoiato.
I protagonisti erano diventati per me come dei vecchi amici a cui àuguri di realizzare tutti i sogni possibili.
A volte si dice che la lettura di un romanzo ti cattura al punto tale che non riesci più a smettere. Io ero combattuto tra questo sentimento e quello di non leggere troppe pagine per non finire troppo presto e abbandonare così le vite dei personaggi.

Penso che con "La Gang Dei Sogni" Luca Di Fulvio sia riuscito a superare persino il bellissimo e molto diverso "La scala di Dioniso".

Durante la trasmissione radiofonica "Tutti i colori del giallo" del 18/01/2009 si parlava de "La Gang Dei Sogni".
Uno dei primi commenti del conduttore è stato che Sergio Leone avrebbe sicuramente voluto trasformare il romanzo in una pellicola. È vero!! Ho pensato. È una storia veramente sergioleoniana! Forse è per questo che mi è piaciuta così tanto. Ha toccato corde molto simili a quelle che aveva toccato il mio amatissimo "C'era una volta in America" (secondo la mia pancia cinematografica uno tra i due tre migliori film che io abbia mai visto).

Durante la trasmissione radiofonica Vincenzo Salemme e Silvio Muccino hanno letto una pagina del libro in cui Muccino interpretava il ruolo del protagonista Christmas e Salemme quello del gangster. Hanno anche scherzato sul fatto di produrne un film. Chissà se effettivamente lo gireranno e se Muccino riuscirebbe ad interpretare la grande energia, solarità e gioia di vivere di Christmas? Sicuramente mi piacerebbe vedere l'eventuale pellicola. Certo se l'avesse potuta girare Sergio Leone.....


Per chi volesse saperne di più sulla trama e leggere una recensione migliore vada qui.

giovedì, agosto 03, 2006

La pioggia... nel pineto

Camminavo su di una strada sterrata del mio paese natale. Ad un certo punto la strada era chiusa da un fil di ferro teso tra due paletti di legno: lo scavalco. Dopo un po' passa un tir che sembra voglia travolgermi, ma si ferma un soffio prima di farlo. Il camionista scende e mi obbliga ad andare con lui in un ristorante... non so come mi devo comportare. In quel momento la sveglia mi ha trafitto i timpani, entrando dritta al centro del cervello. Non mi sarei proprio alzato: ho deciso, da domani dormo mezz'ora di più.
Ad accogliere il mio risveglio c'era una luce molto fievole e un tamburellare autunnale di pioggia.

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.