L'Italia che mi piace è quella che non si perde in sterili e noiose lamentele; è quella che cerca di proporre e sostenere belle idee e bei progetti; è quella che risponde con azioni concrete e costruttive quando qualcosa non va; è quella che riesce a costruire nella difficoltà e anche ricostruire dalle macerie.
Di queste realtà in Italia ce ne sono molte. E tutti dovremmo valorizzarle, incoraggiarle ed indicarle ad esempio. Non abbiamo solo la corruzione e il malcostume. Un esempio l'ho visto giovedì scorso con l'Orchestra di Piazza Vittorio e il suo progetto di orchestra multietnica. Un altro esempio, di cui parlerò a breve, l'ho visto nella Città di Matera durante il nostro recente viaggio pitagorico.
Il terzo esempio di cui voglio parlare oggi è un bellissimo progetto del Conservatorio di Milano in collaborazione con la Casa della Carità. L'ho scoperto guardando l'ultima puntata dell'Infedele. Il progetto si chiama Sulla strada della musica e così viene descritto dal presidente del Conservatorio Arnoldo Mosca Mondadori
"Nel momento in cui a Milano erano continui gli sgomberi dei campi nomadi e i bambini finivano sulla strada e non potevano più seguire un percorso scolastico coerente, mi sono detto: noi come istituzione dobbiamo rispondere e non solo con le parole ma soprattutto con la musica.
L'arte può essere uno straordinario strumento di unione che superi i discorsi destra-sinistra e quindi abbiamo deciso di aprire due corsi: di violino e fisarmonica. Solo che ci mancavano gli operatori sociali. Quelli con una conoscenza più ravvicinata del problema. Così siamo andati da Don Virginio Colmegna e abbiamo firmato una convenzione con la Casa della Carità. I ragazzi hanno cominciato a varcare le porte del conservatorio e sono iniziati questi sabati in cui il conservatorio si trasforma in un paese diverso.
Ci sono le famiglie, i bambini, ci siamo noi. E piano piano i ragazzi hanno imparato a leggere, hanno imparato a unire alla loro passione e al loro istinto naturale anche la didattica. Per cui oggi sono pronti per un concerto per me meraviglioso. Una risposta della bellezza alla violenza verso l'uomo, all'usurpazione, alla strumentalizzazione. La bellezza e l'allegria che rispondono in un altro modo: una terza via."
Il conservatorio "ha offerto e continua a offrire gratuitamente un corso di violino e uno di fisarmonica... I docenti sono gli allievi degli ultimi corsi che lavorano con la supervisione dei docenti del Conservatorio"
C'è da aggiungere qualcosa a queste parole? Non credo. Ora tra "Orchestra di Piazza Vittorio" e "Sulla strada della musica" noi di Volare non abbiamo che l'imbarazzo della scelta. La probabilità di poter realizzare un evento qui a Heidelberg con una delle due orchestre è molto bassa, forse è solo un bel sogno. Ma i sogni non sono fatti per poter essere realizzati? Non ho appena detto che mi piace l'Italia che cerca di proporre e sostenere belle idee e bei progetti? E non è ancor più stimolante quando i progetti sono anche un po' visionari e improbabili?
Altre informazioni sul progetto "Sulla strada della musica" le trovate nel video sottostante e nei primi minuti della puntata dell'Infedele e sul blog di Gad Lerner.
Di queste realtà in Italia ce ne sono molte. E tutti dovremmo valorizzarle, incoraggiarle ed indicarle ad esempio. Non abbiamo solo la corruzione e il malcostume. Un esempio l'ho visto giovedì scorso con l'Orchestra di Piazza Vittorio e il suo progetto di orchestra multietnica. Un altro esempio, di cui parlerò a breve, l'ho visto nella Città di Matera durante il nostro recente viaggio pitagorico.
"Nel momento in cui a Milano erano continui gli sgomberi dei campi nomadi e i bambini finivano sulla strada e non potevano più seguire un percorso scolastico coerente, mi sono detto: noi come istituzione dobbiamo rispondere e non solo con le parole ma soprattutto con la musica.
Ci sono le famiglie, i bambini, ci siamo noi. E piano piano i ragazzi hanno imparato a leggere, hanno imparato a unire alla loro passione e al loro istinto naturale anche la didattica. Per cui oggi sono pronti per un concerto per me meraviglioso. Una risposta della bellezza alla violenza verso l'uomo, all'usurpazione, alla strumentalizzazione. La bellezza e l'allegria che rispondono in un altro modo: una terza via."
Il conservatorio "ha offerto e continua a offrire gratuitamente un corso di violino e uno di fisarmonica... I docenti sono gli allievi degli ultimi corsi che lavorano con la supervisione dei docenti del Conservatorio"
C'è da aggiungere qualcosa a queste parole? Non credo. Ora tra "Orchestra di Piazza Vittorio" e "Sulla strada della musica" noi di Volare non abbiamo che l'imbarazzo della scelta. La probabilità di poter realizzare un evento qui a Heidelberg con una delle due orchestre è molto bassa, forse è solo un bel sogno. Ma i sogni non sono fatti per poter essere realizzati? Non ho appena detto che mi piace l'Italia che cerca di proporre e sostenere belle idee e bei progetti? E non è ancor più stimolante quando i progetti sono anche un po' visionari e improbabili?
Altre informazioni sul progetto "Sulla strada della musica" le trovate nel video sottostante e nei primi minuti della puntata dell'Infedele e sul blog di Gad Lerner.