Visualizzazione post con etichetta schadenfreude. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta schadenfreude. Mostra tutti i post

giovedì, gennaio 26, 2012

Il caso Spiegel - Schettino: l'Ambasciatore italiano scrive allo Spiegel

Nell'articolo dello SPIEGEL ONLINE di ieri è stata aggiunta una lettera scritta dall'ambasciatore italiano Michele Valensise. Riporto di seguito il testo che ho tradotto in italiano. Non sono un traduttore. Siate quindi clementi nel giudicare il risultato.
Sono sorpreso e infastidito dall'articolo di Jan Fleischhauer, dal titolo "Italienische Fahrerflucht". Ovviamente credo nella libertà di critica, ma i temi di quest'articolo sono tanto offensivi quanto infondati per l'Italia. Mi stupisco che un giornale autorevole come lo SPIEGEL ONLINE offra spazio per affermazioni così volgari e banali.

Colpisce particolarmente il fatto che il giornalista, tra i molti luoghi comuni, equipari sconsideratamente la responsabilità di una singola persona a quella di un intero popolo. Capisco il desiderio di SPIEGEL ONLINE, di scrivere qualcosa di politicamente scorretto, ma questa volta si tratta di una provocazione a buon mercato, che io anche a nome dei miei compatrioti, che hanno espresso la loro indignazione per l'articolo, rispedisco al mittente. Perché tutti gli italiani vengono coinvolti in questa vicenda? Il signor Fleischhauer non ha notato che accanto al comportamento del capitano della "Costa Concordia" - contro il quale è stata avviata un'indagine penale - c'erano istituzioni e individui che hanno fatto il loro meglio per salvare vite umane e limitare i danni dell'incidente? E lui è veramente convinto dell'inaffidabilità di un'intera nazione? Non ha mai incontrato nessuno che, come i lavoratori italiani che ho incontrato nei giorni scorsi a Wolfsburg, fanno il loro lavoro con dignità e devozione generalmente riconosciuti?

Consiglio al signor Fleischhauer, di lasciar stare le generalizzazioni basate sulla razza. Queste sono cose di ieri che nessuno rimpiange. Egli dovrebbe rilassarsi e venire a trovarci in Italia. Troverà un paese grande, ospitale, capace di sorprendente slancio da parte degli individui e della comunità, che accetta i pregiudizi con un sorriso e non cerca di improvvisare eccentrici tribunali.
Aggiungo il link alla puntata di ieri di Tutta la città ne parla che ha trattato il tema e quello all'articolo di Stella formato PDF

mercoledì, gennaio 25, 2012

Il caso Spiegel - Schettino: Che fa un giornalista dello Spiegel quando ha pochi lettori?

Semplice: da sfogo a quel miscuglio di Schadenfreude, Belehrung e invidia repressa mascherata da senso di superiorità e scrive il suo pezzo razzista nei confronti del popolo mediterraneo di turno: in ordine di preferenza: turchi, greci, italiani, spagnoli, portoghesi. E quale occasione migliore se non quella offertagli su un piatto d'argento da Schettino?

Articolo originale sullo Spiegel
 "Il carattere nazionale è un'invenzione dei tempi passati, ci insegnano a scuola, gli stereotipi sulle nazioni hanno fatto il loro tempo. Ma è davvero così?" - si chiede lo Schadenfreuder di turno. E poi dà il via alla sua fiera dei luoghi comuni. Forse il represso spera che il suo articolo venga citato nella pagina di wikipedia dedicata al pregiudizio contro gli italiani.

Commento su Repubblica di cui riporto qualche stralcio.


Il senso di tutto il ragionamento che forse sarebbe tanto piaciuto al ministro della Propaganda del Reich, Joseph Goebbels? L'editorialista di Spiegel online ce lo spiega chiaro: "Quel che può succedere quando per motivi politici si ignora la psicologia dei popoli, ce lo mostra la crisi della valuta". Chiaro, euro in crisi perché gli italiani sono tutti inattendibili come Schettino, magari in questo giudizio sono compresi Mario Monti e Mario Draghi in questo giudizio. L'errore di nascita dell'euro, continua il disinvolto Fleischhauer, è stato chiudere nella camicia di forza di una moneta unica culture così diverse.

Peccato che Fleischhauer si dimentichi o finga di dimenticarsi che la riunificazione tedesca fu finanziata dal resto d'Europa, perché i costi del risanamento della Germania Est in bancarotta spinsero la Bundesbank a un aumento spaventoso dei tassi. Il quale portò ad aumenti dei tassi a catena in tutta Europa, prima dell'euro, rovinando le altre economie, non quella tedesca.

Peccato anche che non menzioni il dopoguerra: la Germania ovest risorse dalle rovine in cui la guerra iniziata da Hitler l'aveva ridotta perché gli Stati Uniti d'America e il Regno Unito spesero miliardi e miliardi sia col Piano Marshall per rilanciare la sua economia, sia con le spese militari per creare la Nato e difendere la Germania Ovest dall'Unione sovietica. E intanto la Germania ovest con un esercito che nella guerra fredda Der Spiegel definì 'bedingt einsatzbereit', cioè solo limitatamente operativo, si godeva il suo benessere consumista sotto l'ombrello atomico e militare in generale angloamericano e grazie al lavoro a basso costo dei migranti.

Allora, vogliamo parlare di carattere nazionale? Americani e britannici troppo generosi e spendaccioni per l'ex nemico, italiani, spagnoli e turchi troppo laboriosi alle linee di montaggio Volkswagen o Mercedes? E tedeschi incorregibili dopo la Weltanschauung nata da loro tra il 1933 e il 1945 secondo cui le nazioni non sono comunità di valori come nel mondo moderno, bensì solo razze come cavalli e cani?


Lo so che con questo post faccio anche il gioco dello pseudo-giornalista, ma non potevo e non volevo trattenermi. Ho sentito che c'è anche un commento interessante di Stella sul tema. Però non l'ho trovato.
Aggiornamento delle 14:20: Il tema è stato anche trattato dalla puntata di oggi di Tutta la città ne parla. La si può anche riascoltare.
Aggiornamento del 26 gennaio: ecco l'articolo di Stella formato PDF.

sabato, ottobre 15, 2011

Esempio da manuale di Schadenfreude

Ieri sera mi trovavo in casa di una cara amica tedesca. Inevitabilmente la piacevole conversazione è stata fatalmente attratta dal nodo dolente. A quel punto le ho confessato quanto io viva con dolore la presenza di quell'inclassificabile classe dirigente che sta portando il mio paese sempre più giù in fondo al baratro; e che, mentre il paese sprofonda, continua a deliziarsi nei giochi di potere sado-masochisti con il suo CaligolaNerone: sempre più giù, fino alla battaglia con Poseidone, fino all'incendio disastroso, fino alla catastrofe finale.
Le ho anche detto che oltre al danno devo soffrire anche la beffa dello scherno: non li voto, li combatto con tutti i mezzi e poi devo sopportare anche le avvilenti battute dei colleghi.
Dovete sapere che questa nostra amica è una persona squisita. È dotata di una grande umanità, di allegria, di affetto. È una persona molto colta, ha vissuto in molti paesi. E infatti si è mostrata empatica e ha riconosciuto il mio disagio. Ma poi il suo commento finale è stato: "Comunque rincuorati: i Greci stanno peggio di voi". 
Mi dispiace cara amica - le ho risposto - ma questo fatto non mi rincuora per niente. La Schadenfreude non è cosa mia.

mercoledì, dicembre 01, 2010

Vocabolario internazionale: Schadenfreude

Schadenfreude è un termine tedesco che deriva da Schaden (danno) e Freude (gioia). Potrebbe tradursi come "delizia per le disgrazie altrui".

Penso che sia un sentimento molto meschino. Ma penso anche che capiti a molti di frequentarlo ogni tanto. Solo che c'è chi cerca di gestirlo ed arginarlo e chi ne fa un vero e proprio stile di vita. Io di solito cerco di evitare la seconda tipologia di persone.

Alcuni studi hanno mostrato che le persone con una bassa autostima siano più propensi a sentirsi Schadenfreude, che quando le persone intorno a noi hanno avuto eventi sfortunati, guardiamo meglio noi stessi, che la Schadenfreude è in stretta correlazione con l'invidia e che gli uomini hanno una maggiore propensione alla Schadenfreude rispetto alle donne. Tutti risultati abbastanza intuitivi direi.

In tedesco esistono anche dei detti sulla Schadenfreude:
Schadenfreude ist die schönste Freude (denn sie kommt von Herzen): "La Schadenfreude è la migliore forma di gioia (in quanto viene dal cuore)."
Das Wort Schadenfreude kennt man nur im Deutschen: "La parola Schadenfreude è conosciuta solo in Tedesco."

Ecco, la Schadenfreude è il sentimento che vedo spesso affiorare quando qualcuno qui mi chiede spiegazioni circa le nostre patrie disavventure politiche e archeologiche (giusto per fare degli esempi). E a provocarmi la maggior parte del disagio non è solo ciò che i miei interlocutori dicono - che ha spesso un fondo di verità, anche se appreso, quando va bene, attraverso un servizio di due minuti della TV tedesca, oppure attraverso il popolarissimo quotidiano scandalistico. Non è neppure solamente la superficialità di voler ridurre un fenomeno di estrema complessità ad una frase letta o ascoltata. No! La cosa che mi provoca più inquietudine, e a volte anche un po' di irritazione, è proprio la Schadenfreude che percepisco in alcuni dei miei interlocutori.