Ne ha parlato anche il Corriere: Westerwelle al giornalista della Bbc
«Siamo in Germania, parli tedesco»
Il reporter inglese chiede come potrebbe cambiare la politica estera: lo soccorre la traduttrice simultanea
Le mie idee politiche si trovano essenzialmente agli antipodi di quelle di Westerwelle. In questo caso però propenderei per schierarmi dalla sua parte piuttosto che da quella del giornalista della Bbc.
... il reporter inglese voleva soltanto sapere come cambierà la politica estera tedesca con Westerwelle possibile ministro degli Esteri. Una domanda che il giornalista gli pone in inglese durante la conferenza stampa della Fdp - pregandolo di una risposta, in via eccezionale, anche nella sua madre lingua. Ma il trionfatore delle elezioni politiche - dopo qualche secondo d'imbarazzo - ammonisce: «La prego, con tutta la comprensione possibile. Così com'è ovvio che in Gran Bretagna si parla in inglese, così qui in Germania si parla in tedesco».
Ora vi chiedo, ma se in Italia, durante una conferenza stampa - non dico della Lega, ma del PD - un giornalista della Bbc si rivolgesse in inglese - non dico a Umberto Bossi, ma a Massimo D'Alema - chiedendogli di rispondere in inglese, secondo voi non risulterebbe un po' fuori luogo? Che cosa risponderebbe D'Alema?
Forse Westerwelle ha esagerato solo alla fine della sua risposta, in cui ha detto al giornalista, con fare un po' sarcastico ed arrogante, che se avesse voluto avrebbero potuto intrattenersi più tardi in privato parlando esclusivamente inglese.
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
mercoledì, settembre 30, 2009
lunedì, settembre 28, 2009
Weinheim
Dopo un veloce attraversamento del centro storico raggiungiamo l'Exotenwald. È questa l'unica attrazione turistica che riusciamo a visitare. D'altra parte l'obiettivo della giornata era proprio una camminata silvana di una decina di chilometri.
Tra le altre specie che hanno resistito c'è anche la Sequoiadendron giganteum che potete ammirare nella fotografia.
domenica, settembre 27, 2009
lunedì, settembre 21, 2009
Un percorso storico tra Numeri e Geometria - Parte 15: l'alto medioevo tra Europa e mondo bizantino
Che succedeva nell'Europa cristiana nell'ambito della Matematica durante i secoli d'oro della Matematica islamica?
Ben poco.
Abbiamo già visto che con la caduta dell'Impero romano d'Occidente era cominciato quel declino culturale che sarebbe durato diversi secoli; e anche che la distruzione della Biblioteca di Alessandria fu un altro duro colpo che inflisse un'accelerazione a tale declino.
Carl Benjamin Boyer, nella sua celebre opera, "Storia della matematica", propone il 529 d.C. come data d'inizio del periodo medievale per la storia della Matematica. In quell'anno infatti l'imperatore bizantino Giustiniano indusse alla chiusura le illustrissime scuole filosofiche di Atene, che avevano prodotto una quantità enorme di conoscenza nei secoli precedenti. Tra queste scuole c'era anche l'Accademia fondata da Platone, la cui storia comprendeva un arco di quasi nove secoli.
La motivazione principale che spinse l'imperatore cristiano Giustiniano verso tale decisione fu il fatto che queste scuole affondavano le proprie secolari radici nell'humus culturale pagano e non sarebbero state quindi facilmente assimilabili alle nuove ideologie dominanti. È interessante notare che le persecuzioni dei pagani nei confronti dei cristiani, che secondo alcuni storici e teologi sarebbero abbondantemente sovrastimate, vengono ricordate in continuazione; mentre le persecuzioni dei cristiani nei confronti dei pagani vengono raramente citate.
"Il Codice Giustiniano conteneva due statuti che decretavano la totale distruzione dell'Ellenismo, anche nella vita civile. Queste disposizioni vennero attuate con zelo. Le fonti contemporanee (Giovanni Malala e Giovanni di Efeso) ci parlano di gravi persecuzioni perpetrate anche nei confronti di uomini altolocati."
Dopo la chiusura delle scuole filosofiche, gli studiosi che le avevano animate si dispersero in varie direzioni all'interno dell'Impero Bizantino.
Molti di essi raggiunsero anche la Persia; e la cultura greca che ivi fiorì divenne parte, un secolo dopo, del mondo arabo, costituendo forse una delle cellule fondanti della Matematica islamica.
Nel mondo bizantino la cultura matematica andò invece decadendo. I contributi dei matematici bizantini furono di livello piuttosto elementare e consistettero prevalentemente nella conservazione e nel commento dei tesori antichi.
Nell'Europa occidentale le cose andavano anche peggio. Senza incorrere nell'errore di estendere il giudizio a tutto il Medioevo nel suo complesso, si può tranquillamente asserire che gli anni dell'Alto Medioevo furono veramente gli anni bui della Scienza europea. Dal secolo VIII fino a metà del secolo XV i matematici più importanti scrivevano in arabo e vivevano nel mondo afro-asiatico di cultura islamica. In seguito il baricentro si spostò di nuovo verso l'Europa cristiana in cui si usava il latino; ma questo lo vedremo in seguito.
Qualcuno disse che in quegli anni in Europa si poteva sentire soltanto il graffiare della penna del Venerabile Beda (672 - 735) che in Inghilterra scriveva di temi piuttosto ridicoli, quali la rappresentazione dei numeri per mezzo delle dita e la Matematica necessaria al calendario ecclesiastico. Se non altro almeno sosteneva che la Terra fosse rotonda "come una palla da gioco" ed effettuò addirittura un calcolo approssimato dell'età della Terra cominciando a dividere gli anni in prima di Cristo e dopo Cristo.
Un altro nome marginale che si può citare è quello di Alcuino da York (Northumbria 735 – Tours 804) convocato da Carlomagno a dare nuova vitalità all'istruzione in Francia; ma i suoi contributi alla Matematica furono prossimi alla zero.
Nella prossima puntata cominceremo a parlare del basso medioevo in Europa con Gerberto di Aurillac e la Logica degli scolastici.
Indice della serie
Ben poco.
Abbiamo già visto che con la caduta dell'Impero romano d'Occidente era cominciato quel declino culturale che sarebbe durato diversi secoli; e anche che la distruzione della Biblioteca di Alessandria fu un altro duro colpo che inflisse un'accelerazione a tale declino.


"Il Codice Giustiniano conteneva due statuti che decretavano la totale distruzione dell'Ellenismo, anche nella vita civile. Queste disposizioni vennero attuate con zelo. Le fonti contemporanee (Giovanni Malala e Giovanni di Efeso) ci parlano di gravi persecuzioni perpetrate anche nei confronti di uomini altolocati."
Dopo la chiusura delle scuole filosofiche, gli studiosi che le avevano animate si dispersero in varie direzioni all'interno dell'Impero Bizantino.
Molti di essi raggiunsero anche la Persia; e la cultura greca che ivi fiorì divenne parte, un secolo dopo, del mondo arabo, costituendo forse una delle cellule fondanti della Matematica islamica.
Nel mondo bizantino la cultura matematica andò invece decadendo. I contributi dei matematici bizantini furono di livello piuttosto elementare e consistettero prevalentemente nella conservazione e nel commento dei tesori antichi.
Nell'Europa occidentale le cose andavano anche peggio. Senza incorrere nell'errore di estendere il giudizio a tutto il Medioevo nel suo complesso, si può tranquillamente asserire che gli anni dell'Alto Medioevo furono veramente gli anni bui della Scienza europea. Dal secolo VIII fino a metà del secolo XV i matematici più importanti scrivevano in arabo e vivevano nel mondo afro-asiatico di cultura islamica. In seguito il baricentro si spostò di nuovo verso l'Europa cristiana in cui si usava il latino; ma questo lo vedremo in seguito.

Un altro nome marginale che si può citare è quello di Alcuino da York (Northumbria 735 – Tours 804) convocato da Carlomagno a dare nuova vitalità all'istruzione in Francia; ma i suoi contributi alla Matematica furono prossimi alla zero.
Nella prossima puntata cominceremo a parlare del basso medioevo in Europa con Gerberto di Aurillac e la Logica degli scolastici.
Indice della serie
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dioniso
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Numeri e Geometria,
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martedì, settembre 15, 2009
Carnevale della Matematica #17
Così come il 14 dei mesi precedenti ieri è arrivato il Carnevale della Matematica. Stavolta è il blog GRAVITÀ ZERO ad ospitare l'edizione numero 17.
Ci sono moltissimi articoli interessanti.
Il mio umile contributo viene introdotto in questo modo:
Una novità di questa edizione è la seguente:
"Innanzitutto un annuncio: con intesa di .mau. si è pensato di attivare una pagina fan su Facebook del Carnevale.
Il motivo è presto detto: Facebook è oggi il canale Web più utilizzato dagli italiani (
11.301.400 persone in Italia sono iscritte al momento
in cui scriviamo). Dunque non possiamo ignorarlo per raggiungere soprattutto le giovani generazioni. E così speriamo con questo piccolo contributo di allargare ad altri la passione per la bellezza di questa disciplina!"
Ci sono moltissimi articoli interessanti.
Il mio umile contributo viene introdotto in questo modo:
Dioniso, sta preparando una storia della matematica, anzi "Un avvincente percorso storico tra Numeri e Geometria - come spiega - ... per quanto possa consentirlo un blogghetto"
Un percorso storico tra Numeri e Geometria che parte da Pitagora per arrivare alla fine del XX secolo. Ecco le puntate 8 e 9.
Un percorso storico tra Numeri e Geometria che parte da Pitagora per arrivare alla fine del XX secolo. Ecco le puntate 8 e 9.
Parte 8: la Biblioteca di Alessandria: Eratostene, Diofanto e Pappo: quando frequentavate la scuola elementare la maestra vi diceva che prima di Colombo si pensava che la terra fosse piatta? Beh, è un'affermazione totalmente falsa. Vediamo perché.
Parte 9: ascesa e declino della Biblioteca di Alessandria: il numero di opere letterarie che si conservavano nella Biblioteca di Alessandria è stimato in circa 700.000 volumi. Qualcuno asserisce che si sfiorasse addirittura il milione.
Parte 9: ascesa e declino della Biblioteca di Alessandria: il numero di opere letterarie che si conservavano nella Biblioteca di Alessandria è stimato in circa 700.000 volumi. Qualcuno asserisce che si sfiorasse addirittura il milione.
Una novità di questa edizione è la seguente:
"Innanzitutto un annuncio: con intesa di .mau. si è pensato di attivare una pagina fan su Facebook del Carnevale.
Il motivo è presto detto: Facebook è oggi il canale Web più utilizzato dagli italiani (

martedì, settembre 08, 2009
Val più la pratica. Piccola grammatica immorale della lingua italiana

Il linguista e giornalista Andrea De Benedetti, a me precedentemente ignoto, riesce ad affrontare temi - generalmente ritenuti, forse a ragione, pedanti - in modo leggero, ironico e interessante, fornendo comunque molteplici riferimenti bibliografici per ulteriori approfondimenti. Non è probabimente una tipica lettura da ombrellone, anche se per me lo è stata (e comunque la stagione volge ormai alla fine); dalla mia umile e modesta posizione di dilettante della domenica la consiglierei comunque a tutti quelli che nutrono un minimo di interesse nei confronti della nostra lingua e soprattutto a quelli affetti dai vari stadi di neo-cruschismo.
Chi sono i neo-cruscanti (o neo-crusc come ironicamente li definisce Andrea De Benedetti)? Lo stadio più grave di tale patologia lo si raggiunge quando ci si mette a "tempestare le redazioni dei giornali di lettere indignate e apocalittiche sul destino dell'italiano, a creare associazioni per la difesa del congiuntivo o del pronome dativo "loro" e a trillare come metal detector impazziti ogni volta che si rileva un congiuntivo mancato". Il parossismo lo si raggiunge infine quando si arriva a criticare i linguisti di mestiere in quanto troppo permissivi e lassisti.
Mi ritrovo a dover confessare (coming out ;-) di aver contratto anch'io tale malattia. Ma credo di averla arginata e cronicizzata nella zona dei primi stadi. Mi considero un po' un quasi neo-crusc semipentito e penso che questo libro mi abbia facilitato il cammino verso la redenzione.
Una psicopatologia residua da cui probabilmente non riuscirò (vorrò?) mai guarire è l'anglicismofobia: lochèscion, manàgment, uèlfar, miscion e il famigerato trend negativo continuano a farmi trillare come un metal detector ;-) impazzito. Vabbè. Ognuno ha le sue fisse (idiosincrasie).
Andrea De Benedetti sfata molti luoghi comuni e soprattutto fa notare che i neo-crusc, ma non solo, sopravvalutano enormemente il ruolo della grammatica. Si aspettano troppo da essa. Si aspettano qualcosa che va oltre le capacità di tale disciplina.
Il punto fondamentale è che "la lingua esiste prima della grammatica e il compito della grammatica scientifica non è quello di prescrivere bensì quello di descrivere: di analizzare come i parlanti si comportano e non come dovrebbero comportarsi".
Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensano in materia i linguisti tedeschi e soprattutto quelli che hanno fondato l'Internationale Arbeitskreis für Orthographie e podotto la riforma ortografica tedesca imposta per decreto in tutti i paesi di lingua tedesca.
Andrea De Benedetti mostra inoltre che esistono altre vie alla grammatica che non passano per forza attraverso l'analisi logica tradizionale e che spiegano persino più cose. Come ad esempio la grammatica delle valenze, la grammatica dei casi profondi e la grammatica pragmatica.
domenica, agosto 30, 2009
Norvegia 6: Da Oslo a Bergen
Martedì 2 giugno
Oggi i negozi sono aperti. Vogliamo assolutamente rimpiazzare la defunta Fujitsu. Alla fine la scelta cade su una Sony che ci costa meno del viaggio in Taxi dall'aeroporto al centro di Oslo.
Ripercorriamo qualche tratto del percorso di ieri e scattiamo qualche foto. La nuova fotocamera funziona bene.
Mappa ingrandita
Verso le 16 saliamo sul treno per Bergen. Ci aspettano circa sette ore di viaggio. Ci siamo organizzati gli zaini in modo tale da avere a portata di mano i vari libri. Ci aspettiamo che la lettura sarà la l'attività principale del viaggio.
Ho visto sulla carta che dovremo attraversare zone montuose, ma immagino che incontrremo prevalentemente gallerie.
Cominciamo a salire a partire dal livello del mare di Oslo. Ogni stazione è dotata di un'insegna che segnala i metri di altitudine slm (o.h. in norvegese: havn=mare).
Il paesaggio si fa sempre più interessante.
Cominciano a comparire le prime zone innevate.
La vegetazione va diradandosi fino a scomparire del tutto. Tratti di paesaggio hanno un aspetto lunare.
Lo strato di neve si ispessisce.

Compaiono torrenti, cascate e laghetti ghiacciati.
Poco dopo metà strada raggiungiamo Finse, la stazione più alta di quella linea ferroviaria, ma anche di tutte le linee ferroviarie norvegesi. La didascalia recita: 1222,2m.
Dopo i rimanenti 169 Km raggiungiamo Bergen. Alla fine del viaggio non ho letto neppure una pagina dei miei libri. Ho speso invece tutto il mio tempo passando da un vagone all'altro per poter ammirare i vari scorci di paesaggio.
Appena scesi dal treno i nostri corpi percepiscono una temperatura di almeno 10°-12° in meno rispetto ad Oslo. Siamo costretti ad appesantire rapidamente il nostro abbigliamento estivo.
Usciamo dalla stazione in cerca di un taxi per raggiungere il nostro albergo: ce una fila di persone in attesa. Rientro per infilarmi una giacca mentre Zucchero è in fila. Non sono ancora riuscito a infilarmi la giacca che sento Zucchero che mi chiama ridendo:
- Vieni! Sbrigati!
La raggiungo un po' infastidito.
- Leggi lì!!
Leggo: Grand Terminus Hotel: il nostro albergo.
Oggi i negozi sono aperti. Vogliamo assolutamente rimpiazzare la defunta Fujitsu. Alla fine la scelta cade su una Sony che ci costa meno del viaggio in Taxi dall'aeroporto al centro di Oslo.
Ripercorriamo qualche tratto del percorso di ieri e scattiamo qualche foto. La nuova fotocamera funziona bene.
Mappa ingrandita
Verso le 16 saliamo sul treno per Bergen. Ci aspettano circa sette ore di viaggio. Ci siamo organizzati gli zaini in modo tale da avere a portata di mano i vari libri. Ci aspettiamo che la lettura sarà la l'attività principale del viaggio.
Ho visto sulla carta che dovremo attraversare zone montuose, ma immagino che incontrremo prevalentemente gallerie.
Cominciamo a salire a partire dal livello del mare di Oslo. Ogni stazione è dotata di un'insegna che segnala i metri di altitudine slm (o.h. in norvegese: havn=mare).
Dopo i rimanenti 169 Km raggiungiamo Bergen. Alla fine del viaggio non ho letto neppure una pagina dei miei libri. Ho speso invece tutto il mio tempo passando da un vagone all'altro per poter ammirare i vari scorci di paesaggio.
Appena scesi dal treno i nostri corpi percepiscono una temperatura di almeno 10°-12° in meno rispetto ad Oslo. Siamo costretti ad appesantire rapidamente il nostro abbigliamento estivo.
Usciamo dalla stazione in cerca di un taxi per raggiungere il nostro albergo: ce una fila di persone in attesa. Rientro per infilarmi una giacca mentre Zucchero è in fila. Non sono ancora riuscito a infilarmi la giacca che sento Zucchero che mi chiama ridendo:
- Vieni! Sbrigati!
La raggiungo un po' infastidito.
- Leggi lì!!
Leggo: Grand Terminus Hotel: il nostro albergo.
lunedì, agosto 24, 2009
La festa a "u Passionnaru": il ritorno
Viviamo di ricordi e non di realtà....
ma i ricordi sono quasi sempre menzogneri.
Sabato 22 agosto 2009
I primi arrivi.
Arrivi.
Arrivi.
Arrivi.
Bruschetta.
Le maschere.
Il più piccolo.
Pecora.
Visto che nessuno ha dedicato alcuna attenzione fotografica alla pur fotogenica Sua Maestà La Porchetta Dimezzata, mi vedo costretto a riciclare un'immagine della festa del 2008 dove troneggia la ancor più fotogenica Sua Maestà La Porchetta Intera. Alle suddette dedicherò questa citazione di Carlo Emilio Gadda da "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"
La porca, la porca! Ciavemo la porchetta, signori! la bella porca de l'Ariccia co un bosco de rosmarino in de la panza! Co le palatine de staggione! .... Palatine de staggione, sori cavajeri e consijeri, sore spose mie belle! che so' mmejo che l'ova. toste pe l'insalata. Mejo dell'ova deli capponi so', ste patate. V'oo dico io. Assaggiatele!
A regime.
Il riposo dei giusti.
Mucche.
Cocomero.
Si smonta.
ma i ricordi sono quasi sempre menzogneri.
Sabato 22 agosto 2009
La porca, la porca! Ciavemo la porchetta, signori! la bella porca de l'Ariccia co un bosco de rosmarino in de la panza! Co le palatine de staggione! .... Palatine de staggione, sori cavajeri e consijeri, sore spose mie belle! che so' mmejo che l'ova. toste pe l'insalata. Mejo dell'ova deli capponi so', ste patate. V'oo dico io. Assaggiatele!
mercoledì, agosto 19, 2009
Concessione e revoca
Il gran consiglio dei giudicanti formulò finalmente la sentenza:
che il Permesso non sia revocato!
Il Pontefice Massimo, ancora trincerato dietro la sua sacra irraggiungibilità, non si pronunciò.
Oramai era però certo che per qualche tempo avrebbe potuto ancora godere del Permesso e questa consapevolezza lo fece gioire.
che il Permesso non sia revocato!
Il Pontefice Massimo, ancora trincerato dietro la sua sacra irraggiungibilità, non si pronunciò.
Oramai era però certo che per qualche tempo avrebbe potuto ancora godere del Permesso e questa consapevolezza lo fece gioire.
venerdì, agosto 14, 2009
Concessione e revoca
Si era sottoposto alle dolorose prove.
- Vada pure. Le faremo sapere stasera o al massimo entro due o tre giorni.
Di giorni ne erano passati sette, il Pontefice Massimo si era nuovamente trincerato dietro la sua sacra irragiungibilità e il gran consiglio dei giudicanti non aveva ancora formulato la sentenza.
Decise di ignorarli e di godersi il suo rifugio di solitudini che si costudiscono.
- Vada pure. Le faremo sapere stasera o al massimo entro due o tre giorni.
Di giorni ne erano passati sette, il Pontefice Massimo si era nuovamente trincerato dietro la sua sacra irragiungibilità e il gran consiglio dei giudicanti non aveva ancora formulato la sentenza.
Decise di ignorarli e di godersi il suo rifugio di solitudini che si costudiscono.
La serie di Dioniso sul Carnevale della Matematica #16
La mia serie di puntate dedicate al percorso storico tra Numeri e Geometria ha avuto l'onore di essere stata citata nel Carnevale della Matematica #16.
Che cos'è il Carnevale della Matematica?
Prendo in prestito la definizione da Gravità Zero
IL CARNEVALE DELLA MATEMATICA
Il Carnevale della matematica è un’iniziativa ideata da .mau. sul modello del Carnival of Mathematics. E’ un tentativo di radunare dei blogger che parlino di matematica. Il 14 di ogni mese, un blogger si offre di scrivere un post che parli di matematica, raccogliendo i post di argomento matematico che gli sono stati segnalati, presentandoli brevemente: articoli di altri blog, software matematico, relazioni tra matematica e altre ambiti della conoscenza…insomma qualsiasi cosa abbia come tema la matematica e dintorni.
L'idea è che in questo modo si potranno conoscere nuovi blog e soprattutto nuova matematica (nel senso di "cose che non si sapevano, oppure modi nuovi di vedere le cose che si sapevano").
La data del 14 del mese coincidono con le due cifre dopo la virgola dello sviluppo decimale di π.
Le date e i luoghi su cui sono stati postati i carnevali di tutte le edizioni le potrete trovare su Gravità Zero
Questo è quanto .mau. scrive relativamente alla mia serie
Cosa è successo di bello nell'orticello matematico italiano online? parecchie cose, nonostante il caldo estivo.
Iniziamo con una new entry, Dioniso, che da qualche tempo sta preparando una storia della matematica, anzi "Un avvincente percorso storico tra Numeri e Geometria". Come dice lui stesso, Dopo aver riascoltato una trasmissione radiofonica di Piergiorgio Odifreddi ho pensato di ripercorrere e approfondire (per quanto possa consentirlo un blogghetto) l'avvincente percorso storico tra Numeri e Geometria che parte da Pitagora per arrivare alla fine del XX secolo. Ecco le prime puntate. ♦ I pitagorici, quelli di "Tutto è Numero" ♦ Il crollo del castello pitagorico, con la diagonale di un quadrato che non è un numero ♦ Il grande contributo dei pitagorici, l'idea di dimostrazione ♦ Platone e le forme geometriche: "quasi nulla è Numero", ma ... ♦ Euclide, o della Rifondazione Matematica; ♦ gli Elementi di Euclide: sistematizzazione e nascita del metodo assiomatico ♦ la Biblioteca di Alessandria: Archimede: il mondo matematico si ellenizza.
Che cos'è il Carnevale della Matematica?
Prendo in prestito la definizione da Gravità Zero
IL CARNEVALE DELLA MATEMATICA
Il Carnevale della matematica è un’iniziativa ideata da .mau. sul modello del Carnival of Mathematics. E’ un tentativo di radunare dei blogger che parlino di matematica. Il 14 di ogni mese, un blogger si offre di scrivere un post che parli di matematica, raccogliendo i post di argomento matematico che gli sono stati segnalati, presentandoli brevemente: articoli di altri blog, software matematico, relazioni tra matematica e altre ambiti della conoscenza…insomma qualsiasi cosa abbia come tema la matematica e dintorni.
L'idea è che in questo modo si potranno conoscere nuovi blog e soprattutto nuova matematica (nel senso di "cose che non si sapevano, oppure modi nuovi di vedere le cose che si sapevano").
La data del 14 del mese coincidono con le due cifre dopo la virgola dello sviluppo decimale di π.
Le date e i luoghi su cui sono stati postati i carnevali di tutte le edizioni le potrete trovare su Gravità Zero
Questo è quanto .mau. scrive relativamente alla mia serie
Cosa è successo di bello nell'orticello matematico italiano online? parecchie cose, nonostante il caldo estivo.
Iniziamo con una new entry, Dioniso, che da qualche tempo sta preparando una storia della matematica, anzi "Un avvincente percorso storico tra Numeri e Geometria". Come dice lui stesso, Dopo aver riascoltato una trasmissione radiofonica di Piergiorgio Odifreddi ho pensato di ripercorrere e approfondire (per quanto possa consentirlo un blogghetto) l'avvincente percorso storico tra Numeri e Geometria che parte da Pitagora per arrivare alla fine del XX secolo. Ecco le prime puntate. ♦ I pitagorici, quelli di "Tutto è Numero" ♦ Il crollo del castello pitagorico, con la diagonale di un quadrato che non è un numero ♦ Il grande contributo dei pitagorici, l'idea di dimostrazione ♦ Platone e le forme geometriche: "quasi nulla è Numero", ma ... ♦ Euclide, o della Rifondazione Matematica; ♦ gli Elementi di Euclide: sistematizzazione e nascita del metodo assiomatico ♦ la Biblioteca di Alessandria: Archimede: il mondo matematico si ellenizza.
giovedì, agosto 13, 2009
Maria, ihm schmeckt's nicht! (Maria! Non gli piace!): Lino Banfi in Germania
Domenica scorsa ci siamo dilettati in una lunga camminata mattutina di 450 metri di dislivello per i boschi di Odino (Odenwald) con una coppia di nostri amici italotedeschi.
Durante la camminata i nostri amici ci hanno informato che nelle sale cinematografiche aidelberghensi stavano cominciando a proiettare la pellicola tratta dal libro "Maria, ihm schmeckt's nicht!" di Jan Weiler.
Abbiamo quindi immediatamente organizzato una visione pomeridiana.
Il libro non l'ho letto. Ne possiedo solo la versione audio letta dall'autore che avevo cominciato ad ascoltare tempo fa, ma che poi non avevo mai portato a termine.
Pare che il libro sia nato sulla scia del successo di un articolo che Weiler aveva scritto per la rivista del Süddeutschen Zeitung.
Così come l'articolo, il libro è incentrato sulla figura e la storia di Antonio, suocero italiano di Weiler, con cui lo scrittore-giornalista condivise un lungo viaggio in auto verso il sud Italia. Fu durante questo viaggio che Weiler venne a conoscenza delle storie di Antonio: alcune finirono sul libro, altre ispirarono la fantasia dello scrittore e generarono altro materiale per il suo libro.
Nella pellicola il ruolo di Antonio viene interpretato egregiamente da Lino Banfi, che si esprime in un esilarate tedesco con fortissimo accento italiano.
L'intento del libro, e anche del film, è quello di affrontare, in modo piuttosto comico ed umoristico, ma anche un po' serio, il tema dell'essere straniero.
Credo che il film, anche se in modo molto macchiettistico e con molto uso di stereotipi riesca a centrare l'obiettivo abbastanza bene.
Alla fine risulta divertente, leggero e a volte anche tenero.
Qui troverete una recensione dei libri "Maria, ihm schmeckt's nicht!" e "La deutsche Vita"

Abbiamo quindi immediatamente organizzato una visione pomeridiana.
Il libro non l'ho letto. Ne possiedo solo la versione audio letta dall'autore che avevo cominciato ad ascoltare tempo fa, ma che poi non avevo mai portato a termine.
Pare che il libro sia nato sulla scia del successo di un articolo che Weiler aveva scritto per la rivista del Süddeutschen Zeitung.
Così come l'articolo, il libro è incentrato sulla figura e la storia di Antonio, suocero italiano di Weiler, con cui lo scrittore-giornalista condivise un lungo viaggio in auto verso il sud Italia. Fu durante questo viaggio che Weiler venne a conoscenza delle storie di Antonio: alcune finirono sul libro, altre ispirarono la fantasia dello scrittore e generarono altro materiale per il suo libro.

L'intento del libro, e anche del film, è quello di affrontare, in modo piuttosto comico ed umoristico, ma anche un po' serio, il tema dell'essere straniero.
Credo che il film, anche se in modo molto macchiettistico e con molto uso di stereotipi riesca a centrare l'obiettivo abbastanza bene.
Alla fine risulta divertente, leggero e a volte anche tenero.
Qui troverete una recensione dei libri "Maria, ihm schmeckt's nicht!" e "La deutsche Vita"
lunedì, agosto 10, 2009
Bad Day
It's been a bad day.
Please don't take a picture.
It's been a bad day.
Please.
sabato, agosto 08, 2009
venerdì, agosto 07, 2009
Concessione e revoca
Il Pontefice Massimo del consiglio dei persuasori occulti interruppe la sua eccellentissima pausa appositamente per esaminare il Caso e lo convocò.
L'udienza lo lasciò con dei sentimenti contrastanti. Non poteva ancora dire se la sua certezza che il Pontefice Massimo avrebbe revocato il Permesso era giusta o sbagliata. Il Pontefice Massimo sembrava convenire parzialmente con il Sottopontefice.
- Dovremo metterLa alla prova. Una parte della prova avverrà nei nostri palazzi e l'altra nei palazzi dei nostri rappresentanti nella Sua città.
L'udienza lo lasciò con dei sentimenti contrastanti. Non poteva ancora dire se la sua certezza che il Pontefice Massimo avrebbe revocato il Permesso era giusta o sbagliata. Il Pontefice Massimo sembrava convenire parzialmente con il Sottopontefice.
- Dovremo metterLa alla prova. Una parte della prova avverrà nei nostri palazzi e l'altra nei palazzi dei nostri rappresentanti nella Sua città.
lu rusciu te lu mare
Na sira jò passai te le patule
E ntisi le ranocchiule cantare
a una a una jò le sintia cantare
Ca me pariane lu rusciu te lu mare
Lu rusciu te lu mare è mutu forte
La fija te lu re se tae la morte
Iddhra se tae la morte e jò la vita
La fija te lu re sta sse mmarita
Iddhra sta sse mmarita e jò me nzuru
La fija te lu re me tae nu fiuru
Iddhra me tae nu fiuru e jò na palma
La fija te lu re se ndjae alla Spagna
Iddrha se ndjae alla Spagna e jò in Turchia
La fija te lu re è lla zzita mia.
E vola vola vola palomba vola
E vola vola vola palomba mia
Ca jeu lu core meu
Te l’aggiu ddare.
giovedì, agosto 06, 2009
Concessione e revoca
Il Pontefice Massimo del consiglio dei persuasori occulti aveva deciso di concedergli il Permesso.
Per più di un mese si era illuso che sarebbe riuscito a godersi quel Permesso per lungo tempo.
Durante un'assenza del Pontefice Massimo fu contattato dal Sottopontefice.
- C'è un'anomalia nel Suo Permesso. Dovremo fare ulteriori accertamenti.
Ebbe immediatamente la certezza che al suo ritorno il Pontefice Massimo avrebbe revocato il Permesso.
Per più di un mese si era illuso che sarebbe riuscito a godersi quel Permesso per lungo tempo.
Durante un'assenza del Pontefice Massimo fu contattato dal Sottopontefice.
- C'è un'anomalia nel Suo Permesso. Dovremo fare ulteriori accertamenti.
Ebbe immediatamente la certezza che al suo ritorno il Pontefice Massimo avrebbe revocato il Permesso.
mercoledì, agosto 05, 2009
Oslo 5: Aker Brygge
Lunedì 1 giugno: sera
Dopo la visita dei musei della penisola di Bygdøy ci reimbarchiamo. Scendiamo al porto di Oslo e ci dirigiamo verso il vicino quartiere di Brygge che è ancora in costruzione.
Molti dei palazzi sono stati costruiti da importanti architetti. Ovviamente non è questo il motivo per cui mi piacciono. Sia le scelte architettoniche nei disegni dei singoli palazzi che quelle della struttura complessiva del quartiere si accordano e fanno quindi risuonare le mie personali corde estetiche.
Leggiamo che anche Renzo Piano sarà impegnato nella progettazione di alcuni dei nuovi palazzi.
Inoltre il quartiere è pieno di ristoranti. Ceniamo in uno di essi. Prendiamo un piatto misto: cozze (stufate con vino e poca panna acida), aragosta del Maine (quelle norvegesi sono più prelibate e quindi anche molto più care), granchio reale, gamberetti e cappesante.
Non è affatto male....

Non è affatto male....
lunedì, agosto 03, 2009
Il premio

Giunto all'agognata meta ho potuto godere anch'io del sospirato regalo.
Così mi sono visto recapitare da una giovane delle risorse umane i seguenti presenti:
1. un enorme mazzo di fiori (il cui traporto in bicicletta mi ha creato qualche problema)
2. una sorta di calendario fotografico
3. una bottiglia di champagne Bouche Pere et fils
4. una fine settimana per due in Alsazia
La giovane mi ricontatta dicendo che quella data non è disponibile e mi propone la fine settimana del 15 come alternativa.
Confermo.
Dopo un paio di giorni la giovane mi ricontatta informandomi che anche un'altro dipendente avrebbe richiesto quella stessa fine settimana.
- Se per te rappresenta un problema avere un collega nello stesso albergo gli dico di scegliere un'altra data.
- Per me non sussiste neppure il più remoto problema.
Mi è sembrata una domanda piuttosto singolare. Poi ho riflettuto e mi sono chiesto: magari non mi hanno fatto andare l'8 per il veto di qualcun altro....
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