lunedì, febbraio 24, 2014

Aggiornamenti orchestral-escursionistici

Allora, i tre concerti hanno avuto luogo.

Per quello più importante nella Stadthalle di Heidelberg, la sala era piena. Devono essere state più di mille di persone. E noi abbiamo suonato in modo soddisfacente. Nonostante il precario stato di salute del nostro direttore.
In precedenza c'erano stati i due concerti scolastici con la solita divertente presentazione istrionica del nostro direttore. Che ha introdotto i pezzi
mostrando anche il dipinto di Arnold Böcklin a cui Rachmaninov si ispirò per comporre l'omonimo pezzo L'isola dei morti.
Domenica, invece, ci siamo fatti una camminata di una decina di chilometri nella Ketscher Rheininsel (isola di Ketsch sul Reno).
E alla fine ci siamo pure persi. Un tocco di brivido che ha reso la camminata più interessante e ci ga permesso di goderci il tramonto renano.

venerdì, febbraio 21, 2014

L'anti-Esopo ovvero della rinuncia all'uva ma non al desiderio

- Ecco, questa è la cosa che vorrei di più in questo momento - disse Linda guardando quel volto scavato.
L'uomo tacque. - Sei sicura che questo obiettivo tu lo voglia raggiungere per te stessa? - disse infine fissandola con occhi inespressivi.
- E per chi altrimenti? - rispose subito Linda. - Per i miei forse? - continuò spostando lo sguardo verso l'alto.
- Non lo so. Magari per qualcun altro - disse l'uomo tornando a fissarla. - Comunque la mia impressione - riprese dopo una lunga pausa - è che lei dentro di sé abbia già deciso.
- E che cosa avrei deciso? - disse Linda con un espressione carica di sorpresa.
- Secondo me lei ha già rinunciato a quell'obiettivo ma continua a rincorrere quell'idea. Non vuole mollare quel desiderio. Se lo tiene stretto come un'ancora di salvezza. E, un po' come in un favola di Esopo ribaltata, lei ha già rinunciato all'uva ma vuole continuare a desiderarla.

mercoledì, febbraio 19, 2014

Il gusto della vita

Il gusto della vita (Fabrizio Falco recita Pirandello)

Perché, caro signore, non sappiamo da che cosa sia fatto, ma c’è, c’è ce lo sentiamo tutti qua, come un’angoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai, che non si può mai soddisfare, perché la vita, nell'atto stesso che la viviamo, è così sempre ingorda di sé stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati. Ma legati a che cosa? A questa sciocchezza qua... a queste noje... a tante stupide illusioni... insulse occupazioni... Sì sì. Questa che ora qua è una sciocchezza... questa che ora qua è una noja... e arrivo finanche a dire questa che ora è per noi una sventura, una vera sventura... sissignori, a distanza di quattro, cinque, dieci anni, chi sa che sapore acquisterà... che gusto, queste lagrime... E la vita, perdio, al solo pensiero di perderla... specialmente quando si sa che è questione di giorni... – Ecco... vede là? dico là, a quel cantone... vede quell'ombra malinconica di donna? Ecco, s’è nascosta!

lunedì, febbraio 17, 2014

Il conte di Montecristo e C'era una volta in America

Mi sto accorgendo che c'è un certo parallelo tra "Il conte di Montecristo" e "C'era una volta in America". Qualcuno è in grado di confermare o smentire?

 

venerdì, febbraio 14, 2014

Carnevale della Matematica #70: È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?

L'edizione valentiniana del Carnevale della Matematica ha come tema "È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?" A ospitarlo sono i Rudi Mathematici.
Il tema è interessantissimo e il contenuto pure.
Così i Rudi introducono il mio contributo:

Iniziamo dall'alto, da chi ruba il nome agli dei. Primo contributo arrivato è di Dioniso, da Pitagora e dintorni, con lo stesso titolo di questo Carnevale: È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?. In un secondo tempo, ispirato come non mai, ci manda anche La matematicità della scienza – può la somma di tutti i numeri interi tendere a un numero negativo?, che non è una domanda da poco.


Gianluigi Filippelli ospiterà il prossimo carnevale su Dropsea.

Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale

domenica, febbraio 09, 2014

La matematicità della scienza - può la somma di tutti i numeri interi tendere a un numero negativo?

- Senta, volevo tornare sull'argomento di quanto matematica sia la scienza.
- Illustre Pitagora! Con tutto il rispetto. Ma venite a disturbare il mio sogno per questo? Mi trovavo in una situazione... Beh, lasciamo perdere. Non potremmo risentirci domani?
- No, domani c'è la festa di compleanno di Crono. Mi stia a sentire. Se sommo 1+2 che cosa ottengo?
- Ma mi rovinate l'attività onirica per chiedermi tali banalità!?
- Risponda! È a partire dalle banalità che si scoprono le grandi verità.
- Scusate maestro. Otteniamo 3.
- E se sommo 1+2+3 che cosa ottengo?
- Otteniamo 6.
- E se sommo 1+2+3+4?
- Ma dovremo andare avanti per molto? ... Ah, ho capito dove volete arrivare: 1, 3, 6, 10... I numeri triangolari! Una vecchia gloria della scuola pitagorica.
- Ma no, no. Non è di quello che volevo parlare. Quello che volevo chiederle è: se andiamo avanti che succederà a quella somma?
- Beh, il risultato sarà via via più grande.
- E quindi se si va avanti indefinitamente?
- Credo che
\sum_{n=1}^{\infin} n  = ∞
- Meno male qualcuno con un po' di sale in zucca. E se uno le venisse a dire che quella somma di infiniti addendi è un numero finito e addirittura negativo? E precisamente
 \sum_{n=1}^{\infin} n  = -1/12 ,
lei che cosa direbbe.
- Beh, che forse alle feste di Crono si beve troppo Ciceone.
- Sì, ma Crono non c'entra nulla. Guardi qua:


- Allora. È matematica la scienza quando mi dimostra che \sum_{n=1}^{\infin} n  = -1/12 ?
- Però non avevamo detto che la scienza non poteva prescindere dalla matematica e invece il viceversa sì?
- Sì, la scienza non può prescindere dalla matematica ma non per questo si può attribuire alla scienza una rigorosa matematicità. E infatti quando gli scienziati giocano con la matematica riescono anche a produrre tali bestialità.
- Io non ne sarei così sicuro - fa una voce severa in lontananza. Man mano che si avvicina, da dietro la tunica di quella figura snella e slanciata, si scopre lentamente un'altra figura più tozza e massiccia.
- Non è per niente una bestialità - rincara la dose il secondo uomo mentre si liscia i baffi.
- E voi chi sareste?
- Luigi Guido Grandi per servirla- risponde il frate.
Ernesto Cesaro. Con l'accento sulla a - dice il secondo.
- Se applichiamo la sua definizione di somma della serie - riprende il frate indicando Cesaro - otterremo che la mia serie sarebbe uguale a un mezzo. Quindi quel risultato non è poi così assurdo.
- Ah, davvero!? - fa Pitagora. - Non sarebbe così assurdo? Allora applichiamo la definizione di Cesaro anche alla serie iniziale \sum_{n=1}^{\infin} n. Quello che otterremmo è la successione: 1, 4/2, 10/3, 20/4, 35/5, 56/6, = 1, 2, 3 + 1/3, 5, 7, 9 + 1/3, ... Le pare che questa converga a -1/12? Quindi due percorsi logici ci portano ad eguagliare lo stesso oggetto matematico a due numeri diversi. Questo non può che significare la fallacia di uno dei due. E quale dei due percorsi logici vi pare essere più fallace? Quello che assegna alla somma di tutti i numeri interi un numero indefinitamente grande o quello che le assegna una frazione negativa? - mi chiede il maestro.
- Beh, direi quello che assegna un numero indef ... - Il frate e Cesaro mi fissano con fare poco rassicurante. - O forse quello che assegna una fraz... - I tre si avvicinano minacciosamente.
tititititì tititititì tititititì tititititì

Per un approfondimento

Aggiornamenti
Segnalo anche il post di Juhan: Roba da matematti; che cita e approfondisce questo post. E poi è venuto anche quello di Maurizio Codogno: Non accettate somme dagli sconosciuti; che cita e riapprofondisce entrambi.

giovedì, gennaio 30, 2014

È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?

- Signore e signori. Filosofi e psicologi. Matematici e fisici. Sono lieto di aprire questa tavola rotonda sull'enigmatico quesito che ci è stato posto da i rudimathematici. Vorrei cominciare dall'ospite con la più lunga esperienza in materia. Più di due millenni e mezzo, pensate. L'illustre Pitagora! Maestro, chi meglio di voi può darci una risposta illuminante all'enigmatico quesito?
- Non mi parli di enigmatici quesiti per favore. I Campi Elisi sono affollati di gente che viene a pormi enigmatici quesiti. "Avete un enigmatico quesito? E che ci vuole! Abbiamo tra di noi il grande Pitagora!" E allora rispondi ai quesiti di Crono, rispondi ai quesiti di Achille, rispondi ai quesiti della tartaruga...
- Capisco il fastidio Maestro. Ma qui siamo di fronte a un tema al quale voi non saprete resistere.
- Ah sì? E sentiamo un po' quale sarebbe questo tema al quale non saprei resistere!
- Allora, il questo è.... (rullo di tamburi e arpeggi di lira) ... : "È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?"
- Per tutti gli dei dell'Olimpo! Ma che quesito è questo! Avrebbe potuto chiedermi della matematica delle corde. Avrebbe potuto indagare i misteri dei triangoli rettangoli e del pentagramma. Avrebbe potuto scoprire gli enigmi dei numeri triangolari e quadrati. E invece lei che cosa viene a chiedermi? Un'ovvietà!
- Scusatemi Maestro, ma per molti di noi non è un'ovvietà.
- Ma a una domanda del genere saprebbe rispondere anche Crono. Senta qua! Oh Crono signore del Campi Elisi. Rispondete voi al quesito di questo sfrontato: "È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?"
Le nuvole si squarciano, si ode un boato come di tuono e poi una voce stridula e roca allo stesso tempo:  - Che cosa!? Se è più salvifica la tematica o più tematica la lonza? Ma la lonza intesa come animale o come salume?
- Beh, lasciamo perdere. Tornate pure al vostro divino riposo oh Crono! - urla Pitagora verso il cielo. Poi, voltandosi: - Ma, tornando invece a noi, è ovvio! Allora mettiamola così. Se le chiedessi: potrebbe esistere la scienza senza la matematica, lei che risponderebbe?
- Beh... Non saprei.... Forse…
- Pensi alla fisica. Potrebbero esistere le leggi del moto di Newton senza la matematica?
- Ehm… Effe uguale emme per a… No, penso di no.
- Vediamo di esserne più certi allora. Potrebbe esistere la teoria della relatività senza la matematica?
- Dunque…   ... No, direi di no. Non vedo come si potrebbero formulare leggi così complesse...
- Dunque, quale conclusione ne possiamo trarre?
- Forse si può dire che... Ma scusi un momento illustre Pitagora. Vedo che il professor Freud si sta inquietando. Vuole controbattere professore?
- La psicoanalisi! - esclama Freud fissando Pitagora. - Dove vogliamo mettere la psicoanalisi? - continua sbuffando una nuvoletta di fumo denso dopo aver aspirato dal suo sigaro.
- Ma ecco che anche il professor Popper chiede la parola.
- Una tale obiezione falsificherebbe la tesi del collega Pitagora - dice Karl Popper. - Ma solo a patto che la psicoanalisi si possa considerare una scienza.
- Che cosa vorrebbe insinuare!? - replica Freud spegnendo violentemente il suo sigaro. - Che la psicoanalisi non è una scienza!?
- Nein, sie ist keine Wissenschaft!
- Calmiamoci, calmiamoci esimi professori. Sembra che anche il professor Galilei voglia aggiungere qualcosa.
- Serenissimi colleghi volevo solo dire - fa Galileo Galilei lisciandosi la barba bianca - che parmi la cosa dipendere da quel che s'intenda per scienza. Scienza come conoscenza dotata di costrutto, oppure come quella cosa costruita usando il mio metodo?
- Adesso non impantaniamoci in cavilli epistemologici - riprende Pitagora. - Abbiamo trovato la risposta alla mia prima domanda... A meno di trascurabili e discutibili eccezioni - continua guardando i due austriaci. - E ora consideri il viceversa - aggiunge tornando a guardarmi. - Potrebbe esistere la matematica senza la scienza?
- Beh, penso di sì. Molta matematica è stata creata senza alcun corrispettivo nella realtà.
- Quindi la risposta all'«enigmatico quesito»" mi pare a questo punto triviale. La scienza è inestricabilmente intrisa di matematica, ma la matematica prescinde dalla scienza. È il numero! - continua Pitagora in crescendo. - È il numero che cela in se le leggi per interpretare la realtà che ci circonda. È il numero che tutto ha generato. È il numero il principio primo. Πάντα αριθμός εστι. - conclude il samio con voce potente carica di misticismo.
- Mi permetto di dissentire - interviene il più giovane del gruppo, George Lakos, distruggendo l'incanto del momento. - Potremmo ribaltare la prospettiva e affermare che la matematica è stata sviluppata dalle nostre menti proprio per interpretare la realtà che osserviamo. Quindi essa può essere vista come la chiave di lettura creata ad hoc. Una sorta di guaina deformabile e strutturata che avvolge progressivamente la nostra percezione dell'universo sensibile e che si spinge oltre i confini del sensibile. Una mirabile creazione delle menti umane. La creazione che ci rende più simili alla divinità. Ma pur sempre una creazione.
- Quindi lei sosterrebbe che i numeri e tutta la matematica siano un prodotto della mente umana!?
- Sì. Il numero è una creazione della nostra mente generata dalla subitizzazione. E tutto il resto della matematica è generato attraverso speculazioni della nostra mente. Di conseguenza il numero non possiede una sua esistenza al di fuori del cervello umano. E la matematica funziona per la descrizione dell'universo in quanto l'universo stesso ha guidato l'evoluzione del cervello a costituire uno strumento di investigazione efficace. Quindi possiamo concludere che...
- Ma la smetta!
- Senta, io non l'ho interrotta quando lei stava parlando e ora lei faccia parlare me.
- Ma lei dice stupidaggini...
- Io direi stupidaggini! E allora vogliamo parlare della sua teoria sulla musica delle sfere? Che cos'è che dicevate? Che i pianeti emettono suoni ma noi non li sentiamo perché il nostro orecchio si è abituato a quei suoni costantemente presenti?
- Se lei possedesse un po' d'intelligenza le potrei rispondere che fu proprio a partire dalla nostra teoria sulla musica delle sfere che Keplero sviluppò le sue leggi. Ma la sua sfrontatezza è intollerabile e non la tollererò. Oh Crono signore del Campi Elisi fulminatelo e riportatemi tra di voi.
Le nuvole si squarciano, si ode un boato come di tuono e poi un raggio di sole illumina George Lakos e una voce stridula e roca intona:

Su di noi nemmeno una nuvola 
su di noi l'amore è una favola

- Divino Crono, ma che succede!?
- Come che succede. Non mi ha appena detto: illuminatelo e ricordatemi "Su di noi"? 

lunedì, gennaio 20, 2014

Stagione invernale: Glazunov, Rachmaninov, Kabalevskij, Šostakovič e Chačaturjan

A noi della Musikfreunde Heidelberg i compositori russi piacciono proprio. Eh sì! Come un anno fa. Anzi di più. Perché stavolta i compositori saranno tutti totalmente russi.

Se vi troverete nei dintorni di Heidelberg il 15 febbraio o di Gernsbach o di Leutershausen il fine settimana precedente siete invitati.

Suoneremo Sabato 15 Febbraio alle 19:00 nella Stadthalle di Heidelberg

Programma:

Aleksandr Konstantinovič Glazunov (Александр Константинович Глазунов) - (San Pietroburgo 1865-1936) - Sinfonia numero 4 in mi bemolle maggiore op.48 (1893);




Sergej Vasil'evič Rachmaninov (Velikij Novgorod, 1873 – Beverly Hills, 1943) - L'isola dei morti, Op. 29 1908-1909




Dmitrij Borisovič Kabalevskij (Дмитрий Борисович Кабалевский) (San Pietroburgo, 1904 – Mosca, 1987) - I comedianti Op. 26



Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (1906 - 1975) - Ouverture festiva, op. 96



Aram Il'ič Chačaturjan (Tblisi, 1903 – Mosca, 1978) (Qui siamo di fronte all'eccezione nel programma. Chačaturjan si può infatti definire sovietico ma non russo. E più precisamente armeno. Ma questo è il pezzo preparato in caso di richiesta di bis.) - Gayane: Suite No. 1 (ultimo movimento Lezginka).


venerdì, gennaio 17, 2014

Il metodo Stamina spiegato a Presa diretta: una lezione per Le Iene

Ecco un esempio di giornalismo un po' più serio dove si cerca di mostrare i fatti nella loro interezza e complessità.
Una lezione per Le Iene, che, con la loro disinformazione infarcita di analfabetismo scientifico e rincorsa al caso pietoso da dare in pasto al popolo di complottisti, hanno fatto passare un truffatore per un benefattore dell'umanità.
Consiglio la visione di questa puntata (Il metodo Stamina - Presa diretta del 13/01/2014) a tutti quelli che volessero avere una visione dei fatti un po' più completa.

mercoledì, gennaio 15, 2014

Carnevale della Matematica #69: Macchine Matematiche Antiche E Moderne

Il primo Carnevale della Matematica del 2014, il numero 69, ha come tema: Macchine Matematiche Antiche E Moderne. A ospitarlo è Annarita Ruberto, sul suo blog http://www.lanostra-matematica.org/.
Un fantastico carnevale con un numero di contributi da primato.
Così Annarita Ruberto introduce il mio contributo:

Dioniso arriva trafelato, quasi allo scadere della deadline, con il contributo "Pitagora (settima parte) - la morte di Pitagora e il grande contributo dei pitagorici", l'ultima parte della serie storica su Pitagora.

Ne riporto l'introduzione:
"Nella puntata precedente abbiamo visto i tre modi possibili con cui probabilmente Ippaso individuò un oggetto la cui misura non si può esprimere come un rapporto tra numeri interi e che tale oggetto mise in crisi il modello cosmologico dei pitagorici. Nella quinta puntata avevamo già detto che, secondo Giamblico1, dopo la scoperta dell'oggetto incommensurabile e dopo il suo rifiuto di mantenere la segretezza di tale scoperta, Ippaso venne condannato a morte per annegamento.Ma che successe alla scuola dopo il crollo delle fondamenta teoriche?Sembra che la scuola continuò a funzionare e che addirittura il suo potere crebbe. Forse una tal scoperta non ebbe così tanta risonanza al di fuori della confraternita."
Ma, a parte il mio, il carnevale è pieno di contributi interessantissimi. Tra cui anche quelli degli allievi di Annarita Ruberto. E quindi che aspettate ad andare a leggervelo?


Il carnevale si conclude con la segnalazione del prossimo ospite.


Siamo arrivati alla fine! Vi ricordo che  il prossimo Carnevale della Matematica, ovvero il n. 70,  sarà ospitato  dai Rudi Matematici sul Blog di Le Scienze.


Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale


martedì, gennaio 14, 2014

'Le Iene'" e le bufale scientifiche

"L'hanno detto a 'Le Iene'" ha la stessa attendibilità scientifica di "me l'ha detto mio cuggino"

È la prima simpatica regola dell'interessante tetralogo per riconoscere le bufale pubblicato su Gravita Zero. Vi consiglio la lettura dell'articolo originale:

If I go insane, please don't put your wires in my brain


If I were a swan, I'd be gone.
If I were a train, I'd be late.
And if I were a good man, I'd talk with you more often than I do.
If I were to sleep, I could dream.
If I were afraid, I could hide.
If I go insane, please don't put your wires in my brain.

domenica, gennaio 12, 2014

Pitagora (settima parte) - la morte di Pitagora e il grande contributo dei pitagorici

Nella puntata precedente abbiamo visto i tre modi possibili con cui probabilmente Ippaso individuò un oggetto la cui misura non si può esprimere come un rapporto tra numeri interi e che tale oggetto mise in crisi il modello cosmologico dei pitagorici. Nella quinta puntata avevamo già detto che, secondo Giamblico1, dopo la scoperta dell'oggetto incommensurabile e dopo il suo rifiuto di mantenere la segretezza di tale scoperta, Ippaso venne condannato a morte per annegamento.
Ma che successe alla scuola dopo il crollo delle fondamenta teoriche?
Sembra che la scuola continuò a funzionare e che addirittura il suo potere crebbe. Forse una tal scoperta non ebbe così tanta risonanza al di fuori della confraternita.
Contemporaneamente crebbero però anche i contrasti tra Crotone e Sibari e a guidare le forze di Crotone nella guerra contro la vicina colonia fu proprio il più forte, potente e ricco tra i pitagorici: Milone di Crotone. Ed è probabile che molti dei membri della scuola combatterono con lui. Dopo la vittoria su Sibari, nella decisione sulla spartizione dei territori e sul nuovo tipo di governo per la città di Crotone, i pitagorici esercitarono quindi una forte influenza che portò alla sconfitta dei sostenitori del sistema democratico. Secondo i pitagorici a governare doveva essere un'aristocrazia illuminata. E chi poteva essere più illuminato dei pitagorici stessi? Essi assunsero così il governo della città.
Ma la cosa non durò molto.
Giamblico narra che mentre Pitagora era in viaggio a Metaponto i democratici, capeggiati da Cilone di Crotone, in passato escluso dalla scuola dallo stesso Pitagora, approfittarono di una riunione dei pitagorici in casa di Milone e appiccarono il fuoco alla casa bruciando vivi tutti i pitagorici tranne Archippo e Liside: i più giovani della scuola.
E che cosa fece Pitagora dopo l'annientamento della scuola?
Giamblico riporta due diverse versioni. Una delle quali afferma che il maestro trascorse i suoi ultimi anni di vita a Metaponto. E tale versione coincide con ciò che Kitty Ferguson2 asserisce essere la memoria popolare di Metaponto secondo cui, qualche anno prima di morire, Pitagora avrebbe stabilito una nuova scuola nella città.
Quindi i Pitagorici non scomparvero dopo l'incendio della casa di Milone?
No, non scomparvero. La memoria popolare di Metaponto sarebbe coerente infatti anche con le testimonianze successive che narrano della presenza di pitagorici in varie città della Magna Grecia e addirittura nei loro governi. Polibo, lo storico greco del II sec. a.C., riporta infatti una descrizione trovata in fonti precedenti che parla di una rivoluzione, intorno alla metà del V sec. a.C., che disarcionò i pitagorici dai governi autocratici che avevano istituito.
Poi c'è l'altra versione riportata da Giamblico. In cui la scuola sarebbe invece sopravvissuta a Crotone anche dopo la morte di Pitagora. E il successore di Pitagora sarebbe stato Aristeo di Crotone che sposò Teano, la vedova del suo maestro. Aristeo sarebbe poi stato rimpiazzato da Mnesarco, il figlio di Pitagora.

Se qualcuno poi si chiedesse: ma qual è l'eredità che ci hanno lasciato Pitagora e i pitagorici? Beh, concludo queste puntate su Pitagora citando di nuovo Kitty Ferguson2

'Pitagora e i suoi primi seguaci non erano neppure in grado di concepire quale immenso paesaggio si aprisse dinanzi alla porta da loro dischiusa. Da guizzi di indeterminazione inimmaginabilmente piccoli alle innumerevoli galassie, a dimensioni multiple, e forse fino a un'infinità di altri universi. Eppure numeri e relazioni numeriche sembrano aver guidato il cammino in questo labirinto dell'universo fisico con un'efficacia quale lo stesso Pitagora non avrebbe mai osato sperare.
Oggi molti scienziati e matematici aderiscono alla fede pitagorica secondo cui la verità dell'universo sarebbe intrinsecamente matematica e sarebbe quindi possibile cogliere frammenti di tale verità usando il nostro livello umano di matematica. Alcuni sottolineano che la matematica è l'unica disciplina in cui alcune cose sono indiscutibilmente vere, e non soggette all'opinione, mentre altri non lo concedono. Altri ancora ridefiniscono la "completa verità" come "verità" che gli esseri umani possono scoprire attraverso la matematica.'
Ma la Ferguson si pone pure una domanda in qualche modo correlata con l'approccio cognitivista alla matematica.
Oppure..., forse i pitagorici hanno avuto una falsa intuizione, e noi abbiamo vissuto soltanto un sogno? Forse il mondo non è mai andato oltre un illimitato informe, e noi stiamo solo immaginando quella regolarità matematica, o la creiamo noi stessi? Forse la maggior parte di noi è troppo inebriata dalla musica di Pitagora per soffrire una crisi di fede? 
A voi la risposta.

Indice della serie

La prossima puntata è su Platone e le forme geometriche.

1 Giamblico, Summa pitagorica, Bompiani 2006
2 Kitty Ferguson, La musica di Pitagora, Longanesi

mercoledì, gennaio 08, 2014

Scopri se sei diversamente giovane: apericena e colapranzo

Vuoi scoprire se sei diversamente giovane? Allora prova a spiegare che cos'è un'apericena (o un apericena visto che il genere del neologismo è dibattuto) senza usare un motore di ricerca.

Ho scoperto il neologismo ascoltando una delle ultime puntate de La lingua batte.

Oppure la mia ignoranza non è dovuta al mio diversamentegiovanilismo ma solo alla mia presenza sporadica in patrio suol?
Ad ogni modo pensate che sia meglio un colapranzo o un(')apericena?

lunedì, gennaio 06, 2014

La fine delle feste

Se non altro, quelle che sono state tra le peggiori vacanze di fine anno di tutti i tempi, si sono concluse con qualcosa di riconciliante: una bella cena e una bella compagnia annaffiate col migliore champagne e il migliore vino rosso che io abbia mai assaggiato: il Billecart-Salmon e l'Amarone della Valpolicella - Romano dal Forno - Vigneto Monte Lodoletta.
L'Amarone, in particolare, era formidabile. Un'intensità di profumi che non avevo mai provato prima. Ma anche una delicatezza straordinaria nonostante i 17° alcolici. Spesso i vini rossi non riesco a berli se non accompagnati da cibo. In questo caso, invece, sono riuscito a gustarmi il vino sia col formaggio - l'abbinamento migliore - ma anche centellinandomelo tra una portata e l'altra e alla fine della cena. Era talmente buono che il successivo bicchiere del nostro amatissimo Amaranta mi pareva un Tavernello.
Di certo però la degustazione non ha influenzato positivamente il mio risultato nel gioco di carte che ha seguito il pasto. Alla fine mi dovevano prendere a gomitate per farmi scartare le carte.       

lunedì, dicembre 30, 2013

La mafia uccide solo d'estate

Il film mi è piaciuto molto. Tutte le vicende storiche di Cosa Nostra, dagli anni '70 in poi, vengono ripercorse attraverso lo sguardo ingenuo di un bambino la cui chiave di lettura degli eventi è costruita sulla base dei luoghi comuni ascoltati. Si ride e si riflette. Fino alla presa di coscienza finale. E lì ci si commuove.

martedì, dicembre 24, 2013

Cinghiali e boschi

Fettuccine materne al ragù di cinghiale
e passeggiate montane con uno o due amici possono a volte riconciliare un po' con il mondo anche in momenti difficili.

Buon Natale!







giovedì, dicembre 19, 2013

Stamina: gli ultimi sviluppi

Il 4 dicembre il TAR di Roma ha sospeso il parere del Comitato scientifico del Ministero della Salute che era contrario alla sperimentazione del metodo Stamina in quanto privo di consistenza scientifica. In tal modo il TAR ha riaperto la decisione sulla sperimentazione del metodo con la motivazione che gli esperti nominati dal ministrro non erano imparziali. (Tar: "Comitato scientifico non imparziale")
"Nella sua ordinanza il Tar indica la necessità che ai lavori del Comitato scientifico per la sperimentazione 'partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non abbiano già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al Comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo'."

La decisione del TAR mi lasciò molto perplesso perché in essa i giudici considerano una decisione di carattere scientifico come se si trattasse di una decisione di carattere politico. Nella scienza esistono criteri oggettivi che, se non superati, inducono l'esperto a pronunciarsi contro. Certo, possono capitare degli errori, ma solitamente questi hanno vita breve.

Il 13 dicembre Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche, pubblica un articolo (Stem-cell fiasco must be stopped) in cui si esprime molta preoccupazione per la decisione presa dal TAR.
Quella di nominare esperti stranieri "potrebbe sembrare una buona idea, ma si muove su un terreno pericoloso. Esistono grossi interessi internazionali a favore di cliniche che offrono terapie con staminali prive di sperimentazioni. In alcuni paesi mancano le regole che impediscono lo sfruttamento di pazienti disperati e tali cliniche sarebbero ben contente di vedere una falla aprirsi nella regolamentazione di un paese europeo."
“Le emozioni di genitori di bambini gravemente malati è un'arma molto potente.”
 L'articolo invitava anche il ministro a rendere pubblici i dati del comitato, finora confidenziali.

E finalmente negli ultimi giorni sono venute fuori delle notizie interessanti.
"Io imbrogliata da Vannoni con le cellule staminali - Una donna si è indebitata per 40 mila euro per pagare le cure di sua figlia con lo psicologo inventore del metodo Stamina: e adesso denuncia la truffa"

Il rapporto choc su Stamina “Non ci sono cellule staminali” - Dai verbali dei Nas e dai pareri del comitato ministeriale di esperti emerge anche il rischio di contrarre il morbo della mucca pazza.

Qualcuno si potrebbe chiedere: ma perché nell'incertezza non sperimentare comunque il metodo? Così ci toglieremmo il dubbio una volta per tutte. Beh, una sperimentazione implica diversi milioni di euro di investimento e, se non sussistono dei requisiti minimi dal punto di vista etico, clinico e legale, non si possono gettare al vento tali risorse pubbliche. Soprattutto in un momento come questo.

Concludo con una citazione da questo articolo:

E mentre oggi impazza ovunque la notizia che non c’è traccia di cellule staminali nelle infusioni e che, addirittura, ci sarebbe il rischio di contrarre malattie infettive come la sindrome della mucca pazza, io mi incazzo.

IO MI INCAZZO con chi vuole lucrare sulla sofferenza di queste famiglie e soprattutto con chi difende Vannoni per farsi vedere paladino dei deboli.

IO MI INCAZZO con questi truffatori che si pongono come vittime di poteri forti e complotti.
E, si sa, il complotto rassicura.

IO MI INCAZZO perché molti di quelli che chiedono che il metodo stamina sia accessibile sono gli stessi che si lamentano per gli sprechi di soldi pubblici.

IO MI INCAZZO con i programmi televisivi come Le Iene che campano sulla disperazione di queste persone e allora cercano l’audience, magari per segnare una risibile “vittoria” sul mainstream.

Umanamente comprendo malati e familiari che, davanti all'impossibilità di una cura, si affidano ai venditori di elisir. Non me la prendo con loro che si attaccano comprensibilmente ad ogni “speranza”.

mercoledì, dicembre 18, 2013

Restitution Day

Certo che, indipendentemente dal contenuto dell’iniziativa, sto nome non si può proprio sentire. Dopo l’Election Day, il No Tax Day, il Family Day ora abbiamo anche il Restitution Day. Pare che allo studio dei pentastellati ci siano anche l’Isultation Day e lo Sfanculation Day. Forza Italia invece sta organizzando il Gratiation Day. E il PD il Perdielection Day.

Cammino

Cammino, cammino,
non sono sveglio e non
dormo, cammino
e mi svuoto
di ogni pensiero,
dei desideri,
della tristezza, dell'entusiasmo,
dei segreti,
della forza di volontà,
di ogni cosa che è me...

David Grossmann