sabato, novembre 01, 2025

Referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati

Ero indeciso: votare o non votare, vista la mia ignoranza in materia?
Dopo alcune ricerche e riflessioni ho maturato la scelta: voterò contro la riforma nell’eventuale referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati.

Non mi sono basato sul merito tecnico della riforma. Non ho le competenze per valutare vantaggi e svantaggi. E, del resto, nemmeno tra gli esperti sembra esserci un consenso.

La ragione principale della mia decisione è un’altra: mi sono convinto che questa riforma venga perseguita per ragioni politiche e strumentali, più che per reali esigenze del sistema giudiziario.
Il governo sembra voler mandare un messaggio e limitare l’autonomia della magistratura, e non migliorare il funzionamento della giustizia.

I numeri lo confermano. Si parla di meno di 50 magistrati l’anno che cambiano funzione: meno dell’1% del totale.

Vale davvero la pena utilizzare ingenti ridorse del Paese per riformare un intero ordinamento per un fenomeno così marginale?
E, soprattutto, questa riforma non toccherà il problema più grave della giustizia italiana: la durata eccessiva dei processi.
Anzi, mi pare che una separazione così rigida, con duplicazione di organi giudiziari, come il CSM, potrebbe complicare il coordinamento, rallentando ulteriormente il sistema giudiziario.

Come ha ricordato la Prima Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, durante un’audizione alla Camera (23 luglio 2024 - min. 1:48:05):
“In seguito alle modifiche del 2022, di fatto la strada del pubblico ministero e quella del giudice si sono allontanate professionalmente, tanto che negli ultimi cinque anni la percentuale di passaggi è stata dello 0,83% dal PM al giudice e dello 0,21% dal giudice al PM.”

Un altro studio, relativo a 2.517 magistrati assunti tra il 2005 e il 2017, mostra che solo 45 hanno cambiato funzione: meno del 2% in dodici anni. Numeri che parlano da soli.

In sintesi: questa riforma sembra una risposta politica a un problema inesistente. Uno spreco di risorse del paese che non comporterebbe nessun cambiamento sostanziale né per i cittadini né per il sistema giudiziario ma che probabilmente allungherebbe ulteriormente i tempi dei procedimenti, già notoriamente troppo lunghi.

giovedì, giugno 05, 2025

Zenone e il mistero della discesa infinita: un mio articolo per Nuova Lettera matematica

Il prossimo numero di Nuova Lettera matematica – Rivista trimestrale di cultura e informazione matematica conterrà un mio articolo: "Zenone e il mistero della discesa infinita – I paradossi di Zenone nel XXI secolo". 
Ecco una piccola anticipazione: il primo paragrafo.

"Perché, dopo quasi due millenni e mezzo, continuiamo a parlare dei paradossi di Zenone?
La matematica moderna ha offerto soluzioni teoriche a molte delle questioni sollevate dal filosofo eleate. Le sue argomentazioni hanno dunque ancora qualcosa da dirci sulla natura del movimento, dello spazio e del tempo?
In questo articolo analizzeremo i più significativi tentativi di risolvere uno dei paradossi sul movimento che, fino ai nostri giorni, ha impegnato le menti di grandi studiosi ed esploreremo come i paradossi di Zenone continuino a stimolare riflessioni sul rapporto tra realtà, percezione del mondo fisico e astrazioni matematiche. 
Vedremo inoltre come essi ci spingano a confrontarci con interrogativi essenziali sulla natura – continua o discreta – dello spazio e del tempo, e con questioni fondamentali legate all’infinito e al rapporto tra ragione ed esperienza sensibile. Riflettere oggi sui paradossi di Zenone significa instaurare un dialogo vivo tra passato e presente, tra filosofia e scienza, e riscoprire il fascino di temi che continuano a mettere in discussione le nostre intuizioni più radicate e le teorie più avanzate."

domenica, maggio 11, 2025

Il mio testo teatrale "Muia e i Pitagorici" torna in scena a Torino

Dopo le edizioni del 2016 e del 2018, il mio testo teatrale "Muia e i Pitagorici", tratto da “Il mistero del suono senza numero”, tornerà in scena il 29 maggio a Torino, presso il Dipartimento di Chimica - Università di Torino - Via Giuria, 7 Torino, a cura di Teatro e Scienza.
Descrizione dello spattacolo

"Dal libro “Il mistero del suono senza numero” di Flavio Ubaldini si dipana un racconto che spazia dalla scuola dei Pitagorici fino ai giorni nostri. Ippaso, il più dotato tra i seguaci di Pitagora, ma anche il più ribelle e arrogante, ha un amore segreto: Muia, la figlia di Pitagora. Rispondendo a una domanda di lei, fa una scoperta che lo metterà in pericolo: la non esistenza di una frazione che rappresenti la diagonale del quadrato di lato 1. Solo dopo molti secoli, con la scoperta del “Taglio di Dedekind” si risolverà la questione.

Spettacolo di Flavio Ubaldini, con Maria Rosa Menzio, Margherita Premoli e Laura Riviera; Mimi: Marco Dalponte, Patrizia Genesi, Roberto Mandosso e Susanna Patroncini; Canto: Marco Dalponte e Simonetta Sola; Scenografia Virtuale: Nikolinka Nikolova; Tecnica: Fulvio Cavallucci; Assistente alla regia: Susanna Patroncini; Regia: Maria Rosa Menzio."

Settimane della Scienza 2025

domenica, maggio 04, 2025

La capacità di uscire da se stessi e dal proprio ruolo

Da Uomini e Profeti del 15/09/2024 - alle giornate del Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo.

Tema di discussione con Serenella Iovino: la tendenza paranoica di certi sistemi di burocrazia.

 "L'ambivalenza del soggetto è la capacità di riconoscere la legittimità di alcune istanze paranoiche ma, allo stesso tempo, di essere capace di disidentificarsi.
Questa capacità è abbastanza comune tra gli italiani ma non sempre abita altre culture. Chi ha a che fare con certa burocrazia statunitense ne sa qualcosa. È un'esperienza psichica. Perché tu dai la stessa informazione non 10 ma 30 volte. E ogni volta, sempre dallo stesso ufficiale, questa viene richiesta seriamente. Con un'identificazione totale nella funzione di chi deve controllare. È un po' spaventoso. Non sono cose irrilevanti. Hanno a che fare con un certo modo di stare al mondo e di interpretare la propria identità senza la capacità di uscire da se stessi."

giovedì, aprile 03, 2025

“Il volo delle chimere” alla Giornate di studio in oncologia di Cuneo

Il dottor Gianmauro Numico, oncologo della rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta, ha organizzato dele giornate di studio in oncologia.

Tra i vari argomenti, ha voluto dare spazio anche alla voce di un paziente… e ha chiesto a me di raccontare la mia storia!

Venerdì 11 aprile, condividerò il mio percorso e il libro che ne è nato.

Il dottor Numico ha anche gentilmente condiviso la locandina.