venerdì, ottobre 29, 2010

Viaggio verso l'ignoto

Chissà come riemergeremo tra tre giorni....

Multiculturalismo e integrazione

Sempre più spesso, e soprattutto a queste latitudini, mi capita di sentire la parola "integrazione" usata in un modo che mi turba. E non mi riferisco all'integrazione matematica.
Ieri mi è capitato di sentire una citazione di Patrick Savidan (filosofo francese). Ri-cito e reinterpreto a memoria: "L'integrazione non dovrebbe essere intesa come assimilazione ma come un processo basato sul rispetto reciproco".

Definizione presa dal dizionario:
integrazione: fusione fra diversi gruppi etnici e razziali.

Fusione! E non assimilazione! E tanto meno annullamento!

Viagracrazia: la nuova frontiera dopo plutocrazia e mediacrazia

È motivo d'orgoglio essere cittadini di un paese che è da sempre all'avanguardia nella ricerca e nella sperimentazione di nuovi modelli socio-politici. Faro ed esempio in un mondo senza più ideologie e punti di riferimento. Voltaire, Diderot, Franklin, Jefferson e Tocqueville ci fanno un baffo!

Bungagiorno!

giovedì, ottobre 28, 2010

Le 10 regole di Chomsky sulla manipolazione dell’informazione

Riporto qui queste 10 regole di Chomsky sulla manipolazione dell’informazione in quanto sono piuttosto in tema con il discorso sull'egemonia sottoculturale.

  • La prima norma è la “strategia della distrazione”. Dice Chomsky: «Consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. E’ anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, dell’economia, della psicologia». 
  • Seconda norma è quella che potremmo definire “falso problema/risposta demagogica”: «Si crea un problema, una ‘situazione’ prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desidera far accettare. Ad esempio si possono lasciar dilagar la violenza urbana e i disordini sociali, oppure creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici». 
  • Terza norma è la gradualizzazione delle soluzioni politiche, e quindi «Per far accettare una misura inaccettabile basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta». 
  • Quarta norma è quella dello spostamento nel tempo: «Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento». 
  • Quinta norma è il comunicare ai cittadini come fossero bambini. «La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, questa tenderà, con una certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico: come quella di una persona di 12 anni o meno». 
  • La sesta norma è quella che definirei “patemica”. «Sfruttare l’emozione – afferma Chomsky – è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti». 
  • La settima, è la progettazione e gestione di un’ignoranza diffusa. «La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori». 
  • E questa norma è legata a doppia mandata con l’ottava. Quella che prevede che il pubblico mediatico si convinca che «è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti. E che questi sono valori positivi e condivisibili». 
  • La norma numero nove è quella del “senso di colpa”, e quindi: «Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto-svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è ribaltamento né rivoluzione, non c’è nessuna possibilità di cambiamento in senso democratico» 
  • L’ultima norma, la numero dieci, è quella che possiamo definire del “doppio binario della conoscenza scientifica”. Per Chomsky il vero potere consiste nel conoscere compiutamente i predicati psicobiologici del pubblico (mediante gli assoluti progressi della biologia, della neurobiologia e della psicologia applicata), e poter confidare sul fatto che i cittadini (scientificamente analfabeti) non siano in grado di conoscere sé stessi.

mercoledì, ottobre 27, 2010

Zuppa di ceci, farro e porcini

La scorsa fine settimana mi ha visto impegnato nell'ideazione e nella sperimentazione di questa ricetta. Il risultato non è stato affatto male. Inoltre il piatto è molto adatto per questo periodo. Sia per gli ingredienti che per il calore interiore che esso effonde.

Ingredienti (per 4 porzioni):
1 litro di brodo di verdure, 100 g di ceci, 150 g di farro, 150 g di porcini, salvia, rosmarino, timo, uno spicchio d'aglio, olio extravergine d`oliva, parmigiano, sale e pepe

Preparazione:
Lasciate i ceci in ammollo per 12 ore circa. Cuoceteli per 45 minuti nella pentola a pressione. Scolateli e metteteli da parte. Lasciate il farro in ammollo per un paio d'ore. (Nota del 2015: provare a cuocere il farro in acqua e solo gli ultimi 5 minuti nel brodo) Quindi scolatelo e versatelo nel brodo in ebollizione. Nel contempo soffriggete a fuoco bassissimo in 1-2 cucchiai d'olio mezzo spicchio d'aglio con la salvia, il rosmarino e il timo. Dopo 3-4 minuti aggiungete i ceci. Alzate leggermente la fiamma e lasciateli soffriggere per altri 3-4 minuti. Versateli quindi nella pentola con il farro e il brodo in ebollizione. Complessivamente il farro dovrà cuocere per 30 minuti circa (a meno di indicazioni diverse). Soffriggete a fuoco bassissimo in 1-2 cucchiai d'olio il resto dell'aglio. Dopo un paio di minuti alzate leggermente la fiamma, aggiungete i porcini e lasciateli cuocere per 5-6 minuti. Versateli quindi nella pentola con il farro e i ceci.
Servite la zuppa con una cucchiaiata di parmigiano e del pepe macinato fresco.

lunedì, ottobre 25, 2010

Avetrana e Tg3: Il rispetto del lenzuolo bianco

Ieri sera guardavamo il Tg3. Tra le notizie non poteva certo mancare l'aggiornamento da Avetrana. E fin qui nulla di anormale. Quello che mi ha dato molto fastidio però è stato il fatto che abbiano trasmesso gli audio degli interrogatori di Michele e Sabrina Misseri che contenevano la confessione "dettagliata e tormentata" dell’omicidio.
Il commento che ho fatto è stato: ma che cosa aggiungono questi audio a quello che già sapevamo? Qual'è il loro scopo se non quello di aumentare gli ascolti alimentando la morbosità?
Da una testata come il Tg3 ci si aspetterebbe un po' più di sensibilità.
Poco fa Zucchero mi ha letto questo articolo di Mario Calabresi: "Il rispetto del lenzuolo bianco". Mi è piaciuto molto, lo condivido e inoltre include quella riflessione che facevamo ieri sera.
Neppure Repubblica e Corriere ci hanno risparmiato quegli audio.

domenica, ottobre 24, 2010

Museo vichingo Lofotr (Lofoten - Norvegia 20)

8 giugno 2009

Ci rimettiamo in viaggio verso Borg. Ci hanno consigliato di visitare il museo vichingo Lofotr. E anche questo consiglio si rivelerà ottimo.
Il museo è stato pensato come la ricostruzione della più grande casa vichinga mai trovata in Norvegia (83 metri). L'ipotesi è che la casa appartenesse ad una famiglia molto ricca e che fosse abitata anche da una folta schiera di servitù e di schiavi.

Una ragazza italiana molto preparata ci accompagna attraverso la visita,
Con il supporto di studi archeologici si è cercato di ricostruire tutto con materiali e tecniche dell'epoca: dai costumi che indossano le guide,
agli strumenti di lavoro...
Ai tessuti.
Da notare la svastica
Ai telai.
Usavano esclusivamente la lana. Per una vela erano necessari circa dieci anni di lavoro.

Ai cibi.
Con lo stoccafisso in primis naturalmente. Sembra che i vichinghi ne caricassero enormi quantità nelle loro imbarcazioni per i lunghi viaggi. Si conservava per anni. Lo consumavano anche crudo frantumandolo a martellate.
Divinità della fertilità

Cinghiali
Zucchero che scappa dalle gelide acque del Mare di Norvegia (circa 5°). Dopo aver visto Zucchero non posso resistere e mi cimento anch'io nel pediluvio glaciale. Ed esperisco una strana sensazione: appena entrato sento l'acqua molto fredda, ma penso: tra qualche secondo mi abituerò. Dopo una decina di secondi la sensazione di freddo diventa insopportabile e si deve scappare.
E pensare che ci sono gruppi che si incontrano in inverno per farsi il bagno!

Dopo i sollazzi balneari ci rimettiamo in viaggio per Svolvær. Giunti al porto ci accommiatiamo da F ed M e nella fila per l'imbarco conosciamo A ed E: un'altra coppia di sposini in viaggio di nozze. Sono di Lecco.
Ci imbarchiamo quindi verso le 21 sulla Vesterålen. L'equipaggio si rivelerà molto più gentile di quello della Midnatsol.

Giornate precedenti ....

venerdì, ottobre 22, 2010

Concessione e revoca

L'eccellentissima comunicazione del misericordioso Pontefice Massimo lo raggiunse in mattinata.

- Il Suo Permesso presenta di nuovo qualche possibile anomalia che non possiamo ignorare. Dovrà sottoporsi di nuovo alla prova.

Di prove ne aveva già superate e si avviava verso la prossima con temerario ottimismo ed irrazionale levità.

giovedì, ottobre 21, 2010

Concessione e revoca

Come era stato già scritto la nuova prova inesorabile arrivò. Si rivolse di nuovo all'eccellentissimo Pontefice Massimo. Com'era d'uopo tuttavia gli fu concessa solamente un'udienza con la Ciambellana.

- Cercherò di metterLa al più presto in contatto con Sua Eccellenza!

Lady Gaga e gli scioperi

Dal GR3 delle 13:45: i disagi degli scioperi francesi colpiscono anche Lady Gaga che si vede costretta ad annullare il concerto di Parigi.
Mi interesserebbe molto conoscere il parere del Grande Capo Estiqaatsi a riguardo!

martedì, ottobre 19, 2010

Dubbi orchestrali: io vorrei, non vorrei....

Essendo un po' insoddisfatto della mia interazione con i giovani colleghi dell'orchestra in cui ho suonato negli ultimi quattro anni mi sono messo ad esplorare altre possibilità.

Le due più papabili mi sono sembrate queste:

Sinfonieorchester TonArt Heidelberg e.V. - c/o Gudrun Fickenscher

Musikfreunde Heidelberg - Heidrun Schinz

Li ho contattati e mi hanno risposto. Dai primi, che si trovano a qualche centinaio di metri da casa mia, sono andato martedì scorso per una prova di prova. Ma alla fine avevano bisogno di un primo trombone e io non me la sono sentita di accettare quel ruolo troppo impegnativo.
Dai secondi andrò stasera. Al mio contatto ha risposto il primo trombone e mi ha detto che stanno cercando un secondo e un terzo. Perfetto! Inoltre il primo è inglese (in questo momento ho bisogno di contatti con persone che si trovano in situazioni di espatrio simili alla mia) e mi è parso simpatico. Vedremo stasera se l'impressione sarà confermata.

Nel frattempo ieri sono stato alla prima prova della stagione con la mia vecchia orchestra. Abbiamo provato la Sinfonia dal nuovo mondo. E devo ammettere che suonare quel pezzo mi ha divertito molto. Ho paura quindi che mi potrei trovare di fronte ad una scelta difficile nei prossimi giorni.

La coerenza di Angela Merkel

Certo che il discorso della Merkel, almeno come lo ha riportato la stampa italiana, non è che sia proprio un esempio di coerenza. Prima la cancelliera dice: "La Germania non ha manodopera qualificata e non può fare a meno degli immigrati, ma questi si devono integrare e devono adottare la cultura e i valori tedeschi" ... "Chiunque non parli immediatamente tedesco non è benvenuto. Chi vuole essere parte della nostra società non deve solo obbedire alle nostre leggi ma deve anche padroneggiare la lingua".  E poi: "non dobbiamo dare l'impressione che chi non parla tedesco non sia benvenuto qui. Sarebbe un danno per il paese. Le imprese andrebbero altrove perché non troverebbero più lavoratori".
Molto cerchiobottista! Angela Me'! Che dovemo fa'!? O dovemo padroneggia' o no o dovemo padroneggia' sto tedesco!?

Oppure è la stampa italiana che ha travisato? Qualcuno può far luce?

Che poi la frase: "il modello multiculturale è fallito" presuppone che in Germania ci sia (stato) un modello multiculturale. Peccato che, come diceva ieri giustamente Umberto Melotti (professore ordinario di sociologia politica) intervistato a Radio Colonia, un modello multiculturale non ci sia mai stato in Germania. Non siamo né negli USA né nei Paesi Bassi qui!

sabato, ottobre 16, 2010

L'abete della mia infanzia

Dopo il requiem per Banano dello scorso anno ora tocca ad Abete. (Anno di ecatombi botaniche questo 2010!)

Mi è giunta notizia che Abete è rimasto vittima dei lavori di rifacimento del piazzale condominiale della casa dei miei nonni. Lo avrebbero tagliato in quanto le radici "avrebbero potuto danneggiare le fognature".
Fu il maresciallo della guardia forestale a regalare quell'abete a mio padre quando io avevo intorno ai tre anni. Lo tenevamo in vaso sul balcone e nel periodo natalizio lo spostavamo in casa e lo addobbavamo. Poi in una primavera della mia preadolescenza venne trapiantato nel piazzale della casa dei miei nonni. Mi piaceva credere che avessimo la stessa età. Mi piaceva osservane la crescita. Ed ero abbastanza certo che sarebbe vissuto molto più a lungo di me.
Maledetti assassini di abeti!

venerdì, ottobre 15, 2010

Fine settimana londinese - Ottobre 8-12

Dopo Barcellona, Londra. Chissà che verrà dopo? In programma ci sono già Monaco di Baviera (che si preannuncia non rilassantissimo) e la Carolina del Nord, ma non si può mai sapere....
Stavolta siamo andati per le nozze di un amico italiano e la sua compagna malese/cinese. Si sono sposati con la cerimonia del tè. Avendo lasciato la fotocamera in albergo non posso mostrare immagini della cerimonia. Se mi arriveranno forse le aggiungerò.

Denmark Street: la via della musica.

Negozio di dolcezze
Addio al celibato. Evito accuratamente di raccontare gli imbarazzanti (soprattutto per me) dettagli.

 Al ristorante indiano
Mura romane all'ingresso della Torre di Londra
Ingresso della Torre di Londra

Vista del Tower Bridge dalla Torre di Londra
Edifici all'interno della Torre di Londra.

Ci abbiamo speso mezza giornata. Ne valeva la pena.
Tower Bridge

Il ponte di Roberto Calvi

Palazzo di Westminster
Alla fine, come si può vedere dalle foto, abbiamo avuto quattro giornate di sole. Non è male per una londra ottobrina no? ... ottobrata londinese....?

giovedì, ottobre 14, 2010

Carnevale della Matematica #30

L'edizione numero 30 del Carnevale della Matematica è ospitata dal blog Popinga.
Oltre che per i contributi l'edizione di Popinga è godibile anche per le immagini del pittore canadese Rob Gonsalves (1959), "esponente del realismo magico che qualcuno ha definito, più o meno coraggiosamente, il nuovo M. C. Escher".
Il mio contributo viene generosamente introdotto in questo modo:
Legato all’ultimo articolo di Zar è l’ulteriore tassello che Flavio Ubaldini (Dioniso) propone nella serie storica che scrive sul suo Blogghetto (e mai nome fu meno azzeccato): Un percorso storico tra Numeri e Geometria - Parte 20: Oresme, serie numeriche e fine del medioevo, in cui si racconta lo sviluppo dello studio delle serie numeriche nel XIV secolo, con i fondamentali contributi di Richard Swineshead e Nicola di Oresme. Dioniso mi ha inviato anche Mapping the Long Human History - la Matematica contro il razzismo, un suo articolo del 2009 sulla differenza tra alberi genealogici e alberi matematici che vuole proporre agli amici del Carnevale, ma che teme sia inadatto. Glielo diciamo in coro che va benissimo?
Interessanti gli "articoli  finali della bellissima serie sul programma di Erlangen (la prima parte è stata pubblicata nel Carnevale precedente)" di Roberto Zanasi (Zar): Coniche e retta impropria, Intersezioni con la retta, Prospettiva, Esiste una sola conica, Una specie di magia, Dualità e Un modello per il piano. Chi volesse prendere visione dell’intera serie di articoli sul programma di Erlagen può fare clic qui.

Bella anche la serie “completa e definitiva” sui sistemi elettorali dei Rudi Matematici.

Popinga ci saluta annunciandoci che "sarà Gianluigi Filippelli a ospitare il Carnevale n. 31, il prossimo 14 novembre, su Scienze Backstage."

Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale

Pagina fan del Carnevale su Facebook

mercoledì, ottobre 13, 2010

Pensiero mattutino: siamo solo microrganismi?

G: (svegliandosi) E se fossimo solo l'avanguardia più avanzata degli innumerevoli microrganismi parassitari che infestano e ammorbano l'epidermide di Pangea - l'unica tra le colonie ad aver raggiunto il possesso dell'autoconsapevolezza e degli strumenti per interrogarsi sul senso della propria esistenza - e che il sistema immunitario dell'organismo Pangea cerca di sconfiggere usando quello che noi chiamiamo catastrofi naturali? Terremoti, eruzioni, tornado, inondazioni non sarebbero altro che i leucociti di Pangea.

F: (guardandolo tra il perplesso e l'annoiato) ch'ha magnato ieri sera Gianfra'?

mercoledì, ottobre 06, 2010

Barcellona: il regalo per Zucchero - Ottobre 1-4

Questo viaggio era il regalo di compleanno di alcuni amici per Zucchero. La sorpresa era stata svelata solo per metà. L'altra metà, segretamente tramata con il mio aiuto e tenuta scrupolosamente nascosta per mesi, consisteva nella presenza dei suddetti amici nel nostro albergo. Devo ammettere che negli ultimi giorni, specialmente nell'ultimo, ho rischiato di tradirmi molte volte. Alla fine la sorpresa è riuscita bene.

Casa Batló - Antoni Gaudí
Gastronomia lungo il Carrer Gran de Grácia, all'angolo dopo il ristorante Botafumeíro. Ivi abbiamo consumate l'aperitivo a base di pata negra e vino tinto concettuale.
Ristorante Botafumeíro -  Carrer Gran de Grácia, 81. Consigliabile. Buona la paella. Delizioso il Pulpo a la Gallega: di una consistenza burrosa. Prezzi leggermente alti. Freschissimo il pesce.
Operai al lavoro sulla facciata della Sagrada Família.
Sagrada Família: "I lavori sono cominciati nel 1882 e proseguiranno ancora per molti anni, probabilmente fino al 2030. Anche se non conclusa, la chiesa verrà consacrata da Papa Benedetto XVI il 7 novembre 2010"
Nella foto a sinistra potete vedere una distesa di biciclette pubbliche. Sono biciclette condivise dai residenti. Da quello che sono riuscito a dedurre dovrebbero funzionare attraverso una sorta di carta prepagata che dovrebbe consentire di sganciarle dall'apposita struttura di parcheggio e riagganciarle alla struttura presente nei dintorni della destinazione del ciclista-cittadino.
Questo sistema mi è piaciuto molto. Ho pensato però che presuppone la presenza di una cittadinanza con un senso civico medio-alto.
Ci sono altri aspetti che fanno apparire Barcellona come una città moderna, civile, ecologica e vivibile. Come ad esempio la raccolta differenziata presente ovunque (anche nei pressi della coda per i controlli all'aeroporto), i marciapiedi e i mezzi pubblici fatti con criteri di accessibilità per i disabili e altre cose simili.

Cattedrale di Sant'Eulalia. Non se se a questa sia ispirato l'autore del romanzo La cattedrale del mare.
Cristo di Lepanto che secondo la tradizione fu "issato sulla nave di Giovanni D’Austria come stendardo durante la battaglia di Lepanto contro i Turchi nel 1571. Pare che nel mezzo di questa battaglia la figura del Cristo Crocifisso si sia mossa per scansare una palla di cannone, cosa che le avrebbe fatto assumere la strana forma che ha attualmente."
Vista da El Corte Inglés
Parco Güell
Ingresso del parco visto dall'alto
Una delle singolari architetture del parco
Una delle gastronomie del Barri Gòtic. Molto rustica. C'erano due tavoli e ne abbiamo approfittato. Abbiamo preso: pata negra, vino tinto della casa (molto concreto e poco concettuale), queso manchego, prosciutto cotto artigianale (cotto da loro stessi credo), chorizo, e dulcis in fundo i chicharrones (ciccioli), che avevo gustato caldi e appena fritti nello strutto nel 2005 a Viñales-Cuba; devo ammettere che quelli barcellonesi mi hanno un po' deluso.
Gran Teatre del Liceu dove abbiamo assistito ad una rappresentazione della Carmen di Bizet. Era il mio regalo di compleanno da parte di un'amica. Mi è piaciuta. Nella scena finale il regista è riuscito a rendere molto bene il parallelo tra la vittima dell'arena e quella della scena. Mi ha emozionato. Qualche altra scelta del regista mi sembrava un po' più discutibile. Particolarmente oscure mi sono risultate la scena in cui un ballerino/comparsa correva in circolo in mutande e quella in cui il medesimo si denudava completamente e ballava solitario sul palco.
Se capiterete a Barcellona non perdetevi assolutamente la Cervecería Catalana. Si mangia divinamente (soprattutto tapas) a prezzi medio-bassi. Le sepionas della foto erano una poesia.
Spiaggia a duecento metri dal nostro albergo.

Una caratteristica della zona del nostro albergo è l'odore non molto piacevole che aleggiava ovunque. Tornati a casa ci siamo accorti che tutti i nostri vestiti erano ancora puzzolenti.