mercoledì, settembre 27, 2006

GvHD

Non ho ancora avuto modo di sperimentare a pieno la validità dei miei nuovi begli accessori musicali. Un'intensificazione del famigerato GvHD mi sta creando dei problemi che fanno regredire la sensibilità delle mie labbra a quella delle labbra di un principiante. Fortunatamente ieri il medico mi ha detto che potrebbe esserci un rimedio e mi ha prescritta una pomata da spalmare in bocca. Andando a leggere il bugiardino prima di applicare la pomata per la prima volta trovo diverse indicazioni che mi lasciano perplesso:

1) La pomata non deve essere usata nel naso, nella bocca e negli occhi. Se dovesse capitarvi accidentalmente, rimuoverla istantaneamente e lavare la zona di contatto.

2) La pelle su cui si applica la pomata deve essere asciutta

3) Se accidentalmente ingoiate la pomata contattate immediatamente il medico curante

Ho evitato quindi di applicarla. Stamane ho chiamato il medico, che, mentre io raccontavo quanto accaduto la sera prima, se la rideva bellamente. Mi ha quindi detto che non sono il primo. Però avrebbe pure potuto avvisarmi... forse rientra un po' nel sadismo di categoria :-)

lunedì, settembre 25, 2006

Primo giorno

Oggi rientro al lavoro dopo quasi tre mesi di assenze alternate a sporadiche giornate lavorative: sarà dura.

mercoledì, settembre 13, 2006

Stromboli


Con scarponi, casco e lampada partiamo per la scalata verso le 16:30. Le spiagge di Stromboli sono tutte completamente nere, così come il suolo del sentiero che calpestiamo.
La salita diventa sempre più ripida, ma la copertura del cielo la rende meno faticosa: si suda molto comunque. A rendere invece la salita più dura contribuisce la finissima sabbia nera che ricopre il terreno.
La vegetazione è composta principalmente di arbusti, con qualche leccio qua e là.
Noi siamo gli unici italiani e saliamo immediatamente dietro la guida.
Verso quota 600 m. comincia a piovere, ma fortunatamente dura poco. Il vento si intensifica progressivamente. Siamo un po' preoccupati per le condizioni meteorologiche.
Quando siamo intorno ai 700 m. le nubi avvolgono completamente il vulcano, la visibilità si annulla, l'umidità penetra le ossa e i capelli si bagnano. La temperatura si è abbassata e in maniche corte fa freddo nonostante lo sforzo.
In alcuni punti il vento è talmente forte che spazza la sabbia e scopre le rocce, che in quel punto sono rossicce come quelle di Heidelberg.
Ci avviciniamo al cratere, si sentono le esplosioni, ma per la nebbia non si vede ancora nulla.
Passiamo per un punto a riparo dal vento e la guida ci fa cambiare: indossiamo felpe, giacche e caschi.
All'imbrunire giungiamo sul crinale a più di 900 m. al di sopra del cratere. Il vento è forte: senza giacche non si resisterebbe. Dopo un po' riusciamo a sederci e si sta meglio: il suolo è tiepido. Sovrastiamo quattro comignoli vulcanici. Molte delle esplosioni preludono a getti e piogge di lapilli incandescenti che si spengono lentamente una volta a terra. Lo spettacolo è favoloso.
La discesa è più veloce: due ore invece di tre. Indossiamo le lampade sul casco e scendiamo affondando fino alla caviglia gli scarponi nel sabbione nero i quali si riempiono di sabbia e pietruzze. L'aria diventa irrespirabile a causa del polverone sollevato dai nostri passi, così la guida ci fornisce delle mascherine. La discesa risulta comunque comoda e scivolosa: salire seguendo questo percorso sarebbe impossibile. Mi chiedo come faccia la guida a riconoscere il percorso: è buio e non si vedono punti di riferimento.
Alle 22:30 salpiamo per il ritorno a Lipari. Alla fine possiamo dire di essere stati fortunati per vari motivi: la copertura del cielo ha facilitato la scalata, non è piovuto (solo qualche goccia), le esplosioni sono state numerose e la motonave è riuscita ad ormeggiare nonostante il mare grosso. Ci corichiamo stanchi ma soddisfatti. Se qualcuno un anno fa mi avesse detto: tra un anno scalerai Stromboli, non gli avrei mai creduto.

mercoledì, settembre 06, 2006

Promozione e accessori musicali


Prima di tutto la bella notizia: ho superato gli esami di settembre a pieni voti. Ho ricevuto la notizia mentre ero di fronte ad un piatto fumante di spaghetti al pesce spada.
Sono momenti di gioia impagabile. Questi episodi mi fanno apprezzare sempre di più i piccoli piaceri della vita e tutti gli istanti di pace e serenità. Vorrei che tutti riuscissero a gioirne e goderne.

Oltre a questo, ieri sono stato in visita da un artigiano che costruisce bocchini per ottoni. E' stata una bella esperienza. Volevo farmi costruire un bocchino su misura per il mio amato trombone. Siccome da tempo sto pensando di comprare uno strumento a canneggio più grande, mi servirebbe un bocchino il più simile possibile a quello che uso attualmente, che sia però applicabile anche al canneggio grande, in modo da avere la possibilità di provare il candidato all'acquisto.
L'artigiano è stato fantastico. Cinquattottenne in pensione, ha eseguito un lavoro eccelso in circa tre ore intrattenendomi con racconti di episodi della sua vita e considerazioni varie. Uno dei temi principali è stato la Germania e i tedeschi. Il signore ha vissuto per brevi periodi in Germania per motivi di lavoro. Mi ha raccontato dei dettagli su un'azienda tedesca che non avrei mai ritenuto pensabili in Germania. Mi ha anche raccontato come ha sviluppato questa passione e che gli piacerebbe che il figlio ereditasse i segreti della sua arte.
E' stato molto bello vedere dei pezzi di ottone trasformarsi lentamente in componenti del bocchino. Alla fine di tre ore mi sono ritrovato con due bocchini componibili, di cui uno a tre pezzi: appoggio, tazza e penna; e uno a due pezzi. Ora in tutto ho 3 appoggi, 3 tazze e 2 penne per un totale di 14 combinazioni. Adesso non mi rimane che provarli. Se ne parlerà al mio ritorno a fine settembre.

domenica, settembre 03, 2006

Per Grazia Ricevuta

Ieri sera io e mio moglie siamo andati ad Alatri al concerto dei PGR, ex CSI, ex CCCP. Ci siamo spinti fin sotto il palco, dove Giovanni Lindo Ferretti, nella sua ieratica immobilità, intonava soprattutto vecchie canzoni dei CCCP e dei CSI. Eravamo circondati principalmente da ragazzi giovani che conoscevano tutti i testi e durante le canzoni più movimentate saltavano come scalmanati.
Questo è il primo concerto di Ferretti che riesco a sentire. Nel 1995 non riuscii ad andare al concerto dei CSI a Roma in quanto avevo il turno notturno come obiettore di coscienza al centro per senza fissa dimora di Ponte Casilino: gli obiettori che erano in servizio con me si diedero malati, ma io rimasi.
Mi viene da pensare che nel '95 i ventenni che mi circondano frequentavano le elementari e qualcuno frequentava forse l'asilo quando io ho cominciato ad ascoltare i CCCP all'inizio degli anni '90. Non pensavo che Ferretti avesse così tanti ammiratori giovani.

Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così
non dire una parola che non sia d'amore
per me per la mia vita ch'è tutto quello che ho
è tutto quello che io ho e non è ancora finita.