lunedì, dicembre 27, 2021

Dati sulla mortalità in Italia 2012-2020

Oggi ho letto un'affermazione scritta con tanta sicumera. La riporto al netto delle sgrammaticature: 
"Non dimentichiamoci che dal 2015 al 2021 i grafici della mortalità non presentano variazioni, nonostante i paladini dei pecoroni ..." e così via.

Ecco invece che dicono i dati.
Nel complesso nel 2020 il numero dei morti risulta di 746.146 unità. Anche considerando il peggior anno passato per numero di morti (il 2017), la differenza è di 97.085 unità in più, pari ad un +15%.
Se il dato viene invece raffrontato con l'anno precedente, il 2019, la differenza è di 111.729 unità in più, pari ad un +17,6%.



Fonti 

Morti per mese in Italia nel periodo covid-19

Dati ISTAT sezione “Popolazione e famiglie -> Mortalità -> Decessi -> Morti”

lunedì, dicembre 06, 2021

Più libri più liberi, Scienza Express e Zerocalcare

Ieri eravamo a “Più libri più liberi”. 









Non poteva mancare una visita a Scienza Express, che esponeva il mio
mistero del suono senza numero vicino alla mitica Margherita Hack










E ci siamo anche imbattuti in Zerocalcare.

lunedì, novembre 22, 2021

Green pass in Italia e in Germania

Alcuni si lamentavano delle misure “liberticide” imposte in Italia con la certificazione verde.

Qui in Germania, dove misure simili sono state introdotte molte più tardi che in Italia (troppo tardi) e quindi i numeri sono spaventosamente più alti, adesso per accedere a situazioni come le nostre prove d’orchestra persino i vaccinati devono sottoporsi alla prova del tampone.

venerdì, novembre 19, 2021

Studio sula protezione della terza dose del vaccino Pfizer

Ottime notizie sul fronte terza dose. Non so perché ma circola molto la bufala che gli studi sui vaccini si siano fermati.
Nel frattempo nel mondo reale...

Il New England Journal of Medicine ha pubblicato il primo studio controllato con placebo su terza dose Pfizer somministrata a 10.000 persone.

"I risultati mostrano un’efficacia dose pari al 95,6%, con 5 casi di infezione da coronavirus nel gruppo vaccinato con la terza dose, contro 109 contagi nel gruppo placebo (2 dosi, più la terza con placebo). Le cifre ottimistiche sono rafforzate dal fatto che gli anticorpi neutralizzanti sono stati alti nei confronti di tutte le varianti, senza cali particolari verso le «peggiori», Beta e Delta. In più, per raggiungere la massima efficacia della terza dose si è visto che sono bastati solo 7 giorni. Più di un quinto dei partecipanti allo studio aveva più di 65 anni, categoria più a rischio di Covid grave. Anche il profilo di sicurezza del vaccino è rimasto «generalmente coerente» con i dati precedenti."

Io oggi ho preso l'appuntamento per la terza dose. 🙂

Informazioni prese da La terza dose del vaccino Pfizer offre una protezione quasi totale dal Covid


lunedì, novembre 15, 2021

La Germania Est d'Europa

 Qualche settimana fa qualcuno aveva scritto: "siamo diventati la Germania Est d'Europa".

La situazione attuale è che molti paesi europei si trovano in condizioni drammaticamente peggiori rispetto all'Italia e stanno adottando misure molto più restrittive.

domenica, novembre 07, 2021

Il divorzio dalla realtà

“Le esperienze spiacevoli o destabilizzanti come la paura e la vergogna e l’umiliazione, se vengono rimosse e non elaborate, provocano lo sviluppo di meccanismi difensivi patologici che isolano progressivamente dall’esterno, inducono a un divorzio dalla realtà, a respingere ogni elemento dissonante rispetto alla propria visione del mondo, e così attenuano il principio di realtà fino, talvolta, ad abolirlo del tutto. Una paura alienata dalle sue vere cause e proiettata sui capri espiatori produce un linguaggio privo di significati e comprime, fino a svuotarla, a farne un simulacro, la vita democratica. Al contrario, quando le esperienze di paura (o di vergogna) vengono accettate, riconosciute (il che significa, fra l’altro: quando ne vengono riconosciute le cause, senza procedure di rimozione o proiezione), accrescono la consapevolezza e diventano fattori di progresso e miglioramento. Questo vale sia a livello di individui, sia a livello di collettività.”

Della gentilezza e del coraggio: Breviario di politica e altre cose – Gianrico Carofiglio

Complottismo primordiale

«E voi gli credete?»
«E perché non dovremmo? Qui abbiamo tutto, stiamo bene, non ci manca niente… C’è solo quella cosa che non possiamo mangiare».
«E lo sapete perché non potete mangiarla? Ve lo siete mai chiesti!?»
«…»
«Ve lo nasconde!1 Non vuole farvelo sapere!1! Perché ci lucra a scapito vostro. … Se la mangiate diventerete come lui. Diventerete più intelligenti di lui. Diventerete liberi. Libertà dai poteri forti!1!!»
«Adesso ho capito! Ci hai aperto la mente. Mangiamola!1!»

…E la storia ebbe inizio…

martedì, novembre 02, 2021

Ora legale, consultazione europea e interpretazioni numeriche discutibili

Nell’articolo Ora legale o ora solare? Secondo un nuovo studio abolire il cambio d’ora farebbe male alla salute di Laura Cuppini leggo queste due affermazioni:

"Nel 2018 i cittadini europei hanno deciso per l’abolizione del cambio di ora con l’84% dei voti a favore"
e
in Europa la stragrande maggioranza della popolazione si oppone al mantenimento del doppio cambio d’ora“.

In realtà, pur trattandosi della consultazione pubblica UE con il numero più alto di risposte mai ricevute, si tratta pur sempre di 4,6 milioni di risposte che, su una popolazione di circa 450 milioni di abitanti, rappresentano poco più dell’1%.
I dati si trovano su un sito ufficiale dell'UE: Consultazione sull'ora legale: 84% a favore dell'abolizione del cambio dell'ora in Europa.
Da notare che per l’Italia si sono espressi solo lo 0,04% dei cittadini.



Viste le percentuali si può davvero affermare che “in Europa la stragrande maggioranza della popolazione si oppone al mantenimento del doppio cambio d’ora“?

lunedì, ottobre 18, 2021

Confronto impatto Covid19 tra cittadini vaccinati e non vaccinati

Ecco una tabella con un confronto, tra cittadini italiani vaccinati e non vaccinati, dell'impatto prodotto da Covid19.

Detto a parole, se non ci si vaccina, finire in terapia intensiva per Covid19 è di:

39 volte più probabile tra i 19-59 anni.
20 volte più probabile tra i 60-79 anni.
13 volte più probabile oltre gli 80 anni.

Più di questo non so bene che cosa possa servire.

Ah, forse dare uno sguardo a un confronto con la curva di un paese a bassa vaccinazione.





Dati presi da:

giovedì, settembre 30, 2021

Il pendolo di Foucault: quando i libri evocano l'attualità, personale e collettiva

Quando una rilettura dopo più di trent'anni evoca l'attualità, personale e collettiva.

“Il percorso è rituale,” ci stava dicendo Agliè mentre salivamo.
“Questi sono giardini pensili, gli stessi – o quasi – che Salomon de Caus aveva ideato per gli orti di Heidelberg – voglio dire, per l’elettore palatino Federico V, nel gran secolo rosacrociano. La luce è poca, ma così dev’essere, perché è meglio intuire che vedere: il nostro anfitrione non ha riprodotto con fedeltà il progetto di Salomon de Caus, ma lo ha concentrato in uno spazio più angusto. I giardini di Heidelberg imitavano il macrocosmo, ma chi li ha ricostruiti qui ha solo imitato quel microcosmo. Vedano quella grotta, costruita a rocaille... Decorativa, senza dubbio. Ma de Caus aveva presente quell’emblema dell’Atalanta Fugiens di Michael Maier dove il corallo è la pietra filosofale. De Caus sapeva che attraverso la forma dei giardini si possono influenzare gli astri, perché ci sono caratteri che per la loro configurazione mimano l’armonia dell’universo...”

“Vorrei che loro cogliessero il significato profondo di questo che altrimenti sarebbe un banale gioco idraulico. De Caus sapeva bene che se si prende un vaso, lo si riempie d’acqua e si chiude in alto, anche se poi si apre un foro sul fondo, l’acqua non ne esce. Ma se si apre anche un foro al di sopra, l’acqua defluisce o zampilla in basso.”
“Non è ovvio?” chiesi. “Nel secondo caso entra l’aria dall’alto e spinge l’acqua in basso.”
“Tipica spiegazione scientista, in cui si scambia la causa per l’effetto, o viceversa. Lei non deve chiedersi perché l’acqua esce nel secondo caso. Deve chiedersi perché si rifiuta di uscire nel primo.”
“E perché si rifiuta?” chiese ansioso Garamond.
“Perché se uscisse rimarrebbe del vuoto nel vaso, e la natura ha orrore del vuoto. Nequaquam vacui, era un principio rosacrociano, che la scienza moderna ha dimenticato.”
“Impressionante,” disse Garamond. “Casaubon, nella nostra meravigliosa storia dei metalli queste cose debbono venire fuori, mi raccomando. E non mi dica che l’acqua non è un metallo. Fantasia, ci vuole.”
“Mi scusi,” disse Belbo ad Agliè, “ma il suo è l’argomento post hoc ergo ante hoc. Quello che viene dopo causa quello che veniva prima.”
“Non bisogna ragionare secondo sequenze lineari. L’acqua di queste fontane non lo fa. La natura non lo fa, la natura ignora il tempo. Il tempo è un’invenzione dell’Occidente.”
 
“Io dico che esiste una società segreta con ramificazioni in tutto il mondo, che complotta per diffondere la voce che esiste un complotto universale.” “Lei scherza, ma io...”
“Io non scherzo. Venga a leggersi i manoscritti che arrivano alla Manuzio. Ma se vuole un’interpretazione più terra terra, è come la storiella del balbuziente che dice che non l’hanno assunto come annunciatore alla radio perché non è iscritto al partito. Bisogna sempre attribuire a qualcuno i propri fallimenti, le dittature trovano sempre un nemico esterno per unire i propri seguaci. Come diceva quel tale, per ogni problema complesso c’è una soluzione semplice, ed è sbagliata.”
“E se io trovo una bomba su un treno avvolta in un ciclostilato che parla di sinarchia, mi accontento di dire che è una soluzione semplice per un problema complesso?”
“Perché? Ha trovato bombe sui treni che... No, mi scusi. Davvero questi non sarebbero fatti miei. Ma allora perché me ne parla?”
“Perché speravo che lei ne sapesse più di me. Perché forse mi solleva vedere che anche lei non ci si raccapezza. Lei dice che deve leggere troppi matti, e la considera una perdita di tempo. Io no, per me i testi dei vostri matti – dico vostri, della gente normale – sono testi importanti. A me forse il testo di un matto spiega come ragiona chi mette la bomba sul treno. O ha paura di diventare una spia della polizia?”

Il pendolo di Foucault – Umberto Eco

martedì, settembre 21, 2021

Stravinsky nel Paese di Pulcinella: Carlo Gesualdo da Venosa

Riporto una commento di Sandro Cappelletto su Stravinsky e Carlo Gesualdo da Venosa: due compositori, due giganti, che dialogano nonostante i quasi quattro secoli di distanza. Il commento si trova nella quarta puntata della bellissima serie "Stravinsky nel Paese di Pulcinella" di Sandro Cappelletto.

"Stravinskij scoprì un autore che stava uscendo dall’oblio dopo secoli: Gesualdo da Venosa. Lo definisce musicista senza padri e senza figli. Pianeta senza satelliti nella storia della musica. Oggi sappiamo che non è così, ma Stravinskij rimane fedele al proprio motto: io non rispetto, amo! Viaggiò fino a Gesualdo, il paese in provincia di Avellino dove sorgeva e sorge tuttora il castello di famiglia del principe compositore. Principe, musicista e assassino. Colpevole di un doppio delitto a fil di spada. La moglie, Maria d’Avalos, e il suo amante Fabrizio Carafa. Così bello da venire chiamato l’angelo di Napoli. E lei più che bella: irresistibile, fatale. Un gran caso di cronaca nera che coinvolge l’aristocrazia napoletana di fine cinquecento. Stravinskij sente una forte affinità con la musica di Gesualdo. Gesualdo l’inattuale, che continua a scrivere madrigali in stile polifonico mentre si sta affermando l’opera con le arie cantante dai singoli protagonisti. Anche Glenn Gould la pensava allo stesso modo. Gesualdo è come Bach, diceva. Impossibile collocarli in un preciso contesto storico. Dapprima Stravinskij completa tre brevi brani sacri di Gesualdo, ai quali mancano delle parti vocali, e battezza l’opera Tres sacrae cantiones. Non vuole rifare Gesualdo, ma confrontarsi con lui. Le mie parti, dice, non sono un tentativo di ricostruzione: vi sono dentro io quanto Gesualdo."


lunedì, settembre 13, 2021

Cammino di S. Francesco: primo tratto

Inizio - 20 agosto 2021

Il primo approccio con l’autista dell’autobus Rieti - Labro non è stato dei migliori. Mi sono avvicinato all’entrata e le ho chiesto se la corsa passasse per Labro.
«Ma che ce sta scritto Labro qui?!», comincia a rispondere lei indicando il cartello sul fronte. Ma s’interrompe prima di terminare la frase. Mi torna in mente l’autista che un anno prima ci rispose: «Io manco so ‘ndo sta Amatrice».
«No, aspetta!», riprende la signora, scartabellando tra gli orari. «Sì, questo è quello speciale che ce passa. Salite!».
«Come facciamo a capire quando siamo arrivati a Labro?».
«Voo dico io!».
La signora parte e comincia a sfrecciare per le strette strade della piana reatina mentre risponde a varie telefonate. La più interessante è quella in cui il marito le chiede istruzioni su come fra funzionare la lavatrice.
«Noo, noo. Quello pei delicati! Do ce sta il gomitolo de lana», dice mentre strombazza verso un autista che ha parcheggiato in una strada stretta impedendo all’autobus di continuare la corsa. «Poi premi quello rosso… No! L’altro. … Ecco n’andro scienziato», dice a un altro autista che non le dà la precedenza. «Senti, poi il resto lo vedi! Te regoli. Mo io devo guidà». Sembrava di essere in una scena di una commedia all’italiana.
Per il resto della corsa la signora autista si è piacevolmente intrattenuta con noi e ci ha indicato dove scendere.

Primo tratto: Piediluco (Labro) – Poggio Bustone - 21 agosto 2021

















mercoledì, giugno 23, 2021

Recensioni a "Il volo delle chimere"

Pagina Amazon delle Chimere

23 giugno 2021
Fa piacere ricevere recensioni anche a distanza di tre anni dalla pubblicazione. L’amica Elisabetta mi scrive:
... volevo dirti che, dopo anni di studi per concorsi vari che, uniti al lavoro ed alla famiglia, non mi hanno permesso di leggere come avrei voluto, ho ripreso da ieri con il tuo "volo delle chimere". Sto a metà e mi sta suscitando un misto di curiosità, stupore e commozione incredibili! Non ti dico che devo trattenere spesso le lacrime e che a volte non ci riesco nemmeno, perché ripenso a quello che è stato. Non so quanto possa valere, ma sono affascinata dal tuo modo di scrivere e di raccontare le emozioni.

21 ottobre 2018
Adriana P. ha scritto la seguente recensione.
Il volo delle chimere è un libro scritto con molta delicatezza su un argomento che potrebbe facilmente scadere nel patetico. Invece è un libro scritto molto bene e che vale la pena di leggere. L‘ho letto tutto d‘un fiato, con piacere e commozione.


27 settembre 2018
Roberto, architetto, ha scritto la seguente recensione.
Cosa aspettate ad ordinarlo?
Ho letto con piacere una storia sicuramente vera ed appassionante. Due cervelli in fuga da una realtà che li respinge si trovano ad affrontare storie complicate. Ben scritto, soprattutto la storia di Fosco Ubaldini...

18 settembre 2018
Paola S. ha scritto la seguente recensione.
"Due storie delicate, profonde, toccanti. Le vite di due persone qualunque "sballottate" dagli eventi, che vivono ansie, angoscie, effimere gioie e subitanei ripensamenti ma che nella scienza ritrovano conforto e salvezza. Due storie "vere" anche se romanzate. Dipingono da un lato il mondo competitivo e spesso spietato della ricerca scientifica, dall'altro il travaglio di chi si trova in pericolo di vita ed è assalito da ogni sorta di sofferenza e di dubbio ma che comunque non molla. Per ragioni personali mi è stato facile immedesimarmi nella storia di Fosco e Sara per i quali non si può non tifare dall'inizio alla fine. Ma mi è piaciuto anche l'intento di rendere concreto, vivo, reale, chi troppo spesso appare molto distante da noi: gli uomini e le donne che si occupano di scienza. Piacevole lo stile dei due autori, leggero e scorrevole nonostante i temi trattati."

15 settembre 2018
Luca, dirigente biologo, ha scritto questa recensione.

"Per una volta uso Facebook non per parlare di Roma, ma per parlare di una persona a me cara con cui mi sono trovato a interagire diversi anni fa. Una persona che ha combattuto la leucemia ed ha vinto la sua battaglia per la vita. Io ho avuto una parte marginale nella sua vita e durante la sua lotta per la vita. Ci siamo ritrovati anni dopo. Mi ha cercato, mi ha trovato e mi ha fatto dono di parole bellissime. Flavio ha scritto un libro, il volo delle chimere, attraverso il quale racconta la sua malattia. Non è un inno alla sofferenza, bensì un inno alla vita. È una delle tante storie, poco conosciute, degli Eroi (la E maiuscola è d'obbligo) silenziosi e discreti che ci circondano e che non fanno notizia. Mi permetto di consigliarne la lettura. È scritto in maniera mirabile e non annoia mai. Lo trovate su Amazon. Colgo l'occasione per ringraziare Flavio per avermi riservato un posto nel suo libro. Non lo merito, ma il solo fatto di avermi "nascosto" in qualche riga, mi fa amare un lavoro a volte difficile e soprattutto mi dà la misura del vero senso della vita, quando a volte mi sembra di perderlo. Grazie di cuore, Flavio."

21 agosto 2018
Maurizio mi manda questo commento.

"Complimenti davvero! Diversi momenti di commozione, qualche lacrimuccia e qualche risata improvvisa anche se, vista la situazione, c'era poco da ridere...ma sono state risate proprio spontanee! Un libro che mi ha emozionato e coinvolto molto...finito in tre giorni!"

6 agosto 2018 
Dora Conte mi manda questa foto con il seguente commento.

È un libro Bellissimo. Due storie che si alternano portandovi a leggere senza sosta per scoprire le vicende dei due protagonisti: Fosco - costretto suo malgrado a combattere contro una leucemia in un paese straniero - e Linda - giovane ricercatrice che si trasferisce all'estero, in un centro di ricerca di eccellenza, costretta a misurarsi con un'ambiente inaspettamente ostile.

Ricerca e malattia, due facce della stessa medaglia che il lettore, grazie ad una narrazione coinvolgente e ricca di descrizioni, ha l'opportunità di conoscere con continui spunti di riflessione che non possono che aiutarci ad affrontare meglio la vita quotidiana. Veramente complimenti agli autori.....

2 agosto 2018
Marcella Palmieri mi manda questa foto con il seguente commento.

"Il silenzio di questa valle ha accompagnato la lettura, già di per sé piacevole, di questo libro. Si dice che " ogni uomo è capace di consolare un dolore che non gli appartiene" ma, andando avanti con la lettura, pagina dopo pagina, una sincera empatia ti cattura.
Da un senso di sconforto iniziale, che lascia in bocca il sapore della paura, si passa al coraggio, alla forza data dai legami familiari e dagli amici, alla speranza che ci dona la medicina, al senso di appartenenza alle proprie origini e, per ultimo ma fondamentale, al nobile atto della donazione.
Linda e Fosco coinvolgono con le loro storie, in un altanelante turbine di emozioni, ma è il personaggio di Sara che ha destato in me la più alta stima ed ammirazione.
Perché consiglio la lettura di questo libro?
Perché ti cambia il modo di vedere le cose. — emozionata "

21 luglio 2018
Stefania Buoni condivideno il post di COMIP - Figli Di Genitori Con Un Disturbo Mentale, che riporto di seguito, ha scritto - Un romanzo che mi ha toccato moltissimo e mi ha trasmesso tanta forza e voglia di vivere

A volte le battaglie per la vita assumono forme diverse e può capitare di cogliere, nelle differenze, dei sentimenti e degli aspetti comuni che ci avvicinano, inaspettatamente.
È la forza dei #sopravvissuti ad una qualsiasi avversità che ci colpisce e ci modifica, stabilendo un prima e un dopo, costringendoci a rimodellare le nostre credenze e la nostra attitudine alla vita, a scoprire i nostri punti deboli e a tirar fuori risorse inaspettate.

Oggi vogliamo dedicarvi queste bellissime parole di Dioniso Dionisi #FlavioUbaldini, nostro amico e sostenitore, tratte dal romanzo scritto insieme a #SpartacoMencaroni e pubblicato da Scienza Express, dal titolo Il volo delle chimere. Frutto di un'esperienza apparentemente lontana dalla nostra, ma invece vicinissima nello scoprirci splendide e coraggiose fenici che risorgono dalle proprie ceneri e rinascono a nuova vita.



10 luglio 2018 
Oggi è comparsa una nuova gradita recensione. L'ha scritta Elisa Di Palma.

"Non mi capitava da tempo di iniziare e finire un libro in meno di 72 ore...... Travolgente, ti spinge a leggere, ti trascina nella trama, ti emoziona.. Non nascondo che qualche lacrima ribelle è scesa, bagnando un po’ di pagine.."




3 luglio 2018 
L'amica Giovanna ha già finito il libro e ha scritto una recensione molto bella.

"Uno di quei libri che, finito di leggere, tengo ancora per qualche giorno vicino, sul comodino. Mi succede così quando un libro mi appassiona, mi commuove, mi impressiona. E le storie di Fosco e Linda lo hanno fatto. Storie diverse ma simili i protagonisti, entrambi forti ma fragili, combattenti ma pieni di dubbi, alla ricerca di spiegazioni, di conferme, di rapporti umani, di empatie... Alla fine ritrovano se stessi, in maniera molto diversa, ma è un ritrovarsi. Cambiati dalle loro esperienze anche molto dolorose, ma arricchiti.
E, come succede in ogni libro coinvolgente, il lettore ritrova tratti di se stesso. E anche lui ne esce arricchito.
È un libro di sentimenti e di valori umani ma anche interessantissimo dal punto di vista scientifico. Oh, io sono andata a rivedermi un po' di biochimica, rinfrescata l'emopoiesi, i neurotrasmettitori, quella fenilalanina precursore della dopamina... e la genetica: quel nefasto cromosoma Philadelphia!
In conclusione, si può perdere questo libro? Grazie, autori!"

2 luglio 2018
L'amica Giovanna Arcadu mi ha scritto:

"Arrivato e leggo. Da subito catturata. Dopo qualche pagina sono andata a vedere in fondo al libro, avevo intuito bene e: commossa, emozionata.
Flavio, sei straordinario! Ci regali una bella lezione di vita. Bravissimi gli autori. Continuo a godermi le due coinvolgenti storie di Fosco e Linda... Grazie, Flavio"


25 giugno 2018
Stefania Paris ha scritto la seguente recensione.

"Ho iniziato la lettura di questo libro con l'idea di scoprire un mondo a me distante.
Ed invece ho ritrovato me,
la mia ribellione,
il mio cambiamento
la mia paura del giudizio,
il mio coraggio di ascoltarsi.

È stata una condivisione di emozioni. Grazie!!!"


22 giugno 2018
Dall'amico Marcello Ferrante ricevo foto e commento. Forse l'amicizia che ci lega rende Marcello molto generoso nel suo giudizio. Ad ogni modo, ricevere un commento del genere non può che farmi un immenso piacere.

"Il volo delle chimere, dal mio punto di vista di lettore inesperto, è un vero e proprio capolavoro. Quando non vedi l'ora di prendere il libro e speri che non finisca mai significa che ha catturato totalmente la tua attenzione. Leggendolo ho provato emozioni, mi ha insegnato molto e soprattutto mi ha dato spunti interessanti da approfondire. Mai banale, mai noioso e ottimamente romanzato. Naturalmente lo consiglio a tutti gli amanti della lettura. Finisco con il complimentarmi e con la sicurezza che avrà un grande successo."

martedì, giugno 01, 2021

Il gatto Achille e la tartaruga Hermes (seconda parte)

Propongo la seconda parte del capitolo Il gatto Achille e la tartaruga Hermes, che fa parte del progetto descritto in Zenone, Achille, la tartaruga e… Pitagora

...
«Allora… Significa che il movimento è davvero un’illusione?», chiese Zenone.
«A meno che…», aggiunse Apollonia dopo averci riflettuto. «Il ragionamento sbagliato non sia proprio nella suddivisione dello spazio e del tempo».
«Ma se funziona nell’esperimento mentale perché non dovrebbe funzionare nella realtà?».

«Beh…», fece lei. «L’esperimento mentale funziona attraverso una divisione numerica che va avanti illimitatamente. Ora, io ho imparato dai pitagorici che i numeri aiutano a interpretare la realtà. Ma…», continuò la ragazza sempre più immersa nelle sue speculazioni, «c’è anche il precedente che citavo prima. Ippaso scoprì un oggetto a cui non corrisponde nessun numero. Scoprì una corda che non può essere misurata e che quindi emette un suono senza numero». Zenone la fissava ammirato. Nel frattempo avevano raggiunto la scuola e Zenone salutò degli allievi che ciondolavano davanti all’ingresso. Alcuni di loro guardarono la coppia con una certa curiosità. «Questo ci insegna che», riprese Apollonia ignorandoli, «sebbene i numeri siano un ottimo strumento per indagare la realtà, esistono aspetti di questa a cui non corrispondono numeri e, similmente, potrebbero esistere fenomeni immaginabili attraverso i numeri ma senza riscontro nel mondo reale».

«Vorresti dire che…».
«…che forse non si può andare avanti illimitatamente nella frammentazione dello spazio e del tempo. Se lo si può immaginare attraverso i numeri deve essere necessariamente vero anche nella realtà?».
«Uhm…», fece Zenone. «Quindi potrebbe esserci un limite? Un’unità elementare di spazio e un’unità elementare di tempo che non sarebbero divisibili ulteriormente?».
«Potrebbe essere così. Oppure una tale unità indivisibile potrebbe esistere solo per lo spazio o solo per il tempo».
«Hai un’intelligenza insuperabile!», fece Zenone col fiato corto mentre attraversavano uno spazio angusto tra due edifici. «No, mi correggo. La tua intelligenza è superata solo dalla tua bellezza».
«Smettila!», ridacchiò lei. «Non sono bella!».
«Lo sei!», protestò lui prendendola per mano. «E l’intelligenza ti rende ancora più bella», continuò avvicinandola a sé.

I due giovani si fissarono intensamente per alcuni istanti. Poi i volti cominciarono a cedere alla forza di attrazione reciproca. E il bacio li proiettò di nuovo in quel meraviglioso mondo parallelo in cui esistevano solo loro.

mercoledì, marzo 31, 2021

Che cos’è per me la matematica (una visione strettamente personale dettata dal tema del carnevale della matematica di Aprile: "orgoglio matematico")

Passione
Una passione nata quasi per caso. Negli anni delle scuole superiori, nonostante l’indirizzo scelto, mi accorsi di una mia scarsa predisposizione per le materie applicative. Ero invece molto attratto dalle questioni più teoriche dell’ambito scientifico. All’inizio propendevo per la fisica, ma capii che i laboratori non avrebbero fatto per me. Era attratto dal rigore e dalla logica dei mondi matematici in cui tutto sembrava funzionare alla perfezione e in cui immaginazione, creatività e rigore si fondevano meravigliosamente.

Strumento utile per il mio lavoro

Sebbene le mie competenze matematiche vengano usate solo in minima parte in modo diretto nel mio lavoro, sicuramente la forma mentis matematica mi ha aiutato molto ad acquisire una struttura logica per la risoluzione dei problemi: attività principale dei due gruppi che dirigo.


Divertimento

Vedo la creatività come una delle forme più alte di divertimento. È abbastanza ovvio capire come si possa essere creativi con la musica, l’altra mia passione. Ma come si può essere creativi con la matematica? In una moltitudine di modi. Ad esempio, attraverso l’esplorazione mentale dei suoi fantastici mondi. Con la giusta combinazione di abilità e di fortuna ci si potrebbe ritrovare anche su sentieri inesplorati. Oppure attraverso la ricerca di connessioni con altre strutture e altre realtà. Come, ad esempio, la relazione tra matematica e musica. O, ancora, scrivendo storie che parlano di matematica.


Dilettantismo 

Non pratico la matematica – e neppure la musica – per professione, ma entrambe hanno contribuito a rendere la mia vita più interessante e ricca di incontri, relazioni, studio e ricerche.

L’essere un dilettante implica anche una certa ingenuità nel relazionarsi alla materia. È un limite. Ma forse, senza quell’incoscienza dell’ingenuo, non mi sarei spinto a dilettarmi nella divulgazione in ambito matematico. Anche se qualcuno potrebbe obiettare che forse sarebbe stato meglio non averla avuta quella spinta. :-)


Strumento che aiuta a comprendere la realtà che mi circonda

Galileo Galilei ha intuito che l’universo “è scritto in lingua matematica”. Ma già i pitagorici, più di 2000 anni prima, avevano avuto un’intuizione simile.

La matematica mi ha aiutato a ragionare in modo più rigoroso, a districarmi meglio tra fatti e pseudo-fatti. Ma anche ad avere competenze apparentemente banali, ma purtroppo ancora non sufficientemente diffuse, come interpretare i grafici, avere un’idea delle quantità e delle proporzioni in fenomeni che vanno dalla scienza all’economia, dalla musica alla finanza, dal gioco alle pandemie.


Amore

E poi, dulcis in fundo, è grazie allo studio della matematica che ho incontrato mia moglie. 

lunedì, marzo 29, 2021

Vaccini Covid-19: l'esempio della regione Lazio

Finora in famiglia abbiamo preso cinque appuntamenti per il vaccino sul sito della regione Lazio. In tutti i casi abbiamo trovato un appuntamento al primo tentativo.
Sul sito di qui bisogna prima registrarsi per ottenere un codice. E poi impegnarsi in giornate di click compulsivi per poter oltrepassare la pagina, che altri chiamano "porta della legge", con il messaggio:
"Derzeit stehen leider keine Termine zur Verfügung."


martedì, marzo 16, 2021

La sospensione del vaccino AstraZeneca in Europa

In questi giorni mi è capitato di sentire la frase: vaglielo a dire a alle mogli e ai figli di chi è morto dopo essere stato vaccinato che una relazione causa-effetto non è stata dimostrata!

A causa dell’annullamento degli appuntamenti per la vaccinazione, come è capitato per l'appuntamento che avevo fissato per oggi, probabilmente ci saranno delle persone che si infetteranno, e che non si sarebbero infettate se fossero state vaccinate. Probabilmente una percentuale di queste morirà.

Sarà interessante allora capire quanti saranno stati i veri morti causati dal vaccino e quelli causati della mancanza di vaccino.
Forse tra qualche mese leggeremo i risultati di un qualche studio che cercherà di stimare questi numeri.
E chi glielo andrà a dire alle mogli e ai figli di chi è morto per non essere stato vaccinato?

giovedì, marzo 11, 2021

Vaccino Covid-19

La scorsa settimana ho fatto salti di gioia quando sono riuscito a prendere i due appuntamenti per il vaccino. E ieri sono riuscito a ottenere anche il certificato necessario e delle informazioni che dovrebbero essermi utili a far accrescere l'efficacia.

Sono grato a tutto il sistema che è riuscito a rendere disponibili i vaccini a un solo anno dall'inizio della pandemia: dalla ricerca, alla produzione, fino all'infrastruttura di regole e logistica per la distribuzione.

venerdì, marzo 05, 2021

CCCP e C.S.I. a Sanremo

Chi lo avrebbe mai detto che le canzoni di uno dei gruppi preferiti della mia tarda adolescenza sarebbero finite a Sanremo?

    
Mi sono davvero sorpreso quando ho sentito prima i Måneskin e Manuel Agnelli intonare “Amandoti” (versione originale - versione 2021), scritta nel 1987 da Giovanni Lindo Ferretti con musica di Massimo Zamboni; e poi Max Gazzé e Daniele Silvestri cantare “Del mondo” (versione originale - versione 2021)

A proposito, pure a qualcun altro viene la gastrite quando sente pronunciare venti-ventuno l'ano 2021?

A Sanremo un omaggio ai Cccp e ai Csi nella terza serata

mercoledì, febbraio 17, 2021

Draghi: doloroso notare come il giudizio degli altri sul nostro Paese sia migliore del nostro

Condivido parola per parola questo brano del discorso di Draghi per la fiducia al senato. Da anni mi sto sgolando a ripetere concetti simili in #italicomasochismo #italoborboforesi.

“Siamo una grande potenza economica e culturale. Mi sono sempre stupito e un po' addolorato in questi anni, nel notare come spesso il giudizio degli altri sul nostro Paese sia migliore del nostro. Dobbiamo essere più orgogliosi, più giusti e più generosi nei confronti del nostro Paese. E riconoscere i tanti primati, la profonda ricchezza del nostro capitale sociale, del nostro volontariato, che altri ci invidiano.” 

“L'inganno di ciò che siamo è nell'oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere.”