Recensisco e cito brani tratti dall'interessante articolo La tragica coerenza di un naturopata di MedBunker.
Credo sia una domanda che si pongono in tanti: ma chi vende medicine alternative ci crede fino in fondo o è mosso solo da interesse personale?
L'articolo classifica i suddetti venditori in tre tipologie: l'invasato, il mitomane e il venditore di illusioni.
L'invasato "è pervaso da una sorta di "fuoco sacro" che lo porta a credere ciecamente a quello che fa fino a vedere, anche dove non ci sono, risultati, miglioramenti ed efficacia, in una sorta di "possessione" che non si risolve mai. L'invasato è in genere un ingenuo che davvero è convinto di avere "poteri magici", di risolvere i problemi di salute degli altri e di aver scoperto mezzi che nessuno ha mai utilizzato"
Il mitomane è quello che in relativa buonafede (relativa perché utilizza qualsiasi mezzo pur di darsi ragione) spaccia per efficace una sua"invenzione" che invece si è rivelata inefficace. Il mitomane è una persona con una forte personalità, un carattere deciso, determinato, sa benissimo che i suoi pazienti sono letteralmente plagiati dalla sua personalità e quindi sfrutta a suo vantaggio questa venerazione che resta immutata anche di fronte ad evidenti insuccessi ed incidenti. Il mitomane ha tratti spesso vicini alla psicosi e si dipinge come un "leader" alla guida del suo popolo della malattia che combatte contro il nemico potente e subdolo (in questo caso rappresentato dalla medicina) e sono frequenti i casi di vera e propria patologia mentale, tra delirio di onnipotenza e megalomania. L'esigenza di creare un "nemico" è vitale per il guaritore che vuole crearsi un gruppo di fedeli: il leader della "crociata" non avrebbe ragione di esistere se non ci fosse nulla da combattere, creando un oppositore invece, il gruppo si chiude, si rinforza e non fa un passo che non sia approvato dal leader, criticano la scienza come fosse un nemico da sconfiggere ma affermano che le loro teorie sono scientifiche, in pratica affermano di aver inventato una nuova scienza, personale (che però abbandonano quando è in gioco la loro salute).
Il venditore di illusioni invece è perfettamente cosciente di vendere sciocchezze ma conosce i punti deboli della massa, sa usare le parole giuste, ha un vero e proprio "ufficio marketing" ed utilizza qualsiasi mezzo lecito o meno per pubblicizzare la sua attività, è un commerciante, mentre ogni suo "paziente" diventa un manifesto pubblicitario ed ogni scusa è buona per acquisire nuovi clienti.
Non stupirà a questo punto ricordare come alcuni dei più noti "alternativi" pur consigliando ai loro pazienti di non sottoporsi a cure mediche per seguire i loro consigli, quando hanno avuto bisogno di cure per un loro problema di salute si sono rivolti ciecamente e senza esitazione alla medicina standard. Noto il caso di Hamer, ex medico distrutto psicologicamente dalla tragica morte del figlio, che dopo la tragedia ha iniziato a diffondere una sua "disciplina" medica inventata di sana pianta e con chiari tratti di settarismo e delirio. Hamer, affetto da tumore, si sottopose ad intervento chirurgico e chemioterapia guarendo. Un caso simile è quello di Hulda Clark, biologa americana secondo la quale i tumori erano frutto di infezioni di "parassiti" che erano curate con energia elettrica e diete molto dure. Quando fu il suo turno, dopo un maldestro tentativo di nascondere la realtà ai suoi seguaci, non esitò a ricoverarsi in ospedale ma troppo tardi, cosa che fece anche Hoxsey, guaritore americano protagonista di un'aggressiva campagna contro la medicina "del sistema" che però, quando fu colpito da tumore prostatico, non esitò ad utilizzare guarendo.
Questo succede anche tra i "piccoli imbonitori" di internet i quali si dipingono un'immagine di agguerriti nemici della medicina ma che corrono al pronto soccorso al primo disturbo.
Nel resto dell'articolo viene raccontata la tristissima storia del naturopata Max Tomlinson. Se volete potete leggerla nell'articolo (La tragica coerenza di un naturopata). Io preferisco glissare: non ce la faccio.
Credo sia una domanda che si pongono in tanti: ma chi vende medicine alternative ci crede fino in fondo o è mosso solo da interesse personale?
L'articolo classifica i suddetti venditori in tre tipologie: l'invasato, il mitomane e il venditore di illusioni.
L'invasato "è pervaso da una sorta di "fuoco sacro" che lo porta a credere ciecamente a quello che fa fino a vedere, anche dove non ci sono, risultati, miglioramenti ed efficacia, in una sorta di "possessione" che non si risolve mai. L'invasato è in genere un ingenuo che davvero è convinto di avere "poteri magici", di risolvere i problemi di salute degli altri e di aver scoperto mezzi che nessuno ha mai utilizzato"
Il mitomane è quello che in relativa buonafede (relativa perché utilizza qualsiasi mezzo pur di darsi ragione) spaccia per efficace una sua"invenzione" che invece si è rivelata inefficace. Il mitomane è una persona con una forte personalità, un carattere deciso, determinato, sa benissimo che i suoi pazienti sono letteralmente plagiati dalla sua personalità e quindi sfrutta a suo vantaggio questa venerazione che resta immutata anche di fronte ad evidenti insuccessi ed incidenti. Il mitomane ha tratti spesso vicini alla psicosi e si dipinge come un "leader" alla guida del suo popolo della malattia che combatte contro il nemico potente e subdolo (in questo caso rappresentato dalla medicina) e sono frequenti i casi di vera e propria patologia mentale, tra delirio di onnipotenza e megalomania. L'esigenza di creare un "nemico" è vitale per il guaritore che vuole crearsi un gruppo di fedeli: il leader della "crociata" non avrebbe ragione di esistere se non ci fosse nulla da combattere, creando un oppositore invece, il gruppo si chiude, si rinforza e non fa un passo che non sia approvato dal leader, criticano la scienza come fosse un nemico da sconfiggere ma affermano che le loro teorie sono scientifiche, in pratica affermano di aver inventato una nuova scienza, personale (che però abbandonano quando è in gioco la loro salute).
Il venditore di illusioni invece è perfettamente cosciente di vendere sciocchezze ma conosce i punti deboli della massa, sa usare le parole giuste, ha un vero e proprio "ufficio marketing" ed utilizza qualsiasi mezzo lecito o meno per pubblicizzare la sua attività, è un commerciante, mentre ogni suo "paziente" diventa un manifesto pubblicitario ed ogni scusa è buona per acquisire nuovi clienti.
Non stupirà a questo punto ricordare come alcuni dei più noti "alternativi" pur consigliando ai loro pazienti di non sottoporsi a cure mediche per seguire i loro consigli, quando hanno avuto bisogno di cure per un loro problema di salute si sono rivolti ciecamente e senza esitazione alla medicina standard. Noto il caso di Hamer, ex medico distrutto psicologicamente dalla tragica morte del figlio, che dopo la tragedia ha iniziato a diffondere una sua "disciplina" medica inventata di sana pianta e con chiari tratti di settarismo e delirio. Hamer, affetto da tumore, si sottopose ad intervento chirurgico e chemioterapia guarendo. Un caso simile è quello di Hulda Clark, biologa americana secondo la quale i tumori erano frutto di infezioni di "parassiti" che erano curate con energia elettrica e diete molto dure. Quando fu il suo turno, dopo un maldestro tentativo di nascondere la realtà ai suoi seguaci, non esitò a ricoverarsi in ospedale ma troppo tardi, cosa che fece anche Hoxsey, guaritore americano protagonista di un'aggressiva campagna contro la medicina "del sistema" che però, quando fu colpito da tumore prostatico, non esitò ad utilizzare guarendo.
Questo succede anche tra i "piccoli imbonitori" di internet i quali si dipingono un'immagine di agguerriti nemici della medicina ma che corrono al pronto soccorso al primo disturbo.
Nel resto dell'articolo viene raccontata la tristissima storia del naturopata Max Tomlinson. Se volete potete leggerla nell'articolo (La tragica coerenza di un naturopata). Io preferisco glissare: non ce la faccio.
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