Un altro dei temi molto in voga nell'ambito del masochismo nazional-popolare italiano è quello della sanità pubblica sempre allo sfascio. Tema che di solito attrae migliaia di condivisioni sui socialmedia.
Ieri ho letto l'articolo La nostra notte perfetta a Roma in ospedale del Premio Nobel per Amartya Sen.
Ne riporto qualche stralcio.
"Le cure sanitarie pubbliche sono state bersaglio di moltissime critiche, e non pochi esperti insistono che il servizio sanitario, per essere efficiente ed efficace, debba essere amministrato attraverso i meccanismi del mercato. Questa presa di posizione ha raccolto molti consensi negli Stati Uniti, un giudizio critico che oggi trova sempre più sostenitori anche in Europa.
Nel contesto di questo dibattito, vorrei presentare un’esperienza personale vissuta dalla mia famiglia nelle ultime due settimane, durante uno dei nostri tanti viaggi in Italia. Mia moglie si è improvvisamente sentita male e si è rivolta al Pronto Soccorso. Ricoverata al Gemelli di Roma, ha ricevuto immediatamente le cure professionali del caso e poiché i medici hanno deciso di sottoporla a intervento chirurgico di emergenza, questo è stato eseguito nel corso della notte (alle 4 del mattino, il chirurgo in persona mi ha rassicurato che il complesso intervento era andato a buon fine). Le cure e l’assistenza ricevute da mia moglie al Pronto Soccorso e in reparto presso l’ospedale Agostino Gemelli sono state eccellenti.
Il servizio sanitario offerto da questo ospedale convenzionato con il pubblico non si è certo rivelato inferiore — anzi, è stato per molti versi superiore — a quanto avremmo potuto aspettarci nei migliori ospedali privati di Boston, dove entrambi insegniamo (siamo docenti all’Università di Harvard). L’intervento è stato eseguito dal dottor Armando Antinori, un chirurgo di grandissime capacità, che era di turno quella notte. Non esagero nell’affermare che un professionista medico del suo calibro non si sarebbe certamente trovato ad eseguire un intervento di emergenza di notte in un grande ospedale privato in nessuna parte del mondo.
È importante ribadire, nel contesto del dibattito pubblico oggi acceso in tutto il mondo, che l’eccellenza delle cure mediche e la massima responsabilità di gestione possono andare d’accordo anche nel servizio aperto a tutti. È fantastico pensare che tutti i cittadini di questo Paese hanno libero e gratuito accesso a cure mediche di altissimo livello, giorno e notte.
Rivolgo il mio saluto a questa istituzione convenzionata con il pubblico che si prende cura dei malati in un modo che Agostino Gemelli avrebbe certamente apprezzato e applaudito."
E a tal proposito voglio aggiungere che qualche settimana fa ho parlato con mio padre subito dopo un'operazione all'ospedale di Rieti. Era entusiasta della grande professionalità e soprattutto della grande umanità mostrata da tutto il personale dell'ospedale. Mi ha detto: dobbiamo farle sapere queste cose e non parlare solo quando c'è da lamentarsi.
Il servizio sanitario offerto da questo ospedale convenzionato con il pubblico non si è certo rivelato inferiore — anzi, è stato per molti versi superiore — a quanto avremmo potuto aspettarci nei migliori ospedali privati di Boston, dove entrambi insegniamo (siamo docenti all’Università di Harvard). L’intervento è stato eseguito dal dottor Armando Antinori, un chirurgo di grandissime capacità, che era di turno quella notte. Non esagero nell’affermare che un professionista medico del suo calibro non si sarebbe certamente trovato ad eseguire un intervento di emergenza di notte in un grande ospedale privato in nessuna parte del mondo.
È importante ribadire, nel contesto del dibattito pubblico oggi acceso in tutto il mondo, che l’eccellenza delle cure mediche e la massima responsabilità di gestione possono andare d’accordo anche nel servizio aperto a tutti. È fantastico pensare che tutti i cittadini di questo Paese hanno libero e gratuito accesso a cure mediche di altissimo livello, giorno e notte.
Rivolgo il mio saluto a questa istituzione convenzionata con il pubblico che si prende cura dei malati in un modo che Agostino Gemelli avrebbe certamente apprezzato e applaudito."
E a tal proposito voglio aggiungere che qualche settimana fa ho parlato con mio padre subito dopo un'operazione all'ospedale di Rieti. Era entusiasta della grande professionalità e soprattutto della grande umanità mostrata da tutto il personale dell'ospedale. Mi ha detto: dobbiamo farle sapere queste cose e non parlare solo quando c'è da lamentarsi.
Quindi scrivo qui un ringraziamento al personale dell'ospedale di Rieti da parte della mia famiglia.
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