Ho appena letto questo articolo di Dario Bressanini, Perché non possiamo non dirvi antiscientifici, e ne consiglio la lettura. Per quelli più pigri riporto qui gli stralci a mio avviso più interessanti.
"Con l’avvicinarsi di EXPO il dibattito sugli OGM si è riacceso, e ancora una volta sconta la difficoltà, da parte di intellettuali come Carlo Petrini o Michele Serra, di comprendere e accettare le regole di una discussione scientifica, attirandosi le accuse, da parte di molti scienziati, di essere “antiscientifici”."...
"Quando Petrini dice che la Spagna, aprendo agli OGM, ha “perso una significativa quota di biodiversità” chi si tiene aggiornato in questo campo sbalordisce, perché è proprio il contrario. La biodiversità di un campo di mais OGM, meno trattato con pesticidi, è superiore a quella di un campo tradizionale, irrorato di sostanze che uccidono anche insetti benefici. L’uso del mais Bt a livello globale ha portato a una riduzione del 35% di insetticidi, e in Spagna il 70% di chi coltiva mais OGM non fa nessun altro trattamento insetticida. O Petrini dà una interpretazione tutta sua al termine scientifico “biodiversità”, e allora agli scienziati piacerebbe sapere a che cosa si riferisce, oppure ha fatto una affermazione non supportata da prove empiriche e razionali: una colpa grave per ogni scienziato. In entrambi i casi l’accusa di essere antiscientifico e di non seguire l’etica della scienza e la sua ricerca di verità, segue automatica."...
"Questa patente viene attribuita anche a chi dipinge in modo scorretto la posizione della maggioranza degli scienziati esperti in un dato campo. Un esempio noto è quello del riscaldamento globale: nella comunità scientifica vi è il consenso che questo abbia origine nelle attività umane. Ben il 97% degli articoli scientifici concordano su una origine antropogenica. Il 3% no. Hanno ragione i secondi? Può darsi. Nessuno censura questi scienziati che continueranno a battersi per le loro idee cercando di portare “prove empiriche e razionali” per far cambiare idea agli altri. Ma non è accettabile che in un dibattito pubblico sul tema, a supporto delle proprie scelte politiche ed economiche, si sostenga che “la scienza è divisa”. "....
"Chi si oppone agli OGM ha diritto di farlo, ma ammettendo pubblicamente che per quel che riguarda gli aspetti scientifici: gli effetti sull’ambiente, sulla salute, sulla biodiversità e così via, le sue opinioni sono contrarie al consenso scientifico attuale."...
"Alcuni OGM hanno già dimostrato di portare dei benefici scientificamente accertati: meno uso di pesticidi, miglioramento delle condizioni socioeconomiche degli agricoltori, riduzione tra gli agricoltori di avvelenamenti da sostanze chimiche, tanto per citare alcuni temi cari a intellettuali come Michele Serra ma anche a molti scienziati che studiano questi temi seriamente. Citare la FAO, come fa Michele Serra, ricordando solamente i potenziali rischi degli OGM e dimenticare invece benefici accertati, sempre dalla FAO, e già conseguiti, è contro l’etica della scienza e quindi “antiscientifico”."
"Con l’avvicinarsi di EXPO il dibattito sugli OGM si è riacceso, e ancora una volta sconta la difficoltà, da parte di intellettuali come Carlo Petrini o Michele Serra, di comprendere e accettare le regole di una discussione scientifica, attirandosi le accuse, da parte di molti scienziati, di essere “antiscientifici”."...
"Quando Petrini dice che la Spagna, aprendo agli OGM, ha “perso una significativa quota di biodiversità” chi si tiene aggiornato in questo campo sbalordisce, perché è proprio il contrario. La biodiversità di un campo di mais OGM, meno trattato con pesticidi, è superiore a quella di un campo tradizionale, irrorato di sostanze che uccidono anche insetti benefici. L’uso del mais Bt a livello globale ha portato a una riduzione del 35% di insetticidi, e in Spagna il 70% di chi coltiva mais OGM non fa nessun altro trattamento insetticida. O Petrini dà una interpretazione tutta sua al termine scientifico “biodiversità”, e allora agli scienziati piacerebbe sapere a che cosa si riferisce, oppure ha fatto una affermazione non supportata da prove empiriche e razionali: una colpa grave per ogni scienziato. In entrambi i casi l’accusa di essere antiscientifico e di non seguire l’etica della scienza e la sua ricerca di verità, segue automatica."...
"Questa patente viene attribuita anche a chi dipinge in modo scorretto la posizione della maggioranza degli scienziati esperti in un dato campo. Un esempio noto è quello del riscaldamento globale: nella comunità scientifica vi è il consenso che questo abbia origine nelle attività umane. Ben il 97% degli articoli scientifici concordano su una origine antropogenica. Il 3% no. Hanno ragione i secondi? Può darsi. Nessuno censura questi scienziati che continueranno a battersi per le loro idee cercando di portare “prove empiriche e razionali” per far cambiare idea agli altri. Ma non è accettabile che in un dibattito pubblico sul tema, a supporto delle proprie scelte politiche ed economiche, si sostenga che “la scienza è divisa”. "....
"Chi si oppone agli OGM ha diritto di farlo, ma ammettendo pubblicamente che per quel che riguarda gli aspetti scientifici: gli effetti sull’ambiente, sulla salute, sulla biodiversità e così via, le sue opinioni sono contrarie al consenso scientifico attuale."...
"Alcuni OGM hanno già dimostrato di portare dei benefici scientificamente accertati: meno uso di pesticidi, miglioramento delle condizioni socioeconomiche degli agricoltori, riduzione tra gli agricoltori di avvelenamenti da sostanze chimiche, tanto per citare alcuni temi cari a intellettuali come Michele Serra ma anche a molti scienziati che studiano questi temi seriamente. Citare la FAO, come fa Michele Serra, ricordando solamente i potenziali rischi degli OGM e dimenticare invece benefici accertati, sempre dalla FAO, e già conseguiti, è contro l’etica della scienza e quindi “antiscientifico”."
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