domenica, maggio 11, 2025

Il mio testo teatrale "Muia e i Pitagorici" torna in scena a Torino

Dopo le edizioni del 2016 e del 2018, il mio testo teatrale "Muia e i Pitagorici", tratto da “Il mistero del suono senza numero”, tornerà in scena il 29 maggio a Torino, presso il Dipartimento di Chimica - Università di Torino - Via Giuria, 7 Torino, a cura di Teatro e Scienza.
Descrizione dello spattacolo

"Dal libro “Il mistero del suono senza numero” di Flavio Ubaldini si dipana un racconto che spazia dalla scuola dei Pitagorici fino ai giorni nostri. Ippaso, il più dotato tra i seguaci di Pitagora, ma anche il più ribelle e arrogante, ha un amore segreto: Muia, la figlia di Pitagora. Rispondendo a una domanda di lei, fa una scoperta che lo metterà in pericolo: la non esistenza di una frazione che rappresenti la diagonale del quadrato di lato 1. Solo dopo molti secoli, con la scoperta del “Taglio di Dedekind” si risolverà la questione.

Spettacolo di Flavio Ubaldini, con Maria Rosa Menzio, Margherita Premoli e Laura Riviera; Mimi: Marco Dalponte, Patrizia Genesi, Roberto Mandosso e Susanna Patroncini; Canto: Marco Dalponte e Simonetta Sola; Scenografia Virtuale: Nikolinka Nikolova; Tecnica: Fulvio Cavallucci; Assistente alla regia: Susanna Patroncini; Regia: Maria Rosa Menzio."

Settimane della Scienza 2025

domenica, maggio 04, 2025

La capacità di uscire da se stessi e dal proprio ruolo

Da Uomini e Profeti del 15/09/2024 - alle giornate del Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo.

Tema di discussione con Serenella Iovino: la tendenza paranoica di certi sistemi di burocrazia.

 "L'ambivalenza del soggetto è la capacità di riconoscere la legittimità di alcune istanze paranoiche ma, allo stesso tempo, di essere capace di disidentificarsi.
Questa capacità è abbastanza comune tra gli italiani ma non sempre abita altre culture. Chi ha a che fare con certa burocrazia statunitense ne sa qualcosa. È un'esperienza psichica. Perché tu dai la stessa informazione non 10 ma 30 volte. E ogni volta, sempre dallo stesso ufficiale, questa viene richiesta seriamente. Con un'identificazione totale nella funzione di chi deve controllare. È un po' spaventoso. Non sono cose irrilevanti. Hanno a che fare con un certo modo di stare al mondo e di interpretare la propria identità senza la capacità di uscire da se stessi."