Video condiviso dall'amico Luciano. Non ce l'ho fatta a non condividerlo pure sul blogghetto.
... ma poi purtroppo ci sono gli "allopatici" che si ostinano a fare ricerche, anche in vivo, per trovare 'ste cose inutili: Diabete, scoperta la proteina chiave per abbatterlo
... ma poi purtroppo ci sono gli "allopatici" che si ostinano a fare ricerche, anche in vivo, per trovare 'ste cose inutili: Diabete, scoperta la proteina chiave per abbatterlo
11 commenti:
Gianlu! Ma non ti è piaciuto, dai. È bellissimo. :-)
Ma, guarda Gianlu, io non ho mai teso ad imporre un'idea preconcetta. D'altra parte, chi sarei io per imporre qualcosa a qualcuno? Se vuoi ti posso mostrare diverse occasioni in cui ho detto: se uno vuole curarsi col placebo va benissimo. L'importante è esserne consapevoli e non spacciare la cosa per panacea. Poi uno non è che deve tacere su tutto. Questo è un argomento di discussione che io ho un po' approfondito, che i criteri oggettivi di cui siamo dotati ci dicono che non funziona e che non è solamente un esercizio di stile, in quanto alcune parti politiche vorrebbero far includere i rimedi omeopatici nel sistema sanitario pubblico. E qui mi dispiace sono intransigente. Il sistema sanitario pubblico deve finanziare solo ciò la cui efficacia può essere dimostrata con criteri oggettivi. Per cui, chiunque è libero di curarsi con ciò che vuole, ma se sta al di fuori di quei parametri, se lo paga di tasca propria.
Se poi ti riferisci al video. Anche lì non mi sembra che vogliano imporre alcunché. È un video che usa dell'ironia su quella materia. Ma nessuno è obbligato a guardarlo.
Un ultima nota sul "preconcetto". Dipende da quel che s'intende. Se io ho dei criteri oggettivi su cui nutro fiducia, posso anche astenermi dal provare qualcosa. Mi spiego meglio. Mia moglie ha dei cugini che spergiurano sull'efficacia della zia che fa passare il mal di testa togliendo il malocchio. Ecco, io in quel caso non sento il bisogno di andare a provare per verificare. Sarà anche questo preconcetto.
Un saluto
Non usi un'idea preconcetta e scrivi che uno si cura col placebo... invede di chiamarlo rimedio omeopatico. E poi dici che comunque non cura....però non è un preconcetto... noooo noooo nooooo!
:-) Scusami ma mi ricordi guzzanti nell'imitazione di Veltroni di qualche anno fa.
Inoltre bel paragone quello della zia sul malocchio...anche questo per niente preconcetto....
Scusami, ma io ultimamente sono proprio stufo di questo clima da clan per cui ci si deve assoulutamente schierare contro la controparte cercando di distruggerla a tutti i costi. Non si può cercare di restare delle proprie convinzioni senza necessariamente prendere per il sedere chi la pensa diversamente?
Chiudiamola qua tanto su questo non saremo mai d'accordo....Prima che arrivi qualcun altro e arriviamo di nuovo ai 47 commenti della scorsa volta sul mio blog.
Se vuoi chiamare preconcetto quello che esce fuori dalle ricerche scientifiche chiamalo pure così, che vuoi che ti dica.
Per quanto riguarda la tua stanchezza "di questo clima da clan". Anche qui non so che dirti. Io non vado in giro per blog e profili fb a cercare di convincere alcuno. Condivido ogni tanto delle cose che penso sul mio profilo e sul mio blog. Che dovrei fare? Autocensurarmi?
Ma se tu lo ritieni clima da clan e ti disturba così tanto leggere quello che scrivo hai sempre l'opzione di non leggermi.
Gianlu,
cerchiamo di analizzare questa vicenda tra me e te nel modo più sereno e razionale possibile e con la mente aperta. Lo dico per tutti e due ovviamente.
Allora ricostruisco un po’ della successione temporale che commenterò passo passo con le mie intenzioni e impressioni.
All'inizio della settimana un mio amico ha condiviso il video incriminato con me. Guardandolo quell’ironia, mi ha divertito, e l'ho condiviso sul mio blog. Allo stesso modo il giorno prima avevo condiviso un video molto divertente di Don Pizzarro, che probabilmente da un punto di vista di un credente potrebbe anche risultare offensivo. La prima osservazione qui è che quando condivido un video sul blog non significa che io condivida anche parola per parola tutto il suo contenuto. Quindi quello che tu mi hai attribuito, e cioè che considero quelli che si curano con l’omeopatia “emeriti imbecilli col portafoglio pieno”, io non lo penso assolutamente.
Nella mia prima risposta al tuo primo commento avevo in mente un tono un po’ scanzonato. Come magari ci si può prendere un po’ in giro tra amici. Ma tu l’hai presa molto sul serio e mi hai risposto:
“guarda, esco adesso da un'influenza devastante....non ho le forze per una discussione sull'omeopatia. Però quest'approccio come tutti quelli che tendono ad imporre un'idea preconcetta (omeopatia a tutti i costi compresa sia chiaro) e non basata sul reale utilizzo mi sta veramente antipatico.”. Capisco che non è bello avere l’influenza, però vedere in questa mia condivisione il voler imporre un'idea preconcetta mi pare piuttosto esagerato.
Domanda: quale sarebbe secondo te questo tuo “reale” contrapposto al mio “preconcetto”? Su che cosa si basa secondo te il mio “preconcetto”?
Immagino che risponderai che il tuo “reale” è basato su esperienze.
Ad ogni modo, io ti ho risposto che per me se uno vuole curarsi col placebo va benissimo. E tu ti offendi: “scrivi che uno si cura col placebo... invece di chiamarlo rimedio omeopatico. E poi dici che comunque non cura....però non è un preconcetto... noooo noooo nooooo! “....
Continua
Allora, qui bisogna cercare di essere chiari su una cosa. Quando si parla dell’efficacia di una sostanza o di una qualsiasi terapia su di una patologia si sta parlando di temi che rientrano nel dominio scientifico. Sono cose misurabili oggettivamente. Non si sta parlando della bellezza di un quadro. Non si sta parlando dei sentimenti suscitati da una sinfonia. Non si sta parlando di religione. E i criteri scientifici, frutto di secoli di ricerche e revisioni, e condivisi attualmente dalla comunità scientifica, ci dicono come si può distinguere un medicinale da un placebo. Tu ti sei offeso perché io ho detto che uno si cura col placebo. Ma non c’è da offendersi. Per due motivi.
Il primo è che il placebo funziona a volte tra il 60% e il 70% dei casi. E io ho tutto il rispetto per chi riesce a curarsi col placebo: guarisci senza effetti collaterali! Che pretendere di più?
Il secondo è che il fatto che i rimedi omeopatici si basino sull’effetto placebo non è un’opinione bensì un dato di fatto fondato proprio sulla definizione di placebo. Questo non lo dico io. Leggiti la voce omeopatia su qualsiasi enciclopedia e troverai la stessa risposta. Però se tu non riconosci il sapere enciclopedico dell’umanità e ritieni non validi i criteri scientifici di cui parlavo, allora la conversazione finisce qui. Tu probabilmente mi dirai: io mi baso sulla mia esperienza e quella di altre persone e non su quei criteri. Ma a questo punto perché l'esperienza di cugini di Zucchero dovrebbe essere giudicata diversamente? Tu forse immagini che io li ritenga stupidi ma ti sbagli. Io non ritengo stupidi né i cugini di Zucchero né chi usa l’omeopatia perché si curano con qualcosa che non ha effetti collaterali e va benissimo. Però dal mio punto di vista le cose stanno sullo stesso livello. Così come i credenti che vanno a Lourdes per curarsi. Ci vanno pure i miei genitori. Figurati se li ritengo stupidi. Ci sono persone che sono guarite e va bene per loro ma secondo i parametri che citavo quello è un placebo, così come l'omeopatia, così come il malocchio.
Mi dispiace che questa discussione non possa avvenire oralmente. Penso che ci capiremmo molto meglio. Ad ogni modo, per concludere, io ho delle idee su molti temi tra cui la religione e l'omeopatia, condivido e scrivo cose su quei temi e continuerò a farlo. So che molti amici hanno idee diverse dalla mia. Li rispetto, li accetto come sono e spero che loro accettino come sono io. Se uno non si accetta a vicenda c'è sempre la possibilità di non leggersi più a vicenda. Ce ne faremo una ragione
Un’ultima aggiunta per spiegare un po’ meglio la precedente conclusione. Quello che ho scritto non è assolutamente un invito a non leggermi. È una considerazione di carattere anche un po’ generale. Di siti che ti confermeranno le tue idee sull'omeopatia ne troverai a centinaia. La mia sarà sempre una voce critica. Comunque sempre aperta ad accogliere novità se dovessero essere dimostrate credibilmente. Se non ti va di sentire questa voce critica, semplicemente non la leggi. In ogni caso, a me non pare di offendere nessuno. Soprattutto poi se raffronto il mio livello di “offesa” rispetto agli epiteti che vedo circolare su tutti i mediasociali da parte di molti. Soprattutto quando si va a parlare di temi sportivi.
Va bene ho capito le tue argomentazioni e mi scuso per aver frainteso.
G
Ma non c'è bisogno di scusarsi. Alla fine per me è pure un piacere confrontarmi con chi la pensa diversamente. Mi fa considerare le cosa da una prospettiva diversa.
Ciao Flavio !
James Randi on the topic : http://youtu.be/0jqP_1beVXQ
"Imagine taking one grain of rice, crush it up in a teaspoon, you then dissolve that powder in a sphere of water the size of the SOLAR SYSTEM, with the Sun at the centre and the orbit of Pluto at the outside. And then repeat that process 2. Billion. Times."
Enough said.....
Another fun video with Randi : http://youtu.be/c0Z7KeNCi7g
Manuel
ps: sorry if that was all in the italian text above ;-)
Thanks for sharing Manuel. I'll watch them tomorrow.
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