venerdì, aprile 22, 2022

Marino Sinibaldi diuscute sul paragone tra nostra storia partigiana e chi combatte contro l'invasione del proprio paese

Da Tutta la città ne parla di oggi:
"Si può fare un paragone tra la nostra storia partigiana e chi combatte contro l'invasione del proprio paese? Luciano Canfora professore Emerito di Filologia greca e latina all'Università di Bari, Albertina Soliani vicepresidente Anpi. Marino Sinibaldi presidente Cepell, già direttore di Radio3, Beppe Giulietti giornalista, presidente FNS, Angelo D'Orsi, storico, Carlo Greppi, storico"

Riporto una sintesi della risposta di Marino Sinibaldi a Luciano Canfora.

"Mi meraviglia che uno storico come Luciano Canfora trovi un antefatto che giustifichi quanto accade oggi. La catena degli antefatti in quelle terre martoriate è lunghissima. Gli antefatti sono talmente numerosi che ci paralizzano. Mi sembra che si tenti di risalire indietro nella storia per negare ciò che è così evidente.
Primo che c’è una resistenza. Secondo che non si può usare la categoria della complessità per evitare di vedere la realtà. La realtà è una guerra di annientamento.
Io tenderei a vedere quanto sta accadendo, vedrei il regime di paura e di ferocia che Putin ha esibito nel suo paese. Trovo che le immagini di quel dialogo di ieri con il suo ministro siano qualcosa di spaventoso o di grottesco. Emerge tutta la trama di paura, di ferocia, di obbedienza. E di fronte a questo, un antifascista, un resistente, un democratico, non può che sentirsi scandalizzato. Dopodiché, siamo tutti tormentati da quale scelta fare, però se gli ucraini non avessero resistito Putin avrebbe vinto e avrebbe dimostrato che la guerra paga.
E tutti gli autocrati e i guerrafondai del mondo guardano a Putin e vogliono imitarlo.
Con il sentimento della paura le autocrazie prosperano mentre le democrazie sono in crisi."

Per la versione integrale: Tutta la città ne parla di oggi.



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