giovedì, dicembre 13, 2012

Quarto giorno: cucina nordcarolinense e pistole

Finalmente ho finito con la mia parte. Oggi il mio modulo prevedeva di insegnar loro la tecnica per prendere decisioni. Come esempio personale per mostrare il processo decisionale ho scelto: "Scegliere un luogo per la prossima festa con gli amici". E tra le altre cose ho parlato delle nostre grigliate in montagna. Stavolta Al è rimasto soddisfatto. E la classe si è divertita. Alla pausa pranzo un collega mi ha detto: - Visto che parlavi di grigliate, hai mai provato un barbeque americano?
E così per pranzo mi sono ritrovato in un tipico barbeque degli USA del sud.

Al posto del pane ci hanno portato questa frittura di ... Non ricordo più come si chiamano. Tipo crocchette di farina di granturco.
Il mio collega mi ha poi consigliato di prendere il piatto di "regular" barbeque con due contorni tipici degli Stati meridionali: okra fritta (mi pare che l'infarinatura fosse sempre a base di farina di granturco) e "collard". In seguito ho trovato che l'okra in italiano si chiama gombo. Invece per la collard non ho trovato una traduzione. Penso appartenga alla famiglia della verza. Qualcuno ha idea di che cosa sia? Un gentile ragazzo che siede or ora accanto a me sull'aereo si è accorto che scrivevo in italiano. Italiano pure lui ma belga di nascita, con padre greco e con varie esperienze di studio negli USA. Ho subito approfittato per chiedergli il nome della frittura che ci hanno portato al posto del pane. Mi ha detto si chiama Hushpuppy.


Quando poi è arrivato il piatto mi son detto:
- Bene. Vedo i due contorni, ma 'sta cosa che è? Tonno in scatola?
- No! - ha esclamato il mio collega. - È quello il barbecue!
- Ah! Io mi aspettavo un pezzo di carne
Mi ha quindi spiegato che da queste parti il chopped barbecue è più usato. Poi, usciti dal ristorante mi ha mostrato l'enorme barbecue a gas dove cuociono maiali interi fino a dieci ore. È stato un pranzo piacevole.
Tornati dal pranzo ho dato uno sguardo agli esercizi che i gruppi stavano facendo. C'era chi aveva scelto "decidi il migliore posto per una vacanza", chi aveva scelto "decidi la macchina da acquistare" e infine l'ultimo gruppo, quello dello studente prepotente e che non sbaglia mai, che cosa poteva aver scelto? "Decidi la migliore pistola da acquistare".

6 commenti:

ziomassimo ha detto...

ma lo... "choppano" prima o dopo la cottura?
certo che però so' strani!

dioniso ha detto...

Dopo, dopo! Loro cuociono il maiale intero per ore. E dopo tagliano la carne e la spezzettano. Non so se useranno tecniche tipo kebab.

Anonimo ha detto...

le pistole..........che tragedia

valescrive

dioniso ha detto...

Infatti. Ho trovato quella discussione durante la lezione veramente inquietante. Il gruppo era di tre persone. Due di loro discutevano con entusiasmo tutti i particolari delle quattro armi da fuoco candidate per l'acquisto: potenza, dettagli tecnici, peso e dimensioni di pistole e proiettili, raggi, diametri e diavolerie mai sentite prima. Ho trovato l'argomento inquietante e fuori luogo ma evidentemente, almeno per loro due non lo era. Fortunatamente il terzo membro del gruppo non ne capiva nulla come me e aveva un'espressione tra l'annoiato e l'imbarazzato. Alla fine durante la discussione con tutta la classe lo studente prepotente ci ha descritto tutto il processo di decisione fino alla desrizione dell'arma prescelta. Il mio commento è stato: il processo di decisione prevede anche una parte finale di valutazione dei rischi. Come mai avete deciso di non applicarla. Uno della classe ha risposto: "it's pretty obvious what the risk implied by this decision is". A ripeterle ora quelle parole suonano come il verdetto dell'oracolo di Apollo.

fabio r. ha detto...

mi sono letto quasi tutto d'un fiato tutti i post ammerigani, ora che ho avuto un po' di tempo per me.. li ho adorati tutti e ti ho invidiato "de core" :-)
grazie per aver condiviso l'esperienza con noi e (in ritardo/anticipo/boh) auguroni di cuore a te Heidelberg l'Ameerica e la tua Haelfte !

dioniso ha detto...

Grazie a te Fabio! Tanti auguri anche a te e Narni. Spero un giorno di venire a visitare la tua città.