Ieri abbiamo visto Suburra. Se ne può fare a meno nonostante la presenza di attori molto bravi.
Io avevo letto il libro. Beh, uno rimane sempre deluso dal film quando ha letto il libro, direte. Ma in questo caso credo che regista e sceneggiatori, incluso l'autore del libro, ci si siano messi d'impegno per trasformare il bel libro di de Cataldo in un film brutto. Hanno eliminato la metà buona (in tutti i sensi) della storia e hanno raccontato la metà cattiva cambiando aspetti che hanno peggiorato anche quel residuo di storia. Ne è venuta fuori un'accozzaglia di personaggi appiattiti e irrecuperabilmente cattivi e scene esageratamente e irrealisticamente violente mentre si è perso l'aspetto più interessante dei contrasti, delle tensioni e della complessità dei personaggi.
Ho letto diverse recensioni piene di entusiasmo. Inclusa una di Marco Travaglio. Tra quelle che ho visto, quella che più si avvicina alla mia opinione è questa: Suburra è un luna park moralistico e senza ironia.
Ho letto diverse recensioni piene di entusiasmo. Inclusa una di Marco Travaglio. Tra quelle che ho visto, quella che più si avvicina alla mia opinione è questa: Suburra è un luna park moralistico e senza ironia.
1 commento:
Da FB
Francesca Premetto che non ho letto il libro, a me è piaciuto molto! Un Amendola, a mio avviso, veramente bravo in questo ruolo.
Concordo sulle scene eccessivamente violente, troppe!
Annalisa Mi hai convinta! Non rovino il libro! 😅
Dioniso Dionisi Sì, attori bravi senz'altro, anche se il samurai, se uno legge il libro, se lo aspetta sicuramente diverso: un cultore dell'aspetto spirituale e fisico, ossessionato dalle discipline orientali non può avere il fisico di Amendola.
Ma la cosa peggiore è come hanno distrutto la trama. Hanno eliminato tutta la parte relativa al poliziotto (che era il vero protagonista/antagonista della storia ed era stato un allievo del samurai), al magistrato, alla giornalista un po' ingenua che collaborava con loro. Insomma hanno eliminato la parte di contrasto che era il sale della storia. È come se uno riscrivesse "Il nome della rosa" eliminando frate Guglielmo.
Dioniso Dionisi Chiedo scusa agli amici carabinieri. Il protagonista era un carabiniere e non un poliziotto.
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