lunedì, dicembre 11, 2017

Quando le speranze e le promesse naufragano

– Ma che possiamo fare se non goderci almeno quel che ci resta? – disse Fosco mentre le rughe intorno agli occhi dell’infermiera andavano diradandosi. – Vede, dopo aver attraversato sofferenze e rimpianti, sono arrivato alla conclusione che quando qualcosa nella vita non è andato come ci aspettavamo. Quando non siamo riusciti a ottenere quello che desideravamo ardentemente. In quelle situazioni ci sono due strade possibili: continuare a coltivare passivamente tristezza autodistruttiva o invidia e rancore oppure cercare di controllare quei sentimenti trasformandoli in qualcosa di positivo.
Gustave Courbet - Le Désespéré
Nel primo caso trascorreremo il resto della vita dominati da amarezza e afflizione o da rabbia e risentimento nei confronti dei malcapitati di turno.
Nel secondo caso dovremo invece impegnarci in un’elaborazione di quei sentimenti che possa condurre all’accettazione della situazione di mancanza e a una ricostruzione della nostra vita cercando di sfruttare e di goderci al meglio quello che ci è rimasto e lasciando andare quello che non abbiamo avuto.

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