Nell’augurare un buon periodo di feste a tutti i miei contatti consiglio l’ascolto di queste profonde riflessioni di Vito Mancuso sul valore salvifico della bellezza intesa nel suo senso più ampio.
I puntata
In questa seconda puntata, il teologo e filosofo Vito Mancuso si interroga sulle tre sorgenti della Bellezza: la natura, l'essere umano, l'arte, giungendo alla conclusione che il mistero della Bellezza risiede proprio nella tensione verso l'armonia.
Con il terzo dei quattro incontri sulla Bellezza, intesa come via da percorrere per la coltivazione della vita spirituale, il teologo e fiolosofo Vito Mancuso a due giorni dal Natale, ci parla della bellezza interiore e di come essa nasce in noi.
I puntata
Che cos’è la bellezza e qual è il suo messaggio ? Inizia con oggi un percorso snodato in quattro incontri con il teologo e filosofo VIto Mancuso : La bellezza è innanzitutto una via da percorrere per la coltivazione della vita spirituale, La condizione per una vita in cui l’umanità si dispieghi a pieno, una vita nuova, innovativa, eticamente sensibile, creativa, ispirata e ispiratrice, passa attraverso la cura della bellezza in ogni aspetto della nostra vita….
In questa seconda puntata, il teologo e filosofo Vito Mancuso si interroga sulle tre sorgenti della Bellezza: la natura, l'essere umano, l'arte, giungendo alla conclusione che il mistero della Bellezza risiede proprio nella tensione verso l'armonia.
La quarta puntata sarà disponibile tra una settimana sul sito di Uomini e Profeti.
8 commenti:
"L’esperienza estetica può essere descritta, al suo livello fondamentale, come l’entrare in sintonia della vibrazione costitutiva dell’oggetto con la vibrazione costitutiva del soggetto. La vibrazione dell’oggetto – per esempio di un dipinto, di una musica, di una poesia, di un paesaggio naturale – si lega alla vibrazione del soggetto. Di me che scrivo e di te che leggi. Il suonare del primo produce il risuonare del secondo. E tale risonanza è esattamente ciò che si chiama esperienza estetica."
Vito Mancuso a Uomini e Profeti Radio3
«La bellezza interiore nasce da uno spazio concavo, vuoto e per questo accogliente. Quanto più c’è vuoto interiore, cioè libertà dal proprio sé e dal proprio interesse, tanto più c’è “interessere”, spazio per gli altri.
La bellezza interiore di un essere umano è quindi il risultato della relazione che il suo io intese con qualcos’altro percepito come più importante di sé a cui il singolo si dedica. Ed è proprio questa dedizione a renderlo più luminoso. Tutto quindi nasce dal vuoto che siamo in grado di generare al nostro interno.»
Vito Mancuso - terza puntata
“C’è un dono superiore rispetto a quello dei geni della scienza e della letteratura, dei poeti e degli scienziati. Tra le persone di talento, se non di genio, tra i virtuosi delle formule matematiche, del verso poetico, della frase musicale, dello scalpello o del pennello molti hanno un animo misero, debole, meschino, lascivo, avido, servile, cupido, invidioso; molti sono i molluschi, gli smidollati nei quali l’irritazione di una coscienza inquieta favorisce la nascita della perla. Il dono supremo dell’umanità è il dono della bellezza spirituale, della nobiltà d’animo, della magnanimità e del coraggio del singolo in nome del bene. È il dono di cavalieri e fanti timidi e senza nome che con le loro imprese fanno sì che l’uomo non si trasformi in una bestia.”
Vasilij Grossman - Il bene sia con voi!
“La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no.”
Angelus Silesius
"Nel suo rapporto con il bene e la giustizia l’anima bella supera l’etica del dovere ed entra in una relazione di tipo estetico. Non fa cioè il bene perché è suo dovere, perché qualcuno, per esempio la Bibbia, la chiesa, il partito, il movimento, l’azienda, lo comanda. No, lo fa semplicemente perché ne è affascinata. Si affida cioè al suo sentimento. Al suo originario, individuale sentire. Sentire etico e sentire estetico nella persona che si può definire anima bella coincidono."
"...Contro l’ideale della bellezza interiore, di cui oggi il pensiero dominante parla di buonismo, definendo le persone che vivono in questa prospettiva buonisti. Ecco, contro tutto questo, nella storia del pensiero filosofico occidentale, è stato Hegel, nel nome di tutti i realisti, a sferrare l’attacco rimasto più celebre.
Hegel sosteneva che l’idea dell’anima bella fosse sostanzialmente inadeguato in quanto incapace di fare i conti con la realtà del mondo il cui valore guida per lui non è la giustizia individuale ma quella realizzata come diritto statale, quindi come istituzione. Una giustizia che coincide quindi, ultimamente, con la forza. Con la forza che ha vinto. E che vincendo è giunta precisamente a istituirsi..."
Se condivido questi pensieri di Vito Mancuso non è perché mi ci ritrovi appieno ma perché penso valga comunque la pena rifletterci
"Se la bellezza dell’universo è tale da far pensare a esso come opera d’arte, noi, che siamo un frammento di universo, che altro dobbiamo fare se non quello che fa l’universo nel suo insieme, e cioè tendere alla bellezza mirando a essere anche noi un’opera d’arte?
Essere bello, di quella bellezza che può competere a un essere umano, non può che risiedere qui il senso della vita."
https://www.raiplayradio.it/audio/2018/12/La-bellezza-quot-con-Vito-Mancuso-b1bb4ce6-4a1d-47c5-8cda-5199609073e6.html
Io penso che la spiritualità si debba definire come colonna sonora della vita. Ospitare una colonna sonora piuttosto che un’altra trasforma in noi il nostro rapporto con la vita. Pensate alla scena di un film che con musiche diverse assume un sapore, un messaggio un colore completamente diversi. Ebbene, raggiungere al proprio interno una musica che infonde gioia e pace è uno dei doni più grandi che possiamo ricevere dalla vita.
Alla fine di tutto il nostro fare forse si tratta solo di essere musica. Di essere una vibrazione che introduce calore, allegria e pace nel immerso concerto del mondo. Cos’è, infatti, il bene. Che cos’è la giustizia.
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