La mia vacanza è cominciata una settimana prima rispetto a quella di Zucchero. Ho trovato mia madre impegnata nella preparazione dei dolci natalizi. Conoscendo le mie inclinazioni gastronomiche, la genitrice mi ha prontamente coinvolto nella preparazione dei murzillitti.
Fortunatamente sono riuscito ad andare spesso a camminare per i boschi. Pratica necessaria a smaltire le continue abbuffate.
Non potevano mancare né la polenta con salsicce e costatini
né la pizza di Volpetti. A proposito di salsicce ho scoperto una cosa interessante. Tra le varie spezie utilizzate per condire la carne dei salumi pare che nel mio paese si usasse tradizionalmente anche il coriandolo. Lo avevo sempre considerato una spezia esotica, non avrei infatti mai potuto immaginare che il nome dialettale (a me noto) del coriandolo fosse "pitartoma".
Il 24 ho contribuito al cenone famigliare preparando la pasta con lo scorfano.
Il 25 Zucchero ha contribuito al pranzo preparando i cappelletti e le fettuccine.
Il 26 Zucchero ha offerto un pranzo da Bassetto - il ristorante del nostro banchetto nuziale - alle nostre famiglie.
Il 27, dopo una visita al Verano con casuale scoperta della tomba di Alberto Sordi, ho ricevuto il regalo di Zucchero: una serata teatrale: Le voci di dentro di Eduardo De Filippo al Teatro Argentina.
Il 28 io e Sugarpapà ci siamo incamminati salendo e riscendendo per un dislivello di più di 500 m: 2 ore in tutto. Zucchero e Sugarmammà hanno invece fritto le pizzelle: tipica ricetta ciociara natalizia.
Il 29 abbiamo riattraversato l'Alpe e siamo giunti alla nostra transalpina dimora dopo un viaggio di due giorni la cui prima tappa ci ha visto impegnati in un incontro ristoratore con i nostri amici Ubik ed Eva Kant all'insegna della fiorentina.
2 commenti:
Bentornato a casa. Anche se tale termine è relativo, poiché non so quale tu consideri “casa”.
Conosco l’atmosfera, il calore e le prelibatezze del tuo-nostro paese (anche se non si conosce mai abbastanza, in quanto la storia della pitartoma mi era oscura), quindi mi dispiace molto di non avere avuto l’opportunità di esserci e di incontrarci. Sarà per la prossima volta, ancora auguri per un anno straordinario!
Tanti auguri anche a te e famiglia.
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