mercoledì, maggio 28, 2008

Spostamenti dalla Sinistra arcobaleno alla Lega? I flussi elettorali raccontano un'altra storia

Cito dei passi interessanti tratti da questo documento pubblicati dall’Istituto Cattaneo che analizzano i recenti risultati elettorali e offrono interessanti chiavi di lettura. Il documento più recente ridimensiona le valutazioni circa il travaso dei voti dalla Sinistra Arcobaleno alla Lega.

Ringrazio Gennaro per avermi inviato i documenti.

Un’analisi dei flussi elettorali in sette città della Lombardia e dell’Emilia-Romagna

Non c’è stato alcun passaggio significativo di voti da Sinistra arcobaleno a Lega nord

Modesti i «passaggi di area», ossia che coinvolgono elettori che da destra sono passati a sinistra o viceversa

Importanti i passaggi da/verso l’astensione


...risalire ai reali flussi elettorali non è facile, in quanto è evidente che se un partito A perde il 5% di voti verso il partito B e questo ne perde altrettanti verso il partito C, dai saldi finali – che sono gli unici elementi immediatamente
disponibili – emergerebbe una stasi del partito B che invece ha avuti sommovimenti all’interno del suo corpo elettorale. Un’interpretazione ingenua e semplicistica potrebbe far pensare, erroneamente, a un travaso diretto di voti fra A e C (che hanno ceduto e acquistato voti nella stessa misura).

Il mero confronto fra gli stock di voti di due elezioni non è dunque sufficiente a spiegare gli spostamenti di voto effettivamente avvenuti; anzi, come mostreremo, può essere gravemente fuorviante. L’individuazione dei reali flussi elettorali può avvenire mediante due tecniche.
La prima consiste nell’intervistare un campione di elettori sul voto dato e sul voto precedente.
La seconda consiste nella stima statistica dei flussi condotta sui risultati delle sezioni elettorali di singole città (la tecnica – detto «modello di Goodman» – non è applicabile sull’intero paese, né su aggregati territoriali troppo ampi, come potrebbero essere le regioni del Nord, ecc.).

L’Istituto Cattaneo ha applicato il secondo dei due metodi sopra esposti per effettuare la stima dei flussi elettorali su 4 città della Lombardia e 3 dell’Emilia-Romagna.

Sia nelle città della Lombardia come in quelle dell’Emilia-Romagna, emerge, con riferimento ai due fatti elettorali più rilevanti, che:

a. la Sinistra arcobaleno ha perso voti quasi unicamente verso il Partito democratico e verso l’area dell’astensione;

b. la Lega nord ha preso voti soprattutto da Forza Italia e da Alleanza nazionale.

In tutte le città i due flussi di perdita più importanti per la Sinistra arcobaleno sono stati quelli diretti verso l’astensione e verso il Partito democratico (con le sole eccezioni di Varese, dove la Sinistra arcobaleno non perde verso l’astensione, e di Como, dove c’è un flusso verso il Popolo della libertà maggiore di quello verso il Partito democratico). Una terza direzione (minore) verso la quale la Sinistra arcobaleno ha perso voti è stata verso l’Italia dei valori.
In nessuna città appare un flusso diretto di voti dalla Sinistra arcobaleno verso la Lega nord (fa parziale eccezione Brescia, dove però il flusso in uscita dalla Sinistra arcobaleno verso la Lega è compensato da un flusso di segno opposto e della stessa entità). In tutte le città le acquisizioni della Lega vengono quasi esclusivamente da elettori che nel 2006 avevano votato Alleanza nazionale o Forza Italia.

In tutte le città prese in esame l’Udc perde consensi (una media di 2 punti percentuali). Si tratta di perdite nettamente orientate verso il Pdl. Anche quando esistono flussi positivi verso il Pd, essi restano per entità assai inferiori ai flussi da Udc verso il Pdl.

Scarsi sono i flussi elettorali rappresentati da elettori che hanno effettuato un «passaggio di campo», e cioè da un partito della sinistra a uno della destra, o viceversa. Passaggi da sinistra a destra si presentano nella forma dall’Ulivo al Pdl (Brescia, Reggio, Bologna) e dall’Ulivo alla Lega (Modena, Reggio); in qualche sporadico caso si hanno flussi dalla Sinistra arcobaleno al Pdl (Varese, Como). I passaggi da destra a sinistra sono ancor più rari e si presentano nella forma
sorprendente di passaggi da An al Pd (Brescia, Varese), con un solo caso di flusso da Forza Italia al Pd (Reggio Emilia).

Dunque, in molte città del Nord Italia si è manifestato un curioso parallelismo fra le perdite della Sinistra arcobaleno e le acquisizioni della Lega nord (per esempio, a Milano la Sinistra arcobaleno ha perso 5,3 punti percentuali e la Lega ne ha guadagnati 5,4; andamenti simili si hanno a Varese e a Como). Questa coincidenza ha portato parecchi commentatori (anche autorevoli e su prestigiosi quotidiani) a concludere frettolosamente che c’era stato un travaso diretto fra le due formazioni e ad azzardare analisi «sul voto operaio diventato leghista». Di fatto si tratta di interpretazioni senza alcun fondamento empirico, smentite dalle analisi qui presentate.

Gli stessi dati, specularmente, ci dicono che il successo della Lega nord si è costruito sulla base di voti di provenienza da ex-elettori di Forza Italia e Alleanza nazionale.

9 commenti:

Unknown ha detto...

Questo si che mi pare empirico!
Ma nel senso migliore del termine!
Grazie

Anonimo ha detto...

...fermo restando che rimane il dato secco: abbiamo perso le elezioni.
Detto ciò, la questione ha una sua intrinseca drammaticità. Avevo letto anch'io di questa analisi dei flussi, e ne rilevo che il PD non sa con esattezza quanti voti ha "di suo", cioè se l'elettore di Rifondazione ha fatto una scelta consapevole o solo di tattica (il voto utile) ma in realtà del riformismo non gliene importa niente. Inoltre: se rifondazione e compagnia perdono comunque tanti voti, vuol dire che il loro elettorato è potenzialmente "immaturo" ("o così, o pomì e non ti voto").

Anonimo ha detto...

d'accordo con Eli.
Comunque quelli del Cattaneo sono molto seri eppure la percezione è che al nord molti della SA hanno votato Lega: soprattutto quelli dai 50 anni in su. Il mistero -per me- persiste. Vacci a capire. Per esperienza comunque e ad esempio posso portare che molti iscritti alla CGIL votano AN, Lega e lo dicono anche sfacciatamente. non so che pensare.

dioniso ha detto...

gianlu, grazie a te!

Eli, sì queste riflessioni le ho fatte pure io. Vedremo quali saranno gli sviluppi....

ubik, conosci iscritti alla CGIL che votano AN e Lega? E come giustificano? Forse sentono queste forze più vicine ai lavoratori?


Stamane ho aperto la posta ed ho letto un messaggio di ubik che mi diceva che uno degli uno dei quattro spot promozionali di MediaMarkt è stato ritirato dal sito Internet della società. Ho appena commentato la cosa sul precedente post.

Buona giornata a tutti.

Anonimo ha detto...

Evidentemente il mio neurone superstite, oramai solo come la particella di sodio della pubblicità di un acqua minerale, sta invecchiando inesorabilmente. In effetti proprio oggi festeggio…la mia ennesima “primavera” , ma non riesco a comprendere l’analisi del voto che fa eli e sottoscritta da ubik, non capisco perché l’elettorato di RC sarebbe immaturo. Per quanto riguarda la mia famiglia, io e mia moglie (entrambi elettori della “sinistra radicale”) abbiamo adottato il nostro particolare voto “disgiunto” e cioè abbiamo concordato che alle politiche uno avrebbe votato SA e l’altra PD. Personalmente ho l’impressione di avere perso due volte.
Ubik, ho frequentato molto il Sindacato e la CGIL in particolare e non ho mai conosciuto tra i suoi iscritti un elettore della Lega e meno che mai di AN, mentre ne ho conosciuti tantissimi tra gli iscritti alla CISL.
Comunque abbiamo perso e la situazione attuale è molto pesante.

Unknown ha detto...

Auguri Ziomassimo!
Anch'io sono prossimo.
LAscio perdere ogni considerazione "parrucchieristica" sul segno zodiacale.
A presto

fabio r. ha detto...

ciao bacchus,

provo ad alleggerire la botta post elezioni con una riflessione leggera:
si sta avverando la amamra profezia di benigni che dopo la precedente sconfitta che portò al berlusconi terdisse: !oh, se continua così più che governo ombra la sinistra avrà un governo Umbria.."

beh io son nel gabinetto!! :-))
ciao

Anonimo ha detto...

ZioMassimo, che c'entra il tuo neurone superstite? Sono io che mi sono spiegata male. :-)
Mi rispiego. Volevo dire che se il PD ha "drenato" dei voti a rifondazione (semplifico) per la questione del "voto utile", il PD non sa, allo stato, quanto consenso abbia il riformismo proposto. Cioè: quanti davvero ritengano di voler intraprendere una politica riformista, e quanti, invece, hanno votato PD solo contro Berlusconi (semplifico anche qui, ci capiamo).
Ho poi detto qualcosa sull'astensionismo. Perchè SA perde -come minimo, 5 punti. Non è che 5 punti in percentuale siano andati tutti al PD, trainati dall'idea del "voto utile". Quindi una parte dell'elettorato di rifondazione/pdC/verdi si è astenuta. Considero questo fatto un pò "immaturo". Perchè non è un astensionismo di tipo anglosassone, non so se mi spiego. E' un astensionismo derivante dall'idea che "o si fa come dico io, o non voto". E poichè molto di quell'elettorato ce l'ha con Bertinotti perchè Rifondazione era al governo (sono quelli del tanto peggio tanto meglio, all'opposizione a vita, a morte il PD democristiano, bla bla), si sono astenuti. Beh, lo trovo un pò immaturo e anche un pò autolesionista.

Anonimo ha detto...

eli, io non mi sono astenuto, non ho pensato “o si fa come dico io, o non voto", ho diligentemente votato per la parte politica che sento più vicina e che cosa ho ottenuto? Che quella parte politica in Parlamento non c’è, io e tanti altri cittadini italiani non hanno rappresentanza.
Concordo invece con la tua analisi sulla difficoltà di valutare la vera forza del PD.