martedì, gennaio 22, 2013

Gelicidio

Da qualche giorno qui le temperature oscillano tra i 2° e i -5° e abbiamo leggere nevicate che arrivano a ricoprire le strade con non più di 2-3 cm di neve. Qualche giorno fa ho notato che sul solitamente precisissimo sito tedesco delle previsioni del tempo prevedevano pioggia per domenica scorsa con una temperatura di -2°. Forte delle mie conoscenze pieroangiolesche della meteorologia ho subito detto a Zucchero:

- È un errore! Si sono sbagliati! È impossibile che piova con -2°!

Guardando tuttavia dalla finestra mentre consumavamo il piacevole pranzo domenicale con delle amiche mi sono accorto che pioveva. Immediatamente il mio sguardo si è rivolto al termometro per cercare conferma dell'errore nella previsione della temperatura. E invece il nostro termometro segnava +0,1°. Il che, per esperienza, significa una temperatura di circa -2° confermata infatti dal sito della stazione meteorologica locale.
Impossibile! - pensavo. L'unica spiegazione logica può essere che la temperatura ad alta quota è più alta della temperatura che abbiamo qui. E infatti wikipedia mi ha confermato.
In generale quindi per l'occorrenza del fenomeno nevoso conta non solo il campo termico al suolo, ma anche quello degli strati atmosferici compresi tra la nube e il suolo: la neve infatti può anche non cadere alle temperature proprie suddette in presenza di precipitazioni ovvero giungere sotto forma di pioggia pur a temperatura del suolo sottozero: questo accade a volte quando si è in presenza di una forte inversione termica caratterizzata da strati superiori dell'atmosfera a temperatura positiva all'interno del quale cristalli e fiocchi fondono tramutandosi in acqua liquida; quando quest'acqua sotto forma di pioggia raggiunge il suolo gela quasi istantaneamente a contatto con il suolo ghiacciato portando alla formazione del pericolosissimo gelicidio.

E il "pericolosissimo" ma interessante gelicidio lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Sempre da wikipedia:
...formano uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, racchiudendo i rami degli alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba, i cavi elettrici all'interno di un involucro assai duro di acqua cristallizzata e trasparente.
I vetri della macchina erano ricoperti da lastre di ghiaccio ricoperte a loro volta dalla neve caduta successivamente. E l'effetto sui cavi elettrici ha invece colpito Zucchero, dato che tram e treni sono rimasti senza corrente.
Ci sarebbero state molte altre foto più significative da scattare ma purtroppo sono riuscito a scattare solo quella che vedete. Ma sarebbe stato interessante registrare anche il suono dei rami ricoperti di ghiaccio e mossi dal vento:  un improbabile scricchiolio quasi tintinnante.

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