... o almeno di tutti i tempi della vita di D.
Tutto era cominciato un mese prima. Quando mancavano più di due mesi all'inizio del viaggio programmato. D aveva visto che nessun vaccino era obbligatorio per quel paese ma per scrupolo volle informarsi meglio. E finì così, insieme a Z, nel reparto appropriato della clinica universitaria. Lì la dottoressa A, dapprima iniettò a Z diversi vaccini in tre iniezioni mentre declamava degli scioglilingua teutonici, poi, ascoltata la storia di D, disse:
- Ah! Uhm! Ehm! Credo che per il suo caso dovrò parlare con la superdottoressa. E forse anche con la sua dottoressa H. Sa, lì ci sono le zanzare che trasmettono la dengue. Torni la settimana prossima e le faremo sapere.
- Viaggio a rischio? - dice Z a D uscendo dal reparto.
- Ma no. Secondo me stanno sovrastimando la cosa - risponde D. - Vedrai che se parleranno con la dottoressa H le cose si aggiusteranno.
D torna la settimana successiva e, invece della superdottoressa, trova il giovane dottor N.
- La superdottoressa è malata - dice il giovín dottore.
D deve quindi raccontare di nuovo tutta la storia.
- Bè, io farei le analisi per controllare la sua copertura immunitaria ed eventualmente effettuare i vaccini mancanti - dice molto pragmaticamente il dottor N. Bene, pensa D, come pensavo il viaggio non è a rischio.
D torna la settimana successiva e, oltre alla superdottoressa, trova anche il dottor N e un altro il giovin dottore. È la superdottoressa a parlare mentre i due giovani ascoltano.
- Il problema è il morbillo. Lei non ha gli anticorpi e abbiamo letto che nel suo caso il vaccino è sconsigliato - dice la superdottoressa. - Ma lei deve proprio andare?
Dopo discussioni e ripensamenti vari D e Z concordano nell'annullare la seconda settimana e quindi il viaggio di Z, che è stata vaccinata, e di ridurre il viaggio di D alla sola settimana lavorativa più due giorni.
- Ah! Uhm! Ehm! Credo che per il suo caso dovrò parlare con la superdottoressa. E forse anche con la sua dottoressa H. Sa, lì ci sono le zanzare che trasmettono la dengue. Torni la settimana prossima e le faremo sapere.
- Viaggio a rischio? - dice Z a D uscendo dal reparto.
- Ma no. Secondo me stanno sovrastimando la cosa - risponde D. - Vedrai che se parleranno con la dottoressa H le cose si aggiusteranno.
D torna la settimana successiva e, invece della superdottoressa, trova il giovane dottor N.
- La superdottoressa è malata - dice il giovín dottore.
D deve quindi raccontare di nuovo tutta la storia.
- Bè, io farei le analisi per controllare la sua copertura immunitaria ed eventualmente effettuare i vaccini mancanti - dice molto pragmaticamente il dottor N. Bene, pensa D, come pensavo il viaggio non è a rischio.
D torna la settimana successiva e, oltre alla superdottoressa, trova anche il dottor N e un altro il giovin dottore. È la superdottoressa a parlare mentre i due giovani ascoltano.
- Il problema è il morbillo. Lei non ha gli anticorpi e abbiamo letto che nel suo caso il vaccino è sconsigliato - dice la superdottoressa. - Ma lei deve proprio andare?
- Non è che devo. Solo che vorrei capire rischi e implicazioni per poi prendere una decisione. Ad esempio, perché il vaccino è sconsigliato? Che cosa potrebbe succedere?
- Non lo sappiamo bene. Dovremmo contattare altri gruppi di ricerca. Ne abbiamo già trovato uno nel Regno Unito. Le faremo sapere la settimana prossima.
Nel frattempo D contatta la dottoressa H. - Non vedo restrizioni - dice la dottoressa. - Né per il vaccino né per il viaggio.
Poi, dopo aver parlato con la superdottoressa, la dottoressa H richiama D: - Abbiamo deciso di misurare i Linfociti T CD4 prima di prendere ulteriori decisioni.
- Sono normali - dice dopo due giorni la dottoressa H. Vada a vaccinarsi.
Ma poco dopo arriva la risposta della superdottoressa. Ha sentito un'esperta statunitense e uno svedese. La statunitense dice che andrebbero misurati anche Linfociti T CD3, CD8, CD19, e se quelli sono normali, procedere con il vaccino. Lo svedese dice che la casistica è molto limitata e che studi veri e propri non sono stati mai fatti. Lui dice che forse non farebbe il vaccino ma somministrerebbe immunoglobuline per via endovenosa.
- Sentiti tali pareri - scrive la superdottoressa - suggeriremmo che:
1. Il viaggio venga annullato perché ormai, pur somministrando il vaccino, sarebbe troppo tardi affinché una copertura immunitaria si possa sviluppare.
2. Procedere con le analisi suggerite perché il vaccino sarebbe consigliabile indipendentemente dal viaggio.
L'esito delle analisi suggerite è: vaccino sì. Ma D, non è soddisfatto del consiglio "viaggio no", decide di interpellare anche l'eccellentissimo Pontefice Massimo.
- Vaccino: no! - nega inflessibilmente l'eccellentissimo Pontefice Massimo, solitamente noto per la sua flessibilità. - Viaggio: né no, né sì. Decida lei - dice. - Capisco i suoi desideri, ma noi non possiamo assicurarle che tutto filerà liscio. Se decide per il sì si attenga alle misure consigliate.Dopo discussioni e ripensamenti vari D e Z concordano nell'annullare la seconda settimana e quindi il viaggio di Z, che è stata vaccinata, e di ridurre il viaggio di D alla sola settimana lavorativa più due giorni.
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