In un suo libro recente un personaggio dice «quello che la Germania non ha fatto con i panzer, lo sta facendo attraverso l’economia». È anche la sua opinione? «È un paradosso. Ma è indiscutibile che la Germania stia schiacciando gli altri Paesi europei. Sono sempre più convinto che nel 1989 si sia verificato uno slittamento di libertà e di dipendenze. Oggi godiamo della libertà politica, di stampa, della libertà di viaggiare, ma tutto è ridotto a una dimensione economicistica. L’economia ha assunto un ruolo di controllo e molte cose non vengono più fatte attraverso l’oppressione, ma attraverso incentivi».
È un estratto dell'intervista a Ingo Schulze (scrittore tedesco) pubblicata su La Stampa. Eccone un altro:
Schulze, la crisi ha reso la Germania più egoista? «Sono sempre più scettico rispetto a quando sta accadendo non solo in Germania, anche in Europa. C’è una crescente polarizzazione e il modello dell’omologazione dei Paesi dell’Est al nostro è fallimentare. Andrebbe messa in discussione l’ideologia della crescita. Ogni volta che c’è un problema, si cerca di risolverlo attraverso il Pil. Ma la disoccupazione non si può affrontare così».Be’, insomma… «Inoltre mi preoccupa il ruolo della Germania in Europa: la sta schiacciando economicamente, facendo un dumping enorme sui salari. Ovvio che gli altri Paesi ne escono a pezzi. Con questa politica, l’euro non può sopravvivere. Inoltre è chiaro che il nostro lusso più recente è esportare distruzione». In che senso? «Ho letto che il 60% dei danni ambientali della Svizzera vengono prodotti all’estero, immagino che le percentuali siano simili per la Germania.
L'articolo inteero lo trvate qui.
È un estratto dell'intervista a Ingo Schulze (scrittore tedesco) pubblicata su La Stampa. Eccone un altro:
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