- Sto cercando delle gocce per disinfettare l'occhio.
- Che cosa intende esattamente?
- Vede? Ho l'occhio infiammato.
- Ma quella probabilmente è un'infezione batterica. Servirebbero delle gocce antibiotiche. E quelle può prescriverle solo il medico. Visto lo stato del suo occhio le consiglierei di andare dal medico.
- Sì, lo so, ma questo tipo di problema mi capita ogni tanto e so che di solito guarisce da solo. Non avrebbe qualcosa che possa accelerare la guarigione e alleviare un po' il fastidio?
- Beh, c'è un unico tipo di gocce per casi come questo che può essere prescritto senza ricetta. Dovrebbe usarle fino a cinque volte al giorno e solo sull'occhio infiammato.
- Va bene. Le prendo.
Tornato a casa cerco di trovare il principio attivo. Ma trovo qualcosa che non mi piace:
10,2 g (= 10 ml) contengono "Calendula officinalis 2a Dil. D4 10 g"
Quel Dil. D4 mi insospettisce parecchio. Vuoi vedere che ho comprato dell'acqua distillata a mia insaputa pensando che fosse un medicinale e pagandola circa 8€, mi dico. E allora vado a cercare che cosa significhi esattamente D4 e lo trovo.
Significa che di Calendula quei 10 ml di gocce ne contengono 1/100.000 di concentrazione iniziale. Cioè 1/10.000 di ml, o, espresso diversamente, 0,0001 ml.
Quindi, supponendo che la boccetta contenga almeno 50 gocce, questo significa che ogni goccia contiene pressappoco 1/500.000 di ml (0,000002 ml) di calendula.
Leggendo questa pagina: Omeopatia: più è diluito più è potente, che contiene un'interessante spiegazione dei significati dei vari D4, CH4, e K4 (invito a leggerla a chiunque volesse avere dei dati oggettivi e capire il significato di tali sigle), mi sono accorto che mi sarebbe potuto andar peggio. Ci troviamo infatti ancora lontano dal limite di Avogadro, che si raggiunge intorno all'11CH. Ma secondo voi non sono comunque troppi 8€ per 0,0001 ml di Calendula? Anche considerando tutto il processo di diluizione, impacchettamento e distribuzione? A quel punto non sarebbe stato meglio se avessi dato ascolto a Zucchero che mi proponeva impacchi di camomilla? Lì di principio attivo che sarebbe stato sicuramente di più.
Poi sono andato a informarmi anche sull'azienda che produce tali gocce e ho scoperto che è una multinazionale con più di 2000 dipendenti e quasi 400 milioni di euro di fatturato che produce cosmetici e medicine "antroposofiche".
Ora, capisco che ognuno è libero di comprare quello che vuole (a patto che la sua scelta non sia finanziata con soldi pubblici). Ma, allo stesso tempo, io non ho il diritto di essere informato, al momento dell'acquisto, che in quello che sto comprando non c'è quasi alcun principio attivo ma solo qualcosa a un livello di diluizione che, in alcuni casi, può rendere il tutto equivalente all'acqua distillata?
- Che cosa intende esattamente?
- Vede? Ho l'occhio infiammato.
- Ma quella probabilmente è un'infezione batterica. Servirebbero delle gocce antibiotiche. E quelle può prescriverle solo il medico. Visto lo stato del suo occhio le consiglierei di andare dal medico.
- Sì, lo so, ma questo tipo di problema mi capita ogni tanto e so che di solito guarisce da solo. Non avrebbe qualcosa che possa accelerare la guarigione e alleviare un po' il fastidio?
- Beh, c'è un unico tipo di gocce per casi come questo che può essere prescritto senza ricetta. Dovrebbe usarle fino a cinque volte al giorno e solo sull'occhio infiammato.
- Va bene. Le prendo.
Tornato a casa cerco di trovare il principio attivo. Ma trovo qualcosa che non mi piace:
10,2 g (= 10 ml) contengono "Calendula officinalis 2a Dil. D4 10 g"
Quel Dil. D4 mi insospettisce parecchio. Vuoi vedere che ho comprato dell'acqua distillata a mia insaputa pensando che fosse un medicinale e pagandola circa 8€, mi dico. E allora vado a cercare che cosa significhi esattamente D4 e lo trovo.
Significa che di Calendula quei 10 ml di gocce ne contengono 1/100.000 di concentrazione iniziale. Cioè 1/10.000 di ml, o, espresso diversamente, 0,0001 ml.
Quindi, supponendo che la boccetta contenga almeno 50 gocce, questo significa che ogni goccia contiene pressappoco 1/500.000 di ml (0,000002 ml) di calendula.
Leggendo questa pagina: Omeopatia: più è diluito più è potente, che contiene un'interessante spiegazione dei significati dei vari D4, CH4, e K4 (invito a leggerla a chiunque volesse avere dei dati oggettivi e capire il significato di tali sigle), mi sono accorto che mi sarebbe potuto andar peggio. Ci troviamo infatti ancora lontano dal limite di Avogadro, che si raggiunge intorno all'11CH. Ma secondo voi non sono comunque troppi 8€ per 0,0001 ml di Calendula? Anche considerando tutto il processo di diluizione, impacchettamento e distribuzione? A quel punto non sarebbe stato meglio se avessi dato ascolto a Zucchero che mi proponeva impacchi di camomilla? Lì di principio attivo che sarebbe stato sicuramente di più.
Poi sono andato a informarmi anche sull'azienda che produce tali gocce e ho scoperto che è una multinazionale con più di 2000 dipendenti e quasi 400 milioni di euro di fatturato che produce cosmetici e medicine "antroposofiche".
Ora, capisco che ognuno è libero di comprare quello che vuole (a patto che la sua scelta non sia finanziata con soldi pubblici). Ma, allo stesso tempo, io non ho il diritto di essere informato, al momento dell'acquisto, che in quello che sto comprando non c'è quasi alcun principio attivo ma solo qualcosa a un livello di diluizione che, in alcuni casi, può rendere il tutto equivalente all'acqua distillata?
Sarebbe un bene per tutti. Per i fedeli dell'omeopatia, perché così sarebbero sicuri di stare acquistando proprio il prodotto che cercavano e di non finanziare le famigerate case farmaceutiche; e per quelli che non rigettano il metodo scientifico, perché così sarebbero sicuri di non regalare soldi a multinazionali che vendono acqua distillata facendosela pagare 1000 volte il valore di mercato. O no?
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