Joschka Fischer, l’ex segretario dei verdi tedeschi, ha appena pubblicato un libro. «Scheitert Europa?», «L’Europa fallisce?». Tra le altre accuse contro le «politiche di euroegoismo» della coppia Merkel-Schaeuble Fischer ricorda i fatti relativi alla Conferenza di Londra. Fatti che, sinceramente, ignoravo. E dopo averli letti mi sono detto: strano che non ne parli mai nessuno.
Riccardo Barlaam recensisce il libro su Il Sole 24 Ore
"Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miratolo economico».
Secondo Fischer la cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore e «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti.
«Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».
Alla conferenza di Londra del 1953 alla Germania furono condonati il 50% dei debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero di non esigere il conto c’erano l’Italia e anche la povera e malandata Grecia, che pure, durante la seconda guerra mondiale, aveva subito enormi danni alle infrastrutture da parte delle truppe tedesche.
L’altro 50% la Germania l'avrebbe dovuto rimborsare dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.
«Né Schmidt e né Kohl - dice ancora Fischer - avrebbero reagito in questo modo. Avrebbero anzi approfittato della impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa»."
Riccardo Barlaam recensisce il libro su Il Sole 24 Ore
"Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miratolo economico».
Secondo Fischer la cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore e «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti.
«Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».
Alla conferenza di Londra del 1953 alla Germania furono condonati il 50% dei debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero di non esigere il conto c’erano l’Italia e anche la povera e malandata Grecia, che pure, durante la seconda guerra mondiale, aveva subito enormi danni alle infrastrutture da parte delle truppe tedesche.
L’altro 50% la Germania l'avrebbe dovuto rimborsare dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.
«Né Schmidt e né Kohl - dice ancora Fischer - avrebbero reagito in questo modo. Avrebbero anzi approfittato della impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa»."
ALCUNI DIRITTI RISERVATI (CC BY-NC-SA)
Nessun commento:
Posta un commento