La Xylella è responsabile del CoDiRO (Complesso del Disseccamento Rapido degli Olivi), quella malattia che sta colpendo gli ulivi pugliesi e li porta velocemente alla morte. A confermarlo sarebbe un nuovo studio dell'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
Questo è l'articolo dell'EFSA: Pilot project on Xylella fastidiosa to reduce risk assessment uncertainties. Da lì si può anche scaricare l'articolo scientifico in formato PDF: Pilot project on Xylella fastidiosa to reduce risk assessment uncertainties.
Qui potete scaricare la traduzione in italiano dell’indice e delle conclusioni del rapporto
In italiano se ne parla anche qui e qui.
"Da un lato il CoDiRO, il complesso del disseccamento degli ulivi che sta colpendo gli alberi del Salento; dall’altra laXylella fastidiosa, un batterio “da quarantena”, considerato pericoloso e da combattere. Quello che mancava, fino a questo momento, era la prova che queste due cose fossero collegate, cioè che fosse proprio la Xylella a causare la malattia.
Ora questa prova c’è. E’ arrivata grazie a una ricerca dell’EFSA (European Food Safety Authority), che ha messo la parola fine a mesi di illazioni e accuse di complotto.
Il CoDiRO, comunque, non sembra colpire tutte le varietà di olivo allo stesso modo: ad esempio, il batterio impiega più tempo a colonizzare cultivar come il Leccino, la Coratina e il Frantoio; mentre particolarmente suscettibile sembra essere il Cellina di Nardò, una delle varietà più diffuse nella zona dell’epidemia. Fra le altre piante, quelle del genere Citrus (arance, mandarini e pompelmi) e le viti (varietà Cabernet sauvignon) sembrano immuni al contagio, a differenza di oleandri e Poligala myrtifolia, che risultano invece molto suscettibili. Per quanto riguarda mandorli, peschi e ciliegi, occorrono invece ulteriori studi.
Confermato il ruolo della sputacchina, l’insetto che nutrendosi della linfa degli olivi agisce da vettore trasmettendo il batterio alle altre piante.
Questo studio si aggiunge a quello pubblicato il 2 marzo sull’European Journal of Plant Pathology, che aveva smontato un altro caposaldo delle teorie complottiste sul tema: all’origine dell’epidemia in atto sembra esserci un unico ceppo di Xylella importato dal Costa Rica e non nove (“innocui” e presenti da sempre sul territorio, come ipotizzato dalla Procura di Lecce nell’ordinanza di sequesto delle piante).
Sulla base di questi risultati, rinnoviamo ancora una volta il nostro appello: se le perizie della Procura dicono qualcosa di diverso devono essere rese pubbliche, in modo che la comunità scientifica possa studiarle e valutarle."
In italiano se ne parla anche qui e qui.
"Da un lato il CoDiRO, il complesso del disseccamento degli ulivi che sta colpendo gli alberi del Salento; dall’altra laXylella fastidiosa, un batterio “da quarantena”, considerato pericoloso e da combattere. Quello che mancava, fino a questo momento, era la prova che queste due cose fossero collegate, cioè che fosse proprio la Xylella a causare la malattia.
Ora questa prova c’è. E’ arrivata grazie a una ricerca dell’EFSA (European Food Safety Authority), che ha messo la parola fine a mesi di illazioni e accuse di complotto.
Il CoDiRO, comunque, non sembra colpire tutte le varietà di olivo allo stesso modo: ad esempio, il batterio impiega più tempo a colonizzare cultivar come il Leccino, la Coratina e il Frantoio; mentre particolarmente suscettibile sembra essere il Cellina di Nardò, una delle varietà più diffuse nella zona dell’epidemia. Fra le altre piante, quelle del genere Citrus (arance, mandarini e pompelmi) e le viti (varietà Cabernet sauvignon) sembrano immuni al contagio, a differenza di oleandri e Poligala myrtifolia, che risultano invece molto suscettibili. Per quanto riguarda mandorli, peschi e ciliegi, occorrono invece ulteriori studi.
Confermato il ruolo della sputacchina, l’insetto che nutrendosi della linfa degli olivi agisce da vettore trasmettendo il batterio alle altre piante.
Questo studio si aggiunge a quello pubblicato il 2 marzo sull’European Journal of Plant Pathology, che aveva smontato un altro caposaldo delle teorie complottiste sul tema: all’origine dell’epidemia in atto sembra esserci un unico ceppo di Xylella importato dal Costa Rica e non nove (“innocui” e presenti da sempre sul territorio, come ipotizzato dalla Procura di Lecce nell’ordinanza di sequesto delle piante).
Sulla base di questi risultati, rinnoviamo ancora una volta il nostro appello: se le perizie della Procura dicono qualcosa di diverso devono essere rese pubbliche, in modo che la comunità scientifica possa studiarle e valutarle."
Quindi penso che non valga più quello che avevo scritto su Xylella: Presa diretta, Le Scienze e l'idea che mi sono fatta. E cioè che ancora non si sa con certezza quali siano le cause del CoDiRO.
Ora possiamo affermarlo con maggiore certezza.
Qui le mie altre considerazioni sulla Xylella
Ora possiamo affermarlo con maggiore certezza.
Qui le mie altre considerazioni sulla Xylella
2 commenti:
Speriamo che la ricerca sia stata fatta con scrupolo ed oggettività! E che riesca davvero a debellare tutte le illazioni e le accuse di complotti! :-)
Speriamo! A differenza del caso Stamina, in cui capii subito qual era l'interpretazione giusta, qui capirlo mi sta risultando più difficile. Ma ora dovremmo essere sulla buona strada.
Posta un commento