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giovedì, maggio 16, 2019

Tutta la città ne parla: Sugli ulivi minacciati dalla Xylella

Interessantissima discussione oggi a Tutta la città ne parla sugli ulivi minacciati dalla Xylella.
Come al solito, nel nostro paese impera la tendenza a ideologizzare e dividersi in fazioni anche su temi che richiederebbero un grande pragmatismo.

"Oggi ci concentriamo sulla Xylella fastidiosa, un batterio vegetale che sta attaccando gli ulivi in tutta Europa e che ha messo in allarme l'Autorità europea per la sicurezza alimentare.
Non c'è cura per la Xylella, che rischia di invadere buona parte dell'Europa e ha provocato danni per 1 miliardo e 200mila euro. Questo è l'allarme lanciato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare, mentre passa al Senato il decreto emergenza per far fronte alle perdite provocate anche dal batterio fastidioso. Una questione che ha diviso gli esperti, la politica, i cittadini, e che riguarda anche la tutela del paesaggio.

Gli ospiti
Giovanni Cantele, presidente Coldiretti Lecce
Donato Boscia, dirigente di ricerca dell'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Andrea Cacciatore, della Libreria Idrusa di Alessano (Lecce), l'ultima libreria a sud est d'Italia vicino al Capo di Leuca, insieme a Mario Desiati organizzano il Festival "Armonia. Narrazioni in Terra d'Otranto" che si apre domani, quinta edizione.
Giuliano Foschini, giornalista di Repubblica, segue da tempo il problema Xylella
Paolo Vidali, filosofo della scienza, si occupa di teoria del ragionamento argomentativo e di filosofia dell’informazione. Tra i suoi libri ricordiamo Il valore dell’incertezza. Filosofia e sociologia dell’informazione (con Federico Neresini, Mimesis editore, 2015) "

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Visto che su questo blog ho seguito vari articoli in materia di Xylella, riporto di seguito un aggiornamento dall'ultima volta che ne ho parlato.

CNR - Xylella: l’unica soluzione è la ricerca scientifica - 05 maggio 2017
"Alla luce dei recenti risultati ottenuti dalle ricerche sulla Xylella fastidiosa, il Cnr illustra il proprio contributo nella lotta all’epidemia che in Puglia interessa un ampio territorio e che ha provocato un enorme danno all’olivicoltura salentina. Gli studi, ancora in corso, stanno fornendo sempre maggiori conoscenze anche sulla stabilità e utilità di eventuali varietà resistenti. Scopo della ricerca coordinata dall’Ente è anche fornire un’informazione corretta, fondata sulla evidenza dei dati e dei risultati scientifici"


Xylella oppure no? - 31 maggio 2017"All’inizio di quest’anno la Commissione ricerca dell’Accademia nazionale dei Lincei ha chiesto all’autore di valutare se vi fossero dati sufficienti per provare in maniera solida la correlazione tra infezione del batterio Xylella fastidiosa osservata in olivi pugliesi e presenza di sintomi di della sindrome da disseccamento rapido. Lo studio ha riguardato oltre 5000 campioni di olivo raccolti da inizio 2015 a fine 2016. I campioni sono stati sottoposti a saggi di ricerca del batterio; inoltre, per stabilire un eventuale nesso di causalità il batterio è stato iniettato in olivi di una varietà nota per la sua suscettibilità all’infezione. I risultati hanno mostrato che Xylella fastidiosa è correlata alla sindrome da disseccamento rapido, e non è un semplice opportunista: il batterio è la causa della malattia" - di Enrico Bucci


Emergenza Xylella, l'Europa bacchetta l'Italia - 08 giugno 2017
"Un rapporto della Commissione Europea denuncia lungaggini e ostacoli che in Italia impediscono una soluzione all'infezione del batterio Xylella fastidiosa, il patogeno che sta causando la morte di numerosi olivi in Pugliadi Alison Abbott/Nature"


Xylella cinque anni dopo, che cosa è cambiato? - 23 marzo 2018
"
L'espansione del batterio responsabile della morte degli olivi in Puglia continua, e dal Salento è in risalita inesorabile verso nord. Nel frattempo sono state messe a punto tecniche per il monitoraggio e la sorveglianza della diffusione di Xylella e del suo insetto vettore, ma ancora non è stata trovata una soluzione per eliminare la malattiadi" - di Lisa Signorile


Xylella e studio Scortichini et. al.: le repliche di Boscia e Bucci - 24 aprile 2018 
"Un nostro recente articolo sulla situazione di Xylella in Puglia ha suscitato una serie di reazioni per la parte relativa a uno studio in merito a un possibile trattamento: una rettifica richiesta ai sensi di legge dagli autori dello studio - pubblicata in calce all'articolo - e due repliche alla rettifica stessa, che pubblichiamo di seguito per una maggiore facilità di lettura" - La redazione


Un monitoraggio dal cielo per difendersi da Xylella - 25 giugno 2018
"Il contagio del batterio che sta devastando le coltivazioni di olivi in Puglia può essere monitorato da una piattaforma aerea con sofisticati sensori che evidenziano gli alberi infetti prima che manifestino i sintomi della malattia CoDiRO" - (red)

giovedì, luglio 19, 2018

Xylella secondo "Le Scienze" e SuperQuark

Nell'interessante puntata di ieri di Superquark Piero Angela ha dedicato un servizio alla Xylella.
Lo trovate dopo 1 ora e 10 minuti circa dall'inizio. Per chi non riesce ad accedere raiplay, se ne trova una registrazione anche su YouTube. Tra l'altro, dopo 1 ora e 3 minuti circa dall'inizio troverete anche un bel servizio su bufale e scie chimiche.
Visto che su questo blog ho seguito vari articoli in materia di Xylella, riporto di seguito un aggiornamento dall'ultima volta che ne ho parlato.

CNR - Xylella: l’unica soluzione è la ricerca scientifica - 05 maggio 2017
"Alla luce dei recenti risultati ottenuti dalle ricerche sulla Xylella fastidiosa, il Cnr illustra il proprio contributo nella lotta all’epidemia che in Puglia interessa un ampio territorio e che ha provocato un enorme danno all’olivicoltura salentina. Gli studi, ancora in corso, stanno fornendo sempre maggiori conoscenze anche sulla stabilità e utilità di eventuali varietà resistenti. Scopo della ricerca coordinata dall’Ente è anche fornire un’informazione corretta, fondata sulla evidenza dei dati e dei risultati scientifici"


Xylella oppure no? - 31 maggio 2017"All’inizio di quest’anno la Commissione ricerca dell’Accademia nazionale dei Lincei ha chiesto all’autore di valutare se vi fossero dati sufficienti per provare in maniera solida la correlazione tra infezione del batterio Xylella fastidiosa osservata in olivi pugliesi e presenza di sintomi di della sindrome da disseccamento rapido. Lo studio ha riguardato oltre 5000 campioni di olivo raccolti da inizio 2015 a fine 2016. I campioni sono stati sottoposti a saggi di ricerca del batterio; inoltre, per stabilire un eventuale nesso di causalità il batterio è stato iniettato in olivi di una varietà nota per la sua suscettibilità all’infezione. I risultati hanno mostrato che Xylella fastidiosa è correlata alla sindrome da disseccamento rapido, e non è un semplice opportunista: il batterio è la causa della malattia" - di Enrico Bucci


Emergenza Xylella, l'Europa bacchetta l'Italia - 08 giugno 2017
"Un rapporto della Commissione Europea denuncia lungaggini e ostacoli che in Italia impediscono una soluzione all'infezione del batterio Xylella fastidiosa, il patogeno che sta causando la morte di numerosi olivi in Pugliadi Alison Abbott/Nature"


Xylella cinque anni dopo, che cosa è cambiato? - 23 marzo 2018
"
L'espansione del batterio responsabile della morte degli olivi in Puglia continua, e dal Salento è in risalita inesorabile verso nord. Nel frattempo sono state messe a punto tecniche per il monitoraggio e la sorveglianza della diffusione di Xylella e del suo insetto vettore, ma ancora non è stata trovata una soluzione per eliminare la malattiadi" - di Lisa Signorile


Xylella e studio Scortichini et. al.: le repliche di Boscia e Bucci - 24 aprile 2018 
"Un nostro recente articolo sulla situazione di Xylella in Puglia ha suscitato una serie di reazioni per la parte relativa a uno studio in merito a un possibile trattamento: una rettifica richiesta ai sensi di legge dagli autori dello studio - pubblicata in calce all'articolo - e due repliche alla rettifica stessa, che pubblichiamo di seguito per una maggiore facilità di lettura" - La redazione


Un monitoraggio dal cielo per difendersi da Xylella - 25 giugno 2018
"Il contagio del batterio che sta devastando le coltivazioni di olivi in Puglia può essere monitorato da una piattaforma aerea con sofisticati sensori che evidenziano gli alberi infetti prima che manifestino i sintomi della malattia CoDiRO" - (red)

domenica, marzo 12, 2017

Xylella un anno dopo: un nuovo articolo di Le Scienze

Con "un anno dopo" intendo un anno dopo l'ultima volta che ne ho parlato su questo blog. Da allora non mi era più capitato di leggere un articolo. Anche se adesso mi sono accorto che tutti gli articoli in tema di Le Scienze sono raccolti nella pagina EMERGENZA XYLELLA.
Forse gli sviluppi più interessanti sono riportati in:

Xylella: la parola ai consulenti della Procura
"La perizia tecnica dei consulenti della Procura non sembra contenere informazioni differenti da quelle pubblicate dai ricercatori indagati. La variabilità biologica di cui parla il decreto è solo ipotizzata e necessita di ulteriori approfondimenti. Allo stato attuale delle conoscenze e di quello che si sa delle perizie, quindi, il ceppo di Xylella responsabile del CoDiRO è uno solo. È possibile che la Procura abbia fatto confusione con le parole e che il decreto di sequestro si basi su un equivoco?" - di Beatrice Mautino

"La rivista dell'American Association for the Advancement of Science torna a occuparsi della questione Xylella con un articolo che affronta le questioni sociali e culturali che hanno pesato - e spesso ostacolato - sull'attuazione degli interventi di controllo dell'epidemia e sottolinea l'importanza di affiancare all’impegno tecnico e scientifico anche lo studio di strategie comunicative e di coinvolgimento delle parti in causa" - di Beatrice Mautino

La vulnerabilità pugliese all'attacco di Xylella
"Il paesaggio della Puglia, un'immensa monocoltura di olivi molto vicini tra loro, rende il territorio particolarmente vulnerabile all'attacco di Xylella fastidiosa, il cui vettore può spostarsi per chilometri nell'arco della vita. Lo rivela un nuovo modello, secondo il quale eliminare il batterio dal territorio è ormai quasi impossibile ma è indispensabile contenere il contagio per evitare che si diffonda ancora di più" - di Beatrice Mautino
L'importanza relativa degli oliveti alla diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia. I colori sulla barra laterale mostrano la probabilità (mediata su 1000 simulazioni e riscalata tra 0 e 1) di un oliveto di essere infettato da X. fastidiosa in simulazioni in cui il batterio diventa endemico in Puglia. Le aree in grigio scuro sono terreni con altre coperture, mentre quelle in grigio chiaro sono aree non analizzate. Le linee magenta delineano l'attuale zona cuscinetto che è monitorata intensamente per prevenire la diffusione di X. fastidiosa verso nord. 

"Le larve di sputacchina non volano, ma l’insetto adulto ha una capacità di movimento di circa 100 metri al giorno, e “poiché un insetto vive dai 4 ai 6 mesi (dalla tarda primavera, al tardo autunno) la distanza complessiva che può percorrere nel corso della sua vita è di chilometri” scrivono gli autori. Quindi, anche se non tutte le sputacchine si muovono così tanto, la loro densità fa sì che gli spostamenti lunghi debbano essere messi seriamente in conto. Quindi, quali azioni seguire? Ha più senso intervenire sul contenimento del vettore o tagliare gli alberi? E quanti?"

mercoledì, marzo 30, 2016

Secondo l'EFSA la Xylella è la causa del disseccamento degli olivi

La Xylella è responsabile del CoDiRO (Complesso del Disseccamento Rapido degli Olivi), quella malattia che sta colpendo gli ulivi pugliesi e li porta velocemente alla morte. A confermarlo sarebbe un nuovo studio dell'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).





Questo è l'articolo dell'EFSA: Pilot project on Xylella fastidiosa to reduce risk assessment uncertainties. Da lì si può anche scaricare l'articolo scientifico in formato PDF: Pilot project on Xylella fastidiosa to reduce risk assessment uncertainties.

Qui potete scaricare la traduzione in italiano dell’indice e delle conclusioni del rapporto

In italiano se ne parla anche qui e qui.

"Da un lato il CoDiRO, il complesso del disseccamento degli ulivi che sta colpendo gli alberi del Salento; dall’altra laXylella fastidiosa, un batterio “da quarantena”, considerato pericoloso e da combattere. Quello che mancava, fino a questo momento, era la prova che queste due cose fossero collegate, cioè che fosse proprio la Xylella a causare la malattia.
Ora questa prova c’è. E’ arrivata grazie a una ricerca dell’EFSA (European Food Safety Authority), che ha messo la parola fine a mesi di illazioni e accuse di complotto
.
Il CoDiRO, comunque, non sembra colpire tutte le varietà di olivo allo stesso modo: ad esempio, il batterio impiega più tempo a colonizzare cultivar come il Leccino, la Coratina e il Frantoio; mentre particolarmente suscettibile sembra essere il Cellina di Nardò, una delle varietà più diffuse nella zona dell’epidemia. Fra le altre piante, quelle del genere Citrus (arance, mandarini e pompelmi) e le viti (varietà Cabernet sauvignon) sembrano immuni al contagio, a differenza di oleandri e Poligala myrtifolia, che risultano invece molto suscettibili. Per quanto riguarda mandorli, peschi e ciliegi, occorrono invece ulteriori studi.
Confermato il ruolo della sputacchina, l’insetto che nutrendosi della linfa degli olivi agisce da vettore trasmettendo il batterio alle altre piante.
Questo studio si aggiunge a quello pubblicato il 2 marzo sull’European Journal of Plant Pathology, che aveva smontato un altro caposaldo delle teorie complottiste sul tema: all’origine dell’epidemia in atto sembra esserci un unico ceppo di Xylella importato dal Costa Rica e non nove (“innocui” e presenti da sempre sul territorio, come ipotizzato dalla Procura di Lecce nell’ordinanza di sequesto delle piante).
Sulla base di questi risultati, rinnoviamo ancora una volta il nostro appello: se le perizie della Procura dicono qualcosa di diverso devono essere rese pubbliche, in modo che la comunità scientifica possa studiarle e valutarle."

Quindi penso che non valga più quello che avevo scritto su Xylella: Presa diretta, Le Scienze e l'idea che mi sono fatta. E cioè che ancora non si sa con certezza quali siano le cause del CoDiRO.
Ora possiamo affermarlo con maggiore certezza.

Qui le mie altre considerazioni sulla Xylella

mercoledì, febbraio 03, 2016

Xylella: un nuovo articolo di Le Scienze

Cito due dei passi più interessanti dell'articolo di Le Scienze Emergenza Xylella. Il mistero dei nove ceppi inesistenti.

In un lavoro dello IAM del 2014 citato in perizia, gli autori analizzano 100 piante nella zona di Gallipoli, metà delle quali con sintomi di disseccamento, con il doppio intento di dimostrare un’associazione fra la presenza del batterio e la malattia e contribuire a descrivere la popolazione salentina del batterio da un punto di vista genetico. I risultati sono chiari. Si legge che 49 delle 50 piante malate sono risultate positive a Xylella, alle quali si aggiungono 9 piante asintomatiche “probabilmente infettate recentemente”. Non si può parlare di nesso di causalità, ma questi dati consentono ai ricercatori di affermare che c’è una “stretta associazione fra il batterio e la sindrome da disseccamento rapido”. Numeri poi confermati, come abbiamo visto, anche dalle analisi dei consulenti della Procura, seppure su un campione più ridotto
....
Alla luce delle novità emerse in conferenza stampa e dagli stralci delle perizie che sono stati resi disponibili, le domande aumentano. Da quali altri elementi scientifici si riscontra che nel Salento siano presenti perlomeno nove diverse popolazioni di X. fastidiosa? Quali prove conducono a considerare «altamente probabile» l’ipotesi che il consumo intensivo di prodotti fitosanitari abbia favorito la virulenza di funghi e batteri, tra cui Xylella fastidiosa? Per quali aspetti la consulenza ha posto in dubbio l’attendibilità delle conclusioni scientifiche rappresentate all'Europa? Quali elementi portano a considerare «dato acquisito» che la manifestazione della sintomatologia del disseccamento non sia necessariamente correlata alla presenza del batterio Xylella fastidiosa?

Riteniamo dunque a maggior ragione indispensabile che la Procura metta a disposizione della comunità scientifica e in particolare della task force incaricata di affrontare l’emergenza Xylella, il testo integrale delle perizie, come abbiamo richiesto nella lettera aperta al Procuratore Cataldo Motta.

martedì, gennaio 19, 2016

Xylella: Presa diretta, Le Scienze e l'idea che mi sono fatta

Dopo aver letto alcuni articoli (il migliore dei quali è sicuramente quello de Le Scienze) e dopo aver visto la puntata Presa diretta - Il caso Xylella del 17/01/2016 mi pare che un fatto su cui sembrano concordare tutte le fonti più credibili è che ancora non si sa con certezza quali siano le cause del CoDiRO (Complesso del Disseccamento Rapido degli Olivi), quella malattia che sta colpendo gli ulivi pugliesi e li porta velocemente alla morte.

C’è chi dà la colpa ai funghi, chi accusa i diserbanti, chi parla di altre malattie. "Sono tutte ipotesi plausibili" - dice l'articolo de Le Scienze - "e devono essere studiate, ma quel che è certo è che un batterio pericoloso, la Xylella fastidiosa, c’è e si sta diffondendo verso nord, là dove con l’olio ci si vive.
Detto questo si può dibattere se la decisione della Procura della Repubblica di Lecce di sequestrare gli olivi salentini colpiti da disseccamento, bloccandone l'abbattimento possa essere utile o meno.

Ecco anche tutti i documenti messi a disposizione da la redazione di Presa diretta.

Ah, ne stanno anche parlando in questo momento su Radio3 Scienza.

Qui le mie altre considerazioni sulla Xylella

mercoledì, gennaio 13, 2016

Xylella e la magistratura italiana che ignora la scienza

Oggi propongo alcuni stralci dall'articolo di Paolo Mieli "L’ITALIA DEI DIETROLOGI - UN Paese che odia la scienza".

Aggiunta del 15/1 - Ho letto La scienza di Xylella. Troppe domande senza risposta. È sicuramente l'articolo più chiaro e meno dietrologico che io abbia letto finora e si conclude con una lettera aperta al procuratore capo di Lecce Cataldo Motta.
Come avevo scritto nei commenti di Xylella e la magistratura italiana che ignora la scienza la situazione è meno chiara di come Paolo Mieli sembrava sostenere.
"L’Italia sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento. Nelle Americhe la si combatte da un secolo, purtroppo senza successo. Il Consiglio nazionale delle ricerche di Bari ha lavorato sodo per scoprire origini e modo di debellare quello che prende il nome di CoDiRO (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Prendendo in seria considerazione anche l’ipotesi di sradicare gli ulivi già colpiti per provare a sterminare gli insetti diffusori dell’infezione e creare un cordone sanitario che isoli le piante infette. Ma la magistratura, con un’inchiesta della Procura di Lecce, si è opposta. Di più: ha accusato il Cnr barese di aver favorito la diffusione del batterio, ne ha fatto sequestrare il materiale sia informatico che cartaceo e ha deciso che gli ulivi malati restino lì dove sono.
...
Europa, Guardia forestale, Georgofili, ex ministri avrebbero dunque congiurato per distruggere gli ulivi salentini allo scopo di impiantare in quel di Gallipoli nuove coltivazioni. E gli scienziati dell’Università di Bari, del Cnr e dell’Istituto agronomico alimentare (Iam) avrebbero aderito (dietro compenso?) al complotto. Sulla Stampa Gilberto Corbellini e Roberto Defez hanno esortato coloro che in passato si sono indignati contro i tentativi di imporre per via giudiziaria le pseudo cure Di Bella o Stamina o contro il rinvio a giudizio e la condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi rea di non aver dato l’allarme per il terremoto dell’Aquila, a «insorgere per quanto sta accadendo nel Salento». Ma il loro appello è caduto nel vuoto.

Qualcuno ha messo in evidenza come l’inchiesta della procura di Lecce si basi su una grande contraddizione logica: da un lato i magistrati sostengono che non esiste «un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi», dall’altro accusano i ricercatori di aver diffuso il batterio. Saremmo quindi in presenza di «untori di una peste innocua» (ha ironizzato Luciano Capone sul Foglio ).
...
L’inchiesta cita poi un’affermazione dell’esperto mondiale di Xylella, Alexander Purcell di Berkeley — «Contro la Xylella gli abbattimenti non servono a nulla» — che lo stesso Purcell nega di aver mai pronunciato ed è stata riferita da un’europarlamentare grillina. Il Movimento Cinque Stelle ha contemporaneamente depositato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina colpevole di non aver ostacolato il complotto."