lunedì, luglio 18, 2016

Vaccini e immunità di comunità

Ascoltando la puntata del 14/07 di RADIO3 SCIENZA ho sentito Alberto Mantovani, uno degli immunologi più autorevoli in Italia, spiegare perché preferisce usare l'espressione immunità di comunità anziché immunità di gregge perché nella prima c'è dentro un senso di solidarietà per la parte immunologicamente più debole della comunità mentre nella seconda c'è più un'idea di passività.

"Una cosa che dimentichiamo è che vaccinarsi", oltre a essere una difesa personale contro malattie pericolose, è anche "un'attività di solidarietà verso gli elementi più deboli della comunità." "Un grande oncologo italiano l'autunno scorso ha visto un bimbo di 18 mesi malato di leucemia linfatica acuta, che aveva in più del 90% di probabilità di guarire, morire di morbillo. Quando ci vacciniamo, quando i miei nipoti si vaccinano proteggono le fasce più deboli della popolazione. E cioè i 1500 bambini con cancro che abbiamo in Italia, sono le persone che hanno immunodeficienze sono le persone che hanno malattie ematologiche ecco tutte queste persone sono protette dall'immunità della comunità."

Ascoltando poi la risposta di Mantovani alla domanda sul perché ci si rende poco conto dei benefici dei vaccini mi è venuto in mente un parallelo con l'Unione Europea.
Forse l'Unione Europea è un po' come i vaccini. Non ci accorgiamo dei benefici perché ormai ci viviamo immersi da decenni e abbiamo perso memoria di quali potrebbero essere le implicazioni se si rimanesse senza.

Infine vorrei aggiungere anche una nota personale per dire che anch'io rientro nella parte immunologicamente più debole della comunità. Infatti, per mie questioni patologiche personali, non possono essere vaccinato contro il morbillo e se dovessi venire a contatto con quel virus rischierei parecchio.

Oltre a quello che ho riportato la puntata contiene molte altre notizie interessanti sui progressi dell'immunologia nella cura del cancro.

Alberto Mantovani è anche coautore di Immunità e Vaccini. Perché è giusto proteggere la nostra salute e quella dei nostri figli.

"Il libro si conclude con 18 risposte alle domande più frequenti sui vaccini.

1. Perché è necessario vaccinarsi?
2. Perché vaccinarsi contro malattie che in Italia sono rare o addirittura scomparse?
3. I vaccini sono contrari alla natura?
4. I vaccini possono indebolire il sistema immunitario?
5. Perché la maggior par te delle vaccinazioni viene effettuata nei primi mesi di vita?
6. Quali sono i vaccini disponibili in Italia?
7. Perché alcuni genitori sono restii a far vaccinare i propri bambini?
8. È meglio contrarre la malattia o essere vaccinati?
9. I vaccini sono efficaci? Come possiamo esserne sicuri?
10. Quanto dura la protezione di un vaccino?
11. Perché, a differenza degli altri vaccini, quello antinfluenzale cambia ogni anno?
12. Quanto tempo è necessario prima che una vaccinazione sia efficace?
13. Si può contrarre la malattia anche se si è vaccinati?
14. I vaccini sono sicuri?
15. I vaccini possono causare effetti collaterali?
16. I vaccini possono causare autismo?
17. Si può effettuare la vaccinazione se si è…malati?… allergici all’uovo?
18. Il nostro Paese sviluppa e produce vaccini?

Un bel po' di materiale per chi volesse documentarsi seriamente, no?

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