venerdì, febbraio 03, 2017

Il biglietto per il Pantheon?

Ho appena ascoltato la puntata "Il genio di Gian Lorenzo Bernini" di Quante storie con Tomaso Montanari come ospite. La discussione su Franceschini e il biglietto d'ingresso al Pantheon comincia al 5° minuto.

Ho trovato sconfortante la mancanza di concretezza dello storico dell'arte e mi sono trovato totalmente d'accordo con Augias soprattutto quando, verso il 16° minuto, dice che noi abbiamo l'eredità del nostro passato e che per tutelarla dobbiamo, con ogni dovuta cautela, usare anche i soldi prodotti dal patrimonio artistico per salvare il patrimonio artistico stesso.

Credo che l'idealismo utopico e assolutamente privo di concretezza, di cui Tomaso Montanari sembra pervaso, sia uno dei problemi del nostro paese.
È un'idealismo che, a prima vista, fa anche una buona impressione perché infarcito di belle idee, buoni sentimenti e romanticismo. Ma è totalmente privo di realismo.

La discussione mi ha ricordato il dibattito tra Carofiglio e la Guerritore sulla riforma costituzionale: da una parte la consapevolezza che la soluzione non è quella ideale ma è un buon compromesso per risolvere subito diversi problemi, dall'altra un'accozzaglia di luoghi comuni, benaltrismo e belle soluzioni ideali ma irrealizzabili per un futuro molto ipotetico. Bellissime affermazioni che non hanno alcun riscontro pratico.

1 commento:

dioniso ha detto...

Da FB

Luciano mi trovi d'accordo eppure dicono che Montanari sia uno dei migliori nel suo campo

Dioniso Dionisi Nel suo campo magari sì: quello di storico dell'arte. Ma il tema a cui mi riferivo è qualcosa di più ampio che coinvolge anche scelte politico amministrative. Uno può essere un ottimo storico dell'arte ma un pessimo amministratore.