domenica, marzo 17, 2019

Il fascismo: liberticida ma onesto?

A chi avesse ancora dei dubbi sul mito per cui il fascismo sarebbe stato sì liberticida ma certamente onesto, consiglio vivamente la visione di questa puntata de La grande storia: Fascismo: dossier, ricatti e tradimenti.

Da https://goo.gl/uuNtiJ
"Si è sempre detto che il Fascismo è stata una dittatura che ha strappato la libertà agli italiani ma che almeno i fascisti non hanno mai rubato, non sono stati corrotti. Invece non è così. Mussolini non fa in tempo a prendere il potere che la corruzione già dilaga. Un sistema corrotto scoperto già da Giacomo Matteotti: denuncia traffici di tangenti per l'apertura di nuovi casinò, speculazioni edilizie, di ferrovie, di armi. Affari in cui è coinvolto il futuro Duce attraverso suo fratello Arnaldo."



Solo per citare alcuni dei molti fatti...

L'affare della ferrovia direttissima Firenze - Bologna (si trova intorno al min. 7 della puntata)
Un documento mostra come Ettore Torre, l'alto commissario delle ferrovie, si sarebbe opposto alla costruzione della ferrovia direttissima Firenze - Bologna per gli episodi di corruzione di cui era venuto a conoscenza.
Torre scrive che Arnaldo Mussolini, il fratello di Benito, gli mandò una lettera per indurlo a desistere dal suo atteggiamento perché la cessione della costruzione della direttissima alla ditta da lui raccomandata avrebbe fruttato a lui, Arnaldo, una mediazione di quindici milioni, che corrispondono a circa 14 milioni di euro odierni. La direttissima viene inaugurata nel 1934. Dopo 10 anni: corruzione e lavori lenti non appartengono solo all'Italia Repubblicana.

L'affare della Sinclair oil (si trova intorno al min. 11 della puntata)
La Sinclair Oil è una compagnia petrolifera sostenuta da alcuni dei principali gruppi finanziari di New York, come la banca di John Davison Rockefeller. Nel 1924 la Sinclair Oil stipula col governo fascista una convenzione che prevede l’esclusiva per novant’anni per la ricerca e lo sfruttamento di tutti i giacimenti petroliferi sul territorio italiano e vantaggi per effettuare nuovi scavi; il tutto con l’esenzione dalle tasse: un privilegio enorme e inspiegabile.
Molti tra i deputati dell’opposizione si chiedono il perché. Tra questi Giacomo Matteotti. Secondo lo storico Marco Canali, Matteotti sarebbe riuscito a trovare le prove della corruzione del governo Mussolini relativamente alla concessione. A corroborare l'ipotesi un articolo del Daily Herald che parla di una tangente di 30 milioni, riscossa probabilmente da Arnaldo Mussolini.

Intorno al minuto 34 si trovano gli episodi di corruzione che coinvolgono personalmente Mussolini.
Solo per citarne uno...
Poco prima della marcia su Roma alcuni industriali milanesi vanno a trovare Mussolini presso la redazione del "Il popolo d'Italia". Pare che quando gli industriali uscirono da quell'ufficio sulla scrivania di Mussolini giacesse una busta con 20 milioni di lire (circa 17 milioni di euro).

Concludo aggiungendo che, dopo essere andato un po' avanti con la lettura di “M. Il figlio del secolo” di Antonio Scurati, le considerazioni di Gabriele Sabatini di cui parlavo qui, non mi convinco più.

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