sabato, aprile 18, 2020

La nuova app Immuni e le reti sociali

– Ho visto che sei molto attivo sulle varie reti sociali. Condividi notizie personali, partecipi a sondaggi in cui riveli il tuo orientamento politico, condividi molto notizie… a volte anche un po’ discutibili…
– Sì, non sono libero di farlo?
– Certo, certo. Però non so se hai sentito della storia di Cambridge Analytica. Raccoglievano i dati personali di milioni di utenti di Facebook e li usavano per spostare flussi elettorali. Addirittura la giornalista Carole Cadwalladr ha scoperto che Cambridge Analytica ha usato i dati di Facebook per spostare flussi determinanti di elettori nelle ultime elezioni americane e nel referendum sulla Brexit.
– Aha!
– Ma mi stai ascoltando?
– Sì, scusa. È che stavo partecipando a un sondaggio in cui mi chiedevano il parere sulla fase due per il COVID.

– A proposito, hai saputo che è quasi pronta Immuni? Una nuova app con cui si dovrebbero tracciare i movimenti dei contagiati da coronavirus? Farebbe sapere se siamo entrati in contatto con delle persone positive.
– E la dovremmo installare sui nostri cellulari?!
– Sì, ma non sarà lesiva della privatezza in quanto la si installerà solo su base volontaria. A queste condizioni persino il garante l’ha approvata. Infatti usa il bluetooth e non la geolocalizzazione come molte delle app che probabilmente usi e che, sostanzialmente, rendono nota ogni istante la posizione in cui ti trovi.
– Sveglia!!! Questo maledetto governo vuole controllarci! Ci toglie la libertà! Siamo al grande fratello! Siamo alla dittatura! Liberticidiiii!!!

1 commento:

dioniso ha detto...

DA FB:
Cefa
Mi viene da piangere. Il complottista è fondamentalmente una persona malfidata. Non mi piacciono come esseri. Vivere sospettando dell'altro è qualcosa che non mi appartiene. Questo non vuol dire essere sciocchi o tonti.

Dioniso Dionisi
Diffidare di tutto e tutti è l‘altro polo del credere a tutto e a tutti. Entrambi sono atteggiamenti semplicistici, perché non mettono in gioco la capacità di discernimento, e che conducono quasi sempre a conclusioni erronee. E il fatto interessante è che questi due atteggiamenti, apparentemente contraddittori, a volte coesistono nella stessa persona.
A mio avviso, spesso alla base ci sono questioni di carattere psicologico. Almeno nei casi in cui il complottista è una persona che, in teoria, sarebbe dotata degli strumenti per discernere.