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martedì, settembre 30, 2014

Compratevi e usate un auricolare

Conosco personalmente due casi di incidenti (uno mortale e uno quasi) causati dall'uso del cellulare mentre si guida. E oggi ho letto che, secondo la «Ricerca demoscopica sui comportamenti alla guida» pubblicata nel 2011 dalla Fondazione Ania, l'uso del cellulare durante la guida implica queste conseguenze:
  1. A 110/Km chi parla al cellulare fa 14 metri in più prima di fermarsi;
  2. La distanza di arresto diventa di 39 metri se si guida col cellulare (8 metri se si usa l’auricolare o il kit vivavoce);
  3. I tempi di reazione di chi guida e contemporaneamente usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%;
  4. Usare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di 0,8 g/l;
  5. Per chi parla al cellulare aumenta di 4 volte il rischio di commettere incidenti. 
Quindi compratevi e usate un auricolare e cercate di evitare di mandare o leggere sms mentre state guidando. 

Ispirato da Occhi sulla strada.

sabato, novembre 24, 2012

25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Visto che domani è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne rilancio questo articolo di Giovanna Cosenza: 

"...come ogni anno siamo circondate da campagne che mostrano volti e corpi femminili tumefatti, donne che strisciano a terra, che si nascondono in un angolo buio, che si riparano col braccio...."

"...Ma non si combatte la violenza con immagini che la esprimono, né si fanno uscire le donne dal ruolo di vittime se si insiste a rappresentarle come tali...."

"...Però qualche strada alternativa comincia a vedersi. Per fortuna. Penso soprattutto all’idea di spostare l’attenzione sugli uomini, sottolineando che, poiché la violenza sulle donne nasce da loro, sono loro che devono parlarne e farsene carico...."

"Quest’anno finalmente qualcuno/a ha raccolto la palla. Nasce così la campagna Noino.org ... in cui gli attori Ivano Marescotti e Giampaolo Morelli, e il calciatore Alessandro Diamanti si sono prestati gratuitamente come testimonial, per dire «Noi no». Nasce così il libro di Riccardo Iacona Se questi sono gli uomini. Nasce così il reading teatrale «Pugni nello stomaco. La violenza sulle donne raccontata dagli uomini» a cura di Manuela Perrone e Vincenzo Schirru."

La Cosenza mostra anche questo video della campagna inglese «We are Man» del 2011. Effettivamente mi pare efficace.

giovedì, giugno 23, 2011

Le mutande Bunga Bunga Dance

Mi trovo molto d'accordo con le riflessioni di Giovanna Cosenza su questo nuovo prodotto: le mutande per uomo «Bunga Bunga Dance». Per cui aderisco ed invito tutti ad aderire.

Propongo a tutti/e di scrivere a Intimissimi (che assieme a Tezenis fa parte del gruppo Calzedonia) una mail analoga a quella che ho appena spedito io (basta solo cambiare la conclusione, l’indirizzo è info chiocciola intimissimi.it):
«Spettabile azienda Intimissimi, ritengo che le mutande “Bunga Bunga Dance”, che avete da poco proposto, offendano:
  1. le giovani donne in generale e in particolare quelle di colore (rappresentandole come ben felici di farsi inseguire da vecchiacci bavosi),
  2. gli uomini italiani (rappresentandoli come vecchiacci brutti e ridicoli),
  3. le relazioni fra i generi sessuali (riducendole a un caricaturale inseguimento fra cacciatori e prede).
Ritengo inoltre che le mutande “Bunga Bunga Dance” danneggino l’immagine dell’Italia, visto che – seppure non commercializzate all’estero e nemmeno in tutta Italia – ricordano in modo macchiettistico ai turisti che in questo periodo visitano le nostre città una vicenda su cui non c’è nulla da scherzare.
Vi chiedo quindi di ritirare immediatamente dal commercio l’articolo, pubblicando una lettera di scuse ai consumatori e alle consumatrici italiane. Finché non lo farete, cesserò di acquistare prodotti del gruppo Calzedonia e userò tutti i mezzi che ho in rete (blog, Facebook, Twitter, Friendfeed, mailing list) e fuori dalla rete per persuadere il maggior numero di persone possibile a fare come me. Cordialmente, Giovanna Cosenza».