domenica, marzo 25, 2007

Congresso

Sabato zucchero ed io abbiamo viaggiato per più di 350 Km verso il Ruhrgebiet per partecipare al quarto congresso dei DS Germania in qualità di delegati della nostra sezione Rhein-Neckar. Il congresso si è tenuto ad Haltern am See nel Bildungszentrum del sindacato IG BCE. Devo spendere una parola di elogio nei confronti di questo centro di formazione del sindacato tedesco. Non credo che in Italia ci sia qualcosa di analogo. Una grande struttura atta ad ospitare seminari, corsi, congressi e riunioni. Ben organizzata e strutturata. Da citare anche la mensa: sono riusciti a proporci una cucina ispirata a quella italiana nettamente superiore a quella della maggior parte dei ristoranti italiani che si trovano qui in Doichlanda.
Il congresso è stato molto vivo e animato: il tema principale di discussione era la formazione del nuovo Partito Democratico con conseguente dissolvimento dei DS e parallelamente della Margerita all'interno della nuova formazione. Le mozioni da discutere erano tre: quella del segretario Fasssino, quella di Mussi e quella di Angius-Zani.
La mozione Fassino espone le motivazioni, la necessità, gli obiettivi, i principi e i valori del nuovo partito. Propone inoltre anche le modalità e i tempi di fondazione.
La mozione Mussi si oppone all'idea di Fassino sostenendo che il risultato della nascita del PD sarà lo scioglimento della forza principale della sinistra italiana, cioè i DS, ma il nuovo partito nato dalle sue ceneri e da quelle della Margherita, non sarà più di sinistra. Infatti, dice la mozione, il Partito Socialista Europeo si è detto disponibile ad accogliere nuovi venuti, ma tutti i dirigenti della Margherita dicono con chiarezza: "mai nel PSE". Verrà quindi a mancare in Italia un forte partito di sinistra. Mussi indica, in alternativa al PD, l’obiettivo di una più grande e unitaria forza della sinistra e si candida alla segreteria del partito.
La mozione Angius-Zani non critica le motivazioni, i principi e i valori del nuovo partito espressi nella mozione Fassino. Critica invece le modalità e i tempi di fondazione. Il Congresso che ci accingiamo a svolgere, dice la mozione, ha un carattere straordinario e per molti versi anomalo, indetto sulla base di un accordo preventivo tra il gruppo dirigente dei DS e il gruppo dirigente della Margherita. Questo accordo, raggiunto a Orvieto il 6 e 7 ottobre 2006, prevede la nascita del Partito Democratico nel 2008; prefigura di conseguenza entro quella data lo scioglimento dei DS come organizzazione politica autonoma, in parallelo con lo scioglimento della Margherita. Noi non siamo d’accordo su queste decisioni né sui tempi fissati per la nascita del cosiddetto "Partito Democratico" e proponiamo che tutto sia ridiscusso nel prossimo Congresso.

Personalmente trovo coinvolgente l'idea di Fassino e approvo i principi e i valori fondanti della nuova forza. Il segretario, dopo un'analisi della situazione politico-sociale del paese, afferma che l’Italia si trova ad un passaggio così cruciale da richiedere una forza politica di vasto consenso elettorale, di robuste radici sociali, con una classe dirigente credibile e profondamente rinnovata che guidi l’Italia verso un nuovo approdo. Il Partito Democratico dovrebbe servire per dare all’Italia una nuova stagione della democrazia. Fassino inoltre punta molto sul coinvolgimento di giovani e donne; asserisce di voler creare un partito per chi nel 2010 avrà 20 anni; pone tra i valori fondanti la laicità - tema che personalmente sento molto - e la solidarietà; parla di pace, europeismo e difesa dell'ambiente; propone primarie per selezionare le candidature e consultazioni referendarie di iscritti e elettori su scelte di valore strategico.

Per quanto riguarda i tempi e i modi mi trovo però d'accordo con la mozione Angius-Zani. Credo anch'io infatti che le decisioni finora assunte non siano fondate su un confronto democratico, ma piuttosto su decisioni verticistiche. La mozione Angius-Zani propone l'avvio di una "fase costituente aperta" i cui esiti non devono essere scontati in partenza e propone inoltre un'iniziativa politica rivolta verso lo SDI, i Repubblicani, i Verdi e verso aree portatrici di nuove culture: iniziativa che manca nell'accordo di Orvieto. Un partito come il PD, affermano, non può nascere, semplicemente, dalla testa di due gruppi dirigenti. Aggiungono inoltre che se si vuole mettere in campo un nuovo soggetto politico allora dovrebbe essere ovvio e naturale puntare alla scadenza della XV legislatura, nel 2011, e presentare in quella occasione al giudizio degli elettori la nuova forza del riformismo italiano, che dovrà proporre una nuova guida per il governo del paese, da scegliere attraverso elezioni primarie e una nuova classe dirigente. Angius e Zani sottolineano infine che i DS sono parte del Socialismo Europeo e non è pensabile una scissione né un distacco da questa grande esperienza politica.

Il congresso si è quindi concluso con varie nomine, tra cui quella dei due delegati per il congresso nazionale di Firenze del 19/21 aprile. Siccome le tre mozioni hanno raccolto rispettivamente il 41%, il 18% e il 41%, i delegati sono andati uno alla mozione Fassino e uno alla Angius.
A livello nazionale italiano i risultati sono stati: mozione Fassino poco sopra il 75%, mozione Mussi attorno al 17%, mozione Angius-Zani tra il 7 e l'8%. Risulta quindi che circa un quarto del partito non è d'accordo con il segretario. Sono molto curioso di vedere se e in che modo si terrà conto di questo dissenso interno.

Complessivamente sono stato molto soddisfatto di questa mia partecipazione attiva al dibattito politico per il futuro del mio paese. Negli ultimi mesi il mio interessamento personale ai temi della politica era andato un po' scemando. Questo congresso mi ha restituito un po' di entusiasmo.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non ho neanche quel po' di entusiasmo che hai tu. Non trovo in queste discussioni sul partito democratico la risposta alla domanda fondamentale: perchè dovrei votarlo?
E poi: che cosa vuol fare questo partito? Visto che le forze che lo compongono sono già al governo e non brillano certo per la concordia tra loro, per quale motivo questi disaccordi dovrebbero sparire per il solo motivo di essere dentro lo stesso partito?

dioniso ha detto...

Io non sarei così pregiudizialmente contrario. A parte il nome, che non mi piace per niente - mi pare il solito tentativo italiano di produrre brutte copie della realtà americana (maccaroni, te m'hai provocato e io me te magno) - vorrei mettermi in una fase di attesa e osservazione. Se riescono a fare qualcosa di promettente perché non dargli fiducia.
Magari riescono effettivamente a creare un nuovo partito con una nuova classe dirigente e quindi di conseguenza con meno contrasti interni.

Anonimo ha detto...

Non è che sono contrario, ma anch'io resto in attesa dei contenuti. Sempre per copiare gli americani direi: "where's the beef??"
Ciao!

dioniso ha detto...

We don't have any beef, but we have a bunch of bologna.
Capita 'a sottile metafa?

Anonimo ha detto...

segui questo link: http://www.la7.it/news/videorubriche/dettaglio.asp?id=651&tipo=13
oppure vai su Wikipedia alla voce Giovanni Lindo Ferretti dove puoi recuperare questa bellissima e controversa intervista fatta a Otto E Mezzo.

Altro che Partito Democratico!!! Tutti ad allevare cavalli.

Ieri Anna Ha fatto l'hummus secondo le tue indicazioni: buonissimo!!!

Sul Partito Democratico: Angius non mi convince perche' in realta' nasconde le sue vere intenzioni e on ha scoperto le sue carte. Il PD ha perso vivacita', ma mi sembra una ottima idea. Vedremo cosa accade. Non e' male copiare gli americani di tanto in tanto...il Democratic Party a studiarlo bene non e' cosi' male.

Abbracci

dioniso ha detto...

Più tardi mi guardo il video e ti faccio sapere.
Meno male che qualcuno prova le mie ricette! :-) Ne ho in preparazione altre: marticiana, baccalà, gnocchi, ecc.
Quali elementi di fanno dedurre che Angius nasconda le sue vere intenzioni? Da quello che ho letto io Angius non sarebbe contrario all'idea proposta da Fassino. Vorrebbe solo tempi e modi diversi e secondo me più realistici e condivisibili.

Anonimo ha detto...

Anche io ti dovrò mandare alcune ricette. Promesso che lo farò!

Angius per me dietro la scusa dei tempi non ammette chiaramente che al PD non ci crede affatto. E poi la soluzione è accelerare non frenare, sennò diamo tempo ai Mariniani margheritini di organizzarsi con l'UDC: visto che cosa è successo ieri? Più si ritarda la costituzione bipolare di due grossi partiti più alto è il rischio che molti si faranno tentare dalle sirene centriste...

dioniso ha detto...

Premetto che seguo i PGR, ex CSI, ex CCCP fin dalla loro nascita e che qualche mese fa ho assistito a un loro concerto. Ho ascoltato l'intervista a Giovanni Lindo Ferretti e devo dire che, oltre a lasciarmi un po' perplesso, non mi ha trasmesso nulla. Mi è sembrata l'ennesima speculazione di Ferrara che guarda caso si interessa al musicista punk sovietico proprio nel momento in cui viene folgorato sulla via di Damasco. L'unica informazione che mi ha dato e che non sapevo è che Ferretti è stato gravemente malato.

Se Angius non avesse creduto affatto al PD avrebbe potuto semplicemente aderire alla mozione Mussi. Invece lui dice di crederci, ma di non poter rinunciare a punti fermi quali l'adesione al PSE, e sinceramente gli do ragione.

Cucina? ;-)

dioniso ha detto...

... dimenticavo. Ma che c'entra Giovanni Lindo Ferretti con il PD? Non capisco 'a sottile.....

Anonimo ha detto...

Che mentre ci si accapiglia sul PD, Ferretti si converte e aleva cavalli.

Non sono d'accordo con la tua opinione dell'intervista. Se lasci Ferrara sullo sfondo e metti in primo piano quello che dice Ferretti c'e' poco da speculare: dice di se' che e' un uomo arcaico, che ama le donne di una volta e che vota centro-destra perche' e' ora di tornare a casa.

Tranne per il fatto del centro-destra, e' come mi sento in questo periodo: molto arcaico, con le palle piene dello scientismo, del progresso, dello sviluppo, del casino di questa societa'. Ma preferisco coniugarla alla Langer: Lento, Profondo, Soave!!!!!!!!!!!!

dioniso ha detto...

Ferretti parla di un suo percorso personale che l'ha portato dalle "affinità e divergenze con il compagno Togliatti" a Papa Ratzinger. Il percorso di una persona che riscopre le radici attraverso un suo cammino. Ma questa è la storia di molti. Specialmente in questo periodo. Non mi ha comunicato nulla di speciale.
Personalmente non mi sono mai allontanato troppo dalle mie radici e, pur essendomi evoluto, per alcuni versi sento dei vincoli ancora forti con esse.
Arcaico mi ci sono sempre sentito e sono sempre stato anti-consumista, ma stiamo attenti a non fare di tutta l'erba un fascio. Il passo tra il riggettare lo scientismo e l'accettare oroscopi e pseudo-guaritori-spirituali vari è breve. E poi attenzione: progresso e sviluppo sono due cose differenti: Pasolini docet .

Anonimo ha detto...

Pasolini e' un reazionario travestito da progressista!!! Rigetto lo scientismo, ma non la scienza tout-court.
Ma e' un discorso complesso: la tecnologia e' ok, la scienza ha preso una deriva che ci sta portando fuori baricentro (umano)...e se mi conosci non scomodo sciamani, stregoni etc.
Progresso oggi sembra molto vicino a Sviluppo. Ma non si puo' scrivere tutto in un post....

dioniso ha detto...

Per favore, non mi toccare Pasolini! ;-)
A parte gli scherzi, penso che Pasolini vada letto contestualizzandolo secondo i tempi e le ideologie. Non lo si può leggere come se scrivesse nel presente. Personalmente penso che avesse una sensibilità e una capacità analitico-sociale straordinarie. Nei primi anni '70 aveva già capito chiaramente dove avrebbe portato il "genocidio culturale" della cultura contadina ad opera del consumismo: e cioè a sua emittenza. Invece non ci aveva preso per niente relativamente alla perdita del potere della chiesa cattolica.

Per quanto rigurda il dibattito sulla scienza, conosco qualcuno che ogni tanto legge il forum e che potrebbe intervenire, ma so anche che non lo farà mai. ;-)

Anonimo ha detto...

su Pasolini ho rivisto qualche giudizio e penso che oggi se un famoso regista o scrittore salutasse tutti a fine cena in qualche ristorante romano per comprarsi qualche ragazzetto rumeno o albanese lo condanneremo come pedofilo. All'epoca tutti sapevano e sghignazzavano tanto da anticipare la cena per non fargli fare tardi a Termini. Si lamentava della scomparsa dei contadini e poi abitava ai Parioli con una decappottabile, neanche una casa in campagna; per quanto riguarda sua emittenza era un assiduo frequentatore, prova a vedere quante o a scaricare tutte le interviste televisive: minimo bisognava vederla la tv er oterlo ascoltare.
Comunque a parte gli scherzi anche io salvo diverse cose: molti film e diversi interventi. Poi basta. :-)

dioniso ha detto...

Comunque, tornando al discorso delle radici, come ti dicevo, anch'io mi sento molto legato alle mie radici e mi dispiace che molti aspetti della nostra cultura contadina siano stati travolti dal consumismo, ma non per questo riabilito in blocco quello che era quella società. Tanto per fare un esempio, non approvo la figura della donna di quella società. Riproporla ai nostri tempi significa un enorme passo indietro in fatto di diritti.

Anonimo ha detto...

sottoscrivo todo.

dioniso ha detto...

Radio Colonia ha pubblicato - sia in tedesco che in italiano - un commento sul nostro congresso di Haltern am See con mp3 dell'intervista al nostro segretario DS Germania.

dioniso ha detto...

Per completezza aggiungo i collegamenti a tre articoli: Andrea Oralando, Pasqualina Napoletano e Alberto Nigra. Il tema è quello della collocazione internazionale e del rapporto con il mondo del socialismo europeo.

Mozione 1
L'identità socialista? Ecco perchè il Pd non la disperderà...
di Andrea Orlando

Mozione 2
Il Pd sarà un contenitore indistinto, costretto a continue mediazioni
di Pasqualina Napoletano

Mozione 3
Lo spirito di libertà in Europa è quello della sinistra democratica
di Alberto Nigra