domenica, settembre 14, 2008

Crimea (Крим) 2: il volo, l'arrivo e l'incontro con il cirillico

Dopo esserci buttati alle spalle la disavventura della biondina burocratica ed averne riso con i nostri compagni di viaggio teutonici ci godiamo le nostre letture durante le tre ore di viaggio.

Dopo meno di due ore di continente raggiungiamo il Mar Nero.

Dopo un po' raggiungiamo anche la Crimea, il cui suolo ci appare subito piuttosto arido.

Atterriamo all'aeroporto di Simferopoli (Симферополь) verso le 15.

Durante il recupero bagagli ho il mio primo incontro con l'alfabeto cirillico. Non avendo mai imparato questo alfabeto mi sento un po' come un bambino nei primi giorni di scuola elementare.

Le lingue sono una mia grande passione. Comincio quindi immediatamente a cercare di decifrarlo.
Purtroppo siamo poco organizzati, non abbiamo comprato una guida. Il mio lavoro di decodifica risulta quindi un po' complicato.
La mia stele di rosetta è costituita dalle lettere in comune tra il cirillico e l'alfabeto greco e latino e dalle parole internazionali che riesco ad intuire.
Non sempre la somiglianza dei caratteri grafici aiuta. Ci sono diversi trabocchetti. Ad esempio si potrebbe pensare che il simbolo И possa corrispondere alla nostra N. Ebbene no! Rappresenta il suono I.
Inoltre il simbolo H non corrisponde alla nostra acca, ma alla nostra N.
Л potrebbe sembrare una Pi greca, e invece è una L.
Si potrebbe pensare che Я è una R, e invece si pronuncia JA.
Per la C e la P non ci sono problemi. Tutti sanno che CCCP equivale ad SSSR.

Come già detto, le parole internazionali mi aiutano molto a decifrare i caratteri diversi. Ad esempio, l'insegna "МАГАЗИН", letta all'ingresso di un negozio, mi consente di decifrare il carattere З. Avevo già decifrato И e Н. L'insegna doveva quindi corrispondere a "МАGАZIN". Infatti З è proprio la S sonora di rosa.

Riesco così a decifrare i caratteri diversi dall'alfabeto greco e latino:

carattere: Б
traslitterazione: B
pronuncia: b

c: В
t: V
p: v

c: Ё
t: Ё
p: io

c: Ж
t: Ž
p: j del francese jardin

c: З
t: Z
p: s sonora di rosa

c: И
t: I
p: i

c: Й
t: I
p: i

c: Л
t: L
p: l

c: H
t: N
p: n

c: Y
t: U
p: u

c: X
t: Ch
p: ch del tedesco achtung

c: Ц
t: C
p: z sorda di ozio

c: Ч
t: Č
p: c dolce di ciao

c: Ш
t: Š
p: sc di scivolo

Per i seguenti caratteri ho invece dovuto usare un frasarietto Russo-Italiano acquistato in Crimea oppure la consulenza dei vicini di casa:

c: Щ
t: ŠČ
p: come sc di scivolo, ma più lungo e palatalizzato

c: Ъ
t: "
p: "segno duro" - muto, fa da pausa all'interno di una parola

c: Ы
t: Y
p: "i gutturale", un suono intermedio tra i e u (come la ü tedesca immagino)

c: Ь
t: '
p: "segno debole", palatalizza la consonante che lo precede; esempi : НЬ = N'= gn in stagno ЛЬ = L' = gl in aglio

c: Э
t: E
p: e aperta di bello

c: Ю
t: Ju
p: iu

c: Я
t: Ja
p: ia quando accentata, altrimenti i breve

Alfabeto russo completo.

Dopo aver memorizzato i rudimenti dell'alfabeto cirillico russo mi si apre un mondo: non mi sento più come un bambino nei primi giorni di scuola elementare, ma comincio a sentirmi come un bambino al secondo trimestre (ai miei tempi c'erano i trimestri) di prima elementare.
Rivivo quindi le sensazioni dell'inverno del 1976, quando cercavo disperatamente di affrettarmi a leggere i titoli in TV prima che scomparissero.
Leggo tutti gli annunci e le segnaletiche che mi capitano a tiro, ma spesso non ho tempo a sufficienza.
La quasi totalità delle parole sono comunque incomprensibili. Non proprio tutte però: qualche parola si capisce e qualcun'altra s'intuisce. Il gioco mi piace e mi dà soddisfazione.
Un'altra caratteristica del russo pare che sia che ogni suono della loro lingua viene rappresentato da una lettera diversa. A differenza dell'italiano pare che non esistano gruppi di caratteri che rappresentano un unico suono.
A dir la verità non è che la cosa aiuti moltissimo visto che la A a volte suona al mio orecchio come una A e a volte come una O, e che fenomeni simili si ripetono anche per altre lettere (soprattutto per le vocali).

Gradualmente comunque riesco a costruirmi un mio frasarietto personale che a fine viaggio consisterà più o meno delle seguenti frasi e parole:

хорошо (khorosho) = va bene
Спасибо (Spasiba) = Grazie
Пожалуйста (Pojalujsta) = Prego, Per favore
Да (Da) = Sì
Нет (Net) = No
ЭТОТ (etot) = questo
ТОТ (tot) = quello
РЫБА (rüba) = pesce
Я HE ПОНИМАЮ (ya nie panimayu) = non capisco
САЛАТ (salat) = insalata
МЯСО (miaso) = carne
ПРИВЕТ (priviet) = ciao (hallo tedesco)
ИЗВИНЯТE (isvinitie) = scusi
Доброе утро (dobre utro) = buon giorno
Добрый день (dobre dien) = buon pomeriggio
Добрый вечер (dobre viece) = buona sera
До свидания (do svidaniya) = arrivederci
Как дела? (Kak dilà?) Come va?
Где? (Gde) = Dove?
сколько это стоит? (scoglco eto stoit) = quanto costa?
ТОЛЬКО (toglko) = solo
ВОДА (vodà) = acqua
ХЛЕБ (khleb) = pane
ЧАЙ (chai) = tè
КОФЕ (kofe) = caffè

ОДИН (adìn) = 1
ДВА (dva) = 2
ТРИ (tri) = 3
ЧЕТЫРЕ (citíri) = 4
ПЯТЬ (piat) = 5
ШЕСТЬ (schest) = 6
СЕМЬ (sem) = 7
ВОСЕМЬ (vosim) = 8
ДЕВЯТЬ (devit) = 9
ДЕСЯТЬ (desit) = 10

Qualcuno si potrebbe chiedere, ma era veramente necessario questo frasarietto? Non vi capivano se parlavate inglese o tedesco?
La risposta è assolutamente no!

È la prima volta che mi capita di trovarmi in un ambiente con un livello di incomunicabilità orale così alto. Anche in albergo. Non solo non parlano, ma neppure capiscono nessun'altra lingua che il russo e forse l'ucraino (nonostante la Crimea si trovi in Ucraina, la maggioranza della popolazione è russa e parla russo; gli ucraini sono circa il 20% e i tartari circa il 13%, ma di questo ne riparlerò successivamente).

4 commenti:

fabio r. ha detto...

io al cirillico non mi ci accosto proprio!!
da ragazzo al liceo linguistico feci anche una prova ma nulla da fare: sono allergico a tutti gli alfabeti non latini!

per quello che riguarda le pronunce ostiche però, anch'io mi sono fatto la mia bella esperienza con il ceco a praga e dintorni....

dioniso ha detto...

fabio r.,
ma come!? Un linguista come te!? :-)

Relativamente alle pronunce ostiche, dall'idea che mi sono fatto - a parte alcuni suoni che noi non abbiamo - è che la pronuncia delle lingue slave non risulti troppo complicata per noi italiani. È vero che spesso hanno gruppi di consonanti che noi non abbiamo, però hanno anche quell'alternanza consonante-vocale e quelle parole multisillabe che rendono la musicalità di quelle lingue non così distante dalla musicalità e dal ritmo della nostra lingua.

gianlu, ringrazio la magnanimità della Krucca, ma credo che sia stata troppo buona con me :-)
Da quello che ho capito poi pare che i casi in russo siano più simili al latino, nel senso che non ci sono neppure gli articoli. Ho sentito anche dire che si usano casi diversi a seconda che ci si trovi al singolare, al plurale fino ad un certo numero ed al plurale oltre un certo numero.

Comunque è vero: mi drogo!
Una puntura di Epo a settimana

dioniso ha detto...

Anche lui si batte con gli squali? :-)

dioniso ha detto...

Altro ambito allora :-)