venerdì, dicembre 12, 2008

Sono stato contagiato dal Sacro - Gomorra

Martedì 9 dicembre

Non ci crederete ma sembrerebbe che una qualche forma del Sacro si sia manifestata in me.

A partire da mercoledì della settimana scorsa, durante la visione di Notturno Bus inizio a percepire un strano fastidio sul retro della coscia.
Ho subito associato il dolore con la mia ultima biopsia del midollo di due settimane prima che era stata un po’ più cruenta del solito.
Il fastidio si manifesta solo quando sto seduto o sdraiato. Comincio a pensare che la mia cara punkzionatrice mi abbia toccato un nervo, forse il nervo sciatico, provocandone l’infiammazione.
Venerdì il fastidio persiste ancora. Decido allora di scrivere un’email alla punkzionatrice.
Come pregiudizialmente prevedevo la punkzionatrice mi dice che secondo lei il dolore non c’entra nulla con la biopsia. Io non sono convinto. Concorda comunque che potrebbe essere un’infiammazione di un nervo e che potrebbe aver senso prendere degli antinfiammatori. Mi consiglia inoltre di prendere un appuntamento con un ortopedico. Riesco a prenderne uno per mercoledì

Sabato comincio così a prendere delle pasticche di Voltaren e il dolore effettivamente scompare.
Sabato sera noto delle chiazze rosse sullo stinco. Se le tocco bruciano un po’. Comincio ad allarmarmi: che c’entrano ora queste chiazze con l’infiammazione del nervo? È una coincidenza, o i due eventi sono collegati?

Passo la domenica con i miei tre neuroni che lavorano per trovare una possibile interpretazione che riuscirebbe a spiegare e connettere i due sintomi.
Le chiazze saranno un effetto collaterale del Voltaren?
Ma allora perché si sono manifestate solo sulla gamba dolente?!
Sono causate dal fegato? Ma allora che c’entra il dolore?
Insomma, non riesco a trovarne un’interpretazione soddisfacente.

Nel pomeriggio andiamo al cinema a vedere Gomorra.
Il film mi piace molto. Non avevo mai visto sinora una pellicola sulla criminalità organizzata che evitasse così bene il pericolo di mostrare i criminali come eroi negativi. Anzi il problema dei piccoli criminali che imitano i miti negativi cinematografici affiora proprio tra le righe della narrazione.
I camorristi di Gomorra sono tutt’altro che miti, tutt’altro che eroi.
La pellicola lascia comunque senza speranze. Il che non ha effetti molto benefici sul nostro umore, già di per se non propriamente gioioso.

Il lunedì decido di prendere una sola pasticca invece che due e la notte il dolore torna.
Tra le varie ipotesi me ne viene in mente una. A suo tempo, sospettando di averlo, avevo letto che il Fuoco di S. Antonio produce l’infiammazione di un nervo e la comparsa di sfoghi cutanei lungo il percorso dello stesso. Non sarebbe questa una possibile interpretazione che riuscirebbe a spiegare e connettere i due sintomi?

Il martedì mi decido a risolvere il problema in giornata. Non voglio aspettare l’appuntamento dell’indomani.
Cerco di parlare con il mio medico di famiglia. Le assistenti non riescono a trovarmi uno spazio libero prima delle 18:00.
È troppo tardi!
Prendo lo stesso l’appuntamento, ma decido di esplorare parallelamente il canale della clinica dermatologica. Per esperienza so che se si va senza appuntamento ci sono ore ed ore d’attesa. Le segretarie fortunatamente mi supportano e mi fanno varie stime sempre sbagliate per difetto:

Ci sono quattordici pazienti prima di lei. Torni almeno tra un’ora.

Ci sono undici pazienti prima di lei. Torni almeno tra tre quarti d’ora.

Ci sono sei pazienti prima di lei. Torni almeno tra un’ora e mezza.

Finalmente verso le 13:15 riesco a raccontare la storia e mostrare la mia gamba alla dermatologa di turno.

Nonappena le affascinanti chiazzette rosse si scoprono alla sua vista la giovane dermatologa sentenzia il suo sacro verdetto: Gürtelrose; e cioè Fuoco di S. Antonio, anche noto come Herpes Zoster. Causato dai simpatici virussetti che nel 1978, e per l’esattezza ai tempi del rapimento Moro, mi infettarono immediatamente dopo un’ingessatura della mia gamba a causa di un salto che provocò una osteocontrite, facendomi sperimentare il piacevole binomio di varicella con gamba ingessata. Penso che pochi nella vita abbiano provato l’ebrezza delle pustole di varicella sotto la corazza del gesso.

La prognosi è 5 giorni di ricovero con 3 flebo al giorno di Aciclovir (farmaco antivirale).
Al quinto giorno si vedrà se si potrà continuare la terapia da casa per via orale.
Per ora abbiamo dovuto comunque rimandare la nostra partenza prevista per venerdì.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Dioniso... auguri di pronta guarigione! abbracci a te e a Zucchero

fabio r. ha detto...

porcapupazza!! mi dispiace! certo che sei pteveggente eh?
allora in bocca al lupo e gute besserung!

Anonimo ha detto...

ma porca paletta!!!
Rimettiti in salute e di umore.
Abbracci

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo! Guarisci presto e torna piu' "in gamba" di prima;)

dioniso ha detto...

Grazie a tutti!

Ieri l'infermiera mi ha detto che sarebbe potuta andare peggio: di solito l'herpessuccio provoca dolori molto più forti.
- Che culo che ho avuto! ;-)
Dice che spesso riescono a lenirli solo con degli oppiacei.... al che mi è venuta una mezza idea ..... ;-)

Il medico mi ha detto che la probabilità che io possa uscire lunedì pomeriggio è molto alta.
Stiamo sperando di riuscire a partire lunedì pomeriggio stesso.

Saluti a tutti da Salem!

Anonimo ha detto...

...cacchio!
Certo, che non ti fai mancare niente. In bocca al lupo e ti auguro anche di non perdere mai questo tuo spirito.
Verrai da queste parti?
Un abbraccio.

dioniso ha detto...

Certo che verremo!
Saremmo dovuti partire ieri. Abbiamo dovuto rimandare, ma spero che tra lunedì e martedì riusciremo a partire.