martedì, dicembre 08, 2009

White Christmas in Padania



Tanto per rimanere in tema vi segnalo questo bellissimo e sintetico articolo di Alessandro Portelli:

White Christmas in Padania

Alcuni stralci:

E’ proprio vero che siamo un paese di poeti santi e navigatori. Solo in un paese di geni assoluti poteva essere concepita l’idea, scaturita dalla fervida immaginazione di un paese del bresciano, di lanciare di qui a Natale una campagna di pulizia etnica e chiamarla “White Christmas.” La trovo un’idea entusiasmante. In primo luogo, perché spazza via tutte le menzogne mielate di quando ci raccontavano che a Natale siamo tutti più buoni: prendere spunto dal Natale per diventare più cattivi, e farlo in nome delle nostre radici cristiane mi pare un’operazione liberatoria di verità assolutamente ammirevole. Altro che cultura laica. ....

Su un piano più leggero, trovo altrettanto geniale è proclamare che l’operazione si fa in nome dell’ incontaminata cultura lombarda e bresciana – e chiamarla con un nome inglese, per di più orecchiato da una canzone e un film americano. Non si potrebbe trovare un modo migliore per prendere in giro tutta la mitologia lombarda delle radici e della purezza culturale. Non è solo una bella presa in giro di quelli che mettono nomi lumbard sui cartelli all’ingresso dei paesi. Ma è anche un modo per ricordarci che non esiste cultura più paesana, più subalterna e più provinciale di quella che finge un cosmopolitismo d’accatto. ....

E poi, “Christmas” invece di Natale: e hanno ragione, il nostro tradizionale Natale è sempre più sovrastato dall’americano Christmas, lasciamo perdere il misticismo e corriamo a fare shopping.
Aveva proprio ragione la mia amica appalachiana che diceva, “noi poveri di montagna non sognavamo un bianco Natale. Se nevicava, era più che altro un incubo.” Io non so che Natale sognino i senza documenti del bresciano, dopo questo bell’esempio di cristianesimo. La cosa che immagino è che, cacciati dal villaggio, gli stranieri sbattuti fuori di casa andranno a dormire in una stalla e faranno nascere i loro clandestini bambini in qualche mangiatoia.


3 commenti:

fabio r. ha detto...

massimo gramellini, della STAMPA, poche sere fa da fazio parlando della cosa citava un fatto si cui era stato partecipe: a milano presso un gazebo della Lega per raccogliere firme in favore dell'introduzione del crocifisso ovunque (tipo anche in macelleria..) c'erano energumeni della Lega che vistisi rifiutare la firma inveivano bestemmiando contro i passanti....
poi parlando del presepe lo stesso gramellini ricordava come questo sia un covo di extra comunitari, ed il bambin gesù sarebbe oggi un sans papiers, un clandestino!
poi la Litizzetto ha chiosato rispetto alla proposta dei neocrociati padani circa l'esigenza della croce sulla bandiera, proposta partorita dalla vivace mente monoreunica del ministro Calderoli (non scherzo, è un ministro della repubblica!) che si è sposato con rito celtico, vale la pena ricordarlo. L'attrice ha sospettato che la croce in realtà fosse un segno di mira per centrare meglio il tricolore seguendo il diktat di Bossi che con quella bandiera voleva pulirsi il culo...

Ora mi chiedo, e chiedo ai miei concittadini: ma com'è vivere senza memoria storica? no, ditemelo davvero, perchè vorrei tanto anch'io vivere con incoscienza e superficialità in un eterno presente, non sapete quanto lo voglio. Dov'è che si fa la lobotomia? la passa la ASL? mi prenoto!

ubik ha detto...

credo che il problema sia tutto dei quotidiani che danno risalto a queste notizie che sono ridicole e grottesche. non capisco Portelli (ma condivido l'articolo ed è bello come tutti i suoi articoli) che dice che solo in un paese come il nostro poteva succedere che...lui conosce molto ben gli USA e il KKK oppure il partito nazista hanno norme, statuti, marchi depositati e roba di questo genere.
E poi c'avevamo i maoisti che in Italia si sposavano giurando sul libretto rosso (Renato Mannheimer è uno di quelli che fu sposato da Aldo Brandirali, oggi guru di CL).
Mi sembra che quando il vento soffia per un verso molti per conformismo condividono le cose più idiote.

Per tornare alla questione White Christmas faridere, mi preoccupa di più l'attacco a Tettamanzi:
http://www.gadlerner.it/2009/12/08/la-lega-allassalto-del-duomo.html

dioniso ha detto...

ciao fabio r.,
si avevo sentito la puntata con massimo gramellini. Mi è piaciuta.

Ciao ubik,
sì sono d'accordo che anche l'attacco a Tettamanzi è preoccupante. Soprattutto sotto l'aspetto delle strategie politiche.
Da un punto di vista sociale però secondo me sono significativi anche gli episodi tipo White Christmas e non dovrebbero essere ignorati.