giovedì, novembre 10, 2011

Le Grand Macabre ovvero le avventure di Spermando e Clitoria

Si narra che dopo aver visto l'anti-opera di Mauricio Kagel, e cioè il balletto per non-ballerini Staatstheater, György Ligeti giunse alla conclusione che non sarebbe più stato possibile scrivere anti-opere.

Sono all'impasse! - pensò quindi il compositore. - Come uscirne?

Dopo approfonditi studi di logica matematica egli decise che l'unica via d'uscita sarebbe stata la doppia negazione e scrisse così un'anti-anti-opera: Le Grand Macabre.
Evidentemente Ligeti non si era limitato allo studio della logica classica ed era quindi consapevole che nella logica musicale, come in altre logiche, la doppia negazione non coincide con l'affermazione. A distinguerla c'è l'ironia postmodernista che include sbeffeggiandole sia l'affermazione sia la negazione. Di sicuro l'ascolto della versione in tedesco (notare il Dies Irae) non vi lascerà dubbi sulla diversità della doppia negazione.
Una degli aspetti interessanti di quest'opera è anche il fatto che il libretto, scritto originariamente in tedesco, è stato pensato dall'autore per essere facilmente adattato ad altre lingue. Sinora ci sono state esecuzioni in inglese,francese, italiano, svedese e ungherese.






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