È una settimana di concerti questa. Martedì abbiamo assistito al secondo concerto di jazzisti italiani in tre giorni. Stavolta un po' più lontano: addirittura alla Alte Oper di Francforte per un evento organizzato dalla BCE (Banca Centrale Europea)!! È lì che alle Giornate della cultura della BCE, quest'anno dedicate all'Italia, abbiamo ascoltato il concerto di Stefano Bollani.
Bollani è da tempo un mio mito. Come musicista lo conoscevo già da tempo, ma poi con Il Dottor Djembe ho scoperto anche le sue grandi qualità di conduttore, comico, imitatore e istrione. Penso che la sua musicalità ed il suo orecchio siano prodigiosi. Lo si capisce anche da come riesce a cogliere immediatamente accenti e inflessioni e a riprodurli magistralmente. Per chi se le fosse perse consiglio sia le puntate del Dottor Djembe sia quelle di Sostiene Bollani.
Dopo aver rotto il ghiaccio con un primo pezzo lento ed un secondo un po' sperimentale, Bollani comincia a giocare con il pubblico. E il gioco va in crescendo: gioca con la musica, con le parole, con le diverse lingue (italiano, inglese, francese e tedesco); fino alla fine in cui per il bis chiede al pubblico una lista di autori e canzoni. Nelle risposte a volte imita gli accenti di chi parla. Zucchero gli propone Carosone e lui lo includerà. Bollani invece rifiuta la mia provocazione di Duccio Vernacoli con un sorriso. Un tedesco del pubblico propone una cosa che suona come "I said again" ma che nessuno capisce. Bollani interloquisce scherzando e poi trasformerà "I said again" nel tormentone della sua improvvisazione.
Alla fine ha improvvisato magistralmente e con molta ironia mescolando temi come Profondo Rosso, Norwegian Wood, malafemmena, Bob Dylan, Carosone, Peppino di Capri che si tramuta in Paolo Conte ...
Ecco l'improvvisazione finale per intiero:
Bollani è da tempo un mio mito. Come musicista lo conoscevo già da tempo, ma poi con Il Dottor Djembe ho scoperto anche le sue grandi qualità di conduttore, comico, imitatore e istrione. Penso che la sua musicalità ed il suo orecchio siano prodigiosi. Lo si capisce anche da come riesce a cogliere immediatamente accenti e inflessioni e a riprodurli magistralmente. Per chi se le fosse perse consiglio sia le puntate del Dottor Djembe sia quelle di Sostiene Bollani.
Dopo aver rotto il ghiaccio con un primo pezzo lento ed un secondo un po' sperimentale, Bollani comincia a giocare con il pubblico. E il gioco va in crescendo: gioca con la musica, con le parole, con le diverse lingue (italiano, inglese, francese e tedesco); fino alla fine in cui per il bis chiede al pubblico una lista di autori e canzoni. Nelle risposte a volte imita gli accenti di chi parla. Zucchero gli propone Carosone e lui lo includerà. Bollani invece rifiuta la mia provocazione di Duccio Vernacoli con un sorriso. Un tedesco del pubblico propone una cosa che suona come "I said again" ma che nessuno capisce. Bollani interloquisce scherzando e poi trasformerà "I said again" nel tormentone della sua improvvisazione.
Alla fine ha improvvisato magistralmente e con molta ironia mescolando temi come Profondo Rosso, Norwegian Wood, malafemmena, Bob Dylan, Carosone, Peppino di Capri che si tramuta in Paolo Conte ...
Ecco l'improvvisazione finale per intiero:
Ah, come nota a margine: Zucchero e io, prima che entrasse Bollani, parlavamo come al solito italiano a voce sufficientemente alta (il tono del tanto-gli-altri-non-ci-capiscono) e tra le altre cose ci lamentavamo delle signore della prima fila che sembrava avessero il ballo di S. Vito. Poi ci siamo accorti che le signore erano italiane e guardando un po' meglio abbiamo visto che il signore seduto lì vicino era Bini Smaghi. Per farla breve davanti a noi c'erano i vertici italiani della BCE e le signore che criticavamo appartenevano a quel gruppo.
Non ho ancora chiesto a Zucchero, ma penso che quello di Rava e Petrella abbia già perso il primato.
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