Oggi provo un po' di dispiacere perché al mio paese ho sempre tenuto e continuo a tenere molto. Se ho votato Sì non l'ho fatto per partito preso, né per questioni di schieramento politico, né per questioni di antipatie personali. L'ho fatto perché dopo essermi informato, dopo aver partecipato a conferenze di costituzionalisti, a dibattiti tra sostenitori del sì e sostenitori del no, dopo aver cercato di stimare rischi e benefici di una riforma costituzionale non perfetta e dopo aver cercato di riflettere sulle possibili conseguenze della vittoria del Sì e della vittoria del No, sono giunto, in modo molto convinto, alla conclusione che votando Sì avrei fatto del bene per il mio paese.
Detto questo spero comunque di essermi sbagliato soprattutto nell'immaginare le possibili conseguenze della vittoria del No. La logica del tanto peggio tanto meglio l'ho abbandonata da almeno 20 anni.
Detto questo spero comunque di essermi sbagliato soprattutto nell'immaginare le possibili conseguenze della vittoria del No. La logica del tanto peggio tanto meglio l'ho abbandonata da almeno 20 anni.
Sono contento per voi che avete votato No. Almeno adesso c'è una dimostrazione che non ci sono stati brogli e poteri forti che cambiavano il voto dentro le urne. E spero che il prima possibile si realizzi il progetto politico che avevate in mente quando avete votato No.
1 commento:
Da FB
Roberto Io ho votato no non per un progetto politico ma più banalmente perchè non c'ho capito niente della riforma. Invidio la tua sicurezza per averla apprezzata e, soprattutto, capita.
Gianni come dice Ilvo Diamanti il 41% è possibile ascriverlo a Renzi. Il 59% non si sa a chi. Certo in questo caos a avvantaggiarsene è solo Grillo. Secondo me dovrebbero essere quelli del no a avanzare proposte e a candidarsi al governo del paese con un governo istituzionale per andare a elezioni anticipate ma sarà dura perché Mattarella non vorrà. Vedremo cosa faranno Bersani D'Alema e Speranza o pensano di aver finito il loro compito?
Luciano puoi linkarmi l'articolo di Diamanti? perché io penso che sia più o meno così: il 40% cioè 13mln di voti è il capitale politico di uno solo cioè Renzi, il resto vittorioso del No non fanno un governo perché si va da Casa Pound ai Comunisti Italiani passando per 5S e Forza Italia. Se si votasse al Senato ora si andrebbe con un proporzionale dimostrando l'instabilità e un governo bloccato. Passato un giro di giostra R. ci proverebbe di nuovo grazie al 40% più altri. Successe così alle primarie perse e poi vinte.
Dioniso Secondo voi qual è adesso il destino del PD? Io la vedo male. Che strategia avranno in mente i vari D'Alema e Bersani, politici da me stimati in passato ma ora non più.
Luciano non ce l'hanno e comunque vedrai io scommetto che non saranno rose e fiori ma poi si arriverà ad altro certo dovremmo pagare il pegno 5S e sconfitta del PD a vuida Bersani d'Alema per metterli da parte definitivamente vanno seguiti Delrio Giachetti e Richetti
Luciano e comunque i signori di cui sopra se li so' magnati tutti: Rutelli Veltroni Renzi ... (continua)
Giuliano Caro Dioniso, credo che molti di quelli che hanno votato no l'abbiano fatto con la tua stessa convinzione.
Ognuno con la sua idea, ma con la certezza che non erano quelli i cambiamenti di cui il nostro Paese ha bisogno.
Ora credo ci sia bisogno che questo Parlamento faccia una legge elettorale che dia una reale possibilità al cittadino di scegliersi i propri rappresentanti...e poi si vedrà...
Laura esatto non erano quelli i cambiamenti di cui il paese aveva bisogno e soprattutto on in quella forma!! del resto il piu onesto e' stato Prodi che ha detto che la riforma faceva schifo (l ha detto piu carinamente ma il succco era quello) e che avrebbe votato si per la sua storia politica....non e' stato ad arrampicarsi sugli specchi come altre gente per dimostrare che la riforma era buona
Dioniso Io infatti rispetto le vostre opinioni ma questo rispetto non risolve le mie perplessità sull'immediato futuro politico. Che legge elettorale uscirà fuori da un parlamento diviso come mai prima? E nel frattempo? Governo tecnico? A quel punto sì che perderemo quel poco di stima e autorevolezza che Renzi si stava guadagnando in EU e saremo in balia dei cosiddetti "poteri forti".
A mio modesto avviso dovremmo considerare che se tali "poteri forti" esistono non li si contrasta con governi deboli e instabili. I governi deboli e instabili ci trasformano in cibo per i "poteri forti".
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