Oggi ho letto dei commenti sulla serie televisiva basata sul romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco. Alcuni dei commenti erano negativi. Purtroppo io non ho ancora avuto modo di vedere la prima puntata. Poi ho notato una discussione che partiva dall'osservazione "È noiosissimo anche il libro. Solo che non si può dire" e chi afferma che sia una lettura avvincente lo fa per darsi arie da intellettuale. Allora ho riportato la mia prospettiva, non di adesso, ma di me quindicenne.
Concordo che sono gusti molto personali. E io posso solo riportare la mia esperienza. Cominciai a leggere il nome della rosa a 15 anni, quando frequentavo l’istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato, perché me ne aveva parlato il professore di religione: uno studente di teologia comunista dotato di una cultura sconfinata: per me, a quei tempi, un mito. Non ero per niente abituato alle letture. La mia esperienza, aldilà delle letture imposte a scuola, era composta da “Viaggio al centro della terra” e “Ventimila leghe sotto i mari”. Non conoscevo né latino né greco. Eppure, fin dalle prime pagine quel libro mi catturò. Lo lessi d’un fiato e lo rilessi poco dopo. Accese la mia passione per la lettura. Cominciai a comprare tutto ciò che Eco aveva pubblicato e a leggere tutto quello che lui citava. Così scopri anche Calvino e Borges e mi misi a studiare il latino da solo. A posteriori posso dire che la lettura di quel libro ha cambiato la mia vita. In meglio.
Concordo che sono gusti molto personali. E io posso solo riportare la mia esperienza. Cominciai a leggere il nome della rosa a 15 anni, quando frequentavo l’istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato, perché me ne aveva parlato il professore di religione: uno studente di teologia comunista dotato di una cultura sconfinata: per me, a quei tempi, un mito. Non ero per niente abituato alle letture. La mia esperienza, aldilà delle letture imposte a scuola, era composta da “Viaggio al centro della terra” e “Ventimila leghe sotto i mari”. Non conoscevo né latino né greco. Eppure, fin dalle prime pagine quel libro mi catturò. Lo lessi d’un fiato e lo rilessi poco dopo. Accese la mia passione per la lettura. Cominciai a comprare tutto ciò che Eco aveva pubblicato e a leggere tutto quello che lui citava. Così scopri anche Calvino e Borges e mi misi a studiare il latino da solo. A posteriori posso dire che la lettura di quel libro ha cambiato la mia vita. In meglio.
5 commenti:
Me lo ricordo.
;)
Odio fare la figura del vecchio ma siccome lo sono...
Conoscevo già Eco, avevo letto che il libro sarebbe uscito e --kulo galattico qui-- mi trovavo alla Celid (sorta di libreria coperativa all'interno del Poli) quando è arrivato uno scatolone di quello. Comprato subito e iniziato a leggere, tanto ero in ritardo.
Qualche settimana dopo scoperto che c'era chi lo regalava, chi lo leggeva come giallo chi si rifugiava in erbe proprio come (anche) il protagonista del libro.
Tanti altri ancora aspettavano il film che per quando uscì potrei citare Fantozzi ma a una certa età non si usa più. No, non lo vedrò alla tele; casomai rileggo il libro. Ecco.
Roberto, e come si può dimenticare! :-)
Juhan, interessante. È molto bella anche la lettura che ne ha fatto Moni Ovadia
Da FB
Santiago Da Padova
Utilizzammo la descrizione del Monastero fatta da Adso all'inizio del libro per l'esame di disegno di architettura. Vennero fuori 50 tavole, diverse ma simili, a sottolineare la grandezza del narratore... Concordo.... Sa accendere la fantasia come pochi altri libri....
Dioniso
Mi ricordo pure che io e te adolescenti ne discutemmo a lungo.
Santiago Da Padova
Dioniso Dionisi ormai sono 33 anni.... Numero mistico?
Massimo Io non ho letto il libro, ma all'epoca apprezzai molto il film e devo dire che mi è piaciuta anche la prima puntata della serie televisiva.
Roberto
Io ti raccontai di aver visto quell' "escamotage" per l'omicidio in una serie tv poliziesca americana degli anni '50.
Sabrina
Avevo più o meno 16 anni quando per curiosità comprai "Il nome della rosa"... lo trovai stupendo, letto in pochi giorni. Conservo ancora il libro. Nel 86 uscì il film al cinema con Sean Connery..mi deluse un po.. alcune scene non rispecchiavano perfettamente il romanzo ...
Annalisa
Non posso parlare del libro perché ahimé non l'ho letto ma il film con l'intrigante e fascinosa interpretazione di Sean Connery l'ho rivisto n volte! Non ho visto questa prima puntata della serie televisiva ma ho trovato questa curiosità legata a Guglielmo de Baskerville e all'attore che lo interpreta https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/03/05/news/il_nome_della_rosa_la_leggenda_del_paese_di_john_turturro-220748914/
Ilaria
Libro letto 2 volte quando andavo alle superiori. La seconda volta dopo aver dato una spulciatina a manualetti di filosofia medievale con particolare riferimento alla querelle tra realisti e nominalisti perché a scuola non l'avevamo fatta bene. È un libro fighissimo. Ho visto il film che ha stravolto un po' di cose, ma nel complesso era molto più noir di questa serie che trovo un po' sciapetta :)
Da fb
Fabio
Idem per me. Lo lessi al liceo più o meno. Ma già ero un piccolo medievista perché “suonavo il tamburo” durante la corsa all’anello a narni ed ero un uomo del Medioevo dentro 😁 poi mi innamorai di Eco del suo Medioevo e poi della semiologia che non ho mai approfondito in studi universitari ma che da sempre riempie il mio onirico personale. Insieme a Danubio, e più in lá il giovane Holden, il libro che mi ha fatto così come sono oggi...
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